Piedi a Terra
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Questo vorrebbe nelle mie intenzioni essere un bel post di quelli che si facevano ad un tempo, alcuni anni fa. In un tempo non molto remoto non esisteva Google e nemmeno i libri di De Lorenzo, per cui molti, me compreso, ponevano candidamente delle domande sui newgroups e sulle BB alle quali gli esperti, ma non solo, rispondevano, mettendoci quell'entusiasmo che da tempo un po e' scomparso a causa della larga informazione disponibile in rete.
Cos'e' la liquidita' su un titolo?
Come si misura?
Si misura solo sulle aste o anche nel durante ?
Esistono sicuramente titoli liquidi e meno liquidi, ma perche' si decide ad un certo momento di abbandonare un titolo perche' poco liquido e di passare ad un altro piu' liquido ? Solo le impressioni verbali o scritte degli esperti che seguono il titolo, anche per anni, oppure c'e' qualcosa di oggettivamente misurabile?
Mi sono sempre meravigliato di come i trader esperti, ma anche quelli che ambiscano ad esserlo, sappiano discettare con apparente grande competenza sul giudizio dei titoli liquidi e non liquidi, ma poi non sappiamo tradurree algoritmicamente la misurazione del criterio di liquidita'. Strano inoltre che sui forum italiani non si sia mai ancora accennato all'argomento della turnover velocity, che pare essere uno dei pilastri nelle metodologie di calcolo della liquidita' dei mercati usate all'estero.
Ad esempio in Francia, l'autorita' di Borsa afferma che
"La liquidità dei titoli viene misurata sulla base di due indicatori, lo spessore e l'ampiezza. Lo spessore dipende dallo spread medio percentuale (differenza tra i migliori prezzi in acquisto e in vendita) e dalla volatilità dei prezzi, mentre l'ampiezza dipende dal flottante e dalla turnover velocity giornaliera di ogni titolo".
Da quanto pare sul sito della Borsa Italiana non si sono ancora attrezzati da poter esprimere un orientamento in merito alla misurazione della liquidita', in quanto la liquidita' e' considerata semplice derivata dalla misurazione degli scambi giornalieri.
Ad onore del merito, qualcosa in merito gli analisti tecnici hanno scoperto, ovvero degli indici quali il "Quoted bid-ask spread"
(1) (Bid-ask)/midrange
poi ilmarket liquidity index (MLI)
(2) MLI =((prof. del bid + prof. dell'ask ))/2/(spread %)
un po' piu' interessante per l'apporto di un maggior contenuto informativo. In questo secondo indice emerge il problema di stabilire arbitrariamente la profondita' di un book, perche' non e' specificato a quale livello ci si debba fermare nella somma dei valori monetari espressi nei vari livelli del book.
Poi un terzo metodo ....
(3) Weighted average spread (or Market Performance Index)
e potremmo continuare.
Ma prima bisognerebbe capire se il problema di conoscere e quindi misurare la liquidita' di un titolo e' un problema di molti o di pochissimi, oppure se il problema non sussiste in quanto basta la semplice osservazione del book da parte dell'esperto di turno per giudicare liquido o meno un titolo ed informare coloro che sono alla ricerca di questa classificazione.
Cos'e' la liquidita' su un titolo?
Come si misura?
Si misura solo sulle aste o anche nel durante ?
Esistono sicuramente titoli liquidi e meno liquidi, ma perche' si decide ad un certo momento di abbandonare un titolo perche' poco liquido e di passare ad un altro piu' liquido ? Solo le impressioni verbali o scritte degli esperti che seguono il titolo, anche per anni, oppure c'e' qualcosa di oggettivamente misurabile?
Mi sono sempre meravigliato di come i trader esperti, ma anche quelli che ambiscano ad esserlo, sappiano discettare con apparente grande competenza sul giudizio dei titoli liquidi e non liquidi, ma poi non sappiamo tradurree algoritmicamente la misurazione del criterio di liquidita'. Strano inoltre che sui forum italiani non si sia mai ancora accennato all'argomento della turnover velocity, che pare essere uno dei pilastri nelle metodologie di calcolo della liquidita' dei mercati usate all'estero.
Ad esempio in Francia, l'autorita' di Borsa afferma che
"La liquidità dei titoli viene misurata sulla base di due indicatori, lo spessore e l'ampiezza. Lo spessore dipende dallo spread medio percentuale (differenza tra i migliori prezzi in acquisto e in vendita) e dalla volatilità dei prezzi, mentre l'ampiezza dipende dal flottante e dalla turnover velocity giornaliera di ogni titolo".
Da quanto pare sul sito della Borsa Italiana non si sono ancora attrezzati da poter esprimere un orientamento in merito alla misurazione della liquidita', in quanto la liquidita' e' considerata semplice derivata dalla misurazione degli scambi giornalieri.
Ad onore del merito, qualcosa in merito gli analisti tecnici hanno scoperto, ovvero degli indici quali il "Quoted bid-ask spread"
(1) (Bid-ask)/midrange
poi ilmarket liquidity index (MLI)
(2) MLI =((prof. del bid + prof. dell'ask ))/2/(spread %)
un po' piu' interessante per l'apporto di un maggior contenuto informativo. In questo secondo indice emerge il problema di stabilire arbitrariamente la profondita' di un book, perche' non e' specificato a quale livello ci si debba fermare nella somma dei valori monetari espressi nei vari livelli del book.
Poi un terzo metodo ....
(3) Weighted average spread (or Market Performance Index)
e potremmo continuare.
Ma prima bisognerebbe capire se il problema di conoscere e quindi misurare la liquidita' di un titolo e' un problema di molti o di pochissimi, oppure se il problema non sussiste in quanto basta la semplice osservazione del book da parte dell'esperto di turno per giudicare liquido o meno un titolo ed informare coloro che sono alla ricerca di questa classificazione.