la Casta dei CARI Stolti (1 Viewer)

tontolina

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[ame=http://www.youtube.com/watch?v=Wn0B0mCiHsE&feature=channel&list=UL]Ballarò - MAURIZIO CROZZA 30/10/2012 - "Cambiamenti epocali... di più!" - YouTube[/ame]
 

tontolina

Forumer storico
il propblema italiano fa scuola in Europa e tutti i politicastri ignobili imitano


NEL SOLITO SILENZIO DEI MEDIA, DOPO AVER CHIESTO A SINGOLI E GOVERNI GRANDI SACRIFICI, GLI IMPIEGATI U.E. SI RADDOPPIANO LA PENSIONE ! di Antonio de Martini

NEL SOLITO SILENZIO DEI MEDIA, DOPO AVER CHIESTO A SINGOLI E GOVERNI GRANDI SACRIFICI, GLI IMPIEGATI U.E. SI RADDOPPIANO LA PENSIONE ! di Antonio de Martini « IL CORRIERE DELLA COLLERA
Caro, vecchio KGB! Sarà anche stato al servizio di una bieca dittatura, ma,ha certamente allevato gente in grado di leggere un bilancio pubblico.
Dobbiamo sicuramente a un ricercatore attento dell’agenzia ” Russia Today” del 16 ottobre – ripresa solo dal ” Guardian” – la notizia che, zitti zitti, i burocrati di Bruxelles, mentre premevano per far varare ai 27 paesi della U.E. una serie di feroci risparmi sui consumi, e di inasprimenti tributari che hanno prodotto una serie di suicidi ed un andamento recessivo dell’economia in Europa, zitti zitti, dicevo, si sono raddoppiati il trattamento pensionistico, con il più alto incremento della pur ricca storia di questa ricchissima istituzione.
Attualmente, il trattamento pensionistico riservato agli eurocrati, è il 60% Dell’importo dell’ultima retribuzione che assomma mediamente a 91.000 euro annui di pensione, con un costo per i governi nazionali pari a un miliardo e seicento milioni annui.
Il “Guardian” ci dice che l’aggravio di costo per i soli inglesi si aggira attorno ai 2,2 miliardi su sette anni onde consentire il richiesto raddoppio delle pensioni.
Per l’Italia non lo so, in quanto non ho letto la notizia su nessun giornale o su internet e ” Il Corriere della Collera” non ha tempo e mezzi per una attenta indagine.
Ai 104 milioni che l’Inghilterra paga annualmente per appartenere al club UE ( è fuori dall’Euro) , se la richiesta passasse, i contribuenti inglesi dovrebbero pagare altri 15 miliardi e settecento milioni all’anno per il prossimo settennio.
Credo che gli italiani siano all’incirca sullo stesso livello.
Una lettera interna alla UE che una mano caritatevole ha inoltrato al” Telegraf” dice, non senza ragione, che “Most member states are responding to current economic and fiscal circumstances with efficiency measures or other reforms affecting the terms and conditions of their national civil servants. The staff of the European Institutions should share the burden,”
La Commissione ha evitato di commentare la lettera, statuendo che risponde solo a interrogazioni firmate da tutti e ventisette i paesi membri.
A Napoli un ritornello ” lazzarone” dice ” Liberté, fraternitè, spugliateve vuie e vestiteme a mme!”
Non credo serva la traduzione. Ha capito anche il Trota.
Il Parlamento inglese ieri si è ribellato contro gli incrementi di spesa presentati dalla Commissione, infliggendo al premier David Cameron la prima sconfitta parlamentare .
Nick Clegg è corso in aiuto del collega, dicendo che ogni sforzo dei ribelli non potrà riuscire comunque.
Solo in Italia i media e i cretini continuano a chiedersi chi abbia ucciso Pinca e se Falcone aveva le mutande azzurrine quando è saltato in aria venti anni fa.
 

tontolina

Forumer storico
venerdì 12 ottobre 2012

Nicole Minetti batte ogni record. Va in pensione a 27 anni


E mentre noi comuni mortali, per prendere la pensione, dovremo ricorrere alla reincarnazione c’è chi, come Nicole Minetti, potrà andare in pensione all’età di 27 anni. Tra 11 giorni, il 21 ottobre, scatterà infatti il requisito di “anzianità” per ottenere l’assegno. A differenza dei coetanei che dovranno aspettare, se va bene, i 66 anni e 30 anni di contributi, la consigliera regionale lombarda potrà ottenere la pensione con soli 30 mesi di mandato. Lo prevede la legge regionale numero 12 del 20 marzo 1995 secondo la quale qualsiasi sarà l’esito della legislatura iniziata nel 2010, Nicole Minetti (eletta, è utile ricordare, nel listino blindato di Formigoni) godrà del vitalizio.

 

tontolina

Forumer storico
Il superpensionato da 90000 euro al mese. Ecco chi è il pensionato più ricco d'Italia



mauro sentinelli
Tra le tante ignobiltà di questo paese, una delle più schifose, alla quale sarebbe possibile rimediare nel tempo necessario per approvare una legge composta da 4 righe di testo, è quella delle mega pensioni.
Sono 100.000 i "super-pensionati" e ci costano ben 13 miliardi di euro all'anno. Per garantire il cospicuo assegno a queste persone - che hanno guadagnato cifre ingentissime durante la carriera lavorativa - devono versare i contributi qualcosa come 2.200.000 lavoratori. Uno sproposito.
La pensione più ricca d'Italia è quella di Mauro Sentinelli, ex manager e ingegnere elettronico della Telecom; percepisce un assegno di 90.246 euro al mese, - circa 3008 euro al giorno - che si sommano ai gettoni di presenza che percepisce in qualità di membro del Consiglio di Amministrazione di Telecom e Presidente del Consiglio d’Amministrazione di Enertel Servizi Srl. Non male per un pensionato, no?
Lamberto Dini Tra i politici il pensionato più pagato è il presidente emerito Carlo Azeglio Ciampi, che cumula 30 mila euro/mese di pensione Bankitalia con 4000 euro dell`Inps ed i 19.054 euro dell`indennità da parlamentare. Lamberto Dini incassa 18 mila euro da Bankitalia, 7000 dall`Inps e 19.054 dal Senato, Giuliano Amato invece cumula 22.048 euro mese dall`Inpdap coi 9.363 che gli da il Parlamento.
L'unica soluzione di BUON SENSO e GIUSTIZIA SOCIALE, in questa italietta governata da persone che non conoscono nemmeno il significato di tali parole, sarebbe quella di INTRODURRE UN TETTO MASSIMO. Indipendentemente dall'importo dei versamenti previdenziali versati, stabiliti in base al reddito, nessuno dovrebbe percepire una pensione superiore ai 3.000 - 3.500 euro mensili netti: una misura che consentirebbe all'Inps di risparmiare almeno 8 miliardi all'anno, che dovrebbero essere impiegati per aumentare le pensioni minime, che oggi non sono sufficienti per la sopravvivenza di una persona.
Con 8 miliardi di euro annui - pari a poco più di 666.500.000 al mese - sarebbe possibile aumentare immediatamente di 100 euro mensili ben 6.650.000 pensioni; una somma che pur non essendo sufficiente per offrire condizioni di vita decenti a chi percepisce la pensione minima, rappresenterebbe una boccata d'ossigeno, soldi che sarebbero immessi nell'economia reale, visto che anziché andare ad ingrassare i conti correnti di qualche privilegiato, verrebbero spesi per far fronte alle necessità quotidiane.
 

tontolina

Forumer storico
della serie I SENZA VERGOGNA! 100.000 pensioni d'oro per 13 miliardi di euro l'anno! una manovra finanziaria! e invece mario goldman taglia le pensioni minime, i fondi per gli handicappati, per la sla e via di crimine in crimine! LA MISURA E' COLMA!

Foto del Diario | Facebook
 

tontolina

Forumer storico
Nel lazio non c'è fine allo SCHIFO politico
da quando poi c'è la destra di Alemanno con le sie assunzioni all'ATAC per dar fondo alle casse comunalo
e nella regione ci sono le Polverini con i Fiorito che per magnare tanto, tagliano gli ospizi ai vecchi e avvelenano la popolazione

Scandalo arsenico nel Lazio: dai rubinetti acqua cancerogena ma azienda pretende bollette

http://www.reset-italia.net/2012/10/29/arsenico-bollette-capranica-salute-tasca/# Share on google_plusone 5
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Sono una delle cittadine di Capranica in provincia di Viterbo, che per le fatture 2010 e 2011 del Servizio idrico integrato, ha effettuato il pagamento ridotto del 50% del canone acqua, perché distribuita non potabile e nei mesi estivi è anche uscita al centro storico oltre che corredata di arsenico (elemento cancerogeno di classe 1) anche del colore dell’ orina e di sapore non meglio identificato, e che ha ricevuto in questi giorni lettera raccomandata intimidatoria dalla Talete, con minaccia di interruzione del servizio idrico e pretesa di pagamento immediato di somme non dovute, non tenendo conto di quanto già abbia versato. Sono invalida civile e ho per mia fortuna la possibilità di parcheggiare – quando lo trovo il posto – vicino casa, il mio motociclo dotato di permesso comunale e valido in tutta Italia: e chi non ce l’ ha? E chi non ha la macchinetta o baldi e giovani aiuti? L’ acqua da bere e da cucinare, è da due anni che vado a prendermela da sola alla Fonte di San Rocco (non più di proprietà della Mineralneri) o a Valle Santi, a [ame="http://www.youtube.com/watch?v=ssdOTZS_dSQ"]una delle casette distributrici dell’ acqua[/ame], allego un video dove ho partecipato anche io, invitata dalla competente tv Viterbo Veritas.
Forse non è chiaro a molti cosa significa convivere con questo problema, tanto se si è giovani e magari con figli piccoli, tanto se si è anziani e sani. Non voglio neanche accennare alle malattie, che sono in crescita del 100% in tutta la Tuscia, dove sono stati sparsi veleni, dove il più grande processo per ecomafie con discariche di rifiuti tossici nel Lazio è andato in prescrizione, dove neanche promettono più un dearsenificatore, tanto più di così non si muore, dove l’ arsenico è costantemente a livelli massimi. Sono giunta a scrivere l’ ennesimo articolo per comunicarvi che ci sarà una riunione “operativa” a Capranica, domani MARTEDI’ 30 OTTOBRE alle ORE 17.30 presso la Casa della Comunità piazza del Duomo, al Centro Storico.
L’ avete sempre bevuta l’ acqua all’ arsenico e non vi ha fatto niente? Buon pro vi faccia, continuate voi ma [ame="http://www.youtube.com/watch?v=VvM-nj8Fb0E"]non datecela a bere[/ame] a noi: da due anni non so cosa significa mettere un bicchiere sotto al rubinetto e bere…
E pago e la risposta è sempre più forte e pesante, che non ci sono i soldi, non ce li danno ma noi li diamo e li abbiamo dati: per avere che?
Si muore per colpa dell’arsenico contenuto nell’acqua potabile della Regione Lazio.

“Dal 1990 al 2009 la contaminazione superiore ai 20 microgrammi/litro ha causato plausibili effetti sulla salute nelle popolazioni residenti. Con un eccesso di mortalita’ per tutte le cause, soprattutto tumori del polmone e della vescica negli uomini per i cittadini della provincia di Viterbo”. A stabilirlo sono i dati della prima indagine ‘Valutazione epidemiologica degli effetti sulla salute in relazione alla contaminazione da arsenico nelle acque potabili nelle popolazioni residenti nei comuni del Lazio’, realizzata dal Dipartimento di epidemiologia del Servizio sanitario della Regione Lazio (Ssr). Lo studio ha registrato gli effetti nel tempo dell’arsenico sulla salute delle popolazioni residenti in 91 comuni della Regione, sottoposti negli ultimi 10 anni a regime di deroga per i livelli di arsenico nelle acque destinate a consumo umano…”
Ricordo al Sindaco di Capranica, Angelo Cappelli, che dal 1 gennaio 2013, sarà fatto divieto al primo cittadino del paese, di consumare e distribuire acqua con arsenico come attualmente, per il Decreto legislativo 31/2001 e il mancato rispetto della Direttiva 98/83/CE, viene fatto. Il 30 agosto 2012 peraltro ha dichiarato: “…Rimboccandoci le mani possiamo farcela. Meno piangersi addosso e più impegno. Non credo nei miracoli esterni, il problema lo dobbiamo risolvere noi. Siamo i padroni del nostro destino”.

Questo post con allegato l’ invito di Raimondo Chiricozzi , Comitato Acqua Potabile presente l’ assistenza legale, vale come Comunicato Stampa ed è esteso a tutta la Cittadinanza e al Consiglio Comunale.

Non tenete la bocca chiusa, quasi ve l’ avessero cucita. Grazie
Doriana Goracci




Blob Arsenico Dentro - YouTube






l'articolo continua sul Blog di Beppe Grillo
TzeTze Politica: Scandalo arsenico nel Lazio: acqua pubblica cancer
 

tontolina

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Sindaco di Cantù: “Immorale pagare imposte a uno Stato clientelare”


di CLAUDIO BIZZOZZERO*
Scrivo questa lettera a tutti voi, perché dopo cinque mesi dalla mia elezione alla carica di sindaco della nostra città, sono oggi molto più arrabbiato di quanto non lo fossi cinque mesi fa e con questa lettera voglio dunque spiegarvene le ragioni. Nel corso di questi cinque mesi non ho passato giorno senza ricevere richieste d’aiuto da parte di imprenditori con l’acqua alla gola o sull’orlo del fallimento, cassaintegrati e disoccupati allo stremo delle forze, padri e madri di famiglia che non riescono più a pagare il mutuo, le bollette sempre più salate, l’affitto, e persino i beni di primaria necessità. Storie quotidiane di nuova dilagante povertà che mi tolgono letteralmente il sonno. Ne cito una, l’ultima, per ora, di una lunga serie: una giovane donna sola, che a gennaio ha perso il lavoro, e da allora tenta di sopravvivere, insieme alla sua bambina di sette anni, con 200 euro mensili, appena sufficienti per comprare pane, pasta e riso.
Nel contempo, in questi stessi mesi, ho continuato, come nei vent’anni precedenti, a leggere sui giornali di indecenti finanziamenti ai partiti ed ai loro giornali e fondazioni, e di parlamentari, ministri, consiglieri e assessori regionali, di tutti i partiti, senza distinzione fra destra, centro e sinistra, che oltre a beneficiare, tutti quanti, onesti e disonesti, di privilegi vergognosi, si appropriano spesso di denaro pubblico per acquistare ostriche, barche, macchine di lusso, o per pagarsi il dentista o la vacanza per sé e per i propri familiari ed amici. E come se non bastasse, taluni fanno addirittura affari con la criminalità organizzata. Infine, in questi stessi cinque mesi, io e gli altri componenti di Giunta siamo stati costretti a fare continuamente salti mortali, alzando le imposte locali e tagliando servizi ai nostri cittadini, per tentare di far quadrare un bilancio comunale ridotto all’osso dai continui tagli, lacci e gravami che il governo impone, praticamente quotidianamente, al nostro come a tutti gli altri comuni italiani.
Queste cose io credo che un sindaco abbia il diritto e, soprattutto, il dovere di denunciarle a voce alta. E non accetto che taluni rappresentanti di partito dicano che il mio ruolo istituzionale richiederebbe, come è stato scritto, “maggiore responsabilità”. Al contrario io credo che sarei un irresponsabile se tacessi. Il silenzio istituzionale su queste vergogne è infatti, a mio avviso, la causa principale del disastro in cui versa oggi il paese. E dunque io non intendo affatto tacere. Ma non mi sorprende, ovviamente, che siano uomini di partito a pensare che un sindaco debba stare buono buono in un angolo ad ingoiare rospi. Loro sono abituati a ragionare con una mentalità distorta dalla faziosità. Io credo, al contrario, che sia irresponsabile ed anzi addirittura immorale stare dentro un partito, qualsiasi partito, che benefici di finanziamenti per i quali il popolo italiano con referendum aveva manifestato la sua totale contrarietà, ed usufruisce di privilegi veramente immorali.
Non accetto dunque suggerimenti e, meno che meno, lezioni da chi sta dentro un partito e ritengo invece che questa gente, piuttosto, considerando quanto danno i partiti hanno prodotto in questo paese, dovrebbe avere il pudore di nascondersi o, quantomeno, di starsene zitta invece di dispensare lezioni al prossimo. Ma evidentemente c’è gente, nei partiti, che non ha il senso del pudore né della decenza. Io la penso in maniera del tutto opposta rispetto a questa gente e per questo, nei giorni scorsi, ho voluto dirlo con chiarezza toccando il solo tasto rispetto al quale, ovviamente, i partiti ed i loro lacchè risultano molto sensibili: il tasto delle imposte. Tasto dolente, perché ridurre, per legge o per scelta popolare, il livello delle imposte, significa togliere ossigeno al sistema corrotto dentro il quale i partiti sguazzano da decenni.
E qui voglio dunque ribadire, con ancor maggiore decisione, il concetto già espresso pubblicamente nei giorni scorsi: in una situazione vergognosa e sfrontata com’è quella in cui versa in nostro paese da decenni, a causa della spudorata partitocrazia italiana, una situazione nella quale le tasse che i cittadini onesti versano all’erario servono ad ingrassare i partiti e tutti coloro che gravitano dentro ed intorno ad essi, se un imprenditore mi confessa che senza evadere il fisco non riesce più a tenere in piedi la sua azienda, io non solo lo comprendo ma addirittura, moralmente, lo giustifico. E lo giustifico, innanzitutto, perché per quanto mi riguarda, di fronte all’alternativa fra pagare tali e tante tasse ingiuste e perciò chiudere o rischiare di chiudere i battenti della sua azienda e licenziare i dipendenti, oppure non pagarle, in tutto o in parte, e così continuare a fare impresa, è a mio avviso del tutto morale, anche se non legittimo, scegliere la seconda alternativa. Ma in più aggiungo che, a mio personale avviso, è doppiamente immorale pagare le tasse ad uno Stato che non le utilizza per migliorare i servizi al cittadino (che in Italia peggiorano a vista d’occhio e subiscono continuamente i reiterati tagli del governo) ma, al contrario, le utilizza per mantenere i privilegi intollerabili di partiti, parlamentari, ministri, consiglieri ed assessori regionali e provinciali, nonché dei loro lacchè, servitori e clienti.
In condizioni simili, a mio avviso, non è affatto immorale evadere il fisco ma lo è, piuttosto, pagare le imposte ad uno Stato che le utilizza per mantenere tali e tanti parassitismi e privilegi. L’immoralità e l’illegalità, in questo nostro ingiusto Paese, non è infatti di chi evade il fisco per la necessità di non fallire o licenziare, oppure, nel caso dei lavoratori dipendenti, fa del lavoro nero o fuori busta per mantenere la famiglia, ma piuttosto dello Stato che massacra gli onesti e non fa nulla contro i parassiti che si annidano ovunque e le sanguisughe che ingrassano e gozzovigliano col sangue degli onesti e dei poveracci, togliendo loro letteralmente il pane di bocca, come oggi purtroppo accade in Italia. E come potrei, inoltre, da sindaco, non comprendere le lamentele legittime dei miei concittadini contro le istituzioni statali ed i partiti statali, quando io stesso, nel mio ruolo istituzionale, son costretto da quelle stesse istituzioni statali a contare i pannolini per le scuole materne ed i rotoli di carta igienica per le elementari, e ad applicare un’imposta ingiusta come l’IMU (che sommata a tutte le altre imposte comunali non arriva neppure al 2% dell’intero ammontare delle imposte che in Italia versiamo all’erario) la cui entrata è appena sufficiente per chiudere al minimo il bilancio del mio comune, mentre all’ombra dello Stato e delle Regioni, approfittatori e parassiti di ogni genere, gozzovigliano alle spalle del futuro dei nostri figli.
E’ infatti noto che l’ammontare complessivo del peso fiscale in Italia, sommando imposte dirette ed indirette, è oggi assolutamente insopportabile e supera abbondantemente, se sommato agli oneri sociali, il 70% del reddito lordo complessivo prodotto dai cittadini onesti. E’ inoltre noto, e lo ribadisco, che ogni impresa, in questo momento, se paga tutte le tasse, le imposte e i balzelli che lo Stato gli impone, chiude i battenti nel giro di una settimana. Ma occorre anche aggiungere che il peso di questo fisco strozzino non grava solo sugli imprenditori di ogni settore, ma anche sui singoli lavoratori dipendenti. E questo giustifica, per esempio, il fatto che qualsiasi lavoratore dipendente dotato di buon senso, se può, preferisce farsi pagare gli straordinari fuori busta. Perché è infatti evidente che il costo del lavoro in Italia, certamente alto se valutato sulla base della competitività internazionale, non dipende affatto dal salario netto dei lavoratori dipendenti (che sono fra i peggio pagati in Europa) quanto piuttosto dal fatto che se un lavoratore intasca 1000 euro netti al mese, il costo per l’azienda che lo ha assunto è di più di 2500 euro, a causa del fatto che molto più di quel che il lavoratore intasca finisce nel pozzo senza fondo della spesa statale utile ad ingrassare i parassiti di Stato. Ed è ovvio che qualsiasi imprenditore preferirebbe pagare di più i suoi dipendenti e buttare meno soldi nel pozzo nero dello Stato.
Tutto questo mi fa dire, senza timore di smentita e senza mezze misure, che lo Stato oggi, in Italia, è ormai uno strumento nelle mani dei furbi, dedito allo strozzinaggio legalizzato ai danni di Comuni, imprese e contribuenti onesti, al solo scopo di garantire privilegi e parassitismi intollerabili, che si annidano in profondità dentro ed intorno al sistema nazionale dei partiti. Queste non sono opinioni del sindaco di Cantù ma fatti indiscutibili. Verità oggettive. E chi le nega, evidentemente vive fuori dal mondo oppure ha interesse a negarle, magari perché sta dentro, o gravita intorno, al corrotto sistema dei partiti nazionali (composto, lo ripeto, da tutti i partiti di qualsiasi colorazione, nessuno escluso) e perciò beneficia, direttamente od indirettamente, delle vergogne della spudorata partitocrazia italiana.
Una situazione di questo tipo sarebbe difficilmente tollerabile persino se vivessimo in Danimarca (paese nel quale i servizi pubblici sono assolutamente d’eccellenza), ma diventa del tutto intollerabile se si vive in un paese come l’Italia, in cui il livello dei servizi pubblici è il peggiore d’Europa. Ed è doppiamente intollerabile se si pensa che, come dicevo, nel nostro paese il denaro pubblico viene principalmente utilizzato per mantenere ingiustizie di ogni genere che si accompagnano a livelli di corruzione da terzo mondo. Affermare queste verità, come ho fatto nei giorni scorsi e come qui ribadisco, non significa certo invitare i cittadini ad evadere il fisco. Significa piuttosto esprimere, da Sindaco oltre che da cittadino, la totale comprensione per chi fatica a pagare le imposte e per chi decide di non pagarle, nonché la personale indignazione e rabbia per le scelte scellerate di uno Stato che, da un lato, mette irresponsabilmente in ginocchio le imprese (e , di conseguenza, i lavoratori) e con esse gli enti locali (ai quali impone vincoli e tagli che più assurdi ed ingiusti non si può, costringendoci ad alzare le imposte locali per garantire quei servizi oggi indispensabili per la sopravvivenza di coloro che solo ai Comuni possono rivolgersi) e dall’altro lato legittima e mantiene parassitismi e privilegi degni del peggiore Medioevo. E a chi pensa che io esageri dicendo queste cose, o addirittura s’indigna se un Sindaco grida ad alta voce queste verità evidenti, voglio addirittura dire di più: se avessimo più coraggio tutti quanti (Sindaci, imprenditori, lavoratori, pensionati, giovani), dovremmo organizzare una rivolta fiscale condivisa, che metta finalmente in ginocchio e butti fuori dallo Stato i parassiti ed i privilegiati della partitocrazia. Questa sarebbe la sola cosa utile da fare in questo momento. E la storia ce lo insegna. Un grande paese come gli Stati Uniti, non è forse nato da una rivolta fiscale? Senza quella rivolta, probabilmente l’intero nord America sarebbe ancora una semplice colonia inglese. Dunque un grande paese come l’Italia non potrebbe forse rinascere, e sarebbe ora, facendo altrettanto?
Concludo scusandomi con tutti voi, perché in una situazione di questo tipo io sono costretto ad applicare a voi ed a me stesso imposte locali che giudico ingiuste. Sappiate che preferirei chiudere il bilancio del nostro Comune riprendendomi, come sarebbe giusto, i soldi che lo Stato strozzino ci toglie ogni giorno per mantenere i suoi privilegi. Ma, purtroppo, questo non è in mio potere. Sappiate però che le imposte locali (IMU e addizionale IRPEF, innanzitutto) che versate al nostro Comune servono per tenere in piedi la nostra comunità e non certo per mantenere privilegi che, da che ci siamo noi, a Cantù non esistono più né esisteranno in futuro, per lo meno finché a governare la nostra città continueremo ad essere noi. Purtroppo vorrei fare di più, molto di più, per migliorare la nostra città, ma la situazione contabile del nostro Comune è in questo momento, a causa delle citate scellerate scelte statali, assolutamente allucinante e mi consente, a mala pena, di gestire l’ordinario.
Sperò però che le mie recenti prese di posizione in materia di fisco, che qui ho voluto ribadire a voi tutti, ed il conseguente clamore che hanno già suscitato, convincano anche altri sindaci ad alzare la testa con coraggio (come mi pare stia in parte già accadendo) in modo che si possa, insieme, dare una spallata al sistema dei partiti per riappropriarci, finalmente, della nostra democrazia della quale, da troppo tempo, i partiti ed i loro uomini ci hanno espropriato.
*Sindaco fieramente civico del Comune di Cantù
 

tontolina

Forumer storico
Arrestato Maruccio, ex capogruppo Idv Lazio
«Soldi del partito usati per videopoker»


L'ex consigliere dell'Italia dei Valori alla Regione Lazio accusato di peculato: sottratti al partito 800mila euro

https://www.google.it/search?q=Maru...lla:it:official&client=firefox-a&channel=fflb

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(Ansa)
La Guardia di Finanza ha arrestato l’ex consigliere regionale dell’Idv Vincenzo Maruccio. Il politico è accusato di peculato per aver sottratto dalle casse del partito circa 800mila euro. I soldi risultano distribuiti su una decina di conti correnti che poi sono stati svuotati. Il sospetto del procuratore aggiunto Nello Rossi e del sostituto Stefano Pesci è che il denaro dei rimborsi sia finito in realtà tra i fondi di società e altri personaggi che avrebbero poi provveduto a riciclarlo.

LA TESI - Una tesi che è stata accolta dal giudice. L’ordinanza di arresto è stata eseguita dagli uomini del Nucleo Valutario guidati dal generale Giuseppe Bottillo che hanno effettuato le indagini e sono riusciti a ricostruire il percorso dei soldi, individuando anche alcuni prestanome che avrebbero aiutato Maruccio ad eludere i controlli sulla gestione dei finanziamenti.
«SCHIAVO DEL VIDEOPOKER» - Era «schiavo del videopoker». Ecco perché, secondo la Finanza, l’ex capogruppo Idv alla Regione Lazio, aveva un bisogno spasmodico di contanti. Gli uomini del Nucleo di Polizia valutaria hanno trovato una serie di assegni i cui beneficiari sono i gestori di sale gioco e bar con le slot-machine, tutti nella Capitale.
«INQUINAMENTO PROVE» - Per Vincenzo Maruccio c'è il rischio di inquinamento delle prove. Per questo è stato arrestato l'ex capogruppo Idv alla Regione Lazio, secondo quanto riportato nell'ordinanza firmata dal gip. L'indagine nei suoi confronti aveva portato nelle scorse settimane a una serie di perquisizioni e sequestri. In seguito Maruccio era stato sentito dal procuratore aggiunto Nello Rossi e dal pm Stefano Pesci, interrogatorio durante cui sia i suoi legali che lo stesso ex consigliere erano certi di aver chiarito le contestazioni.
INTERROGATORIO VENERDI' - Intanto è stato fissato a venerdì mattina alle 12 nel carcere romano di Regina Coeli l'interrogatorio di garanzia di Maruccio. Ad interrogarlo sarà il gip Flavia Costantini che ha firmato l'ordinanza di custodia cautelare. Secondo quanto si è appreso, i difensori di Maruccio, gli avvocati Luca Petrucci e Raffaella Talotta, non potranno incontrare il loro assistito fino all'interrogatorio.
LA DIFESA - «Vincenzo Maruccio si è dimesso da tutti gli incarichi e si è presentato spontaneamente agli inquirenti nelle settimane scorse. Ha pure offerto la massima collaborazione e, malgrado ciò, oggi sono arrivati i suoi arresti». Così è intervenuto l'avvocato Petrucci, difensore di Maruccio. «La custodia cautelare - ha osservato il penalista - dovrebbe essere l'extrema ratio, ma in questo modo appare come uno strumento di pressione sull'indagato».
Fiorenza Sarzanini
 

EUGE

Senior Utente
Lazio, arrestato l'ex Idv Vincenzo Maruccio Rubava soldi del partito per il videopoker - Adnkronos Cronaca

non è il caso di aggiornare il sistema di finanziamenti pubblici ai partiti: i partiti non hanno bisogno di soldi, visto che i politici li rubano per il videopoker e negli stessi partiti passano anni prima che qualcuno (evidentemente un concorrente, uno che voleva rubarli lui) se ne accorga

abolire il finanziamento ai partiti

ridurre del 99% i costi della politica e del 50% quelli della burocrazia, dallo stipendio di Mastrapasqua a quello dei segretari comunali

ridurre dell'80% il numero di parlamentari, consiglieri regionali, provinciali, comunali, etc

basta, siamo stufi, anche di Monti e combriccola, che non hanno minimamente affrontato questi problemi: e i loro stipendi e quelli dei loro simili sono ancora una vergogna per l'Italia e un'offesa per gl'Italiani

per non parlare delle pensioni ... tagliare quelle sopra i 1'000 € è stato facile, perchè non proviamo a eliminare il superfluo di quelle eccedenti i 10'000 mensili ??
 
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