LA FELICITA' E' DENTRO DI NOI, MA SIAMO PIENI DI SPIFFERI (1 Viewer)

Val

Torniamo alla LIRA
Detto da un francese....questo francese poi .......fisique du role


È il governo giallo-verde il grande nemico da abbattere.
E il filosofo francese non lo nasconde, tanto che ha voluto iniziare proprio dall'Italia, e precisamente da Milano, il suo tour teatrale contro i populismi.

In un'intervista, il totem della sinistra radical chic torna ad attaccare i sovranismi, accusandoli di essere la grande piaga dell'Europa.

E per Lévy, la destra colpisce "l'idea cosmopolita che è un'idea europea e che viene spazzata via.
Dappertutto sta prevalendo il campanilismo, l'odio per il migrante, l'antisemitismo, l'egoismo, l'assuefazione alle bugie.
Odio tutto questo. Lo combatto. E per raccontare questa lotta che faccio questo tour dell'Europa
e questo tour mi porterà anche in Italia, prima a Milano e poi a Roma".

E naturalmente, secondo Lévy il primo pericolo viene proprio dall'Italia e dal governo di Giuseppe Conte.

Lévy prima attacca l'Italia, ricordando il compromesso storico fra democristiani e comunisti
("lì si trovava il disprezzo per le idee e gli elettori" dice il filosofo francese).

"Ma oggi, con i tre complici che avete messo al potere, Conte, Di Maio e Salvini, avete battuto tutti i record - dice Lévy -
Non sono d'accordo su nulla. Discutono su tutto. Usano i loro ministeri per rincarare la dose di demagogia
e ottenere dei punti in più sull'altro, come abbiamo visto al momento della raffica di insulti contro la Francia e contro Macron".

E secondo il Solone radical, Lega e M5S sono un pericolo. In particolare i loro leader:
"La verità è che li trovo piuttosto ridicoli. Il primo, con la sua virilità esasperata è quasi imbarazzante.
Il secondo, con il suo lato da piccolo Cesare che sogna la sua mini guerra di Gallia contro la Francia, pure.
Per non parlare del terzo compare, Conte".
 

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Come siamo caduti in basso ........

Nel bene o nel "male" è sempre sulla bocca di tutti.
L'ultima volta, in ordine di tempo, è stato ieri, durante Domenica Live.
La bella bionda ha fatto discutere per alcune dichiarazioni sul suo orologio tempestato di diamanti.

Taylor è stata duramente atteccata da Daniele Interrante per "la pochezza dei tuoi contenutyi",
ma la belloccia si è prontamente difesa spiegando di essersi costruita da sola, di essere partita dal basso,
e quindi di meritare tutto quello che oggi possiede.

Così è intervenuta nel discorso Luxuria che ha domandato a Taylor "quanto costa l'orologio che hai al polso".

"Non posso dirlo, qua mi svaligiano casa poi…", ribatte la Mega.
In studio iniziano a volare cifre folle, finché Interrante avanza l'ipotesi dei 100mila euro.

"Eh no no, sali sali…", attacca Taylor. Sali? Esatto.
E non appena si sono sfiorati i 500 mila come somma orientativa per l'orologio interamente ricoperto di diamanti,
la ragazza ha glissato e ha preferito cambiare argomento.

La cifra è veramente alta e anche la passione della Mega per gli orologi non scherza. Passione condivisa con il suo fidanzato Tony Effedella Dark Polo Gang.

I due, infatti, amano talmente tanto gli orlogi di lusso che riempiono i social di foto e video nei quali se li regalano.
L'ultimo che Taylor ha ricevuto dal compagno? Un orologetto da 40mila euro. Onesto.
 

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ohi ohi ohi, suvvia.

Finisce l’era Bagnacani in Ama.
La sindaca di Roma Virginia Raggi ha firmato un’ordinanza con cui revoca l’intero consiglio di amministrazione della municipalizzata dei rifiuti di Roma.
La decisione è stata comunicata nel corso di una giunta che ha votato una memoria con cui, a quanto si apprende,
ha “preso atto” dei disservizi e del mancato raggiungimento da parte della governance degli obiettivi prefissati.

Il collegio sindacale sostituirà il Cda per il tempo strettamente necessario alla ricostituzione del consiglio.

Una decina di giorni fa era arrivata la bocciatura del bilancio Ama e di conseguenza
le dimissioni dell’assessora all’Ambiente : senza cda, l’azienda sarà guidata dal collegio sindacale,
scelta che sembra sfidare la stessa perizia legale commissionata da Ama in cui si dice
che i nuovi sindaci non avrebbero copertura giuridica e andrebbero sostituiti da professionisti.

“Nel corso dell’incontro convocato di urgenza per oggi al Campidoglio, la sindaca Virginia Raggi ha confermato la revoca del cda di Ama,
garantendo l’impegno dell’amministrazione a fare in modo che gli equilibri finanziari della municipalizzata permettano l’erogazione degli stipendi ai lavoratori.
Prendiamo atto delle decisioni e per quanto ci riguarda, ben vengano le rassicurazioni, ma servono fatti, e in tempi rapidissimi”.
E’ quanto dichiarano in una nota i segretari generali di Fp Cgil, Fit Cisl e Fiadel Roma e Lazio, Natale Di Cola, Marino Masucci e Massimo Cicco,
al termine dell’incontro su Ama convocato di urgenza per questa mattina dalla Sindaca di Roma Virginia Raggi.
 

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Martedì 19 febbraio occhi al cielo per la Superluna più spettacolare del 2019.

Il satellite infatti apparirà più luminosa e brillante rispetto a una “normale” luna piena
perché si trova nel suo perigeo, cioè il punto della sua orbita più vicino alla Terra.

Gianluca Masi, astrofisico e responsabile del Virtual Telescope, ha spiegato all’Ansa:
“E’ un appuntamento da non perdere”.
Masi ha spiegato che la “super luna” non è un termine scientifico, ma riesce a rendere molto bene lo spettacolo a cui possiamo prepararci:

“Sappiamo che ‘Superluna’ non è un termine scientifico, ma ha il pregio di trasferire in modo efficace
il significato che la fase di luna piena è vicina al perigeo, ossia al punto dell’orbita lunare
che corrisponde alla minima distanza dalla Terra. Questo fa apparire la luna piena più luminosa e circa il 7% più grande di una luna piena normale”.
 

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Chissà perchè sempre dopo.......ma se sei stato lì per anni.
Certo che, fosse vero.........

L'ex presidente dell'Inps, Tito Boeri punta il dito contro Mauro Nori, ex direttore generale dell'Inps
e tra i nomi in pole position per la poltrona a capo dell'istituto di previdenza sociale.

Con una lettera a La Stampa, l'ex presidente attacca Nori e parla di quel mancato rinnovo
del suo contratto da direttore generale proprio nel momento dell'insediamento dello stesso Boeri:

"Non fu Mauro Nori a mettere a mia disposizione il suo mandato quando fui chiamato alla guida dell’Inps.
Il suo contratto era stato prorogato e sarebbe scaduto nei giorni del mio insediamento.
Fui io a chiedere al governo di darmi tempo per decidere se riconfermarlo o meno.
Nori fu informato da me personalmente sulle mie intenzioni di non chiederne la riconferma".

A questo punto arriva l'affondo e Boeri spiega le ragioni della sua scelta:
"Seppur inizialmente fossi propenso ad avere lui come Direttore generale per assicurare continuità gestionale,
mentre mi preparavo al nuovo incarico ebbi l’impressione che mi nascondesse informazioni rilevanti sull’istituto.
A posteriori ritengo che questa mia intuizione fosse fondata".

Poi rincara ancora la dose: "Durante la gestione Nori si sono registrate molte irregolarità nelle procedure d’appalto
(segnalate dalla delibera 662 2018 dell’Anac), sono stati elargiti trattamenti di fine servizio nettamente superiori
a quelli consentiti dalla legge (vicenda oggetto di segnalazione alla Corte dei Conti)
e sono state create ben 48 posizioni dirigenziali, due terzi delle quali a Roma, sommando le figure apicali di Inps,
Inpdap ed Enpals senza alcun tentativo di eliminare sovrapposizioni di funzioni e contenere le spese.
Infine nel giudizio da lui intentato contro l’istituto per presunte 'angherie e soprusi 'Nori è risultato soccombente in giudizio".

Insomma Boeri lascerà il suo incarico tra le polemiche e a suo modo prepara il terreno per chi potrebbe sostituirlo...
 

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ops.....

Tiziano e Laura "Lalla" Bovoli, genitori dell'ex premier Matteo Renzi, sono agli arresti domiciliari.
L'inchiesta inizia nel 2009, con la cooperativa Delivery Service Italia, di cui i due sono rimasti "amministratori di fatto" fino al 30 giugno 2010.

Questa società "è stata in regola solo per il primo anno di esercizio. Nel 2010 è stata sommersa dai debiti. Nel 2011 ha chiuso.
La Guardia di Finanza ha ricostruito due “evasioni contributive”, una di 287.131 euro per il 2010 e un’altra di 332.131".

Una situazione molto difficile, praticamente impossibile da sostenere.
Tanto che "Lalla" avrebbe spiegato ai dipendenti che era giunto il momento di aprire una nuova cooperativa "per cercare di guadagnare qualcosa in più".

Ipotesi, questa, confermata anche da una mail inviata al marito Tiziano:
"L’unica cosa che salvaguarda la coop è andare subito a dare gli stipendi e a far firmare contemporaneamente le dimissioni a tutti.
Poi la nuova cooperativa, sommersa dalle consegne di vino e volantini, sarà costretta a riassumerli subito".

Tutto era stato pianificato a puntino, come emerge anche da una mail di Tiziano, inviata al genero, Andrea Conticini
(che attualmente è coinvolto in un'altra indagine su alcuni fondi versati alla sua Play Therapy Africa):

"Occorre predisporre un contratto che preveda questo compenso in base a un lavoro potenzialmente contestabile,
anche se il contratto deve essere apparentemente non punitivo. Chiaramente per i clienti che Eventi 6 passerà
come realizzazione alla cooperativa Marmodiv. Contemporaneamente creiamo una nuova cooperativa e la mettiamo pronta.
Quando abbiamo preso in mano i lavoratori e abbiamo capito, facciamo il blitz, cambiamo il presidente e chiudiamo Marmodiv
per mancanza di lavoro che nel frattempo, dall’oggi al domani, lo dirottiamo alla nuova".
 

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Come scrive Repubblica: "Un caso limite, quello di Mohammad Nazir, titolare di una ditta individuale per la spedizione di materiale propagandistico.
Ha emesso fatture per circa 40.000 euro, tra il 2016 e il 2017, in favore di Marmodiv.
Gli investigatori hanno scoperto che:

1) all’indirizzo della sede della ditta, a Cesano Maderno, c’è un’abitazione;
2) la ditta non ha mai lavorato con la Marmodiv;
3) il signor Mohammed Nazir non risulta all’anagrafe".

E poi, a leggere le carte, c'è pure il caso di Isajiad Amir, titolare di una ditta a Castiglione delle Stiviere:
"Disconosco la fattura da 15.000 euro che mi mostrate valuterò l’opportunità di denunciare
chi ha utilizzato il nome della mia impresa per prestazioni che non ho mai effettuato".
 

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Può darsi che gli arresti domiciliari siano un'esagerazione. Però non mi dire che sono degli stinchi di santo, dai.......

Matteo Renzi
annulla l'evento di presentazione del suo libro a Torino e torna a Firenze,
dove i suoi genitori sono stati messi agli arresti domiciliari con l'accusa di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni.

"Arriveranno le sentenze e vedremo se questi due cittadini settantenni, incensurati,
sono davvero i pericolosi criminali che meritano - oggi, casualmente proprio oggi - questo provvedimento",

ha detto l'ex premier sulla sua pagina Facebook,

"Arriveranno le sentenze e misureremo la credibilità delle accuse. Arriveranno le sentenze e vedremo chi è colpevole e chi no.
Da rappresentante delle Istituzioni difendo lo Stato di diritto e chiedo a tutti di credere nella giustizia.
Da figlio sono dispiaciuto per aver costretto la mia famiglia e le persone che mi hanno messo al mondo a vivere questa umiliazione immeritata e ingiustificata.
Se io non avessi fatto politica, la mia famiglia non sarebbe stata sommersa dal fango.
Se io non avessi cercato di cambiare questo paese i miei oggi sarebbero tranquillamente in pensione.
Dunque mi sento responsabile per il dolore dei miei genitori, dei miei fratelli, dei miei figli e dei miei nipoti.
I dieci nipoti sanno però chi sono i loro nonni. Sanno che possono fidarsi di loro. E sanno che ciò che sta avvenendo è profondamente ingiusto".
 

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Mah....cambierà qualcosa. Siamo noi che possiamo farla cambiare........
anche se penso che sia stata "la corazzata Potemkin" europea...è una cagata pazzesca.

Le prossime elezioni europee, se tutto verrà confermato, porteranno a un Parlamento composto da un Partito popolare europeo
che si confermerà primo gruppo (ma in calo), dai Socialisti come secondo partito, ma con un netto calo dei consensi,
e dai liberali di Alde, il gruppo di Guy Verhofstadt, come terza forza dell’Eurocamera.

Fin qui tutto sembrerebbe orientato verso una Strasburgo moderata e a forte trazione europeista.
Ma c’è un “incomodo” a questa composizione dell’Europarlamento.
Un incomodo che potrebbe anche rappresentare la vera seconda forza del Parlamento europeo: i movimenti sovranisti.


Secondo le proiezioni pubblicate oggi dal Parlamento europeo, l’insieme dei gruppi euroscettici potrebbe ottenere 153 seggi.

“I dati pubblicati oggi dall’Europarlamento, che incrociano quelli disponibili in tutti i paesi europei,
proiettano la Lega su 27 seggi, il Rassemblement National di Marine Le Pen ne prenderebbe 21,
‘Diritto e giustizia’ del polacco Jaroslaw Kaszynski ne eleggerebbe 24, i tedeschi dell’Afd ne porterebbero in dote 12,
gli spagnoli di Vox 6, gli austriaci della Fpo di Christiane Strache 5”.

Di fatto, i sovranisti e i movimenti molto critici verso l’establishment europeo potrebbero rappresentare la seconda forza dell’Europarlamento.
Una componente estremamente importante che, unita ai sovranisti già presenti all’interno del Ppe
(come il Fidesz di Viktor Orban e il Partito Popolare Austriaco di Sebastian Kurz), fa sì che l’Eurocamera
possa essere quantomeno spaccata a metà fra chi critica l’Ue e chi invece ne è un fiero sostenitore.

Una composizione molto particolare che di fatto porta il Partito popolare ad avere due possibilità.
O si allea con Socialisti e liberal-democratici di Alde, oppure si allea col blocco sovranista.
Le due strade, naturalmente del tutto alternative, sono da tempo allo studio dei vertici del Ppe ma anche dei partiti interni ai diversi gruppi dell’Europarlamento.
 

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