IQSF qualcuno ha votato Lega? (1 Viewer)

Claire

ἰοίην
guarda te la faccio semplice perchè sembri non capire, se il pd invece di stare a mangiare i popcorn avesse fatto un accordo di governo con i 5s ora non staremmo qui a parlare di salvini
Parli di Salvini come di uno che non ha possibilità di scegliere. E che è così perché lo disegnano così.
Jessica Rabbit insomma :-o
 

ConteRosso

mod sanguinario
mi dispiace ammetterlo , ma questo governo segna un punto
l'operazione migranti presi in carico da vari paesi europei, fra cui Malta, Francia , Germania e Portogallo
è una svolta è un successo del governo Conte
ripeto non sono affatto amico di Salvini , ma devo riconoscerne l'efficacia
 

Ignatius

sfumature di grigio
mi dispiace ammetterlo , ma questo governo segna un punto
l'operazione migranti presi in carico da vari paesi europei, fra cui Malta, Francia , Germania e Portogallo
è una svolta è un successo del governo Conte
ripeto non sono affatto amico di Salvini , ma devo riconoscerne l'efficacia

Oppure sta cercando (con successo) di distogliere l'attenzione sui migranti (clandestini) esistenti, quelli per i quali, in campagna elettorale, parlava di 500-600mila rimpatri da eseguire in poco tempo.

Ieri, sul Corriere, Salvy scriveva che l'obiettivo (mica sùbito: "nel medio termine") è di partire con i rimpatri volontari. Cioè daranno dei soldi a chi ritorna nel suo paese per sua libera - e incentivata - scelta.
Ma allora, ai migranti che vengono identificati come "non aventi diritto all'asilo", e che come tali non hanno diritto a rimanere in Italia, ma che non vogliono andarsene, verrà solo dato un pezzo di carta con scritto "devi andartene", come facevano i Governi precedenti?
Non ci saranno dunque viaggi in aereo di massa, come ci avevano fatto immaginare prima delle elezioni?

Salvy dichiara di aver assunto quasi 200 funzionari per identificare più velocemente chi ha diritto all'asilo e chi no, ma cosa succederà a chi non ha diritto (ovvero, a quanto ci hanno ripetuto, l'80-90-95% degli arrivi)?

1) Approccio pragmatico: Non è che viene fuori che aveva ragione (la malvagia, serva dell'Europa, infanticida ecc.) Emma Bonino, che diceva semplicemente che i rimpatri dei "clandestini" NON si possono fare (anche perché bisognerebbe che i mittenti se li vogliano riprendere)?

2) Approccio dietrodologico: Non è che Salvini ha interesse a tenere qui 5-600mila clandestini, così lagggente ha paura di (oppure odia) quelli che bighellonano a spese nostre, e continua a votare Lega perché lui tiene sì 'sto mezzo milione di persone, ma poi ne fa arrivare solo qualche migliaio all'anno (anziché qualche decina di migliaia, come avveniva prima degli accordi di Minniti)?
 

Ignatius

sfumature di grigio
Ma per piacere! allora seguendo questo ragionamento se gli sparavano addosso forse ottenevamo (orrore riconoscermi in questo paese decadente e corrotto) ancora di più! prima di rischiare di rendersi complici di centinaia di morti per omissione di soccorso o per aver impedito che altri prestassero soccorso, c'erano tante altre cose che si potevano fare.

Infattevolmente, una teoria ancor più dietrologica potrebbe essere che:
1. si voglia velocizzare la separazione dei migranti giunti in Italia senza diritto all'asilo da quelli che (ahimè, lo dice la Costituzione) purtroppo ci tocca tenère
2. si voglia trasmettere il messaggio che lo Stato è a posto: li ha identificati e cacciati, ma questi pezzenti non se ne vanno.
3. ciò giustifica interventi punitivi.

Del resto, da Twitter apprendo che Forza Nuova si rivolge a quelli che chiama "gli Amici al Governo".
 

Ignatius

sfumature di grigio
1. ????non capisco! arrivano tutti senza diritto di asilo, danno le impronte, manifestano la volontà di chiedere asilo, gli viene data una prima accoglienza, dopo qualche giorno o uno o due mesi fanno una small intervew dove spiegano meglio la loro situazione, dopo più di un anno fanno la big interview dove tutte le loro prove (se ne hanno) vengono esaminate da una commissione di 5 persone con un interprete. purtroppo il sistema è passibile di errori sia in un senso sia nell'altro. alla fine di questo processo ottengono o no un qualche tipo di protezione. quelli che non la ottengono (li chiamerei irregolari perché clandestini significa che nessuno sa che sono qua, invece non è così, prima o poi vengono fermati e identificati, una volta prese le impronte non possono più spacciarsi per altre persone come una volta, quindi al massimo uno è clandestino solo per pochissimi gg, danno nell'occhio e appena prendono un treno, un bus qualsiasi cosa vengono fermati) dovrebbero andarsene ma possono fare ricorso, non è automatico, dipende dalla storia che hanno. molti finiscono a fare lavori socialmente NON utili.... se volete parliamo di cosa si potrebbe fare per questi o in generale per il problema nel suo complesso? sarebbe bello! :)
2. non capisco a cosa ti riferisci
3. non capisco a cosa ti riferisci

:D:d::confused::p

1. Carne in scatola, ovviamente. Ma alla mia bianca cagna Bianca non la darei, si sa mai che 'sti delinquenti abbiano preso (apposta!) la leishmaniosi. Eppoi le diamo cibo "vero" la sera giorno e crocchette (o croccantini) industriali canadesi la mattina.
2. e 3: vedi 1.
 

ConteRosso

mod sanguinario
Ma per piacere! allora seguendo questo ragionamento se gli sparavano addosso forse ottenevamo (orrore riconoscermi in questo paese decadente e corrotto) ancora di più! prima di rischiare di rendersi complici di centinaia di morti per omissione di soccorso o per aver impedito che altri prestassero soccorso, c'erano tante altre cose che si potevano fare.
non era cmq quello che volevo dire ... ma semplicemente che è la prima volta che ci tengono in considerazione in Europa
probabilmente sono i 'tempi' che sono maturi
ma non ho MAI detto che NON dovevano essere salvati o che approvi l'azione del governo, anzi così a pelle Salvini mi sta antipatico
può darsi che le sue 'battaglie' siano anche giuste (ma non lo credo) ma è il modo come le affronta, la 'ghigna'* diremo qua che non mi piace



*Ghìgna · Faccia, viso, volto. Talvolta serve ad indicare la sola espressione del viso.
In italiano ghigna significa "volto arcigno e di espressione sinistra". A Livorno no, o non necessariamente; tant'è che il tipico complimento rivolto a un bambino è «Bella ghigna!»
 

Claire

ἰοίην
L’AGENZIA DEL RANCORE
MASSIMO GIANNINI
20 luglio 2019
Mancava solo questo al campionario degli orrori del leader sovranista, che ha trasformato il Viminale in un’Agenzia del Rancore. La querela su carta intestata del ministro dell’Interno. Un atto ostile non contro un cittadino qualsiasi, che sarebbe comunque un’anomalia gravissima. Ma contro Roberto Saviano, cioè uno scrittore che, qualunque giudizio si dia di lui e dei suoi libri, è il simbolo della lotta alle mafie e alla criminalità organizzata. Matteo Salvini è riuscito a forzare e a storpiare le regole fino a questo punto. Confermando una volta di più quello che è ormai chiaro dal primo giugno, cioè dal giorno del giuramento di questo sedicente “governo del cambiamento”.
È lui, il ministro della Paura, l’uomo del quale bisogna avere paura. Ed è lui che, entrato al dicastero con la faccia feroce del capo- bastone, ne ha irrimediabilmente mutato natura e funzione. Il Viminale è il cuore dello Stato. “Custode” della sicurezza del Paese. Istituzione nella quale ogni cittadino deve potersi riconoscere al di là di ogni colore politico e dalla quale deve sentirsi comunque garantito, tutelato, protetto. Salvini l’ha fatto diventare il suo braccio armato. L’avamposto delle sua guerra ideologica. Contro i migranti e contro le Ong, contro Merkel e contro Macron, contro i tecnocrati e contro i banchieri. E adesso, con la querela a Saviano, anche contro un intellettuale che ha l’unico torto di gridare la sua verità a questa Italia intorpidita e ammaliata dal pifferaio magico in cravatta verde.
Un ministro dell’Interno avrebbe un solo, irrinunciabile dovere: difendere con ogni mezzo il cittadino che ha scoperchiato Gomorra ed è diventato per questo una “vittima” potenziale dei clan. E invece Salvini fa l’opposto. Non solo non difende quel cittadino che vive da 12 anni blindato. Non solo lo minaccia di togliergli la scorta e lo espone a colpi di tweet all’esecrazione pubblica su quella “ tavola calda per antropofagi” che è ormai diventata la Rete. Ma diventa il suo carnefice, chiamandolo, in nome dell’intero governo della Repubblica, a rispondere davanti a un tribunale dei suoi giudizi politici. Così il ministro dell’Interno, depositario dello Stato di diritto, diventa il tenutario dello Stato di eccezione. Un passo inquietante verso la Russia di Putin o la Turchia di Erdogan.
È vero, Saviano ha formulato giudizi durissimi nei confronti di Salvini. L’ha chiamato “ministro della malavita”. E non si può pretendere che il capataz leghista, cresciuto e allevato nelle scuole padane, apprezzi Gaetano Salvemini e il significato con il quale il grande storico italiano usò quella definizione nei confronti di Giolitti. Ma il merito della controversia, a questo punto, non c’entra. Quello che c’entra è invece la qualità della nostra democrazia, sempre più esposta e fragile di fronte al dilagare della cultura dell’intolleranza, all’insofferenza verso il dissenso. Ovunque si annidi. Non solo in un libro, in un articolo di giornale, in un post su Facebook. Ma persino nei documenti ufficiali degli apparati e degli organismi pubblici e para-pubblici. Nelle stesse ore in cui Huffington Post rendeva nota la querela contro Saviano su carta intestata del Viminale, davanti alla Commissione parlamentare Tito Boeri denunciava un corto circuito politico- istituzionale altrettanto grave. Anche il presidente dell’Inps ( per le sue critiche sulla xenofobia che danneggia la demografia, sull’abolizione della legge Fornero e infine sugli effetti del decreto dignità) è finito da tempo nel mirino di Salvini. E per questo ha ricevuto lettere di insulti e messaggi di morte. « Non posso accettare minacce da parte di chi dovrebbe presiedere alla mia sicurezza personale», ha risposto. Vale per Boeri, vale per Saviano, vale per tutti gli italiani.
Un governo che chiama uno scrittore sul banco degli imputati. Quello che sgomenta davvero, di fronte alle tante e sempre più intollerabili nefandezze pronunciate e compiute da Salvini, è il silenzio del premier Conte e del vicepremier Di Maio. Un silenzio assordante. Un silenzio complice. Un’acquiescenza da anni Trenta. Un’ignavia da “spirito di Monaco”. L’anticamera di una “democratura” non più occidentale.
© RIPRODUZIONE da LA REPUBBLICA
 

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