La fine del trading online (1 Viewer)

tontolina

Forumer storico
Imprese: Mediocredito debutta a Parigi (MF) MILANO (MF-DJ)--Si chiama Mediocredito Europeo, e' italiana e oggi debutta al Marche' Libre di Parigi, la piattaforma transalpina dedicata alle piccole e medie imprese.
La societa', scrive MF, e' attiva nel settore della cessione del quinto dello stipendio ed e' la seconda in pochi mesi a scegliere la via della Francia per il debutto in borsa, dopo che lo scorso luglio aveva fatto la stessa scelta anche Az Leasing, specializzata sui piccoli importi.
Un segnale inquietante per l'Italia, che non e' riuscita a far decollare nessuno dei numerosi listini per le imprese piu' piccole sperimentati negli ultimi anni. [e con la TOBIN sarà pure peggio]

Non e' un caso che qualche giorno fa, in un'intervista al Corriere Economia, il numero uno della Consob, Giuseppe Vegas, abbia parlato della necessita' di una "borsa low cost" per le piccole e medie imprese. Il presidente dell'Autorita' di vigilanza sui mercati finanziari ha spiegato di essere a lavoro con Borsa Italiana, Abi, Confindustria e le altre associazioni di categoria, su un progetto che dovrebbe essere lanciato nei prossimi mesi e che dovrebbe finalmente rendere attraente Piazza Affari per le piccole e medie imprese.[ci hanno pensato quelli dalla Bocconi a stoppare i vostri sforzi :lol::lol::lol::lol::lol::lol:]

Il primo passo del percorso proposto dal programma di Vegas dovrebbe essere la firma di un memorandum d'intesa tra tutti i soggetti coinvolti (Consob, Abi, Borsa, Assogestioni), per spianare la strada a costi piu' bassi e procedure piu' semplici per l'ipo. red/bca
(END) Dow Jones Newswires
November 29, 2012 02:56 ET (07:56 GMT)
 

tontolina

Forumer storico
155951_166928226786470_147975515_n.jpg

Foto dal diario | Facebook
Tobin Tax forse i Day e Fast trader sono salvi: analizziamo il ftse mib 04/12/2012









Scritto il 4 dicembre 2012 alle 13:20 da Agata Marino
Come si immaginava sulla Tobin nelle ultime settimane si è scatenata una imponente azione di lobby, prevalentemente da parte delle banche( per lo più quelle banche che vivono di trading, che si battono ottenere l’esenzione su alcune interessanti fonti di entrata, ovvero le commissioni sulle attività dei day trader che utilizzano le loro piattaforme per le operazioni on line, le obbligazioni, delle quali sono non solo intermediari ma importantissimi emittenti, e i derivati che anch’essi transitano dalle loro piattaforme.
Il ministero dell’Economia sembra in linea con questa posizione e lo scenario che si prospetta è l’arrivo all’ultimo momento utile (per evitare una vera discussione) di un emendamento del governo che copia il modello francese faccia pagare l’imposta solo sul saldo quotidiano (salvando il day e il fast trading), esenti le obbligazioni e tutti o quasi i derivati e, per salvare il gettito, aumenti sostanzialmente la tassazione sugli scambi azionari. Il Disegno di legge di Stabilità arriverebbe così modificato alla Camera dove, visti i tempi strettissimi, potrebbe essere quasi inevitabile il ricorso alla fiducia.
Questa soluzione è il modo più semplice per neutralizzare gli effetti della tassa sui bilanci delle banche, ma i suoi effetti collaterali sarebbero assai rilevanti.
Il primo è quello di colpire gravemente la parte sana del mercato azionario, ovvero gli investitori di medio e lungo termine, lasciando tutto lo spazio alla speculazione che del mercato aumenta la volatilità ma non lo spessore, ma il rischio sarebbe di veder chiudere sim banche che si occupano principalmente di trading, insomma sarebbe un disastro.
Il secondo, legato al primo, è di spingere fuori dall’Italia molti titoli e molte transazioni, colpendo così l’industria del settore con la conseguente perdita di alcune migliaia di posti di lavoro (tra 5 e diecimila quelli a rischio).
Il terzo è di assottigliare il gettito che, come dimostra l’esperienza francese, rischia di rivelarsi una piccola frazione di quello previsto.
Vedremo cosa combinerà il governo TECNICO
icon_rolleyes.gif
[che capisce nà seg@]

Per quanto riguarda l’analisi sul mercato:
Ieri la settimana per le borse europee è partita bene sull’onda delle buone notizie provenienti dalla Grecia, dei buoni dati sul settore manifatturiero cinese (indice Pmi Hsbc a 50,6 punti a novembre dai 50,2)
e dell’indice Pmi dell’Eurozona salito a 46,2 punti a novembre dai 45,4 punti di ottobre.
Tuttavia i dati macro Usa hanno messo a tacere in parte l’entusiasmo. L’indice ISM manifatturiero degli Usa a novembre si è attestato al 49,5% (51,4% il consenso) dal 51,7% di ottobre, segnalando una contrazione dopo due mesi consecutivi in cui si era registrata una modesta espansione del comparto.
A detta degli analisti il calo è dovuto all’impatto negativo dell’uragano Sandy e dei timori sul fiscal cliff.
I mercati hanno subito reagito riducendo i guadagni.

Il Ftse Mib ha così segnato un progresso solo dello 0,43% a 15.876 punti dopo aver toccato un massimo a 16.106 punti.
Per quello che riguarda la nostra posizione, orma intrapresa da due mesi, siamo in gain di circa 2000 euro e per ora gli obbiettivi e gli step sono stati rispettati oggi la resistenza passa a quota 16055( che potrebbe essere usata come piccola posizione short per un day trader con stop a 16230 e obiettivo a 15980) e l’obbiettivo da raggiungere, sempre per la nostra posizione over, passa a quota 16.200 e il supporto da non perdere per la continuazione del rialzo passa a quota 15.600 l’obbiettivo aggiornato di questa operazione passa a quota 16.500 dove valuterò se alleggerire o chiudere tutta l’operazione.
 
Ultima modifica:

Users who are viewing this thread

Alto