invisible children (1 Viewer)

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cicomendez

Guest
E' un criminale, lui e chi, potendo, non agisce. Come sia possibile che si taccia e si preferiscano gli interessi economici alla vita di migliaia di bambini mi lascia un tale dolore dentro che sono quasi annientata, anche se si sa che le cose stanno così.
Purtroppo.
:(
Certe "persone" (ma come definirle persone????) mi fanno seriamente riflettere. Sono sempre riflessioni dolorosissime, intense. Fisicamente coinvolgenti, nel senso che mi fanno stare male anche nel corpo.
:(

Ho visto la pagina FB. Ho cliccato "mi piace". Mi terrò informata.

è possibile, visto che è quello che succede in molti dei paesi dell'africa e nn solo che dal colonialismo in poi nn hanno conosciuto null'altro che lo sfruttamento delle risorse da parte di paesi terzi .

riflettere su certe realtà fa sempre bene, quello che lascia perplessi è che quando sono geograficamente tanto lontane da noi sembrano non appartenerci più di tanto.

:rolleyes:
 

gea

Nuovo forumer
Bella ed opportuna la vostra riflessione su questi bambini dimenticati. Come opportuno sarebbe il chiedersi come mai, solo ora, qualcuno si ricorda di loro.
Altrettanto opportuno sarebbe sottolineare come l’attuale governo dell’Uganda vada sottobraccio agli USA, che solo oggi parlano dei bimbi dimenticati, a fronte dell’invio di 100 militari “supervisori” da parte di Washington (Obama).

Forse in pochi sanno che l’Uganda si appresta a diventare una potenza , petrolifera entro il 2020, in una regione africana tra le più instabili.

Non solo. Nel 2010 Uganda e Russia hanno sottoscritto il più grosso contratto di forniture militari in Africa (pare sotto l’egida ed il consiglio del Pentagono). Forse il settimanale The Independent ha colto nel segno quando afferma che: “le ragioni locali per l’acquisto faraonico di armi da guerre stellari potrebbero essere motivate dalla corruzione delle alte gerarchie militari ben consapevoli delle forti possibilità di ricevere bustarelle in transizioni di tale portata e dalla personale ossessione del Presidente Museveni nella alta tecnologia militare e del grandeur della nazione”.

Ora mi chiedo a chi stiano veramente a cuore questi bambini. A noi di sicuro. Ai “grandi” del mondo molto meno, credo io.

Mi schiero con loro, ma non mi schiero con chi li “usa” a fini speculativi. Le coscienze non devono andare a singhiozzo; le coscienze devono essere vigili e mai al servizio di fini nascosti; coscienze libere che sanno vedere ed analizzare le situazioni nel loro insieme, senza farsi fuorviare o manipolare a fini impropri.

Prova ne sia, a mio modesto avviso, il sito di “Enough” a supporto dell’intervento americano dove potete inviare la vostra email di supporto al Presidente. (http://www.enoughproject.org/content/president-obama-bring-end-lra )

Poiché l’LRA esiste dal lontano 1987 è singolare il silenzio-assenso prolungato per tanti anni. Forse ora il 2020 è più vicino e tutti hanno bisogno di mettere le mani sull’Uganda?

Non sono antiamericana, ma non amo essere “usata”. Tanto dovevo alla mia coscienza. Ora fermiamoli ma per motivi leali.

Links:
http://www.dillinger.it/uganda-e-russia-trattative-per-la-firma-del-piu-grande-contratto-di-forniture-militari-in-africa-49235.html
 
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Claire

ἰοίην
Questo, per ora, è l'unico modo in cui posso contribuire nel mio piccolo...

Invisible children | Januaria Piromallo & Marika Borrelli | Il Fatto Quotidiano

Bambini Invisibili, così si chiama l’ultima campagna di protesta contro il reclutamento in Uganda (e non solo) di 30.000 bambini, dai dieci anni in su, quando appena hanno la forza di tenere in mano un fucile, strappati alle loro famiglie e costretti a diventare baby killer. E’ “l’esercito” di Joseph Kony, il sanguinario leader dei ribelli ugandesi, che si nasconde nelle foreste primarie della Africa Centrale, dove vivono gli ultimi gorilla. Si fa chiamare Generale e si è messo a capo della Lra, Esercito di Resistenza del Signore, diventato tristemente famoso per i suoi assalti ai villaggi e suoi saccheggi di vite umane. La specialità di questo signore è infatti il rapimento di massa di bambini, in età pre-adolescenziale. Fa loro un lavaggio del cervello, li terrorizza, li sottopone a pratiche di magia nera e infine, Bibbia in mano, li costringe ad assalire di nuovo il loro stesso villaggio per ammazzare i genitori. Le bambine, invece, le trasforma in schiave sessuali. Su Joseph Kony pende l’accusa di crimini contro l’umanità da parte della Corte Penale Internazionale, ma lui rimane sconosciuto ai più.

Alzi la mano chi ha mai sentito il nome di Kony prima che un video di 28 minuti con immagini agghiaccianti circolasse da qualche giorno in rete (basta clickare “Kony 2012″). Fino a raggiungere i 47 milioni di click. E così Twitter e Facebook (insieme fanno quasi un miliardo e mezzo di utenti, praticamente il Terzo Stato più popolato del mondo, dopo Cina e India) vanno all’attacco del criminale di guerra più ricercato del pianeta. Così come è già successo nelle rivolte sud mediterranee della scorsa primavera, ancora una volta i social media stanno svolgendo un ruolo fondamentale di informazione. Il dissenso continua a correre sul Web. Per pensarla come Philip Roth che ha scritto: “Tutto quello che ho per difendermi è l’alfabeto, è quanto mi hanno dato al posto del fucile“.

E se fino a poco fa sembrava impossibile un intervento armato americano, perché non vi erano in gioco né la sicurezza degli Stati Uniti, né i suoi interessi economici, il presidente americano Barack Obama ha appena annunciato l’invio in Uganda di un centinaio di soldati Usa, a sostegno delle forze armate regionali impegnate contro i ribelli e controllate dal filoamericano Yoveri Museveni.

Kony 2012, è una campagna internazionale di sensibilizzazione in stile Hollywood, come ha commentato il giornale inglese The Guardian, che, con il coinvolgimento in prima persona di star del calibro di George Clooney e Angiolina Jolie mira a rendere Kony una “global celebrity”. Renderlo riconoscibile nell’immaginario collettivo come un’icona del male, un Hitler africano. Insomma, rendere Kony più famoso di Marilyn Moonre.
 

cicomendez

Guest
Bella ed opportuna la vostra riflessione su questi bambini dimenticati. Come opportuno sarebbe il chiedersi come mai, solo ora, qualcuno si ricorda di loro.
Altrettanto opportuno sarebbe sottolineare come l’attuale governo dell’Uganda vada sottobraccio agli USA, che solo oggi parlano dei bimbi dimenticati, a fronte dell’invio di 100 militari “supervisori” da parte di Washington (Obama).

Forse in pochi sanno che l’Uganda si appresta a diventare una potenza , petrolifera entro il 2020, in una regione africana tra le più instabili.

Non solo. Nel 2010 Uganda e Russia hanno sottoscritto il più grosso contratto di forniture militari in Africa (pare sotto l’egida ed il consiglio del Pentagono). Forse il settimanale The Independent ha colto nel segno quando afferma che: “le ragioni locali per l’acquisto faraonico di armi da guerre stellari potrebbero essere motivate dalla corruzione delle alte gerarchie militari ben consapevoli delle forti possibilità di ricevere bustarelle in transizioni di tale portata e dalla personale ossessione del Presidente Museveni nella alta tecnologia militare e del grandeur della nazione”.

Ora mi chiedo a chi stiano veramente a cuore questi bambini. A noi di sicuro. Ai “grandi” del mondo molto meno, credo io.

Mi schiero con loro, ma non mi schiero con chi li “usa” a fini speculativi. Le coscienze non devono andare a singhiozzo; le coscienze devono essere vigili e mai al servizio di fini nascosti; coscienze libere che sanno vedere ed analizzare le situazioni nel loro insieme, senza farsi fuorviare o manipolare a fini impropri.

Prova ne sia, a mio modesto avviso, il sito di “Enough” a supporto dell’intervento americano dove potete inviare la vostra email di supporto al Presidente. (http://www.enoughproject.org/content/president-obama-bring-end-lra )

Poiché l’LRA esiste dal lontano 1987 è singolare il silenzio-assenso prolungato per tanti anni. Forse ora il 2020 è più vicino e tutti hanno bisogno di mettere le mani sull’Uganda?

Non sono antiamericana, ma non amo essere “usata”. Tanto dovevo alla mia coscienza. Ora fermiamoli ma per motivi leali.

Links:
http://www.dillinger.it/uganda-e-russia-trattative-per-la-firma-del-piu-grande-contratto-di-forniture-militari-in-africa-49235.html

è sempre un piacere leggerti.
che poi leggendo in giro riflettevo su una cosa.
c'è sempre una strana tendenza a voler etichettare come bufale notizie del genere. è lecito domandarsi perchè , se è vero come viene sostenuto che sono 25 anni che la storia va avanti, se ne parli solo ora, ma è altrettanto vero che spesso è meglio tardi che mai, nella speranza che alla fine qualcosa si muova.
ho trovato molte testimonianze in internet a sostegno dell'autenticità di quanto si sta oggi denunciando, ma per onestà devo anche dirti che su al jazeera ho letto una disanima interessante fatta da una sociologa sul perchè poi certe cose diventino eventi mediatici a fronte di altrettante situazioni nn meno drammatiche e che attengono al presente , la cui portata nn meno drammatica sembra lasciare indifferente la comunità internazionale, che al solito guarda senza fare nulla.
mi riferisco nella fattispecie alla strage di civili in syria: si parla di più di 8000 morti , passata come notizia di cronaca la recentissima strage che ha visto morire donne e bambini.
attraverso vari collegamenti sono risalita ad un sito nel quale si documenta con dei video ( x la cui crudezza di immagini ne sconsiglio la visione alle persone sensibili) che nn lasciano nulla all'immaginazione, e sono rimasta altrettanto colpita dall'esiguo numero di visualizzazioni dei documenti allegati; nn so se per ignavia o perchè le persone di fronte al fermo immagine dei video, per come appaiono senza che vengano avviati, nn hanno la forza di clickare sul play.
questo è, sic et sempliciter.

Siria, il bilancio della repressione è di oltre 8.000 morti. Assad convoca le elezioni per il 7 maggio - Il Sole 24 ORE

Il canale di SHAMSNN - YouTube
 
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cicomendez

Guest
Bambini soldato: prima condanna di un criminale di guerra
L'UNICEF plaude alla condanna, emessa oggi, da parte della Corte Penale Internazionale, nei confronti di Thomas Lubanga Dyilo, riconosciuto colpevole dell'arruolamento di minori nella sua milizia, nella Repubblica Democratica del Congo.


Per effetto di questa storico verdetto, Lubanga è il primo "signore della guerra" a fare i conti con la giustizia internazionale per l'impiego di minori in armi.


«Questa è una vittoria di immenso valore per la protezione dell'infanzia nei conflitti» afferma Anthony Lake, Direttore esecutivo dell'UNICEF. «La condanna di Thomas Lubanga da parte della Corte Penale Internazionale è un chiaro messaggio per tutti i gruppi armati che schiavizzano e brutalizzano i minori: l'impunità non sarà tollerata!»


Lubanga, ex presidente dell'Unione dei Patrioti Congolesi (UPC), è stato ritenuto colpevole di avere coscritto e impiegato attivamente minori sotto i 15 anni nel conflitto della Repubblica Democratica del Congo tra il 2002 e il 2003.

Migliaia di bambini, alcuni persino di 7 anni di età, sono stati usati da tutte le parti in conflitto come combattenti, facchini, cucinieri e schiave sessuali.


L'UNICEF sottolinea che il reclutamento di bambini e ragazzi nelle ostilità è un crimine di guerra. Spesso, a essere sfruttati sono i soggetti più vulnerabili: gli orfani, i minori separati dalle proprie famiglie e comunità a causa del conflitto.


L'UNICEF ha ripetutamente chiesto che chi si macchia di questi crimini sia sottoposto a processo.


«Lo sfruttamento dei minori nei gruppi armati va oltre la violazione dei diritti di questi bambini: è il furto della loro infanzia», ribadisce Lake. «L'UNICEF è lieto che il Pubblico Ministero della Corte penale internazionale, Luis Moreno-Ocampo, nella sua requisitoria coronata dal successo finale, abbia menzionato con forza la piaga dell'impiego dei minori nei conflitti e nei gruppi armati.»


Decine di migliaia di bambini sono ancora vittime di queste gravi violazioni dei diritti umani, in almeno 15 conflitti armati in diverse parti del mondo. L'UNICEF non cesserà di impegnarsi per liberarli e ricondurli alla vita civile.


L'UNICEF lavora intensamente, in Paesi come la Repubblica Democratica del Congo, per aiutare i bambini vittime della guerra, con programmi di istruzione e formazione professionale, diretti soprattutto alle bambine e alle giovani donne.

Dal 2005 a oggi, almeno 35.000 minori sono stati rilasciati o sono fuggiti da eserciti regolari o gruppi armati congolesi e hanno ricevuto assistenza dall'UNICEF e dalle organizzazioni partner.
 

Allegati

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    thomas_lubanga_en_drc_1.jpg
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MissT

Forumer storico
che sia maledetto in eterno

lui eh?
la comunità internazionale che finge di nn sapere e vedere.

Bambini soldato: prima condanna di un criminale di guerra ....

Anche io ho riportato su FB e twitter entrambe le storie

Riguardo a Kony, pare che la cosa sia complicata, i suoi crimini non sono in dubbio, ci sono invece indizi di manipolazione per altri scopi Invisible Children responds to criticism about ‘Stop Kony’ campaign - BlogPost - The Washington Post
 

cicomendez

Guest
Anche io ho riportato su FB e twitter entrambe le storie

Riguardo a Kony, pare che la cosa sia complicata, i suoi crimini non sono in dubbio, ci sono invece indizi di manipolazione per altri scopi Invisible Children responds to criticism about ‘Stop Kony’ campaign - BlogPost - The Washington Post

per informazioni serie ti consiglierei di visitare organi di informazione straniera, qui da noi sono tutti un po' figli di Canzona, sai com'è. ;)


Africa - Al Jazeera English

Efforts to arrest Joseph Kony must respect human rights | Amnesty International

( nn mi meraviglierei se dietro a ciò ci fossero altri interessi: del resto questa organizzazione è stata costituita ad hoc dal nulla e nn a caso negli stati uniti... :rolleyes:)
 

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