Jiri Kolar - Nálezy Jiřího Koláře (1 Viewer)

Cris70

... a prescindere
Come molti già sanno sto approfondendo oramai da più un anno la figura artistica di Jiří Kolář
(in ceco scritto Nálezy Jiřího Koláře)
fino al mio recente viaggio a Praga alla ricerca delle sue origini
ed alla visione di una spettacolare collezione privata di opere prevalentemente anni '60.

Ma partiamo dall'inizio citando la sua biografia ufficiale sul sito dell'Archivio

Archivio Jiri kolar - by Galleriamelesi - jiri kolar -

1914
Nasce il 24 settembre a Protivín, Cecoslovacchia. Suo padre è panettiere, sua madre lavandaia.

1922
La sua famiglia si trasferisce a Kladno, non lontano da Praga.

1929/1942
Termina la scuola primaria superiore, vuole diventare stampatore ma impara il mestiere di falegname, è disoccupato per molti anni ed esercita diversi lavori prima di diventare scrittore.

1934
Si interessa alla letteratura moderna ceca e mondiale. Comincia a scrivere dei poemi e realizza i suoi primi collages sotto l’influenza del poetismo e del futurismo.

1936
Muore sua madre.

1937
Prima esposizione personale di collages al Mozarteum di Praga.

1941
Durante l’occupazione tedesca pubblica una prima raccolta di poemi, Estratto di nascita.

1942
Fonda il “Gruppo 42” insieme allo storico dell'arte Jindřich Chalupecký, allo scultore Ladislav Zívr, al pittore František Hudeček, ai poeti Ivan Blatný, Jiřina Hauková, Josef Kainar e ad altri artisti. Si interessa alla musica contemporanea e ispirato dalle variazioni di Richard Weiner scrive le poesie Odi e variazioni, che usciranno nel 1946.

1944
Scrive il suo primo libro di metamorfosi poetiche, Limbi e altri poemi, pubblicato nel 1945.

1945
Si trasferisce a Praga. Diventa lettore in una casa editrice. Pubblica la raccolta Sette cantate che riflette la profonda emozione causata dalla fine della guerra.

1946/1947
Si reca a Parigi attraverso la Germania devastata. Così come molti altri alla fine della guerra, Kolář si iscrive al Partito comunista cecoslovacco, ma diversamente dai più ne esce nel giro di qualche mese.

1948
Visita l’Inghilterra e la Scozia. Tiene un diario in versi Giorni dell’anno e uno in prosa Anni di giorni: quest’ultimo viene sequestrato e censurato dal nuovo regime comunista cecoslovacco.

1949
Si sposa con Bela. Realizza le prime interpretazioni plastiche di testi poetici e scrive Testimone oculare.

1950/1952
Licenziato dal suo impiego. Ritorna ai collages (confrontages, antianatomies, rapportages, chiasmages, histoires). Scrive Il fegato di Prometeo, assemblando poesia, prosa e immagini.

1953
Arrestato per i suoi scritti giudicati sovversivi; trascorre nove mesi in carcere in attesa di giudizio, viene condannato ad un anno di prigione, poi amnistiato, ma il divieto di pubblicare rimarrà in vigore fino al 1964.

1954
Comincia la raccolta L’Esope de Vřsovice.

1955
Muore suo padre. Realizza schizzi drammatici.

1956/1957
Scrive l’Arte poetica di Maître Sun e Le Nouvel Epictète.

1958
Scrive due testi teatrali: Il nostro pane quotidiano e Peste d’Atene.

1959/1961
Poemi del silenzio: rompe definitivamente con la poesia verbale e inizia le prime versioni di una poesia visiva.

1960/1963
Realizza: balengogrammi, analfabetogrammi, rebus, partizioni, persiflages, froissages, poemi perforati, a colori, a nodi e con lame di rasoio; ventilages, disformations, stratificazioni, rollages. Copre col collage anche oggetti di legno che lo riportano alla giovanile esperienza di falegname. Allestisce un’esposizione dal titolo Dèpathètisations, espressione di una poesia definitivamente liberata dall’influenza delle parole.

1963/1964
Ciclo dei poemi e collages in profondità, chiasmages a rilievo, collages tattili e speculari. Realizza drapeaux, banderoles, collages à glissières, collages narratifs.

1965/1966
Realizza: campionari, rollages circolari, anticollages e i primi grandi formati.

1967
Hebdomadaire 67: primo giornale sotto forma di collage che narra gli avvenimenti della Primavera di Praga e della successiva invasione della Cecoslovacchia da parte delle truppe del Patto di Varsavia.

1968
Partecipa a “Documenta 4” a Kassel. Hebdomadaire 68.

1969
Paesaggi del silenzio. Va in Brasile dove riceve il premio della X° Biennale di San Paolo.

1970
Viaggia in Canada, negli Stati Uniti e in Giappone. Il 2 novembre è colpito da emorragia cerebrale.

1971/1974
Riceve il premio Herder, assegnatogli dall’Università di Vienna. Realizza: collage caotici e appellativi, rollage cinetici e il ciclo Omaggio a Baudelaire. Risposte, intervista sull’arte moderna realizzata con Jiřì Padrta. In Cecoslovacchia sarà proibito pubblicare e esporre opere di Kolàř fino al 1989.

1975
Va negli Stati Uniti per la prima esposizione al Museo Guggenheim di New York.

1976/1978
Realizza: trasformazioni, dèpliants, metaformati e il ciclo di collages Omaggio a Kafka.

1977
E’ tra i firmatari, con Vàclav Havel, Jan Patocka e altri artisti e intellettuali, di “Charta 77”, il documento con cui si chiede alle autorità il rispetto dei diritti umani e delle libertà civili in Cecoslovacchia: in seguito a ciò, viene messo al bando dal mondo artistico ufficiale del suo paese.

1979
Rimane un anno a Berlino avendo ottenuto una borsa di studio della Deutscher Akademischer Austauschdienst.

1980/1981
Si stabilisce a Parigi grazie a una borsa di studio del Centre Pompidou che gli aggiudica un atelier. Lavora al ciclo Omaggio a Mademoiselle Rivière e a quello dei Cinque sensi. E’ nella capitale francese che fonda la Revue K (Rivista K), dedicata agli artisti di origine ceca in esilio in Francia. Seguendo un presentimento, la moglie Bela torna a Praga per mettere al sicuro l’opera del marito ma, una volta lì, le autorità cecoslovacche le impediscono di uscire dal paese per ricongiungersi a lui. Bela resta per tre anni a Praga contro la sua volontà; durante questo periodo di separazione forzata Kolàř invia tutti i giorni alla sua sposa una cartolina postale da lui realizzata.

1982
Le autorità cecoslovacche respingono la sua domanda di prolungare il soggiorno in Francia e, non essendo rientrato per tempo in patria, viene condannato ad un anno di prigione ed alla confisca dei suoi beni. Scrive il diario 101 giorni dell’anno.

1983
Termina il Dizionario dei metodi, in cui recensisce le diverse tecniche del collage usate nella realizzazione delle sue opere, alcune delle quali di sua invenzione.

1984
Ottiene la nazionalità francese. Realizza un ciclo di collages perforati.

1985/1988
Pubblica numerosi testi di poesia e di teatro; la raccolta delle sue tecniche di collage è tradotta in tre lingue: inglese, ceco, italiano. Realizza collage dipinti, difettosi e cicli di autocollage. Al teatro Brett di Vienna viene rappresentata la sua opera teatrale Il nostro pane quotidiano.

1989/1990
Realizza il ciclo di collages in rilievo Le favole che espone alla XLIV Biennale di Venezia del 1990 e l’ Omaggio a Van Gogh, che presenta al Museo Bommel van Dam di Venlo in Olanda per il centenario della morte di Vincent Van Gogh. Lavora sui metodi: milèsiaques, siamiques, reprogrammes. Torna in viaggio a Praga dopo oltre 10 anni, dopo la Rivoluzione di velluto che mette fine al regime comunista cecoslovacco. Con Václav Havel e il pittore Theodor Pištěk crea il Premio Jindřich Chalupecký, volto a ricompensare un giovane artista sotto i 35 anni, divenuto una sorta di Premio Goncourt delle arti plastiche in versione ceca, sempre molto seguito e talvolta molto contestato.

1991
Lavora al ciclo Apollinaria. Il suo paese lo onora con il più prestigioso premio letterario, Premio Seifert, per il suo libro Il fegato di Prometeo e lo nomina cittadino onorario della città di Praga, per la sua difesa dei valori democratici e dei diritti umani.

1992
A Praga comincia la pubblicazione della sua Opera completa. In Francia si pubblica il Dizionario dei metodi e l’Asino alato.

1994
Realizza il ciclo Siamiaca e Omaggio a Mondrian.

1999
Torna definitivamente a Praga con la moglie Bela. Riceve il premio Hans Theo Richter.

2000
Con atto notarile dichiara la Galleria Melesi di Lecco unico soggetto autorizzato a fondare e gestire l’archivio relativo alle sue opere, nonché a pubblicare il catalogo ragionato di tali opere e ad autenticarle sussistendone i presupposti. Nasce così l’Archivio Jiří Kolář.

2002
Muore a Praga l’11 agosto.

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Cris70

... a prescindere
Qualche Mostra personale

1937
Salone del vestibolo, Mozarteum, Praga, CS

1962
Klub VU Mánes, Praga, CS

1963
The Arthur Jeffress Gallery, Londra, GB
Miami Museum of Modern Art, Miami, USA
Europäisches Forum, Alpbach, A
Galleria Regionale, Liberec, CS

1964
Galeria Gravura, Lisbona, P
Galleria Municipale, Louny, CS

1965
Die kleine Galerie, Vienna, A
Klub VU Mánes, Praga, CS
La Carabaga club d’arte, Genova, I

1966
Galerie Riquelme, Parigi, F
Studio di informazione estetica, Torino, I
Centro proposte Libreria Feltrinelli, Firenze, I
Galerie M.E. Thelen, Essen, RFT
Galerie “h”, Hannover, RFT

1967
Club degli amici dell’arte plastica, Ústí nad Orlicí, CS
Seyfried Galerie, Monaco di Baviera, RFT
Alten Galerie, Neuhaus, Monaco di Baviera, RFT

1968
Galerie Václav Špála, Praga, CS
Künstlerhaus am Königstor, Norimberga, RFT

1969
Kestner Gesellschaft, Hannover, RFT
Junge Galerie Ernst Hühn Buchhandlung, Kassel, RFT
Overbeck Gesellschaft, Lubecca, RFT
Ulmer Städtisches Museum, Ulm, RFT
Kunstverein, Monaco di Baviera, RFT
Kleine Grafik Galerie, Brema, RFT
Die Weisse Haus, Baden-Baden, RFT
Galerie am Klosterstern, Amburgo, RFT
Hansjörg Mayer Galerie, Stoccarda, RFT
Willard Gallery, New York, USA
Památník Petra Bezruče, Opava, CS

1970
Galerie Ursula Wentdorf und Franz Svetec, Düsseldorf, RFT
Galerie Gmurzynska, Aachen, RFT

1971
Librairie La Hune, Parigi, F
Musée d’Art Moderne de la Ville de Paris, Parigi, F
Galerie “K”, Magonza, RFT
Hofer Galerie Hans Weinet, Hof, RFT
Städtischer Kunstpavilon, Soest, RFT

1972
Galleria Schwarz, Milano, I
Kleine Grafik Galerie, Brema, RFT
Galerie Marisa Goebels, Kaiserslautern, RFT
Aktionsgalerie, Berna, CH
Galerie Dierks, Aarhus, DK

1973
La Boétie Gallery, New York, USA
Kunstverein Schranne, Laubheim bei Ulm, RFT
Galerie “R” Johanna Ricard, Norimberga, RFT
Museum Haus Lange, Krefeld, RFT
Museum Boymans van Beuningen, Rotterdam, NL
Galerie Günter Sachs, Amburgo, RFT

1974
L’Union des Arts Plastiques, Saint-Etienne-du-Rouvray, F
Galerie Suzanne Bollag, Zurigo, CH
Galerie “R” Johanna Ricard, Norimberga, RFT
Städtische Galerie, Siegen, RFT

1975
Galerie Kunze, Berlino, RFT
The Solomon R. Guggenheim Museum, New York, USA
Champlain Ravagnan Gallery, New York, USA
Harriet Griffin Gallery, New York, USA
Willard Gallery, New York, USA
Galerie Karsten Greve, Colonia, RFT

1976
Jasa Fine Art, Monaco di Baviera, RFT
Galerie Wendtorf + Swetec, Düsseldorf, RFT
Halvat Huvit, Cheap Thrills, Helsinki, FIN
Galerie Löwenadler, Stoccolma, S

1977
La nuova città galleria d’arte contemporanea, Brescia, I
Fairweather Hardin Gallery, Chicago, USA
Université de Génève, Ginevra
Art Moderne à Clairet, Parigi, F
Galerie Yves Jaubert, Parigi, F
Galleria Rebus, Firenze, I
Galerie Schreiner, Basilea, CH
Modern Art Gallerie, Zurigo, CH

1978
The Solomon R. Guggenheim Museum, New York, USA Galerie Isy Brachot, Bruxelles, B
Albright-Knox Art Gallery, Buffalo, USA
Galerie Schoeller, Düsseldorf, RFT
Art Gallery of Ontario, Toronto, CDN
Gazzetta del Popolo, Torino, I
Galerie Oben, Hagen, RFT
Gallery 44, Kaarst, RFT
Georgia Museum of Art, The University of Georgia, Athens, USA

1979
Institut für moderne Kunst, Norimberga, RFT
Centre d’Art de Flaine, Parigi, F
Galerie “C”, Parigi, F
Galerie Candela, Cannes, F
Galerie “R” Johanna Ricard e Galerie in Schmidtbank, Norimberga, RFT

1980
Galerie Gunzenhauser, Monaco di Baviera, RFT
Städtische Kunsthalle Recklinghausen, Recklinghausen, RFT
Centre d’Action Culturelle, Montbéliard, F
Städtische Galerie Schloss, Oberhausen, RFT
Galerie Prints, Parigi, F
Gutemberg Museum, Magonza, RFT
Kunstverein Wolfsburg, Wolfsburg, RFT
Neuer Berliner Kunstverein, Berlino, RFT
Zellermayer Lorenzen Galerie, Berlino, RFT
Kunstmuseum Düsseldorf, Düsseldorf, RFT
Atelier rue Sainte-Anne, Bruxelles, B
Galerie Inge Beacker, Bochum, RFT

1981
Geneviève et Serge Mathieu, Besançon, F
Kasseler Kunstverein, Kassel, RFT
Metronom, Espai del CDAA, Barcellona, E
Sala Cultura, Castillo de Maya, Pamplona, E
Museum Folkwang, Essen, RFT
Galerie Jöllenbeck, Colonia, RFT
Galerie Eberwein, Friburgo, RFT
Galerie Maeght, Parigi, F
Studio Morra, Napoli, I
Galerie d’Orsay, Parigi, F

1982
Elle Die Galerie der Stadt, Iserlohn, RFT
Galerie Schiessel, Monaco di Baviera, RFT
Galerie Maeght, Barcellona, E
Galleria Primo Piano, Roma, I
Galleria Peccolo, Livorno, I
Centro Georges Pompidou - Petit foyer, Parigi, F
The Meadows Gallery, Dallas, USA
PAC Padiglione d’Arte Contemporanea, Milano, I
Hokin Gallery, Palm Beach, USA

1983
Galerie Slavia, Galerie Kunsthandlung Roche e Institut Français, Brema, RFT
Galleria Zarathustra, Arte Incontro, Milano, I
Städtische Galerie Villa Zanders, Bergisch Gladbach, RFT
Galerie Maeght-Lelong, Parigi, F

1984
Galerie Praxis C. Schüppenhauer, Essen, RFT
Stamparte Libreria Galleria, Bologna, I
Galerie Maeght-Lelong, Parigi, F
Kunsthalle Nürenberg, Norimberga, RFT
Museum of Modern Art, Oxford, GB
Vancouver Art Gallery, Vancouver, CDN
Galerie Schoeller, Düsseldorf, RFT

1985
Leopold-Hoesch-Museum, Düren, RFT
Kunstverein Heilbronn e Kunsthalle in der Harmonie, Heilbronn, RFT
Galerie Rafay, Kronberg, RFT
Galerie Maeght, Parigi, F
Centro d’Arte Contemporanea, Siracusa, I
Galerie Svetlana, Monaco di Baviera, RFT
Rupertinum, Salisburgo, A
The Solomon R. Guggenheim Museum (Collection Gallery), New York, USA

1986
Galerie Maeght-Lelong, Parigi, F
Galerie Grita Insam, Vienna, A
Galleria Ariete, Lecco, I
Librairie Comestibles, Ginevra, CH

1987
Haus am Checkpoint Charlie, Berlino, RFT
Zellermayer Lorenzen Galerie, Berlino, RFT
Albemarle Gallery, Londra, GB
Hôtel de Ville, Saint-Etienne-du-Rouvray, F

1988
Kulturgeschichtliches Museum, Osnabrück, RFT
Galerie Lelong, Parigi, F
Galerie Schoeller, Düsseldorf, RFT
The Katonah Gallery, Katonah, USA
Sincron, Centro Culturale Arte Contemporanea, Brescia, I

1989
Galerie Municipale, Vitry-sur-Seine, F
Musée du Bateau, Douarnenez, F
Galleria Tega, Milano, I
Kulturgeschichtliches Museum, Osnabrück, RFT
Dům Pánů z Kunštátu, Brno, CS

1990
Kettle’s Yard Gallery, Cambridge, GB
Free Art, Torino, I
Lycée Ferdinand-Buisso, Elbeuf, F
Museum Van Bomel, Van Dam Venlo, NL
ICA Institute of Contemporary Art, Londra, GB
Albemarle Gallery, Londra, GB
Arte Centro, Milano, I
Gallerie Kaj Forsblum, Helsinki, FIN
Galleria Ariete, Lecco, I
Sincron, Centro Culturale Arte Contemporanea, Brescia, I

1991
Historiska Museet, Stoccolma, S
Malovaný dům, Třebíč, CS
Galleria Elleni, Bergamo, I
Galerie Gerulata, Bratislava, CS
Galerie Le Pont Neuf, Parigi, F

1992
Galerie ‘60/’70, Praga, CZ
Galerie Lelong, Parigi, F
Institut Français de Prague, Praga, CS
Comenius Museum, Naarden, NL
Galerie Isy Brachot, Parigi, F

1993
Studio d’Arte Contemporanea Pino Casagrande, Roma, I
Národní galerie, Palác Kinských, Praga, CZ
Galerie Hollar, Praga, CZ
Tauro Arte Centro Scultura, Torino, I
Musei Civici di Lecco, Villa Manzoni, Lecco, I
Malmö Konsthall, Malmö, S
Centre International de poésie, Marsiglia, F
Galleria Melesi, Lecco, I
Fundació Joan Miró, Barcellona, E

1994
Gemeentejlik van Reekum Museum, Apeldoorn, NL
Galerie Schüppenhauer, Colonia, D

1995
Le salon d’art, Bruxelles, B
Galerie Franz Swetec, Düsseldorf, D
Francis Graham-Dixon Gallery, Londra, GB

1996
Couvent des Cordeliers, Chateauroux, F
Galleria AAB Associazione Artisti Bresciani, Brescia, I
Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía, Madrid, E
Galerie Rondo, Hradec Králové, CZ

1997
Serge Sorokko Gallery, New York, USA
Egon Schiele Art Centrum, Czech Krumlov, CZ
Serge Sorokko Gallery, San Francisco, USA

1998
Galleria Nazionale d’Arte Antica, Palazzo Barberini, Roma, I
Ludwig Museum of Contemporary Art, Budapest, H
Valente Artecontemporanea, Finale Ligure, I
MMK Museum Moderner Kunst, Passavia, D
Ambasciata della Repubblica Ceca, Pechino, CP

1999
Omega è vento di cultura, Reggio Emilia, I
Galleria Melesi, Lecco, I
Kunsthaus, Graz, A

2000
Galerie Mona Lisa, Olomouc, CZ
Sincron, Centro Culturale Arte Contemporanea, Brescia, I
Le salon d’art, Bruxelles, B

2001
Studio Gastaldelli, Milano, I

2002
Musée des Beaux-Arts de Dijon, Digione, F
Galleria Openart, Prato, I
Museo d’Arte Moderna Gazoldo degli Ippoliti, Mantova, I

2003
Amos Anderson Art Museum, Helsinki, FIN
Institut Français de Prague, Praga, CZ
Centre culturel tchèque, Bruxelles, B
Galerie Ernst Hilger, Vienna, A
Castello di Lerici, Lerici, I

2005
Muzeum, Protivín, CZ
Galleria Melesi, Lecco, I

2006
Museum Kampa, Praga, CZ

2007
Pavel Zoubok Gallery, New York, USA
Galleria Peccolo, Livorno, I

2008
Galleria Repetto, Acqui Terme, I
Arte Centro, Milano, I
Galerie Lelong, Parigi, F

2009
Pavel Zoubok Gallery, New York, USA

2010
Galleria Melesi, Lecco, I
GAMeC Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea, Bergamo, I

2012
Galerie umní Karlovy Vary, Karsbad, CZ
maab studio d'arte, Padova, I
MOCAK Museum of Contemporary Art of Cracovia, Cracovia, PL

2013
Kunstforum Ostdeutsche Galerie Regensburg, Regensburg, D

2014
Museum Kampa, Praga, CZ

2015
Museo di Pittura Murale in S. Domenico, Prato, I
Galleria Open Art, Prato, I
Galleria RoccaTre, Torino
 

Cris70

... a prescindere
Qualche Mostra Museale


1966
Arte actual Checoslovaco, Museo de Arte Moderno, Città del Messico, MEX

1968
XXXIV Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia, Venezia, I
documenta 4, Kassel, RFT

1969
Arte Contemporanea in Cecoslovacchia, Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma
X Bienal de São Paolo, San Paolo del Brasile, BR

1970
EXPO 70, Czechoslovakian Pavillon, Osaka, J
The Word as Image, Jewish Museum, New York, USA
XXXV Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia, Venezia, I

1971-72
Le Bain turc d’Ingres, Musée du Louvre, Parigi, F
Métamorphose de l’Objet: Art et Anti-Art 1910-1970, Palais des Beaux Arts, Bruxelles, B; Museum Boymans van Beuningen, Rotterdam, NL; Nationalgalerie, Berlino, RFT; Palazzo Reale, Milano, I; Kunsthalle, Basilea, CH; Musée des Arts Décoratifs, Parigi, F

1973
Michel Butor et ses peintres, Musée des Beaux-Arts du Havre, Le Havre, F; Palais des Beaux Arts, Bruxelles, B; Musée Masséna, Nizza, F

1977
documenta 6, Kassel, RFT

1983
Sammlung Helga und Walther Lauffs, Kaiser Wilhelm Museum, Krefeld, RFT

1986
XLII Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia, Venezia, I

1990
XLIV Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia, Venezia, I

1994
Ritratto Autoritratto, Trevi Flash Art Museum, Trevi, I
Time machine, Ancient Egypt and Contemporary Art, British Museum, GB

1997
Dadaismo Dadaismi da Duchamp a Warhol, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea Palazzo Forti, Verona, I

2003
Omaggio a Tazio Nuvolari, Il mito della velocità, L'arte del movimento, Casa del Mantegna, Mantova, I

2004
Attraversare Genova. Percorsi e linguaggi internazionale del contemporaneo. Anni ’60-’70, Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, Genova, I

2006
Dadada, Castello Visconteo, Pavia, I

2007
Collage/Collages dal Cubismo al New Dada, GAM, Torino, I
La parola nell’arte, Mart, Rovereto, I

2008
Praga da una primavera all’altra 1968-1969, Palazzo delle Esposizioni, Roma, I; Chiesa di San Francesco, Udine, I

2009
Ingres et les modernes, Musée Ingres, Montauban, F
Esposizione Universale, GAMeC, Bergamo, I

2010
Aragon et l'art moderne, Musée de La Poste, Parigi, F
Da Mirò a Paolini 50 anni di collage, Galleria Repetto, Acqui Terme, I
Elevazioni e Permutazioni, PaRDeS Laboratorio di Ricerca d'Arte Contemporanea, Mirano, I
Michel Butor et les artistes, Musée des Beaux-Arts, Brest, F

2011
Gerissen - Geschnitten - Geklebt, Gesellschaft fur Kunst und Gestaltung, Bonn, D
150, il concetto dell'unità, Museo del Cappello Borsalino, Alessandria, I
Babylon. Stadtgesichter, Galerie Lelong, Zurigo, CH

2012
Beauty, life and spirit: a celebration of greek culture, Albright-Knox Art Gallery, Buffalo, New York, USA

2013
Bonjour Monsieur Matisse! Rencontre(s), Musée d'Art Moderne et Contemporaine, Nizza, F
Wunderkammer, Arte, Natura, Meraviglia ieri e oggi, Museo Poldi Pezzoli, Milano, I
Spirito creatore, seconda edizione di Arte e Fede, Galleria Melesi, Lecco, I

2015
Quinto elemento, Spazio Heart, Vimercate, I
Collage, Limen Arte, Complesso Valentianum, Vibo Valentia, I
 

Cris70

... a prescindere
E lasciamo perdere per il momento gli scritti dei critici,
ma leggiamo il ricordo di un Artista

"... IN MEMORIA
Una colonna si spezza, una diga si rompe. L’undici agosto nello stesso giorno in cui le acque della Moldava sommergevano la città, a Praga moriva Jiří Kolář. Vorrei dire alcune parole per ricordarlo. Da lui, ho continuato ad apprendere quanto avevo imparato da Giorgio Morandi; cosa sia il silenzio. Che cosa il silenzio sia in grado di trasmettere all’interno di un’opera. Il silenzio come forza sovversiva in quanto spazio meditativo. E così come Morandi, come Josef Sudek, Jiří Kolář ha vissuto dentro il suo silenzio per un’intera esistenza. In Jiří Kolář il silenzio era espressione di una forza interiore tale da arrivare a una efficacia comunicativa imparagonabile. Nel suo silenzio era scritta la consapevolezza del fare arte come pratica etica ancor prima che estetica. Dare ogni giorno con dignità della propria esistenza un contributo alla costruzione di un alfabeto morale. Kolář, in ceco, si pronuncia “kolàge”, come collage e il collage è stato il genere nel quale si è identificata la sua arte. Come un alchimista e con una maestria mai vista prima, sapeva rendere fantastiche le cose più umili dello sguardo quotidiano. L’ho sempre incontrato in studi di piccole dimensioni; muri bianchi, le finestre sbarrate, la luce accesa. Vestiva sempre un camice bianco come se ogni nuova opera fosse un’operazione chirurgica dentro un’immagine o dentro una parola. Attraverso le sue forbici l’alfabeto ha trovato il suo delirio e il suo paradiso. E’ difficile dire cosa abbiano significato, verso la fine degli anni sessanta, per un giovane di venticinque anni, assuefatto al clima italiano di supponenza, di maldicenza, di discredito sistematico tra artisti, al chiasso e alla violenza come principale mezzo per imporsi, trovarsi davanti a un uomo nel quale, ogni gesto, ogni parola, erano un atto di poesia. Essere ricevuto nel suo studio e nella sua casa dove, a ogni nostro incontro, riuniva poeti e pittori e, in quelle occasioni sentirsi quasi il soggetto stesso dell’incontro, sentirsi parte di quella società segreta, di quella Praga clandestina e resistente che allora, con certezza, poteva essere definita la capitale morale dell’arte. Amava gli altri artisti per la sola ragione di essere artisti e aveva profondo rispetto per la loro arte. L’ho incontrato, per la prima volta, nel suo studio di Nekazanka, n.10, nell’agosto del 1969, per poi rivederlo nel corso degli anni, fino a Parigi, nello studio di rue Olivier Metra. Mi aveva accompagnato da lui lo storico di letteratura ceca e traduttore degli scritti del Vasari, Jan Vladislav, costretto in seguito all’esilio in Francia. Nell’occasione di quel nostro primo incontro gli avevo offerto un mio libretto, ancora intonso. Prima di aprirne le pagine volle lavarsi le mani. Non potrò mai dimenticare qual gesto in cui era scritta tutta la sua nobiltà. Piango la perdita di un grande poeta e di un amico.

Claudio Parmiggiani
(da “La Stampa” lunedì 26 agosto 2002)"
 

Cris70

... a prescindere
e prima di vedere qualche opera i suoi "periodi" le sue diverse tecniche con il "collage"

ALPHABETS ET CHIFFRES
AMPUTATIONS
ART DÉFECTUEUX
BANDEROLES
BILLETS DE BANQUE ET EFFETS DE COMMERCE
CHEVEUX
CHIASMAGE – RELIEF – OBJET
CHIASMAGES
CHOSES
COLLAGES À ACCROCHER
COLLAGES ET OBJETS COLORIÉS
COLLAGES PERFORÉS
CONFRONTAGES
DÉPLIANTS
DRAPEAUX
ÉCHANTILLONS, VALISES, ASSORTIMENTS
FOLKLORE URBAIN
FROISSAGES
INTERCALAGES
JALOUSIES – FRANGES
LETTRES, SALUTATIONS, VOEUX, CARTES POSTALES
LINTONS
MACULAGES, SURIMPRESSIONS, COLLAGES RÉFLEXIFS
MÉTAFORMATS
MILÉSIAQUES
MIROIRS
POÈMES À CLEFS ET À LAMES DE RASOIR
POÈMES À L’USAGE DES AVEUGLES
POÈMES ET COLLAGES ABSTRAITS
POÈMES-GALETS
POÈMES-OBJETS
POÈMES OU COLLAGES EN CHANTIER, INACHEVÉS
POÈMES PONCTUELS
PORTRAITS
ROLLAGES
SIAMIACA

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Cris70

... a prescindere
qualche opera presa da una pubblicazione per abituare l'occhio alle sue opere

dimenticavo che il meglio della produzione di Kolar e' transitato dalla Collezione Helga e Walther Lauffs
(che poi son quelle che han fatto il giro per il mondo nelle varie Mostre museali)

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Cris70

... a prescindere
proseguiamo con altre opere
(in mezzo a quelle postate c'è anche ovviamente la mia :)
ma tanto non vi dirò mai qual'è :prr: )

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Cris70

... a prescindere
ad un amico che in altre sedi mi chiese riguardo le opere con "ricami",
risposi così
(che mi tocca fa pure autocitarmi :reading:)

"... Penso che tu ti riferisci ai lavori che posto che sono sempre collage ma di tessuti.
Sono opere dei primi anni '70 che lui chiama "bandiere del ... "

Quella a Bologna che penso tu abbia visto era ad esempio "Bandiera del sindacato delle casalinghe".

Questo tipo di lavori x Kolar rientrano nel mondo delle "cose"
Utilizzando le sue parole spero di spiegare meglio:
"Possiamo strappare una cosa dal suo destino oppure rallentare il suo tempo.
La cosa e' sempre strappata al suo destino, quando non serve più a quanto era destinata, quando il suo valore estetico e' preposto alla sua funzione oppure quando le assegniamo un certo senso simbolico.
.."

Siamo ovviamente nell'idea Duchampiana, di decontestualizzare l'oggetto comune e farlo diventare oggetto artistico

La particolarità di Kolar e' sempre l'uso del collage.."

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