IQT li lasciamo lavorare (5 lettori)

popov

Coito, ergo cum.
Tor di Balle

Siccome siamo abituati a dare tutte le notizie e a ricevere lezioni dai giornali che ne danno soltanto qualcuna, quelle che fanno comodo agli amici e agli amici degli amici, ieri abbiamo cercato sugli altri quotidiani, nelle molte pagine dedicate all’ultima retata romana, uno straccio di titolo con le parole “Sala” (sindaco di Milano), “Pd” (Partito democratico), “Eyu” (una fondazione del Pd): sono fra i destinatari dei finanziamenti del costruttore arrestato Parnasi, insieme alla onlus leghista Più Voci e a un paio di esponenti capitolini di FI, mentre il consulente M5S Lanzalone s’è fatto promettere incarichi professionali, un consigliere regionale Pd l’assunzione del figlio, il presidente del Coni Malagò quella dell’aspirante genero e un consigliere M5S un progetto gratuito per il lungomare di Ostia (non per casa sua).

Ma niente: su Sala, Pd ed Eyu, zero tituli. Incredibilmente il Corriere, citando Eyu, apre parentesi e scrive: “probabilmente una fondazione”, senza dire di chi è. Eppure basta digitarla su Google per scoprire che è presieduta dal tesoriere renziano Francesco Bonifazi.

Quanto a Sala, il suo nome andava cercato col lanternino nelle trascrizioni dei carabinieri, perché nell’informativa e nell’ordinanza del gip le frasi del palazzinaro arrestato sul finanziamento elettorale al sindaco di Milano e sui affettuosi ringraziamenti di quest’ultimo (“sono gratissimo a Luca, senza Luca non facevo la corsa elettorale”) erano coperte da “omissis” e dagli “inc.” (incomprensibile).

Meglio così, sennò Repubblica non potrebbe chiedere le dimissioni della Raggi (che non ha preso un euro, non è indagata né sospettata di nulla, ma sarebbe colpevole di una non meglio precisata “responsabilità oggettiva”) e non di Sala (che ha preso 50mila euro da un costruttore che voleva edificare lo stadio del Milan e gliene aveva pure parlato).

E tutta l’orchestra dei giornaloni&giornaletti non potrebbe intonare a edicole unificate la canzonetta farlocca delle “tangenti ai 5Stelle”, del “sistema Raggi”, del “Di Maio sotto accusa” e del “così fan tutti”. Se andasse ancora di moda la bella abitudine di leggere le carte e possibilmente di capirle, tutti si sarebbero accorti del granchio in cui sono incappati il primo giorno, aiutati a sbagliare dagli omissis dei magistrati e dagli “inc.” dei carabinieri (altro che Scafarto!): il “manifesto programmatico” citato dal gip per descrivere il sistema corruttivo di Parnasi non riguardava lo stadio della Roma, ma i soldi stanziati e/o versati alla onlus leghista, alla fondazione Pd e al sindaco Sala per oliare le ruote in vista del nuovo stadio del Milan.

L’unico personaggio vicino ai 5Stelle che abbia avuto vantaggi da Parnasi è l’avvocato Lanzalone, ex presidente di Acea e subito fatto dimettere da Di Maio non tanto per l’accusa di corruzione tutta da verificare, ma per condotte che fin da subito l’hanno posto in conflitto d’interessi (se consigli una giunta a mediare con un costruttore, poi non accetti incarichi da lui).

Al momento, a leggere le carte, l’unica forza politica che non ha avuto un euro da Parnasi sono i 5Stelle. E chi dice che sono come gli altri dovrebbe spiegare come mai, allora, Lanzalone è stato dimissionato in barba alla (a loro) tanto cara “presunzione di innocenza fino a condanna in Cassazione”, mentre la Boschi (in palese conflitto d’interessi con banca Etruria), Lotti (indagato per Consip) e altri inquisiti restarono nel governo Gentiloni fino all’ultimo.

Basta un po’ di memoria storica per smentire anche la favoletta della giunta Raggi succube del duo Lanzalone- Parnasi. Se avesse voluto fare un favore al palazzinaro, alla Raggi sarebbe bastato stare ferma e lasciar procedere l’iter dello stadio deliberato dal sindaco Pd Marino e dal governatore Pd Zingaretti. Invece la Raggi intimò a Parnasi di dimezzare le cubature, eliminando le due torri e le speculazioni circostanti, pena l’annullamento: bel modo di favorire Parnasi. Lì arrivò Lanzalone, per seguire gli aspetti legali di quel ginepraio (le probabili penali da pagare in caso di niet), reduce dalla buona prova fornita a Livorno con la municipalizzata dei rifiuti.

Infatti diede buona prova anche sullo stadio, con un compromesso che salvava l’opera e tagliava il 50% di cubature, quelle speculative (come promesso in campagna elettorale dal M5S). Poi fu nominato presidente di Acea. Ora si scopre (dalle intercettazioni) che accettò incarichi per 100mila euro da Parnasi: se qualcuno ha le prove che Raggi o Di Maio lo sapevano, le tiri fuori. Altrimenti il discorso si chiude con le sue dimissioni.

Agli smemorati di Tor di Valle si iscrive anche l’ex assessore Paolo Berdini, che va raccontando in giro – e persino a verbale dinanzi ai pm - di essere stato cacciato perché contrario allo stadio. Doppia balla. Berdini non fu cacciato, ma si dimise per aver perso la fiducia della Raggi, offendendola come donna e come sindaca: negò di aver parlato con La Stampa e ne fu subito sbugiardato con un video che lo ritraeva mentre istigava un cronista a scrivere che la Raggi era l’amante di Salvatore Romeo e si proponeva come informatore occulto contro di lei.

È falso anche che fosse contrario allo stadio di Parnasi. Il 23.10.2016, a Radio Roma Capitale, Berdini dichiarò: “Il piano regolatore permette una cubatura aggiuntiva che è già di per sé imponente. Io su quella cifra non muoverò una virgola, sono il tutore del rispetto delle regole. Se la Roma accetterà queste regole, ben vengano investimenti privati. Sono contrario all’aumento di volumetrie spaventoso dato dalla giunta Marino in cambio di opere pubbliche… Ci sarà tutto il tempo per discutere se è giusto accettare delle inutili opere pubbliche o è meglio cancellarle e costruire solo lo stadio”.

Esattamente ciò che fecero la Raggi e Lanzalone. Ohibò.

(Marco Travaglio, FQ 16 giugno)
 

Ignatius

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Governo Italiano
Presidenza del Consiglio dei Ministri

Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n.4
14 Giugno 2018

Il Consiglio dei ministri si è riunito oggi, giovedì 14 giugno 2018, alle ore 18.53, a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente, Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Giancarlo Giorgetti.



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COMPLETAMENTO DELLA RIFORMA DEL BILANCIO

Decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 12 maggio 2016, n.90, in materia di completamento della riforma della struttura del bilancio dello Stato, in attuazione dell’articolo 40, comma 1, della legge 31 dicembre 2009, n. 196. (Esame preliminare)

Il Consiglio dei ministri ha approvato, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, Giovanni Tria, un decreto legislativo che dà attuazione all’articolo 1, comma 4, della legge 23 giugno 2014, n. 89, che consente al Governo di apportare, mediante uno o più decreti legislativi, le necessarie modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 90, relativo al completamento della riforma della struttura del bilancio dello Stato, con particolare riguardo alla riorganizzazione dei programmi di spesa e delle missioni e alla programmazione delle risorse, assicurandone una maggiore certezza, trasparenza e flessibilità.

Le principali integrazioni e gli obiettivi dell'intervento correttivo consistono, tra l’altro:

  1. nella facoltà concessa alle Amministrazioni di utilizzare le risorse assegnate in gestione unificata, immediatamente dopo l’approvazione della legge di bilancio e nelle more dell’assegnazione formale con apposito Decreto Ministeriale, sulla base di quello approvato nell’anno precedente per la medesima gestione unificata;
  2. in un affinamento delle norme vigenti in materia di variazioni di bilancio, con lo scopo di una maggiore semplificazione e razionalizzazione del quadro contabile di riferimento . Con lo stesso fine, vengono introdotte alcune disposizioni che permettono di gestire il periodo a ridosso della scadenza dell’esercizio finanziario a salvaguardia delle esigenze afferenti alla tempestività nell’assegnazione delle risorse e alla loro erogazione, nonché la conseguente possibilità di predisporre i pagamenti entro i tempi previsti dalle norme vigenti;
  3. nella modifica delle disposizioni inerenti al controllo sulle risorse delle amministrazioni statali gestite presso il sistema bancario e postale;
  4. nella disciplina uniforme dei c.d. “fondi scorta” ovvero quei fondi istituiti negli stati di previsione dei ministeri a cui sono attribuite funzioni in materia di difesa nazionale, ordine pubblico e sicurezza e soccorso civile, sulla base dei rispettivi regolamenti di organizzazione e contabilità, ed attualmente gestiti, con limitate eccezioni, su contabilità speciali che saranno oggetto di chiusura ai sensi dell’articolo 44-ter della legge 196/2009;
  5. nella riscrittura formale di alcuni principi contabili contenuti nell’allegato al decreto legislativo al fine di renderli coerenti con la nuova impostazione delineata con la riforma e, in particolare con la mutata imputazione in bilancio delle spese derivanti dai nuovi concetti di impegno e accertamento contabile.
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DELEGHE AI MINISTRI SENZA PORTAFOGLIO



Il Consiglio è stato sentito ai fini dell’adozione dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri recanti le deleghe di funzione ai Ministri senza portafoglio: Riccardo Fraccaro (Rapporti con il Parlamento e Democrazia diretta); Giulia Bongiorno (Pubblica amministrazione); Erika Stefani (Affari regionali e autonomie); Barbara Lezzi (Sud); Lorenzo Fontana (Famiglia e disabilità); Paolo Savona (Affari europei).



LEGGI REGIONALI



Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani, ha esaminato tredici leggi delle Regioni e delle Province Autonome e ha quindi deliberato:

- di impugnare:

1) la legge della Regione Puglia n. 15 del 17/04/2018, recante “Norme in materia di nomina dei direttori generali delle aziende ed enti del Servizio sanitario regionale in attuazione del decreto legislativo 4 agosto 2016 n. 171, e interventi finanziari in favore della ricerca per la cura delle malattie rare”, in quanto una norma, nel disciplinare i casi di vacanza dell’ufficio di direttore generale delle aziende ed enti del Servizio sanitario regionale, si pone in contrasto con i principi fondamentali in materia di tutela della salute di cui all'articolo 117, terzo comma, della Costituzione, violando altresì i principi di ragionevolezza, di adeguatezza e di buon andamento dell'amministrazione di cui agli articoli 3 e 97 della Costituzione;

- di non impugnare:

1) la legge della Regione Puglia n. 14 del 17/04/2018, recante “Diffusione e utilizzo dei defibrillatori semiautomatici nella regione Puglia”.

2) la legge della Regione Emilia Romagna n. 4 del 20/04/2018, recante “Disciplina della valutazione dell’impatto ambientale dei progetti”.

3) la legge della Regione Emilia Romagna n. 5 del 20/04/2018, recante “Norme in materia di interventi territoriali per lo sviluppo integrato degli ambiti locali”.

4) la legge della Regione Sicilia n. 7 del 18/04/2018, recante “Norme transitorie in materia di elezione degli organi dei liberi consorzi comunali e delle città metropolitane e proroga commissariamento”.

5) la legge della Regione Toscana n. 16 del 17/04/2018, recante “Contributo straordinario di solidarietà a favore della moglie di Idy Diene”.

6) la legge della Regione Toscana n. 17 del 17/04/2018, recante “Disposizioni in merito alle etichette informative negli impianti di radiocomunicazione. Modifiche alla l.r. 49/2011”.

7) la legge della Regione Toscana n. 15 del 16/04/2018, recante “Disposizioni in materia di tirocini non curriculari. Modifiche alla l.r. 32/2002”.

8) la legge della Regione Sardegna n. 11 del 20/04/2018, recante “Modifica alle leggi regionali 13 aprile 2017, n. 6 (Bilancio di previsione triennale 2017-2019) e 11 gennaio 2018, n. 2 (Bilancio di previsione triennale 2018-2020)”.

9) la legge della Regione Sardegna n. 12 del 23/04/2018, recante “Disposizioni finanziarie e in materia di bilancio”.

10) Legge Regione Sardegna n. 13 del 23/04/2018, recante “Sostituzione dell’articolo 3 della legge regionale 17 gennaio 1989, n. 3 (Interventi regionali in materia di protezione civile)”.

11) la legge della Regione Umbria n. 3 del 23/04/2018, recante “Riduzione temporanea dell’assegno vitalizio. Ulteriori modificazioni alla legge regionale 15 gennaio 1973, n. 8 (Norme sulla previdenza dei consiglieri regionali)”.

12) la legge della Regione Liguria n. 2 del 26/04/2018, recante “Proroga del termine di cui all’articolo 2, comma 1, della legge regionale 30 aprile 2012, n. 17 (Disciplina delle sale da gioco).”.





Il Consiglio dei ministri è terminato alle ore 20.17.




Provvedimenti
  • DECRETO LEGISLATIVO: Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 12 maggio 2016, n. 90, in materia di completamento della riforma della struttura del bilancio dello Stato, in attuazione dell'articolo 40, comma 1, della legge 31 dicembre 2009, n. 196. ESAME PRELIMINARE
  • DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI : Delega di funzioni al Ministro senza portafoglio on. dott. Riccardo FRACCARO, per i rapporti con il Parlamento e la democrazia diretta
  • DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI : Delega di funzioni al Ministro senza portafoglio sen. avv. Giulia BONGIORNO, per la pubblica amministrazione
  • DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI : Delega di funzioni al Ministro senza portafoglio sen. avv. Erika STEFANI, per gli affari regionali e le autonomie
  • DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI : Delega di funzioni al Ministro senza portafoglio sen. Barbara LEZZI, per il Sud
  • DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI : Delega di funzioni al Ministro senza portafoglio on. dott. Lorenzo FONTANA, per la famiglia e le disabilità
 

Ignatius

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Presidenza del Consiglio dei Ministri




Comunicato stampa del Consiglio dei ministri n. 5

20 Giugno 2018

Il Consiglio dei ministri si è riunito oggi, giovedì 20 giugno 2018, alle ore 18.54 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente, Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Giancarlo Giorgetti.



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PREVIDENZA COMPLEMENTARE – DIRETTIVA EUROPEA
Decreto legislativo di recepimento della direttiva 2014/50/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 16 aprile 2014, relativa ai requisiti minimi per accrescere la mobilità dei lavoratori tra Stati membri migliorando l’acquisizione e la salvaguardia di diritti pensionistici complementari (Esame definitivo)



Il Consiglio dei ministri ha approvato, su proposta del Ministro per gli Affari europei, Paolo Savona, e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Luigi Di Maio, un decreto legislativo che recepisce la direttiva 2014/50/UE del Parlamento europeo e del Consiglio che consente di adeguare l’ordinamento nazionale a quello comunitario nel settore della previdenza complementare, in attuazione della legge 9 luglio 2015, n. 114 (legge di delegazione europea 2014) .

La direttiva persegue l’obiettivo di accrescere la mobilità dei lavoratori tra gli Stati membri e migliora l'acquisizione e la salvaguardia di diritti pensionistici complementari dei lavoratori. Il provvedimento integra la normativa in vigore (decreto legislativo 5 dicembre 2005, n.252, recante la Disciplina delle forme pensionistiche complementari), con disposizioni concernenti, tra l’altro, il termine di partecipazione alle forme pensionistiche complementari, ridotto a tre anni rispetto a quello ordinario di cinque anni, per i lavoratori il cui rapporto di lavoro in corso cessa per motivi indipendenti dall'acquisizione del diritto ad una pensione complementare e che si spostino tra Stati membri dell'Unione europea; il mantenimento della posizione individuale maturata presso la forma pensionistica complementare e il trasferimento ad altra forma pensionistica ove vengano meno i requisiti di partecipazione alla forma pensionistica complementare, nonché gli obblighi di informazione nei confronti degli iscritti attivi con riferimento ai diritti pensionistici complementari.

LEGGI REGIONALI
Il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Erika Stefani, ha deliberato la rinuncia alle impugnative della legge della Regione Lazio n. 17 del 31 dicembre 2016, recante "Legge di stabilità regionale 2017", nonché della legge della Regione Veneto n. 30 del 30 dicembre 2016, recante "Collegato alla legge di stabilità regionale 2017”, tenuto conto del venir meno dei motivi di impugnazione in virtù delle sopravvenute modifiche apportate alle medesime leggi regionali.



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Il Consiglio dei ministri è terminato alle ore 19.28.
 

Ignatius

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Settimana scorsa m'ero quasi perso altri 22 minuti di lavoro

Comunicato stampa del Consiglio dei ministri n. 6
21 Giugno 2018
Il Consiglio dei ministri si è riunito oggi, giovedì 21 giugno 2018, alle ore 19.23, a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente, Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza, Giancarlo Giorgetti.
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FUNZIONALITÀ DEL TRIBUNALE DI BARI
Misure urgenti e indifferibili per assicurare il regolare e ordinato svolgimento dei procedimenti e dei processi penali nel periodo necessario a consentire interventi di edilizia giudiziaria per il Tribunale di Bari e la Procura della Repubblica presso il medesimo tribunale (decreto legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e del Ministro della giustizia, Alfonso Bonafede, ha approvato un decreto legge che introduce misure urgenti e indifferibili volte a far fronte alla grave condizione in cui versano gli uffici giudiziari di Bari. Con particolare riferimento al Tribunale e alla Procura presso il Tribunale medesimo, il provvedimento approvato stabilisce la sospensione dei processi penali in qualunque fase e grado.
Il decreto pone così fine a una grave situazione di emergenza giudiziaria nella città di Bari, legata a un’improvvisa inagibilità degli edifici del Tribunale e dei locali della Procura della Repubblica, con interventi che mirano a ripristinare le condizioni per regolare l’espletamento dell’attività giudiziaria e a prevenire il rischio di compromissione dei diritti processuali delle parti.
In particolare, si sospendono fino al 30 settembre 2018, per i procedimenti penali pendenti dinanzi al Tribunale di Bari e alla Procura della Repubblica presso il medesimo Tribunale, una serie di termini procedurali, tra i quali quelli di durata della fase delle indagini e quelli previsti dal Codice di procedura penale a pena di inammissibilità o decadenza, nonché fissati per la presentazione di reclami o impugnazioni.
La sospensione dei termini stabilita per la fase delle indagini preliminari non opera nei procedimenti per delitti di criminalità organizzata e terrorismo. Altresì, la sospensione non opera per i procedimenti che hanno carattere di urgenza (convalida arresto, giudizio direttissimo, convalida sequestri) o che sono a carico di imputati in stato di custodia cautelare.
Infine, visto il fermo forzato dei processi disposto dal decreto, nel periodo considerato è sospesa la prescrizione del reato, che riprenderà il suo corso appena cesserà la causa di sospensione.
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LEGGI REGIONALI
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani, ha esaminato cinque leggi delle Regioni e delle Province Autonome e ha quindi deliberato di non impugnare:
  1. la legge della Regione Veneto n. 15 del 20/04/2018, recante “Legge di semplificazione e di manutenzione ordinamentale 2018”;
  2. la legge della Provincia di Bolzano n. 5 del 19/04/2018, recante “Modifiche della legge provinciale sui masi chiusi e della legge urbanistica provinciale”;
  3. la legge della Regione Calabria n. 8 del 26/04/2018, recante “Legge organica in materia di relazioni tra la regione Calabria, i calabresi nel mondo e le loro comunità”;
  4. la legge della Regione Puglia n. 16 del 30/04/2018, recante “Norme per la valorizzazione e la promozione dei prodotti agricoli e agroalimentari a chilometro zero e in materia di vendita diretta dei prodotti agricoli”;
  5. la legge della Regione Puglia n. 17 del 30/04/2018, recante “Modifiche alla legge regionale 29 marzo 2016, n. 4 (Consiglio sanitario regionale)”.
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Il Consiglio dei ministri è terminato alle ore 19.45.






Comunicato stampa del Consiglio dei ministri n. 6
 

Ignatius

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Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n.7
27 Giugno 2018

Il Consiglio dei ministri si è riunito oggi, mercoledì 27 giugno 2018, alle ore 19.05 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Giancarlo Giorgetti.

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FATTURAZIONE ELETTRONICA

Proroga del termine di entrata in vigore degli obblighi di fatturazione elettronica per le cessioni di carburante (decreto legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Giovanni Tria, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico Luigi Di Maio e con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli, ha approvato un decreto legge che introduce disposizioni urgenti relativamente agli obblighi di fatturazione elettronica per le cessioni di carburante.

In particolare, il provvedimento rinvia al 1° gennaio 2019 l’entrata in vigore dell’obbligo, previsto dalla legge di bilancio 2018 (legge 27 dicembre 2017, n. 205), della fatturazione elettronica per la vendita di carburante a soggetti titolari di partita IVA presso gli impianti stradali di distribuzione, in modo da uniformarlo a quanto previsto dalla normativa generale sulla fatturazione elettronica tra privati.

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RENDICONTO GENERALE 2017 E ASSESTAMENTO DI BILANCIO 2018

Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per l’esercizio finanziario 2017 e Disposizioni per l'assestamento del bilancio dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l'anno finanziario 2018 (disegni di legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze Giovanni Tria, ha approvato due disegni di legge relativi, rispettivamente, al Rendiconto generale dell’Amministrazione dello Stato per il 2017, parificato dalla Corte dei conti nell’udienza a Sezioni riunite tenutasi il 26 giugno 2018, e all’assestamento del bilancio di previsione dello Stato e dei bilanci delle Amministrazioni autonome per l’anno finanziario 2018.

Il Rendiconto prende atto dei risultati conseguiti nel decorso esercizio, nell’evoluzione dei conti pubblici. Il Rendiconto generale dello Stato viene presentato nelle sue componenti del Conto del bilancio e del Conto del patrimonio.

Il saldo netto da finanziare per la competenza dell’anno, in termini di accertamenti e impegni, al netto delle regolazioni contabili e debitorie, risulta pari a -25.236 milioni di euro, derivante da entrate finali accertate per 557.210 milioni di euro e da spese finali impegnate per 582.446 milioni di euro; l’avanzo primario si cifra in 45.343 milioni di euro.

Entrambi i saldi denotano un sensibile miglioramento rispetto alle previsioni iniziali stabilite con la legge di bilancio 2017.

I dati del provvedimento recepiscono l’effetto del quadro macroeconomico contenuto nel DEF. In particolare si registrano una diminuzione di circa 3,5 miliardi di euro delle entrate tributarie e un aumento delle entrate extra-tributarie di circa 2,7 miliardi di euro.

Le spese evidenziano una diminuzione di circa 3,6 miliardi di euro, dovuta essenzialmente alla contrazione della spesa per interessi del debito pubblico per circa 3,2 miliardi di euro già scontata nei tendenziali del DEF.

L’assestamento del bilancio, in termini di competenza, mostra un miglioramento di circa 2,5 miliardi di euro del saldo netto da finanziare che pertanto si colloca nell’ordine di -43,8 miliardi di euro circa.

Sono complessivamente neutrali sull’indebitamento netto gli effetti delle variazioni in entrata e in spesa proposte con il disegno di legge di assestamento per l’anno 2018.

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GOLDEN POWER

Il Consiglio dei ministri ha deliberato di non esercitare i poteri speciali e di consentire il decorso dei termini temporali in relazione all’operazione di acquisizione dell’intero capitale sociale della società ENTER S.r.l., da parte della società IRIDEOS S.p.a. (settore energia, trasporti e comunicazioni).

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DELIBERAZIONI DI PROTEZIONE CIVILE

Il Consiglio dei ministri ha deliberato la dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza degli eventi meteorologici che si sono verificati il 7 giugno scorso nel territorio dei Comuni di Bussoleno, di Chianocco e di Mompantero, in provincia di Torino.

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SCIOGLIMENTO DI CONSIGLI COMUNALI

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Salvini, a norma dell’articolo 143 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali (TUEL), ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Sogliano Cavour (Lecce), in ragione delle riscontrate ingerenze da parte della criminalità organizzata.

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NOMINE

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della giustizia Alfonso Bonafede, ha deliberato:

  • la nomina a Capo Dipartimento per gli affari di giustizia del dott. Giuseppe CORASANITI, magistrato ordinario attualmente Sostituto Procuratore generale presso la Corte di Cassazione;
  • la nomina a Capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria del dott. Francesco BASENTINI, magistrato ordinario attualmente Procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Potenza.
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LEGGI REGIONALI

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani, ha esaminato otto leggi delle Regioni e delle Province Autonome e ha quindi deliberato

- di impugnare:

  1. la legge della legge della Regione Valle Aosta n. 5 del 29/03/2018, recante “Disposizioni in materia di urbanistica e pianificazione territoriale. Modificazioni di leggi regionali”, in quanto alcune norme in materia di urbanistica e di pianificazione territoriale eccedono dalle competenze riconosciute alla Regione Valle d’Aosta dallo Statuto di autonomia, invadendo la competenza riservata allo Stato dall’articolo 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione, in materia di tutela dell’ambiente e del paesaggio;
  2. la legge della Regione Puglia n. 18 del 30/04/2018, recante “Modifiche alla legge regionale 12 dicembre 2017, n. 53 (Riorganizzazione delle strutture socio-sanitarie pugliesi per l’assistenza residenziale alle persone non autosufficienti. Istituzione RSA ad alta, media intensità assistenziale)”, in quanto alcune norme, riguardanti le prestazioni erogate dalle Residenze sanitarie assistenziali, violano il principio del contenimento della spesa pubblica sanitaria, quale principio generale di coordinamento della finanza pubblica di cui all’art. 117, terzo comma, della Costituzione, nonché il principio di leale collaborazione di cui agli artt. 117 e 118 della Costituzione. Un’altra norma, configurando un nuovo sistema di assistenza sanitaria, non previsto dalla normativa statale, viola i principi fondamentali in materia di tutela della salute di cui all’art. 117, terzo comma, Costituzione, nonché il principio di buon andamento dell’amministrazione di cui all’art. 97 della Costituzione;
- e di non impugnare:

  1. la legge della Regione Calabria n. 9 del 26/04/2018, recante “Interventi regionali per la prevenzione e il contrasto del fenomeno della ’ndrangheta e per la promozione della legalità, dell’economia responsabile e della trasparenza”;
  2. la legge della Regione Valle Aosta n. 7 del 29/03/2018, recante “Nuova disciplina dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente ARPA della Valle d’Aosta. Abrogazione della legge regionale 4 settembre 1995, n. 41 (Istituzione dell’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente (ARPA) e creazione, nell’ambito dell’Unità sanitaria locale della Valle d’Aosta, del Dipartimento di prevenzione e dell’Unità operativa di microbiologia), e di altre disposizioni in materia”;
  3. la legge della Regione Marche n. 8 del 03/05/2018, recante “Recepimento dello schema di regolamento edilizio tipo (RET) in attuazione dell’intesa di cui all’articolo 4, comma 1 sexies, del d.p.r. 6 giugno 2001, n. 380 “Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia”. Modifiche alle leggi regionali 20 aprile 2015, n. 17 “Riordino e semplificazione della normativa regionale in materia di edilizia”, 8 ottobre 2009, n. 22 e 23 novembre 2011, n. 22”;
  4. la legge della Regione Marche n. 9 del 08/05/2018, recante “Modifica dell’articolo 7 della legge regionale 2 settembre 1997, n. 60 “Istituzione dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale delle Marche (ARPAM)””;
  5. la legge della Regione Marche n. 10 del 08/05/2018, recante “Disposizioni finanziarie relative al riordino delle funzioni in materia di mercato del lavoro”;
  6. la legge della Regione Sardegna n. 14 del 04/05/2018, recante “Inno ufficiale della Regione e integrazioni alla legge regionale 15 aprile 1999, n. 10 (Bandiera della Regione)”.
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Il Consiglio dei ministri ha esaminato, in via preliminare, e ha condiviso ampiamente nel merito politico, il testo di due decreti legge di imminente approvazione: il cosiddetto “decreto dignità” e quello relativo alla cessione di unità navali italiane alla Guardia Costiera libica, al fine di incrementarne la capacità operativa nelle attività di controllo e di sicurezza.

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Il Consiglio dei ministri è terminato alle ore 20.07.
 

Ignatius

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Altri 90 minuti di lavoro (salvo affinamenti o modifiche del Parlamento sovrano).

Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 8
02 Luglio 2018

Il Consiglio dei ministri si è riunito oggi, lunedì 2 luglio 2018, alle ore 20.55 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Giancarlo Giorgetti.

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RIORDINO DELLE FUNZIONI DI GOVERNO

Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri dei beni e delle attività culturali e del turismo, delle politiche agricole alimentari e forestali e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonché in materia di famiglia e disabilità (decreto legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Gian Marco Centinaio, del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare Sergio Costa, del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo Alberto Bonisoli e del Ministro per la famiglia e le disabilità Lorenzo Fontana, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri dei beni e delle attività culturali e del turismo, delle politiche agricole alimentari e forestali e dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare.

In particolare, il decreto trasferisce al Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali le funzioni esercitate dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo in materia di turismo, prevedendo, al contempo, il conseguente cambio delle denominazioni dei due Ministeri, il trasferimento delle risorse umane, strumentali e finanziarie e le necessarie modifiche normative riguardanti gli enti vigilati.

Inoltre, il testo trasferisce al Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare le funzioni in materia di emergenza ambientale esercitate dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, nonché i compiti in materia di contrasto al dissesto idrogeologico, di difesa e messa in sicurezza del suolo e di sviluppo delle infrastrutture idriche.

Infine, alla luce delle deleghe attribuite dal Presidente del Consiglio al Ministro per la famiglia e le disabilità, il decreto attua un riordino delle funzioni di indirizzo e coordinamento della Presidenza del Consiglio dei ministri, ovvero dell’autorità politica delegata, in materia di famiglia, adozioni, infanzia e adolescenza e disabilità. L’obiettivo è quello di raccordare alcune competenze, proprie della materia della famiglia, in modo da rendere omogenea e coerente la relativa disciplina, includendovi i profili relativi alle adozioni nonché un più ampio novero di competenze attinenti all’infanzia e all’adolescenza. In tale quadro, si disciplina altresì il trasferimento delle funzioni di indirizzo e coordinamento in materia di politiche in favore delle persone con disabilità, al fine di garantirne la tutela e la promozione dei diritti e di favorire la loro piena partecipazione ed inclusione sociale.

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COOPERAZIONE ITALO-LIBICA NEL CONTRASTO AL TRAFFICO DI ESSERI UMANI

Disposizioni urgenti per la cessione di unità navali italiane a supporto della Guardia Costiera del Ministero della difesa e degli organi per la sicurezza costiera del Ministero dell’interno libici (decreto-legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, del Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Enzo Moavero Milanesi, del Ministro dell’interno Matteo Salvini, del Ministro dell’economia e delle finanze Giovanni Tria e del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli, ha approvato un decreto-legge che introduce disposizioni urgenti per la cessione, a titolo gratuito, di unità navali da parte del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera italiana e della Guardia di Finanza, a supporto della Guardia Costiera del Ministero della difesa e degli organi per la sicurezza costiera del Ministero dell’interno libici.

Il decreto persegue l’esigenza d’incrementare la capacità operativa delle autorità costiere libiche, allo scopo di garantire la corretta gestione delle dinamiche del fenomeno migratorio, con specifico riferimento ai flussi provenienti da e in transito in quel Paese, attribuendo priorità alla necessità di contrastare i traffici di esseri umani, di salvaguardare la vita umana in mare e di contenere la pressione migratoria, anche in un’ottica di tutela delle frontiere esterne e di prevenzione di potenziali rischi di infiltrazioni da parte di soggetti contigui alle organizzazioni terroristiche.

Il decreto autorizza, inoltre, per l’anno 2018, specifici stanziamenti per garantire la manutenzione delle unità navali cedute dal Governo italiano a quello libico e lo svolgimento, da parte delle forze armate e di polizia italiane, delle attività addestrative e formative del personale della Guardia costiera del Ministero della difesa e degli organi per la sicurezza costiera del Ministero dell’interno libici.

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DECRETO DIGNITÀ

Misure urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese (decreto-legge)

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali Luigi Di Maio, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese.

Il provvedimento mira, in particolare:

  • a limitare l’utilizzo dei contratti di lavoro a tempo determinato, favorendo i rapporti a tempo indeterminato. Si riduce in tal modo il lavoro precario, riservando la contrattazione a termine ai casi di reale necessità da parte del datore di lavoro. A questo scopo, si prevede che, fatta salva la possibilità di libera stipulazione tra le parti del primo contratto a tempo determinato, di durata comunque non superiore a 12 mesi di lavoro in assenza di specifiche causali, l’eventuale rinnovo dello stesso sarà possibile esclusivamente a fronte di esigenze temporanee e limitate. In presenza di una di queste condizioni già a partire dal primo contratto sarà possibile apporre un termine comunque non superiore a 24 mesi. Al fine di indirizzare i datori di lavoro verso l’utilizzo di forme contrattuali stabili, inoltre, si prevede l’aumento dello 0,5% del contributo addizionale – attualmente pari all’1,4% della retribuzione imponibile ai fini previdenziali, a carico del datore di lavoro, per i rapporti di lavoro subordinato non a tempo indeterminato – in caso di rinnovo del contratto a tempo determinato, anche in somministrazione;
  • a salvaguardare i livelli occupazionali e contrastare la delocalizzazione delle aziende che abbiano ottenuto aiuti dallo Stato per impiantare, ampliare e sostenere le proprie attività economiche in Italia;
  • a contrastare il grave fenomeno della ludopatia, vietando la pubblicità di giochi o scommesse con vincite in denaro;
  • a introdurre misure in materia di semplificazione fiscale, attraverso la revisione dell’istituto del cosiddetto “redditometro” in chiave di contrasto all’economia sommersa, il rinvio della prossima scadenza per l’invio dei dati delle fatture emesse e ricevute (cosiddetto “spesometro”), nonché l’abolizione dello split payment per le prestazioni di servizi rese alle pubbliche amministrazioni dai professionisti i cui compensi sono assoggettati a ritenute alla fonte a titolo di imposta o a titolo di acconto. Le nuove norme prevedono, innanzitutto, che il decreto ministeriale che elenca gli elementi indicativi di capacità contributiva attualmente vigente (redditometro) non ha più effetto per i controlli ancora da effettuare sull’anno di imposta 2016 e successivi. Inoltre, si prevede che il Ministero dell’economia e delle finanze possa emanare un nuovo decreto in merito dopo aver sentito l’ISTAT e le associazioni maggiormente rappresentative dei consumatori. Con specifico riferimento alle comunicazioni dei dati di fatturazione relativi al terzo trimestre del 2018, infine, si interviene prevedendo che gli stessi possono essere trasmessi telematicamente all’Agenzia delle entrate entro il 28 febbraio 2019, anziché entro il secondo mese successivo al trimestre.
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LEGGI REGIONALI E CONFLITTI DI ATTRIBUZIONE

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Erika Stefani, ha esaminato la legge della Regione Toscana n. 18 del 24/04/2018, recante “Disposizioni concernenti termini previsti dalla legge regionale 25 marzo 2015, n. 35 (Disposizioni in materia di cave. Modifiche alla l.r. 104/1995, l.r. 78/1998, l.r. 10/2010 e l.r. 65/2014)”, deliberando di non impugnarla.

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Infine, su proposta dello stesso Presidente, il Consiglio dei ministri ha deliberato la rinuncia al ricorso per conflitto di attribuzione innanzi alla Corte costituzionale avverso la deliberazione della Giunta regionale del Veneto n. 306/DRG del 13 marzo 2018, recante “Indizione di referendum consultivo sul progetto di legge n. 8 di iniziativa popolare relativo a «Suddivisione del comune di Venezia nei due comuni autonomi di Venezia e Mestre». Indizione della consultazione referendaria per domenica 30 settembre 2018 ed approvazione del quesito referendario”.

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Il Consiglio dei ministri è terminato alle ore 22.25.


Provvedimenti
  • DECRETO LEGGE: Disposizioni urgenti in materia di riordino delle attribuzioni dei Ministeri dei beni e delle attività culturali e del turismo, delle politiche agricole alimentari e forestali e dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, nonchè in materia di famiglia e disabilità.
  • DECRETO LEGGE: Disposizioni urgenti per la cessione di unità navali italiane a supporto della Guardia costiera del Ministero della difesa e degli organi per la sicurezza costiera del Ministero dell'interno libici.
  • DECRETO LEGGE: Disposizioni urgenti per la dignità dei lavoratori e delle imprese.
 

Ignatius

sfumature di grigio
Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 9
06 Luglio 2018

Il Consiglio dei ministri si è riunito oggi, venerdì 6 luglio 2018, alle ore 14.10 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza Giancarlo Giorgetti.

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REVISIONE DELLA RIFORMA DELLE FORZE DI POLIZIA E DEI VIGILI DEL FUOCO

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per la pubblica amministrazione Giulia Bongiorno, ha approvato, in esame preliminare, due decreti legislativi che, in attuazione di quanto previsto dall’articolo 8 della legge di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche (legge 7 agosto 2015, n. 124), introducono disposizioni integrative e correttive ai decreti legislativi 29 maggio 2017, n. 95 e n. 97, concernenti, rispettivamente, la revisione dei ruoli delle Forze di polizia e le funzioni, i compiti e l’ordinamento del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

Di seguito, nello specifico, le nuove norme introdotte.

1. Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 95, concernente disposizioni in materia di revisione dei ruoli delle Forze di polizia, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, lettera a), della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche (decreto legislativo – esame preliminare)

Il decreto introduce disposizioni correttive e integrative sulla revisione dei ruoli delle Forze di polizia, attraverso modifiche di carattere tecnico e formale al primo decreto delegato approvato in seguito alla riforma. Tra gli interventi previsti vi sono, in particolare, quelli volti a superare le criticità emerse nella prima fase di applicazione del riordino, necessari a gestire la fase transitoria.

Nel rispetto dei principi di delega, si interviene quindi sulla disciplina transitoria, dettagliando alcuni meccanismi relativi alle decorrenze giuridiche, e si introducono modifiche ordinamentali concernenti le singole componenti delle Forze di polizia, al fine di assicurare la salvaguardia delle professionalità e la loro valorizzazione.

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2. Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 29 maggio 2017, n. 97, modificativo del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139, concernente le funzioni e i compiti del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, e del decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217, concernente l'ordinamento del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, ai sensi dell'articolo 8, comma 6, della legge 7 agosto 2015, n. 124, in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche (decreto legislativo – esame preliminare)

Il decreto introduce disposizioni correttive e integrative sulla revisione delle funzioni, dei compiti e dell’ordinamento del personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, allo scopo di dare effettiva attuazione alla riforma. In particolare, il testo dispone:

1. l’integrazione delle funzioni del Capo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;

2. la rimodulazione dei percorsi di carriera del personale non direttivo e non dirigente che espleta funzioni operative, con innalzamento del titolo di studio richiesto per l’accesso ai ruoli iniziali e contestuale semplificazione dei passaggi di qualifica;

3. la valorizzazione del personale specialista, dotato di particolari capacità tecniche altamente professionali (aeronaviganti, nautici e sommozzatori), attraverso l’inquadramento in appositi ruoli con specifiche dotazioni organiche e uno sviluppo di carriera più articolato;

4. la costituzione di nuovi ruoli tecnico-professionali, al fine di individuare tutte le componenti del Corpo nazionale che svolgono specifiche attività professionali anche a integrazione delle strutture operative e, nel contempo, di valorizzarne le funzioni, con il riconoscimento di uno sviluppo di nuove carriere direttive e dirigenziali e con la semplificazione dei passaggi di qualifica;

5. la previsione di posizioni organizzative, articolate in funzione dei diversi livelli di responsabilità, sia per il personale direttivo operativo, sia per una quota parte dei direttivi appartenenti ai ruoli tecnico-professionali.

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Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della difesa Elisabetta Trenta, ha preannunciato inoltre l’esame di un disegno di legge per l’attribuzione, al Governo, della delega ad adottare disposizioni integrative e correttive in materia di riordino dei ruoli e delle carriere anche per il personale delle Forze armate, rinnovando al contempo la corrispondente delega per le Forze di polizia, al fine di garantire la piena equiordinazione dei trattamenti nell’ambito del Comparto difesa e sicurezza.

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MOVIMENTO DI PREFETTI

Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’interno Matteo Salvini, ha deliberato il movimento di Prefetti riportato nella tabella seguente.

VALENTE dott. Carmine

-

da Vice Capo Dipartimento per l'espletamento delle funzioni vicarie presso il Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, è collocato a disposizione ai sensi della legge n. 410/91 con incarico di dirigere la struttura di missione di cui all'art.30, comma 1, del decreto legge n. 189/2016 convertito in legge n. 229/2016 recante "Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016"



CORDA dott. Bruno

-

  1. a Como, è destinato a svolgere le funzioni di Vice Capo Dipartimento per l'espletamento delle funzioni vicarie presso il Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione


COCCIA dott. Ignazio

(Dirigente Generale di P.S.)

-

nominato Prefetto, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Como



ZAPPALORTO dott. Vittorio

-

da Udine, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Venezia



CIUNI dott. Angelo

-

da Pistoia, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Udine



ZARRILLI dott.ssa Emilia

-

da Frosinone, è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Pistoia



PORTELLI dott. Ignazio

-

da Ispettore Generale di Amministrazione, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Frosinone



TOMAO dott. Gianfranco

-

da Cosenza, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Livorno

GALEONE dott.ssa Paola

-

da Benevento, è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Cosenza

CAPPETTA dott. Francesco

Antonio

-

è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Benevento, permanendo anche nell'incarico di Commissario Straordinario del Governo per l'area del Comune di Castel Volturno (CE) e cessando dalla posizione di disponibilità ai sensi dell'art. 12, comma 2- bis, del decreto legislativo 19 maggio 2000, n. 139

MANZONE dott.ssa Anna Maria

-

da Livorno, è destinata a svolgere le funzioni di Vice Capo Dipartimento, Direttore Centrale per le risorse umane presso il Dipartimento per le politiche del personale dell'Amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie

CANNIZZARO dott. Raffaele

-

da Perugia, è collocato a disposizione ai sensi della legge n. 410/91 ai fini del conferimento dell'incarico di Commissario per il coordinamento delle iniziative di solidarietà per le vittime dei reati di tipo mafioso

SGARAGLIA dott. Claudio

-

da Vice Capo Dipartimento per l'espletamento delle funzioni vicarie presso il Dipartimento per le politiche del personale dell'Amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Perugia

NICOLO' dott.ssa Maria Grazia

-

da Direttore Centrale dei Servizi Elettorali presso il Dipartimento per gli affari interni e territoriali, è destinata a svolgere le funzioni di Vice Capo Dipartimento per l'espletamento delle funzioni vicarie presso il Dipartimento per le politiche del personale dell'Amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie

AMATO dott.ssa Caterina

-

è destinata a svolgere le funzioni di Direttore Centrale dei Servizi Elettorali presso il Dipartimento per gli affari interni e territoriali, cessando dalla disposizione ai sensi della legge n. 410/91 con incarico di Autorità di Gestione responsabile per la gestione e l’attuazione del Piano di Azione e Coesione – Programma Nazionale servizi di cura per l’infanzia e gli anziani non autosufficienti

SCOTTO LAVINA dott.ssa

Rosetta Graziella Letizia

-

da Vice Capo Dipartimento, Direttore Centrale per le Politiche dell'Immigrazione e dell'Asilo presso il Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, è collocata a disposizione ai sensi della legge n. 410/91, con incarico di Autorità di Gestione responsabile per la gestione e l’attuazione del Piano di Azione e Coesione – Programma Nazionale servizi di cura per l’infanzia e gli anziani non autosufficienti

RICCI dott. Enrico

-

da Massa Carrara, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Varese

D'ATTILIO dott. Paolo

-

da Direttore Centrale dei Servizi Demografici presso il Dipartimento per gli affari interni e territoriali, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Massa Carrara

POLICHETTI dott. Andrea

-

è destinato a svolgere le funzioni di Direttore Centrale dei Servizi Demografici presso il Dipartimento per gli affari interni e territoriali, permanendo anche nell'incarico di Commissario Straordinario del Governo per l'area del Comune di San Ferdinando (RC) e cessando dalla posizione di disponibilità ai sensi dell'art. 12, comma 2- bis, del decreto legislativo 19 maggio 2000, n. 139

DI LULLO dott.ssa Mara

-

da Direttore Centrale per gli Affari Generali e per la gestione delle risorse finanziarie e strumentali presso il Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, è destinata a svolgere le funzioni di Vice Capo Dipartimento, Direttore Centrale per le Politiche dell'Immigrazione e dell'Asilo presso il medesimo Dipartimento

LATTARULO dott.ssa Michela

-

è destinata a svolgere le funzioni di Direttore Centrale per gli Affari Generali e per la gestione delle risorse finanziarie e strumentali presso il Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, cessando dalla posizione di disponibilità ai sensi dell'art. 12, comma 2-bis, del decreto legislativo 19 maggio 2000, n. 139

ALBERTI dott.ssa Isabella

-

è destinata a svolgere le funzioni di Ispettore Generale di Amministrazione, cessando dalla disposizione ai sensi della legge n. 410/91, con incarico di Coordinatore del Comitato di Coordinamento per l'Alta Sorveglianza delle Infrastrutture e degli Insediamenti Prioritari

CRUDO dott. Valter

-

da Rieti, è collocato a disposizione ai sensi della legge n. 410/91, con incarico di Coordinatore del Comitato di Coordinamento per l'Alta Sorveglianza delle Infrastrutture e degli Insediamenti Prioritari

REGGIANI dott.ssa Giuseppina

-

è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Rieti, cessando dalla disposizione con incarico ai sensi della legge n. 410/91

LEGA dott.ssa Laura

-

da Treviso, è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Firenze

LAGANA' dott.ssa Maria Rosaria

-

da Pordenone, è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Treviso

MAIORINO dott.ssa Maria Rosaria

(Dirigente Generale di P.S.)

-

nominata Prefetto, è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Pordenone

IMPRESA dott.ssa Patrizia

-

destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Bologna, cessando dalla disposizione ai sensi della legge n. 410/91, con incarico di Vice Capo di Gabinetto del Ministero dell'Interno per l'espletamento delle funzioni vicarie

GARRONI dott.ssa Emanuela

-

permane a disposizione ai sensi della legge n. 410/91 con incarico di Vice Capo di Gabinetto del Ministero dell'Interno per l'espletamento delle funzioni vicarie, cessando dall'incarico di Vice Capo di Gabinetto del Ministero dell'Interno

FORMICOLA dott. Paolo

-

da Asti, è collocato a disposizione ai sensi della legge n. 410/91 con incarico di Vice Capo di Gabinetto del Ministero dell'Interno

TERRIBILE dott. Alfonso

(Dirigente Generale di P.S.)

-

nominato Prefetto, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Asti

PALOMBI dott.ssa Anna

-

è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Arezzo, cessando dalla disposizione ai sensi della legge n. 410/91 con incarico di Responsabile della protezione dati

VACCARO dott.ssa Clara

-

da Arezzo, è collocata a disposizione ai sensi della legge n. 410/91 con incarico, nell'ambito del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, della gestione dei fondi comunitari

RUSSO dott. Francesco

-

da Ravenna, è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Salerno

MALFI dott. Salvatore

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da Salerno, è destinato a svolgere le funzioni di Ispettore Generale di Amministrazione

CATERINO dott. Enrico

-

da Rovigo, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Ravenna

DE LUCA dott.ssa Maddalena

-

è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Rovigo, cessando dalla disposizione ai con incarico ai sensi della legge n. 410/91

CERNIGLIA dott.ssa Maria

Antonietta

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da Barletta-Andria-Trani, è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Enna

SENSI dott. Emilio Dario

-

è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Barletta-Andria-Trani, cessando dalla posizione di fuori ruolo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri con incarico di Rappresentante del Governo per la Regione Sardegna

TRAMONTI dott.ssa Gabriella

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da Rimini, è collocata fuori ruolo presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ai fini del conferimento dell'incarico di Rappresentante del Governo per la Regione Sardegna

CAMPOROTA dott.ssa Alessandra

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è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Rimini, cessando dalla disposizione con incarico ai sensi dell'art. 237 del D.P.R. n. 3/57

TAFURI dott.ssa Romilda

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da Alessandria, è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Cagliari

APRUZZESE dott. Antonio

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da Ispettore Generale di Amministrazione, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Alessandria

ROLLI dott.ssa Iolanda

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è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Macerata, permanendo nell'incarico di Commissario Straordinario del Governo per l'area del Comune di Manfredonia (FG) e cessando dalla disposizione ai sensi della legge n. 410/91

PREZIOTTI dott.ssa Roberta

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da Macerata, è collocata a disposizione ai sensi dell'art. 237 del D.P.R. n. 3/57, con incarico di assicurare lo svolgimento delle funzioni già facenti capo alla soppressa Agenzia Autonoma per la gestione dell'Albo dei segretari comunali e provinciali e delle attività gestionali della soppressa Scuola Superiore per la formazione e la specializzazione dei dirigenti dell'amministrazione pubblica locale

PIERMATTI dott.ssa Rita

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è destinata a svolgere le funzioni di Prefetto di Novara, cessando dalla disposizione ai sensi dell'art. 237 del D.P.R. n. 3/57, con incarico di assicurare lo svolgimento delle funzioni già facenti capo alla soppressa Agenzia Autonoma per la gestione dell'Albo dei segretari comunali e provinciali e delle attività gestionali della soppressa Scuola Superiore per la formazione e la specializzazione dei dirigenti dell'amministrazione pubblica locale

GUALTIERI dott. Giuseppe

-

da Ispettore Generale di Amministrazione, è destinato a svolgere le funzioni di Prefetto di Vibo Valentia



 

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