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L'ex vice del Penagono:serve l'intervento di terra


Il punto debole di questo intervento militare è chi stiamo aiutando, i ribelli libici»: parola di Dov Zakheim, vicecapo del Pentagono fino al 2004, veste nella quale seguì la campagna afghana e il modus operandi dei comandi americani. La sua previsione è che «le difficoltà dell’operazione Odyssey Dawn potrebbero portare la Francia a mandare truppe di terra».

Qual è la maggiore debolezza dei ribelli libici?
«Ve ne sono molte. Non sappiamo chi sono, che cosa vogliono e come operano. Stiamo facendo un intervento militare a sostegno di un alleato che non conosciamo e questo ci espone a molti rischi».

A prescindere da tale dubbio, lei ritiene che la tattica scelta dalla coalizione alleata possa riuscire ad aiutarli?
«Ho qualche dubbio a causa delle perplessità della Lega Araba sulla no fly zone. Solo due Stati arabi finora aderiscono».

Perché il ruolo della Lega Araba conta così tanto?
«Per il semplice motivo che se la Lega Araba non aderisce alla coalizione delegittima i ribelli, li fa apparire come delle marionette dell’Occidente e li condanna alla sconfitta. I ribelli possono vincere solo con il sostegno politico della Lega Araba, i nostri aerei e missili nel lungo termine non bastano».

Come spiega le ambiguità di Amr Moussa, il segretario della Lega Arab, che oscilla fra appoggio alla Nato e neutralità?
«Con il fatto che non sa di che cosa sta parlando. La sua idea di una no fly zone che non uccide nessuno, limitata ai voli di osservazione degli Awacs, è priva di fondamento. Il ministro della Difesa americano Robert Gates per settimane ha continuato a spiegare che cosa avrebbe significato bombardare. Non lo hanno voluto ascoltare».

Come procederà la campagna?
«I comandi americani parlano di un attacco multifase. Ciò significa che la prima fase ha riguardato i bombardamenti contro le postazioni fisse libiche, l’antiaerea, gli aeroporti e i radar. Poiché tali obiettivi sono stati pressoché raggiunti, stiamo entrando nella seconda fase, ovvero gli attacchi concentrati sugli obiettivi libici mobili come carri armati, blindati e altri mezzi. Essere passati dalla fase 1 alla 2 significa aver ottenuto il controllo dei cieli. La fase 2 punta a favorire l’avanzata delle truppe ribelli verso Tripoli».

Questa fase 2 di Odyssey Dawn quanto potrà durare?
«Difficile dirlo, perché non sappiamo quali saranno le contromosse del Colonnello».

Tentiamo di indovinarlo...
«Gheddafi dice che combatterà fino alla fine e dobbiamo credergli. Anche perché sa che, se dovesse lasciare il potere e andare in esilio, rischierebbe di essere arrestato su mandato del Tribunale penale internazionale e dunque di finire i suoi giorni in cella. E visto che Gheddafi è imprevedibile, quando suggerisce che si batterà fino all’ultimo, significa che tenterà di sorprenderci. È un rischio che non possiamo sminuire perché la coalizione ha una debolezza strutturale».

Quale?
«Essere nata prevedendo il non impiego di truppe di terra».

In verità questo impegno l’ha preso il presidente Barack Obama. Non crede che potrebbero essere gli europei a inviarle?
«Nel caso della Gran Bretagna mi sembra molto difficile. Le pesanti perdite subite in Afghanistan rendono una simile decisione da parte del premier David Cameron molto difficile. A poterlo fare è invece il presidente francese Nicolas Sarkozy. Al Pentagono si ritiene, da sempre, che la Francia è il Paese occidentale che più facilmente invia truppe di terra. A patto di avere la volontà politica di farlo. In questo caso non mi pare che manchi. Sarkozy è stato in prima fila nel volere l’intervento e ha dietro di sè un consistente sostegno dell’opinione pubblica. Se i bombardamenti porteranno a uno stallo, con la Libia divisa in due e Gheddafi asserragliato nell’Ovest, potrebbe essere Parigi a mandare le truppe di terra».
Brillante operazione militare in Libia per proteggere la popolazione civile attraverso la partecipazione alla guerra civile merita davvero il titolo di "Matta nel deserto".
Cioè, la cosa più sorprendente in questa operazione - il suo profondo insignificato strategico?
 

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