islamisti veri o killers? (1 Viewer)

tontolina

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ecco la vera parata dei politici contro i terroristi di “Charlie Hebdo”


white wolf revolution: ecco la vera parata dei politici contro i terroristi di ?Charlie Hebdo?


La seguente foto che si può osservare sopra,offre un valido esempio della criminale propaganda mediatica a cui i popoli europei sono esposti per 24 ore al giorno.

Nella foto si può notare come la parata composta da questi escrementi umani in prima fila,contro il finto attentato terroristico organizzato dagli stessi,alla sede di Charlie Hebdo,è stata spacciata dai media di regime,come manifestazione pomposa in cui si sono riversati migliaia di cittadini,con l'intento di fare percepire alle masse un forte sostegno da parte dei popoli a questi presunti leader.



Senza troppa difficoltà si vede chiaramente che le riprese sono state effettuate in una prospettiva frontale,e la composizione della cloaca di traditori,è stata appositamente fatta disporre in modo tale da offrire una prospettiva in camera che desse la sensazione di una grande affluenza di persone,dietro a questi macellai.
Opere teatrali con uso di tecniche cinematografiche hollywodiane,neanche i peggiori truffatori potrebbero arrivare a tanto.





Tale esempio non porta stupore a chi conosce le verità,ma se ve ne fosse bisogno è l'ennesima prova del tradimento e criminale opera,che i media ufficiali eseguono ogni giorno.

Nei regimi tirannici ufficiali tutti sanno che i media sono al servizio del governo,la cosa è palese, o l'accetti o la rifiuti a priori,ma questi vermi striscianti dei media occidentali, hanno l'ardire di definirsi liberi,anzi addirittura come coloro che tengono d'occhio il potere,mentre essi sono parte integrante di quello stesso potere maligno che ha sottomesso l'Europa,ingannando le masse,manipolando la verità e fomentando divisioni di ogni tipo.

Questi luridi scribbacchini sono la peggiore feccia che l'umanità abbia mai visto,in quanto nei regimi totalitari la propaganda essendo palese ha comunque un senso,quello di unire la popolazione in un fronte compatto,e che l'operato del governo per quanto sia deprecabile gestisce si un potere di controllo,ma comunque tale controllo viene definito all'interno della nazione stessa,e vedendolo da un particolare punto di vista assume un carattere nazionale,che per forza di cose deve proteggere la nazione stessa per poter preservare se stesso.
Mentre questa propaganda totalitaria a cui l'occidente è sottomesso è peggiore perché non solo è falsa e illusoria,in quanto si ammanta di essere libera,cosa che assolutamente è lontana dalla verità,ma è una propaganda gestita dal nemico invasore,quindi a differenza dei totalitarismi nazionali,essa è parte integrante di un potere alieno alla nazione stessa,quindi più subdolo e spietato,che mira alla schiavitù e sottomissione totale,ma non solo per fini di controllo ma per fini di distruzione dei popoli stessi.

In questo contesto l'opera di degenerazione continua delle masse,segue un preciso piano per indebolire l'uomo,in modo tale da facilitare la presa finale,e non trovare resistenza.
Quindi questi schifosi media ufficiali,sono il pericolo principale per l'umanità,sono il nemico invasore che mira a distruggerci a livello psicologico,non a caso a controllare le testate giornalistiche più importanti e i vari programmi televisivi,sono i servizi segreti della CIA e dei loro mandanti il MOSSAD.

Questi terroristi dell'etere ogni giorno con le loro menzogne e manipolazioni condannano a morte migliaia di persone,basti pensare alla manipolazione che stanno attuando ai danni della Russia,dove se riusciranno a fomentare una nuova guerra mondiale,le vittime saranno milioni o miliardi.

Essi insieme ai loro padroni,l'elite finanziaria judea,di cui anche i politici che vediamo in foto sono loro servi e complici,sono il nemico da distruggere senza pietà,a cominciare dai loro media,perché essi sono il pilastro principale con cui riescono a tenere obbedienti le masse,se cade questo pilastro avranno seri problemi.

Come ripetiamo spesso,il primo obbiettivo da attaccare e distruggere senza pietà sono proprio i loro media di propaganda,questi schifosi traditori non sanno ancora cosa gli sta arrivando addosso,sappiano che saremo crudeli più che con i loro padroni.


white wolf




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tontolina

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terrorismo : La nascita del moderno terrorismo "false-flag" Inviato da Redazione il 18/1/2015 22:00:00 (5474 letture)
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Fra il 1937 e il 1948 il gruppo armato sionista Irgun Zvai Leimi - che fu definito dal New York Times una "organizzazione terroristica" - portò a termine una sessantina di attentati in Palestina. Questi attentati erano rivolti sia contro gli arabi che abitavano in quella regione, sia contro gli inglesi che la controllavano politicamente e militarmente. La strategia dell'Irgun era infatti a doppio binario: da una parte terrorizzare gli arabi per indurli ad abbandonare le loro terre, dall'altra obbligare gli inglesi a lasciare il paese, facilitando così la creazione dello stato di Israele.

Per quanto perpetrati in maniera sistematica, quelli dell'Irgun erano quasi sempre attentati minori, che causavano una dozzina di morti al massimo. Ma nel 1946 questa organizzazione terroristica mise a segno uno dei più famosi attentati della storia moderna, la bomba all'Hotel King David di Gersualemme, che causò 96 morti ed oltre una cinquantina di feriti.

La peculiarità di questa azione terroristica non fu solo la dimensione eccezionale dell'attentato, ma anche il fatto che gli attentatori - tutti ebrei dell'Irgun - lo misero in atto travestendosi da arabi. [...]

Per questo motivo la bomba al King David Hotel si può considerare a tutti gli effetti il primo attentato terroristico "false-flag" dell'era moderna. [Per false-flag si intende un attentato compiuto non con l'intento di rivendicare qualcosa, ma con quello di fare ricadere su altri - di solito il proprio nemico - la responsabilità di quell'attentato].

kd3b.jpg


Dieci giorni fa due terroristi mascherati che inneggiavano a Maometto hanno massacrato la redazione di un giornale parigino, facendo ricadere la colpa sul cosiddetto "terrorismo islamico". Chissà chi si nascondeva davvero sotto quei passamontagna?

Massimo Mazzucco







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ecco la vera parata dei politici contro i terroristi di “Charlie Hebdo”


white wolf revolution: ecco la vera parata dei politici contro i terroristi di ?Charlie Hebdo?


La seguente foto che si può osservare sopra,offre un valido esempio della criminale propaganda mediatica a cui i popoli europei sono esposti per 24 ore al giorno.

Hollande, lotta a terrorismo coinvolga sistema finanziario


AGI - Agenzia Giornalistica Italia - ‎28 minuti fa‎




(AGI) - Davos, 23 gen. - La Francia non puo' fare tutto da sola, "la risposta al terrorismo deve essere globale" e deve coinvolgere gli Stati, i grandi gruppi e il sistema finanziario che deve fare in modo che ai terroristi non arrivino i fondi: e' l'avvertimento ...
Bce: Hollande, decisione importante, non deve portare a differire ...Sardegna Oggi

Davos, Hollande: "Attenzione, il terrorismo può colpire ovunque"Rai News

Provenienza: Svizzera:"Il sistema finanziario deve tagliare" le fonti del terrorismotio.ch
Editoriale:Terrorismo: Hollande, stop a paradisi fiscali e riciclaggioAdnkronos
Approfondimento:Hollande, terrorismo può colpire ovunqueIl Giornale di Vicenza
 

tontolina

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L’ECCIDIO PARIGINO E L’OMBRA LUNGA DELLA UR-LODGE HATHOR PENTALPHA


Scritto da il Moralista in Editoriale 8 - gen - 2015 36 Commenti
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Il 16 dicembre del 2014, sulla scia di alcuni attentati appena avvenuti in Pakistan ed Australia, avevo scritto un pezzo dal titolo “Esiste un nesso fra la discesa in campo di Jeb Bush e l’aggravarsi della recrudescenza terroristica di matrice talebana?” (clicca per leggere). All’interno dell’articolo in questione, frutto di una attenta meditazione di alcuni preziosi spunti contenuti nel libro “Massoni” scritto da Gioele Magaldi, delineavo uno spaccato in grado di evidenziare il palese nesso di causalità che lega il rinnovato protagonismo della famiglia Bush in politica con l’improvviso riesplodere su scala planetaria del terrorismo islamico. Il califfo dell’Isis Abu Bakr Al Baghdadi, perfettamente calatosi nei panni di un nuovo Bin Laden, risulta infatti affiliato presso la Ur-Lodge Hathor Pentalpha, officina del sangue e della vendetta fondata da Bush padre in compagnia di personaggi del calibro di Dick Cheney, Don Rumsfeld, Bill Kristol, Sam Huntington, Tony Blair, Paul Wolfowitz e molti altri ancora. Una superloggia, cresciuta negli anni come Leggi tutto ...
 

tontolina

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Hathor-Isis, il clan occulto del terrore e la strage di Parigi


Scritto il 09/1/15 • nella Categoria: idee







Il 16 dicembre del 2014, sulla scia di alcuni attentati appena avvenuti in Pakistan ed Australia, avevo scritto un pezzo dal titolo “Esiste un nesso fra la discesa in campo di Jeb Bush e l’aggravarsi della recrudescenza terroristica di matrice talebana?”. All’interno dell’articolo in questione, frutto di una attenta meditazione di alcuni preziosi spunti contenuti nel libro “Massoni” scritto da Gioele Magaldi, delineavo uno spaccato in grado di evidenziare il palese nesso di causalità che lega il rinnovato protagonismo della famiglia Bush in politica con l’improvviso riesplodere su scala planetaria del terrorismo islamico. Il califfo dell’Isis Abu Bakr Al Baghdadi, perfettamente calatosi nei panni di un nuovo Bin Laden, risulta infatti affiliato presso la Ur-Lodge Hathor Pentalpha, officina del sangue e della vendetta fondata da Bush padre in compagnia di personaggi del calibro di Dick Cheney, Don Rumsfeld, Bill Kristol, Sam Huntington, Tony Blair, Paul Wolfowitz e molti altri ancora. Una superloggia, cresciuta negli anni come una mala-pianta, che annovera al proprio interno pure ex capi di Stato europei come Josè Maria Aznar e Nicolas Sarkozy.
Anche gli italiani Antonio Martino e Marcello Pera sono organici alla Hathor Pentalpha, mentre a Silvio Berlusconi, pur formalmente proposto nel 2003 da George W. Bush in persona, non è mai stato concesso di accedere direttamente ai lavori di questo perverso quanto elitario consesso (“Massoni”, pag. 537). La Hathor Pentalpha è una Ur-Lodge eretica e incontrollabile, punto nevralgico e occulto di una strategia del terrore senza patria e senza confini. A chi serve una escalation criminale e sanguinaria presuntivamente ispirata da una fanatica interpretazione dell’insegnamento del profeta Maometto? Serve a tutti quelli che hanno bisogno di alcune pezze d’appoggio indispensabili per pianificare e giustificare la prosecuzione di quello “scontro di civiltà” teorizzato non a caso da un gruppo di intellettuali che orbitano intorno al think-tank Pnac, schermo paramassonico etero-diretto dagli iniziati della Hathor Pentalpha. L’Islam non c’entra nulla con gli attentati parigini di oggi così come non c’entrava nulla con l’attacco alle Torri Gemelle di ieri, trattandosi in realtà di stragi orchestrate da uomini che strumentalizzano il cielo per comandare in terra.
Se così non fosse, come spiegare altrimenti la presenza all’interno della superloggia Hathor Pentalpha di personaggi formalmente espressione di differenti declinazioni dell’Islam politico, come il sultano dell’Oman, quello del Bahrein, o come i principi regnanti dell’Arabia Saudita? Siamo quindi in presenza di una cinica operazione di manipolazione su larghissima scala, così raffinata e precisa da obnubilare la capacità di discernimento non solo della gran parte della pubblica opinione, ma anche di molti aspiranti intellettuali alla Ernesto Galli della Loggia, protagonista odierno di uno sgangherato editoriale uscito sul “Corriere della Sera” che di buono conserva solo il titolo (“L’undici settembre europeo”). L’ignobile attacco costato la vita ai giornalisti e ai vignettisti di “Charlie Hebdo” ricorda davvero i fatti dell’undici settembre; ma non perché, come crede nella sua beata innocenza Galli della Loggia, l’eccidio di ieri testimonia la mai sopita furia di gruppi appartenenti alla galassia del fanatismo islamico (buonanotte, Ernesto!); quanto perché, al contrario, sia i tragici fatti del 2001 che quelli appena accaduti sembrano portare in controluce i segni della stessa identica superloggia, quella dedicata alla divinità egizia Hathor, altrimenti detta Iside (ovvero Isis).
La domanda giusta a questo punto è un’altra: perché colpire la Francia? Forse per consentire a Marine Le Pen di vincere le prossime elezioni presidenziali cavalcando con sapienza i crescenti e comprensibili sentimenti di ostilità nei confronti del diverso? Esistono politici francesi, oltre Sarkozy, certamente organici alla Hathor Pentalpha? Forse, provando a trovare risposte a simili interrogativi sarà possibile rendere giustizia alle povere vittime di un attacco barbarico e riprovevole che ripugna le coscienze dei giusti. (Nb: Aver citato alcuni personaggi, italiani o stranieri, come appartenenti ad una determinata Ur-Lodge – nel caso di specie, la Hathor Pentalpha – non rende costoro automaticamente responsabili di eventuali atti o strategie efferate compiute da singoli individui o gruppi affiliati alla medesima superloggia. Punto quest’ultimo peraltro chiarito a più riprese nelle pagine del libro “Massoni”).
(Francesco Maria Toscano, “L’eccidio parigino e l’ombra lunga della Ur-Lodge Hathor Pentalpha”, dal blog “Il Moralista” dell’8 gennaio 2015).
Il 16 dicembre del 2014, sulla scia di alcuni attentati appena avvenuti in Pakistan ed Australia, avevo scritto un pezzo dal titolo “Esiste un nesso fra la discesa in campo di Jeb Bush e l’aggravarsi della recrudescenza terroristica di matrice talebana?”. All’interno dell’articolo in questione, frutto di una attenta meditazione di alcuni preziosi spunti contenuti nel libro “Massoni” scritto da Gioele Magaldi, delineavo uno spaccato in grado di evidenziare il palese nesso di causalità che lega il rinnovato protagonismo della famiglia Bush in politica con l’improvviso riesplodere su scala planetaria del terrorismo islamico.

Il califfo dell’Isis Abu Bakr Al Baghdadi, perfettamente calatosi nei panni di un nuovo Bin Laden, risulta infatti affiliato presso la Ur-Lodge Hathor Pentalpha, officina del sangue e della vendetta fondata da Bush padre in compagnia di personaggi del calibro di Dick Cheney, Don Rumsfeld, Bill Kristol, Sam Huntington, Tony Blair, Paul Wolfowitz e molti altri ancora.

Una superloggia, cresciuta negli anni come una mala-pianta, che annovera al proprio interno pure ex capi di Stato europei come Josè Maria Aznar e Nicolas Sarkozy.




Anche gli italiani Antonio Martino e Marcello Pera sono organici alla Hathor Pentalpha, mentre a Silvio Berlusconi, pur formalmente proposto nel 2003 da George W. Bush in persona, non è mai stato concesso di accedere direttamente ai lavori di questo perverso quanto elitario consesso (“Massoni”, pag. 537). La Hathor Pentalpha è una Ur-Lodge eretica e incontrollabile, punto nevralgico e occulto di una strategia del terrore senza patria e senza confini.

A chi serve una escalation criminale e sanguinaria presuntivamente ispirata da una fanatica interpretazione dell’insegnamento del profeta Maometto? Serve a tutti quelli che hanno bisogno di alcune pezze d’appoggio indispensabili per pianificare e giustificare la prosecuzione di quello “scontro di civiltà” teorizzato non a caso da un gruppo di intellettuali che orbitano intorno al think-tank Pnac, schermo paramassonico etero-diretto dagli iniziati della Hathor Pentalpha.


L’Islam non c’entra nulla con gli attentati parigini di oggi così come non c’entrava nulla con l’attacco alle Torri Gemelle di ieri, trattandosi in realtà di stragi orchestrate da uomini che strumentalizzano il cielo per comandare in terra.
Se così non fosse, come spiegare altrimenti la presenza all’interno della superloggia Hathor Pentalpha di personaggi formalmente espressione di differenti declinazioni dell’Islam politico, come il sultano dell’Oman, quello del Bahrein, o come i principi regnanti dell’Arabia Saudita?
Siamo quindi in presenza di una cinica operazione di manipolazione su larghissima scala, così raffinata e precisa da obnubilare la capacità di discernimento non solo della gran parte della pubblica opinione, ma anche di molti aspiranti intellettuali alla Ernesto Galli della Loggia, protagonista odierno di uno sgangherato editoriale uscito sul “Corriere della Sera” che di buono conserva solo il titolo (“L’undici settembre europeo”).

L’ignobile attacco costato la vita ai giornalisti e ai vignettisti di “Charlie Hebdo” ricorda davvero i fatti dell’undici settembre; ma non perché, come crede nella sua beata innocenza Galli della Loggia, l’eccidio di ieri testimonia la mai sopita furia di gruppi appartenenti alla galassia del fanatismo islamico (buonanotte, Ernesto!); quanto perché, al contrario, sia i tragici fatti del 2001 che quelli appena accaduti sembrano portare in controluce i segni della stessa identica superloggia, quella dedicata alla divinità egizia Hathor, altrimenti detta Iside (ovvero Isis).


La domanda giusta a questo punto è un’altra: perché colpire la Francia? Forse per consentire a Marine Le Pen di vincere le prossime elezioni presidenziali cavalcando con sapienza i crescenti e comprensibili sentimenti di ostilità nei confronti del diverso? Esistono politici francesi, oltre Sarkozy, certamente organici alla Hathor Pentalpha? Forse, provando a trovare risposte a simili interrogativi sarà possibile rendere giustizia alle povere vittime di un attacco barbarico e riprovevole che ripugna le coscienze dei giusti. (Nb: Aver citato alcuni personaggi, italiani o stranieri, come appartenenti ad una determinata Ur-Lodge – nel caso di specie, la Hathor Pentalpha – non rende costoro automaticamente responsabili di eventuali atti o strategie efferate compiute da singoli individui o gruppi affiliati alla medesima superloggia. Punto quest’ultimo peraltro chiarito a più riprese nelle pagine del libro “Massoni”).
(Francesco Maria Toscano, “L’eccidio parigino e l’ombra lunga della Ur-Lodge Hathor Pentalpha”, dal blog “Il Moralista” dell’8 gennaio 2015).
https://www.youtube.com/watch?v=vuX8hIB1by8
 

tontolina

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Finalmente le Mistral verranno consegnate alla Russia, Hollande ha mollato?

Di Nuke The Whales , il 13 febbraio 2015 5 Comment


Pare che la lunghissima trattativa di Minsk dei giorni scorsi abbia portato ad un piccolo risultato, la Francia pare abbia deciso di sboccare la consegna della prima nave portaelicotteri serie Mistral, già ai primi di marzo.
Oddio forse i circa cinquanta miliardi di dollari persi dalle aziende francesi in appalti in Russia e India pare abbiano aiutato.
Comunque è un timido segno di rottura del fronte “granitico” contro Mosca.
Rimane da vedere cosa faranno gli americani, quale altro ricatto troveranno per piegare i francesi al loro volere.
E Hollande, quel politico che è quasi una riuscita imitazione di un essere umano, diventa uno statista di fama internazionale, paragonato le sue imprese a quelle del Cazzaro, il buon Renzi.
da Liberticida di Nuke The Whales
 

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