baleng
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Jacques Villon, pseudonimo di Gaston Émile Duchamp ( 1875 1963). Fratello di Marcel.
Biografia ultrasintetica
Apprese l’arte dell’incisione dal nonno materno Nicolle. Studiò diritto. Iniziò come illustratore. A inizi 900 è attivo nell’ambiente di Montmartre, poi tende ad isolarsi. Più avanti riprende i contatti con alcuni tra i più noti artisti delle avanguardie: Picabia, Delaunay, Gleizes…
Già nel 1913 produce i suoi primi capolavori cubisti. Opera in puntasecca e taille-doux. Conosce grande popolarità, avendo successo anche negli USA, dove introduce l’arte moderna. Gran Premio Biennale VE del 1956.
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Oltre che per aver realizzato il più importante corpus di grafica cubista, Villon è conosciuto anche per aver trasposto in grafica (normalmente in acquatinta) le opere dei maggiori artisti suoi amici (Renoir, Luce, Picasso, Cezanne ecc). Queste opere sono realizzate in collaborazione stretta con loro, e vengono normalmente considerate, caso unico, come veri lavori originali (a due mani) e non come grafica di riproduzione.
Il cubismo di Villon spicca per la sua leggerezza, per il senso di serenità che comunica. Le immagini risultano spesso costruite per triangoli, la forma più semplice e solida, ed appaiono intrise di luce quasi come delle vetrate. Peraltro, uno dei suoi capolavori è proprio il complesso di vetrate nella cattedrale di Metz.
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Personalmente considero J.Villon uno dei maggiori artisti del 900. La sua lezione nel campo della pittura religiosa avrebbe potuto, se raccolta con maggiore impulso spirituale, salvare questo genere dal gusto dolciastro e dal sentimentalismo che l’hanno inquinato.
Oggi di lui non si parla quasi più, anche se il mercato continua a prezzarlo assai bene.
Biografia ultrasintetica
Apprese l’arte dell’incisione dal nonno materno Nicolle. Studiò diritto. Iniziò come illustratore. A inizi 900 è attivo nell’ambiente di Montmartre, poi tende ad isolarsi. Più avanti riprende i contatti con alcuni tra i più noti artisti delle avanguardie: Picabia, Delaunay, Gleizes…
Già nel 1913 produce i suoi primi capolavori cubisti. Opera in puntasecca e taille-doux. Conosce grande popolarità, avendo successo anche negli USA, dove introduce l’arte moderna. Gran Premio Biennale VE del 1956.
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Oltre che per aver realizzato il più importante corpus di grafica cubista, Villon è conosciuto anche per aver trasposto in grafica (normalmente in acquatinta) le opere dei maggiori artisti suoi amici (Renoir, Luce, Picasso, Cezanne ecc). Queste opere sono realizzate in collaborazione stretta con loro, e vengono normalmente considerate, caso unico, come veri lavori originali (a due mani) e non come grafica di riproduzione.
Il cubismo di Villon spicca per la sua leggerezza, per il senso di serenità che comunica. Le immagini risultano spesso costruite per triangoli, la forma più semplice e solida, ed appaiono intrise di luce quasi come delle vetrate. Peraltro, uno dei suoi capolavori è proprio il complesso di vetrate nella cattedrale di Metz.
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Personalmente considero J.Villon uno dei maggiori artisti del 900. La sua lezione nel campo della pittura religiosa avrebbe potuto, se raccolta con maggiore impulso spirituale, salvare questo genere dal gusto dolciastro e dal sentimentalismo che l’hanno inquinato.
Oggi di lui non si parla quasi più, anche se il mercato continua a prezzarlo assai bene.
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