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too fast for love
Io ho fatto tre vaccinazioni Moderna contro il SARS-CoV-2 ma non con tranquillità. Alla seconda vaccinazione ho avuto un febbrone a 40°C e giramenti di testa. Ero già incerto se fare la terza dose ma non credo proprio che farò la quarta vaccinazione, non per la variante Omicron. Avendo 50 anni non so dire con certezza se vaccinandomi ho diminuito o alzato il rischio sulla salute nel breve e nel lungo termine. Non mi risulta di avere mai preso il covid, anche se non è detto, potrei essere stato asintomatico.
Sulla differenza tra farmacovigilanza passiva e attiva c'è lo zampino delle lobby del farmaco. E' ovvio che per la tutela della salute la vigilanza dovrebbe essere attiva. Di certo la vigilanza attiva è più onerosa ... va organizzata, e chi la dovrebbe pagare? Le case farmaceutiche, perchè se mi vendi un prodotto, lo devi "garantire", perciò il monitoraggio sanitario va nei costi industriali, e viene coperto dagli introiti sulla vendita del farmaco. Il monitoraggio deve essere reso indipendente per evitare conflitti di interesse. Ciò non toglie che in caso di pandemia e con l'esigenza di vaccinare massivamente la popolazione, ci debba essere una garanzia pubblica statale di ultima istanza, altrimenti il privato non metterebbe in commercio prodotti non totalmente testati. Le persone colpite da reazioni avverse vanno tutelate con eventuale risarcimento per danni permanenti e non vanno abbandonate a loro stesse, e, in caso di morte, vanno risarciti gli eredi.
I dati sull' eccesso di mortalità andranno monitorati con attenzione.
Blog | Vaccini Covid, non credo si possa più ignorare la questione degli effetti avversi - Il Fatto Quotidiano
L’ultimo lavoro in “pre print” di Peter Doshi è di particolare rilievo...
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Sulla differenza tra farmacovigilanza passiva e attiva c'è lo zampino delle lobby del farmaco. E' ovvio che per la tutela della salute la vigilanza dovrebbe essere attiva. Di certo la vigilanza attiva è più onerosa ... va organizzata, e chi la dovrebbe pagare? Le case farmaceutiche, perchè se mi vendi un prodotto, lo devi "garantire", perciò il monitoraggio sanitario va nei costi industriali, e viene coperto dagli introiti sulla vendita del farmaco. Il monitoraggio deve essere reso indipendente per evitare conflitti di interesse. Ciò non toglie che in caso di pandemia e con l'esigenza di vaccinare massivamente la popolazione, ci debba essere una garanzia pubblica statale di ultima istanza, altrimenti il privato non metterebbe in commercio prodotti non totalmente testati. Le persone colpite da reazioni avverse vanno tutelate con eventuale risarcimento per danni permanenti e non vanno abbandonate a loro stesse, e, in caso di morte, vanno risarciti gli eredi.
I dati sull' eccesso di mortalità andranno monitorati con attenzione.
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