LA FELICITA' ENTRA NELLA VOSTRA ViTA QUANDO ABBIAMO QUALCOSA DA FARE, QUALCOSA DA (1 Viewer)

silpla2000

che bello il yo yo
bunga bunga story davvero ci possiamo scrivere un'enciclopedia e dire che il 20% degli italiani l'hanno votato siamo ridotti male

Curiosport - Balotelli e quel “no” a Sara Tommasi
Continuano le indagini della polizia in merito alle conversazioni della showgirl e al processo a Giampaolo Tarantini. Coinvolto anche Mario Balotelli, da cui sarebbe arrivato un rifiuto in seguito ai comportamenti della Tommasi. E si fa accenno anche a Ronaldinho e a festini “al limite”

"C'entri anche tu con il casino di Berlusconi? Perché se è così non ti voglio": parole amare quelle che Mario Balotelli ha pronunciato dinnanzi alla soubrette Sara Tommasi, in data 22 gennaio 2011. Le conversazioni tra l’attuale calciatore del Milan e la showgirl sono state depositate nel processo a Giampaolo Tarantini, il quale è accusato di sfruttamento della prostituzione.
Balotelli poi non sarebbe stato soddisfatto dalla risposta della Tommasi: "Balotelli - annota la Finanza - chiede alla Tommasi se anche lei c'entra nel casino di Berlusconi, poiché in tal caso preferisce non incontrarla più. Lei risponde che tutte le donne dello spettacolo passano per la casa di Berlusconi, e che circa un anno fa Tarantini la portò insieme a Belen e Manuela Arcuri. Mario chiede la conferma della conoscenza con Tarantini e lei risponde di si". Non contento, Supermario carica la dose: "Ho saputo che sei stata con tre uomini contemporaneamente". E la Tommasi: "Non è vero e poi quella volta mi avevano drogato". Da quel momento in poi i rapporti tra i due si interrompono drasticamente.
Non finisce qui, però, perché nell’informativa si fa riferimento ad altri rapporti con calciatori: in un festino, in cui si fa accenno a uso di stupefacenti, era coinvolto anche il brasiliano Ronaldinho, che pizzicato dal Milan era stato spedito “fuori rosa”. Al che, infuriata, la Tommasi avrebbe telefonato a Berlusconi: "Reintegra immediatamente Ronaldinho. Tu e tuo fratello che fate? Le stesse cose. Soltanto che siete vecchi e brutti". L’inchiesta continua.

Curiosport - Balotelli e quel ?no? a Sara Tommasi - Yahoo! Eurosport IT
 

silpla2000

che bello il yo yo
il premio nobel ha voluto un tv 50 pollici cosi può entrare dentro la tv :-(
Mega spese, commessi puniti, staff azzerato:
arriva il tornado Brunetta, deputati Pdl in rivolta
Licenziati tutti i dipendenti, ha portato con sé quattro segretarie. Ai rapporti con la stampa l'ex "agente Betulla" Renato Farina. Gli insorti raccolgono firme per sfiduciarlo, lui minaccia le dimissioni. La Carfagna e la Lorenzin rinunciano al ruolo di vicecapogruppo: "Non co

ROMA - La televisione per la sua stanza, da nuovo mega super capogruppo l'ha voluta enorme. Perché a lui tutto piace in grande. Venerdì 15 febbraio l'elezione di Renato Brunetta alla presidenza della squadra Pdl alla Camera non era ancora formalizzata - Silvio Berlusconi aveva appena imposto ai deputati la sua irrevocabile scelta contro tutto e tutti - che già l'ex ministro si era presentato nei locali al sesto piano che erano stati di Fabrizio Cicchitto e impartiva le nuove disposizioni. Via il vecchio (neanche tanto, sembra avesse un paio d'anni) Toshiba del suo predecessore. La segretaria ha convocato i commessi per ordinare un nuovo tv al plasma da 50 pollici: "Presto, anzi subito". Costo a carico dei fondi del gruppo. Con buona pace dei tagli ai costi.

Era solo il preludio di quel che in una settimana si sarebbe trasformato nel tornado Renato, abbattutosi sui deputati Pdl. Settimana tribolata dentro e fuori quelle stanze. A farne le spese, per primo, il commesso del piano, deferito ai superiori per una sorta di lesa maestà: accusato di non essersi alzato e non aver "nemmeno salutato" il nuovo capogruppo al suo passaggio. Scatta richiesta di provvedimento disciplinare, incidente che, va da sé, è morto di morte naturale sul tavolo di un costernato segretario generale di Montecitorio, Ugo Zampetti.

Il tempo di mettere piede nelle stanze del gruppo ed ecco il primo atto dell'economista prestato alla causa berlusconiana: l'azzeramento dell'intero staff in servizio. A nessuno dei 98 dipendenti della passata legislatura viene rinnovato il contratto, nemmeno ai 36 preventivati in ragione del drappello di deputati ridotto a un terzo. Drammi umani. Il centinaio di parlamentari che si presenta agli uffici del gruppo, trova completamente deserte le stanze al quarto, quinto e sesto piano di pertinenza Pdl. In compenso, hanno preso possesso delle sale del capogruppo quattro nuove segretarie che Brunetta ha già portato con sé dalla sua Free Foundation: adesso passeranno a carico del Pdl.

Alle altre assunzioni provvederà lui personalmente. Intanto, ha già richiamato in servizio Renato Farina (in ballo tra il ruolo di portavoce e capo ufficio stampa), proprio l'ex deputato e giornalista sospeso dall'Ordine in quanto referente dei servizi, nome in codice "Betulla".

Tra i deputati è già caos. L'ultima goccia quando Brunetta annuncia che sarebbero stati sorteggiati e non scelti gli scranni in aula e che sarebbe stata sua l'ultima parola sull'assegnazione nelle varie commissioni. In dieci minacciano di passare al misto. Così mercoledì sera Brunetta comunica a Palazzo Grazioli l'intenzione di dimettersi: "Ho tutto il gruppo contro, non si può lavorare". Fulminato tuttavia da Berlusconi, alla vigilia della salita al Colle per le consultazioni.

Venerdì il patatrac finale. Errore nella distribuzione dei voti e fallisce l'elezione di Laura Ravetto alla carica di segretario d'aula. In questo clima, Mara Carfagna e Beatrice Lorenzin hanno rinunciato alla carica di vicecapogruppo ("Non con Brunetta"). La sola Gelmini, per spirito di servizio, starebbe valutando. Ma i deputati raccolgono firme per la clamorosa sfiducia. Verdini e Alfano promettono che lunedì affronteranno il caso. Prima che il gruppo tracolli.
 

magiel

trendisyourfriend
il premio nobel ha voluto un tv 50 pollici cosi può entrare dentro la tv :-(
Mega spese, commessi puniti, staff azzerato:
arriva il tornado Brunetta, deputati Pdl in rivolta
Licenziati tutti i dipendenti, ha portato con sé quattro segretarie. Ai rapporti con la stampa l'ex "agente Betulla" Renato Farina. Gli insorti raccolgono firme per sfiduciarlo, lui minaccia le dimissioni. La Carfagna e la Lorenzin rinunciano al ruolo di vicecapogruppo: "Non co






Un saluto a tutti......

merkati...: io non sò un caxxo....:D:-o ma se sale un pò incremento lo shott...


per l'articolo riferito a quello...Stron....etto di brunetta.......un monsignore che nel 700' (non ricordo il nome..la vecchiaia) instruiva un giovane politico.....diceva...fra i vari consigli...: "guardati dai piccoli...sono ostinati e faziosi" !...

certo con brunetta direbbe...anche "merde"....:D
 

magiel

trendisyourfriend
Le (Parigi: FR0000072399 - notizie) turbolenze recenti causate dal salvataggio di Cipro hanno creato tensioni sui mercati finanziari, con ripercussioni negative sui listini azionari, ma hanno dato una spinta momentanea alle quotazioni dell’oro, considerato il safe heaven per eccellenza. Il metallo giallo è salito oltre quota 1.600 dollari/oncia senza però modificare lo scenario di fondo, che secondo gli specialisti di Barclays (Londra: BARC.L - notizie) resta contrastato, così come per altre commodity. Ecco di seguito le loro previsioni sull’andamento delle quotazioni di sette metalli nel 2013 e, in una prospettiva più ampia, nel 2015.

1) Oro. Sul metallo giallo, che ha beneficiato delle incertezze legate al piano di emergenza del governo di Nicosia, gli specialisti dell’investment bank hanno rivisto le stime al ribasso da 1.778 dollari/oncia a 1.646 dollari/oncia nel 2013, poiché gli elementi che in passato hanno trainato al rialzo le quotazioni sono ancora presenti (acquisti da parte delle banche centrali, bassi tassi di interesse e rischi di inflazione a medio termine) ma hanno perso di incisività. Il prezzo medio nel prossimo trimestre (dopo il primo a quota 1.630) è previsto 1.615 dollari/oncia, per salire nel terzo (1.690 dollari) e ripiegare a 1.650 dollari nel quarto. Il trend in discesa è confermato anche in uno scenario di lungo termine, visto che la quotazione 2015 è 1.550 dollari/oncia.

2) Argento. Meno nobile dell’oro, anche l’argento perderà slancio chiudendo il 2013 con un prezzo medio di 30,3 dollari/oncia (da 31,1 dollari nel 2012). La quotazione del prossimo trimestre (dopo il primo a 30,3 dollari) è prevista pressochè stazionaria a 30,5 dollari/oncia, per salire nel terzo (31 dollari) e ripiegare nel quarto (29,5 dollari). Negativo il trend a lungo termine, con il prezzo 2015 stimato 21 dollari/oncia.

3) Platino. Il platino troverà diversi elementi di sostegno nei prossimi mesi (tensioni in Sud Africa legate alla rinegoziazioni biennali dei salari, ingenti posizioni speculative, incremento della domanda a scopo industriale) che spingeranno il prezzo al livello di 1.690 dollari/oncia (da 1.547 dollari nel 2012). Da 1.640 dollari/oncia del primo trimestre il prezzo salirà a 1.660 dollari nel secondo, per arrivare a 1.710 nel terzo e concludere l’anno a quota 1.750. In netto rialzo anche lo scenario 2015, con il platino che toccherà 1.875 dollari/oncia.

4) Palladio. Il prezzo del palladio risente favorevolmente dell’aumento delle importazioni cinesi, a fronte del deficit di offerta per il secondo anno consecutivo. Il prezzo medio quest’anno è previsto 736 dollari/oncia (da 641 nel 2012), per arrivare a toccare 900 dollari nel 2015. Guardando all’andamento del 2013, il prezzo medio nel prossimo trimestre (dopo il primo a quota 690) è previsto a 725 dollari/oncia, per salire sia nel terzo (750 dollari) che nel quarto (780 dollari/oncia).

5) Nickel. Su questo metallo l’opinione degli analisti è negativa nel breve termine, perché la Cina dispone di scorte molto elevate, ma ottimista nel lungo periodo. Il prezzo medio quest’anno è previsto 17.750 dollari/tonnellata (da 17.520 nel 2012), per arrivare a toccare 25.000 dollari nel 2015. Per quanto riguarda il 2013 il prezzo medio nel prossimo trimestre (dopo il primo a quota 17.250 dollari) è previsto 18.000 dollari/tonnellata, per ripiegare nel terzo (17.500 dollari) e recuperare nel quarto (18.250 dollari/tonnellata).

6) Alluminio. I recenti tagli nell’offerta sul mercato dell’alluminio hanno costretto gli esperti a rivedere al ribasso la stima sul surplus 2013, con un impatto positivo nel breve termine sul prezzo che comunque chiuderà l’anno su livelli leggermente più bassi di quelli del 2012 (1.988 dollari/tonnellata contro 2.017 dollari), per toccare quota 2.700 dollari nel 2015. Guardando all’andamento del 2013 il prezzo medio nel prossimo trimestre (dopo il primo a quota 1.900) è previsto 1.950 dollari/tonnellata, per salire sia nel terzo (2.000 dollari) che nel quarto (2.100 dollari/oncia).

7) Rame. Gli specialisti di Barclays temono un surplus di offerta che finirebbe per incidere sul prezzo, a fronte di una domanda che finora non ha dato segnali di netto miglioramento. Dopo un leggero incremento nel secondo trimestre (8.100 dollari per tonnellata) il prezzo è atteso in flessione nel terzo (8.000 dollari) e soprattutto nell’ultimo (7.650 dollari). Nel complesso la quotazione del metallo rosso è stimato 7.925 dollari nel 2013, per salire fino a 9.500 dollari nel 2015.
 

PILU

STATE SERENI
che tristezza di paese ... per 10 euro ...

Pdl, figuranti pagati per riempire la piazza:
"Ci danno 10 euro, arrotondiamo la pensione"
di ALESSANDRA PAOLINI

Pdl, figuranti pagati per riempire la piazza: "Ci danno 10 euro, arrotondiamo la pensione" (reuters)

ROMA - Il look di Eleonora, sessant'anni o giù di lì, è quello delle trasmissioni del pomeriggio: golfini maculati, stivali sfrangiati da squaw, capelli cotonati biondo platino. È il look di una figurante, ovvero delle persone che riempiono gli studi di programmi Rai e Mediaset. E che ieri si è trovata a piazza del Popolo in uno spettacolo a suo modo speciale. Starring: Silvio Berlusconi.
 

Platano

Büs del Gnao trader
decisa l'erezione forzosa per Grandpa's augel........:D........se proprio non gli si vuole arrizzare di suo glielo si stecca con due stagge di frassino.......:D
 

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