Intervista con il Dr. Matthias Rath, aprile 2003 (1 Viewer)

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"L'industria farmaceutica è un'industria per investimenti. Per sua natura non può e non vuole produrre medicine che possano prevenire debellare le malattie, perché ciò eliminerebbe le malattie in quanto mercato per l'uso continuato di queste medicine. Questo fatto è difficile da comprendere e ancora più duro da accettare. Ma è la verità e tutti dovrebbero saperlo."



"Un programma per i popoli della Terra".
Intervista con il Dr. Matthias Rath, aprile 2003
Sito web: www.dr-rath-foundation.org



Dopo la sua campagna contro la guerra in Iraq, l'opinione pubblica araba è interessata a sapere qualcosa di più su di lei. Ci può dare informazioni sulle sue scoperte?



Prima di tutto vorrei sottolineare il fatto che sono un medico, uno scienziato ma soprattutto un essere umano, un abitante del nostro pianeta che desidera mantenere intatta la terra, non lasciando che venga ridotta in cenere da una terza guerra mondiale.

Come dottore e scienziato ho avuto il privilegio di dare il mio contributo in diversi campi, che credo permetteranno al genere umano di costruire un mondo più sano e spero più pacifico. Le mie scoperte nel campo della prevenzione naturale e nella cura delle cardiopatie ci permetteranno di debellare per questa generazione e quelle future l'infarto, l'ictus, l'alta pressione sanguigna, l'insufficienza cardiaca, il battito cardiaco irregolare e molte altre condizioni correlate.

Il secondo contributo che ho reso all'umanità è stato di denunciare l'industria farmaceutica come la più grande industria per investimenti del mondo, mirante a mantenere e promuovere uno dei più grandi complotti fraudolenti e ingannevoli della storia dell'umanità. Mentre le pubblicità promettono la "salute" il vero mercato di questa industria per investimenti è l'esistenza e l'espansione della malattia. La prevenzione, la cura delle cause alla radice e il debellamento delle malattie costituiscono una minaccia al business farmaceutico degli investimenti sulle malattie e sono perciò avversati dal cosiddetto cartello farmaceutico. In una presentazione pubblica nel giugno 1997 ho espresso per la prima volta la mia disincantata analisi secondo cui la stessa industria che rivendica il monopolio della "cura della salute" mondiale è allo stesso tempo il più grande ostacolo alla possibilità che i popoli del mondo vivano una vita sana.

Il terzo risultato che considero degno di nota è il fatto di essere riuscito a diffondere su scala mondiale queste informazioni e analisi in grado di salvare molte vite umane. Questo ha rappresentato una tale minaccia per il multimiliardario gruppo d'investimento che esso sta cercando di cementare la sua morsa globale sulla popolazione mondiale con l'aiuto di una task force legale, attraverso leggi protezioniste e l'abbandono dei diritti civili.

L'alibi per questa strategia è la cosiddetta "guerra al terrorismo". Questa guerra contro il "terrorismo" non è una guerra reale. È stata strategicamente sviluppata e realizzata per creare uno stato di paura e intimidazione globale tali da permettere l'implementazione di misure legali drastiche non solo in America, ma in tutto il mondo.

I miei più stretti collaboratori hanno previsto questi sviluppi più di dieci anni fa. A quel tempo il due volte premio Nobel Linus Pauling affermò: "Le vostre scoperte sono così importanti da minacciare interi settori industriali. Un giorno potranno esserci perfino delle guerre per impedire che le vostre conquiste vengano diffusamente accettate".



Lei si è laureato in medicina e ha lavorato come medico e ricercatore; cosa l'ha spinta verso la ricerca nel campo delle terapie naturali?



Ho iniziato a lavorare nel campo della ricerca convenzionale sulle cause delle cardiopatie. A quel tempo si pensava che l'alto livello di colesterolo fosse il principale fattore scatenante degli infarti e degli ictus. A causa dell'influenza dei produttori di farmaci per l'abbassamento del colesterolo, ai medici fu detto che gli alti livelli di colesterolo danneggiano le pareti dei vasi sanguigni, dapprima rendendole più spesse e infine bloccandole, causando attacchi cardiaci e ictus. Oggi sappiamo che questa era solo un'operazione di marketing dell'industria farmaceutica. Se il colesterolo alto danneggiasse le pareti dei vasi sanguigni questo avverrebbe in tutto il sistema circolatorio, che si bloccherebbe in tutto il corpo e non solo nel cuore o nel cervello. In altre parole, subiremmo anche infarti al naso, alle orecchie, alle ginocchia, ai gomiti, alle dita e in tutti gli altri organi, cosa che, chiaramente, non avviene.

Successivamente ho scoperto che le cardiopatie sono essenzialmente sconosciute nel mondo animale, mentre fra gli esseri umani sono una delle principali cause di decesso. La scoperta successiva fu una conquista per la medicina naturale in tutto il mondo. Gli animali producono nel loro organismo la vitamina C, necessaria a produrre le molecole di collagene che rafforzano il nostro corpo e il sistema di vasi sanguigni. Quanto maggiore è la quantità di vitamina C, tanto più è presente il collagene; quanto più sono stabili le pareti dei vasi sanguigni tanto meno si verificano gli infarti. Gli animali subiscono raramente attacchi cardiaci perché il loro organismo produce quantità sufficienti di vitamina C. Noi esseri umani non riusciamo a produrre neanche una molecola di questa vitamina e spesso non assumiamo sufficienti quantità di vitamine attraverso il cibo, esponendo il sistema vascolare a debolezza e allo sviluppo di depositi. Questi depositi si sviluppano principalmente in aree in cui i vasi sanguigni sono più esposti a stress meccanico, come le arterie coronariche.

Questa serie di scoperte è importante non solo in quanto spiega perché gli animali non sono soggetti a infarti e gli esseri umani sì, ma anche il motivo per cui subiamo attacchi al cuore e non, per esempio, al naso. Nel frattempo queste fondamentali scoperte sono state confermate dai dati delle ricerche e dagli studi clinici, fugando ogni dubbio.

Dunque, le scoperte scientifiche che in cui mi sono imbattuto sono state la causa principale del mio passaggio dalla ricerca convenzionale a quella delle molecole più efficaci nel prevenire e curare le malattie di oggi: molecole che sono prodotte dalla natura stessa e sono necessarie per il funzionamento ottimale delle cellule.



Molti dei suoi saggi sono stati pubblicati su riviste scientifiche. Qual è stato il centro focale della sua ricerca?



La scoperta della natura delle cardiopatie, che causano gli infarti e gli ictus, è stato solo l'inizio. Una volta compreso che le vitamine, i minerali, alcuni aminoacidi e gli elementi traccia sono necessari come "carburante" biologico per milioni di cellule del nostro corpo è diventato evidente che, se attraverso l'applicazione di queste scoperte potevano essere prevenute le malattie alle arterie coronariche e gli infarti, la stessa cosa poteva succedere anche con molte altre malattie di oggi. Negli ultimi anni, il mio istituto di ricerca, in collaborazione con scienziati e dottori di tutto il mondo, ha verificato al di là di ogni dubbio che le seguenti malattie sono causate principalmente da carenze protratte di questi micronutrienti (vitamine, minerali, ecc.). Con l'assunzione di una quantità ottimale di questi micronutrienti attraverso l'alimentazione o sotto la forma di integratori si possono ampiamente prevenire le seguenti condizioni: alta pressione sanguigna (causata dalla mancanza a lungo termine di micronutrienti in milioni di cellule delle pareti dei vasi sanguigni), insufficienza cardiaca (carenza di micronutrienti in milioni di cellule del cuore), battito cardiaco irregolare, problemi circolatori di natura diabetica e altro.

Un'altra importante scoperta riguarda il modo naturale di impedire alle cellule tumorali di diffondersi nel corpo. Alcuni anni fa avevo pubblicato l'informativa che tutte le cellule tumorali, a prescindere dal tipo di cancro e dall'organo in cui esso ha inizio, si diffondono nello stesso modo. Usano delle cosiddette "forbici biologiche" (enzimi) che sono in grado di tagliare le molecole di tessuto (collagene) del nostro corpo. Quanto più il tipo di cancro è aggressivo, tanto più produce enzimi che distruggono il collagene.

Questa eccessiva produzione di enzimi che può distruggere i tessuti può essere rallentata o interamente bloccata in modo naturale, usando gli aminoacidi lisina e prolina, in combinazione con vitamina C e altri micronutrienti. Recentemente il nostro istituto di ricerca ha scoperto che tutti i tipi di cellule cancerose studiate possono essere arrestati attraverso la sinergia di questi nutrienti in grado di bloccare l'azione degli enzimi. In Europa e in America ci sono già decine di migliaia di malati di cancro che si servono di questo modo naturale di prevenire e curare la malattia. Centinaia di essi sono già guariti. Questo è ancora più importante se consideriamo che finora la medicina convenzionale ha considerato il cancro una sentenza di morte. Noi abbiamo attentamente seguito molti malati di cancro osservando ai raggi x i loro polmoni o le ossa prima e dopo questa terapia naturale. Potete consultare la documentazione di questi successi sul sito web della nostra Fondazione: www.dr-rath-health-foundation.org.

Perciò mi trovo nella posizione privilegiata di aver contribuito al controllo di alcune delle più diffuse malattie moderne. La sola domanda che rimane è: perché queste informazioni non sono state diffuse immediatamente in tutto il mondo? Per rispondere a queste domande dobbiamo parlare ancora del business degli investimenti farmaceutici, che combatte attivamente qualsiasi conquista che permetta il debellamento del mercato mondiale della malattia.



Lei è il fondatore di un nuovo concetto di medicina: la "medicina cellulare". Può spiegare cos'è la medicina cellulare e quali sono i vantaggi della sua implementazione?



Oggi la medicina è divisa in discipline diverse in base agli organi del corpo. La cardiologia si occupa del cuore, la gastroenterologia dell'intestino, l'ortopedia delle ossa. Questo approccio mirato agli organi non tiene conto del fatto che la salute e la malattia non sono determinate a livello di organi, ma a livello dei milioni di cellule che costituiscono gli organi e il corpo umano. La causa più importante del malfunzionamento delle cellule e infine della malattia è la mancanza di bioenergia a livello cellulare. Le più importanti molecole bioenergetiche necessarie per il funzionamento ottimale delle cellule sono quelle biocatalizzatrici, piccole molecole che accelerano le reazioni chimiche di queste cellule. Le più importanti fra queste molecole naturali sono le vitamine, i minerali, gli elementi traccia e taluni aminoacidi. La medicina cellulare è una nuova branca della medicina che applica questo sapere alla prevenzione e alla cura delle più comuni malattie di oggi. Nel nostro istituto di ricerca di medicina cellulare continuiamo a investigare sulle specifiche necessità di questi micronutrienti per prevenire e correggere malattie specifiche, come le cardiopatie, il tumore e le malattie infettive.

Appare chiaro che la medicina del ventunesimo secolo sfrutterà il sapere su scala globale, permettendo all'umanità di liberarsi dalle più diffuse malattie di oggi, tra cui le cardiopatie e il cancro. Non c'è tempo da perdere: chiunque comprende questo principio anche senza una laurea in medicina. Ogni professionista del settore sanitario, ogni politico responsabile della salute del suo popolo dovrebbe approfondire immediatamente la conoscenza di questi fatti e sviluppare programmi sanitari nazionali a partire da questa consapevolezza.



Perché ritiene che la cura e il controllo naturale siano migliori e più efficaci del tradizionale trattamento farmaceutico



L'industria farmaceutica è un'industria per investimenti. Per sua natura non può e non vuole produrre medicine che possano prevenire debellare le malattie, perché ciò eliminerebbe le malattie in quanto mercato per l'uso continuato di queste medicine. Questo fatto è difficile da comprendere e ancora più duro da accettare. Ma è la verità e tutti dovrebbero saperlo.

Di conseguenza, l'80% dei prodotti farmaceutici attualmente sul mercato non è di provata efficacia, ma si limita a nascondere i sintomi. Come diretta conseguenza di ciò, le più diffuse malattie di oggi come le cardiopatie, il cancro, l'AIDS e molte altre non vengono contenute, ma piuttosto continuano a diffondersi benché siano disponibili alternative efficaci, non brevettabili.

Gli studenti di biologia e biochimica di tutto il mondo studiano il ruolo dei micronutrienti per il funzionamento ottimale delle cellule. Purtroppo, l'industria farmaceutica ha un tale controllo sulla formazione medica di tutto il mondo che fino ad ora questi risultati scientifici non sono stati applicati alla risoluzione di problemi clinici. Le precondizioni affinché il mondo possa godere dei vantaggi delle cure naturali sono l'accettazione dei nuovi risultati e la rimozione delle barriere artificiali nel campo medico, economicamente motivate dal business degli investimenti farmaceutici nella malattia.



Il due volte premio Nobel Dr. Linus Pauling ha definito i suoi risultati significativi. Perché?



Linus Pauling è stato l'unico scienziato ad aver ricevuto due premi Nobel non in condivisione. Il primo premio Nobel gli fu conferito per la Chimica e il secondo per la Pace, per il suo impegno nella realizzazione del primo accordo sul disarmo, il bando parziale dei test nucleare nel 1963. Linus Pauling è stato un gigante della scienza nel ventesimo secolo. Ha risolto la struttura molecolare di innumerevoli molecole organiche e inorganiche. È stato il primo a scoprire le proprietà strutturali delle proteine (alfa-elica) e la prima malattia genetica (anemia falciforme).

Ho conosciuto Linus Pauling più di vent'anni fa, quando ero portavoce degli studenti di medicina in Germania e nel consiglio dell'associazione studenti di medicina dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Ma la nostra frequentazione a quel tempo non era basata principalmente sulla scienza, quanto piuttosto sul nostro comune interesse a lavorare per la pace e il disarmo nucleare.

Anni dopo, la mia ricerca nel campo della salute cardiovascolare mi portò a riconoscere l'importanza del ruolo delle vitamine e discussi con lui di queste scoperte. Pauling riconobbe immediatamente l'importanza di questa scoperta e mi invitò a diventare il primo direttore della ricerca cardiovascolare nel suo istituto in California.

Linus Pauling ed io eravamo più che colleghi. Avevamo in comune una visione del mondo più sano e più pacifico. Pertanto, non è sorprendente che poco prima della sua morte, Pauling abbia affermato che senza dubbio mi considerava come il suo successore.



Come ha reagito la comunità scientifica tradizionale al suo lavoro e alle sue ricerche?



Le nuove scoperte attraversano tre fasi. Prima vengono messe in ridicolo, poi vengono duramente combattute e infine accettate come ovvie. Le mie scoperte nel campo della salute cardiovascolare e del cancro non fanno eccezione. In una comunità medica che considera interventi meccanici quali le operazioni di bypass e il catetere a pallone (angioplastica) come le "soluzioni" all'epidemia cardiovascolare e la radioterapia a la chemioterapia come le "soluzioni" al cancro, la possibilità di una prevenzione naturale, sicura ed economica e il controllo di questi problemi sanitari è stato niente di meno che una rivoluzione.

Nel campo della salute cardiovascolare ci sono voluti più di 10 anni dalla pubblicazione del mio famoso saggio scientifico "Soluzione all'enigma della malattia cardiovascolare" per raggiungere un punto di svolta nella sua accettazione. Ma alla fine questo è avvenuto, il 4 maggio 2002. La Stanford University, una delle principali scuole mediche del mondo, mi invitò a presentare questa scoperta al loro simposio organizzate dalla facoltà di medicina. Questo invito rifletteva la crescente accettazione da parte del pubblico della nostra scoperta della cardiopatia come forma precoce dello scorbuto, la malattia dei marinai.

Questa presentazione metteva in luce per la prima volta, in un'istituzione medica prestigiosa che è stata utilizzata per più di un secolo dal cartello farmaceutico, alcune delle principali domande irrisolte della cardiologia: "Perché gli animali non sono soggetti ad attacco cardiaco e gli uomini sì". Perché subiamo attacchi di cuore e non al naso, perché soffriamo di indurimento delle arterie (arteriosclerosi) ma non delle vene. La "venosclerosi", infatti, è sconosciuta. L'intera presentazione è documentata sul sito della nostra Fondazione.

In modo simile, nel campo del cancro passarono circa 10 anni prima che la pubblicazione della mia scoperta dell'arresto naturale del cancro attraverso l'applicazione di lisina e altri micronutrienti fosse presentata ufficialmente. L'8 marzo 2002 questa scoperta fu annunciata a tutta pagina nel più grande giornale del mondo, USA Today. Si è diffusa alla velocità della luce e molte istituzioni stanno utilizzando questa conoscenza.

Mentre non ho incontrato opposizione sul piano scientifico, l'opposizione dell'industria farmaceutica è stata feroce. Negli ultimi cinque anni la loro principale strategia è stata volta a rendere fuorilegge la diffusione di queste scoperte naturali, non brevettabili, nel campo sanitario per proteggere i loro investimenti mondiali multimiliardari nel settore della malattia.



Qual è stato l'impatto dei suoi libri sull'industria farmaceutica?



Nel mio libro "Perché gli animali non sono soggetti ad attacco cardiaco e gli uomini sì" ho elencato per la prima volta le "leggi dell'industria farmaceutica". Queste leggi connotano il business farmaceutico con la malattia come un'industria finalizzata agli investimenti e non alla salute. Queste leggi svelano il principio di brevettabilità come un principio che fa deviare le direzioni della ricerca verso il guadagno e non a dare una risposta ai bisogni sanitari dei popoli del mondo. Questo libro accusava apertamente l'industria farmaceutica per la morte prematura di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo negli scorsi decenni e per la rovina finanziaria di intere economie. Lo smascheramento della più grande industria per investimenti del mondo come un progetto fraudolento multimiliardario è stato un atto coraggioso. Quando, per la prima volta della storia, ho detto apertamente queste cose ad una platea di 3500 persone in Germania, nel mio discorso del 21 giugno 1997, l'effetto si è fatto sentire in tutto il mondo.

La sola ragione per cui l'industria farmaceutica non si è vendicata contro di me è perché ho collegato questo "business della malattia" senza scrupoli con il più grande crimine contro l'umanità commesso nel XX secolo: il genocidio durante la seconda guerra mondiale. È storicamente dimostrato che il più grande cartello petrolchimico e farmaceutico d'Europa finanziò l'ascesa di Hitler al potere 70 anni fa. La seconda guerra mondiale fu principalmente una guerra per la conquista delle risorse naturali nell'Europa dell'est e in Asia.

Il Tribunale militare di Norimberga nel 1946/47 stabilì che la seconda guerra mondiale non sarebbe stata possibile senza questo cartello petrolchimico chiamato I.G. Farben. In conseguenza della sentenza emessa dal tribunale, la I.G. Farben fu divisa in Bayer, BASF e Hoechst e alcuni dei suoi dirigenti furono condannati per aver iniziato una guerra contraria al diritto internazionale, genocidio, sfruttamento e saccheggio di proprietà pubblica e privata in paesi stranieri e altri crimini contro l'umanità. La storia degli antefatti aziendali dietro la seconda guerra mondiale è documentata da un libro di Joseph Borkin "The Crime and Punishment of IG Farben" (Delitto e castigo della I.G. Farben), che è presente sul sito della nostra Fondazione.

Così, fin dall'inizio della mia strategia di smascheramento, l'industria farmaceutica si è messa sulla difensiva, e non è un caso che non abbiano mai cercato di vendicarsi o di querelarmi per diffamazione. Nel frattempo, i miei sforzi decennali per smascherare l'industria farmaceutica come un'organizzazione fraudolenta da molti miliardi di dollari sono stati coronati da un grande articolo nella più grande rivista settimanale d'Europa, "Der Spiegel". L'articolo accusa apertamente l'industria farmaceutica di frode e inganno, di mettere a rischio la vita delle persone, danneggiare le economie dei paesi per miliardi di dollari e molte altre attività che io avevo denunciato negli anni precedenti. Sono passati 5 anni tra il mio primo discorso pubblico contro il business farmaceutico della malattia e la grande copertura dei media che ora conferma questi fatti. La cosa non sorprende, in quanto questo articolo conferma anche che l'industria farmaceutica è strettamente collegata con i più grandi decisori politici del mondo. Rivela anche che tuttora, se un governo vuole agire contro il business farmaceutico della malattia, le ambasciate americane intervengono direttamente a favore del governo USA!

Io sono lieto di essere un pioniere non solo nel campo della medicina naturale, ma anche nello smascherare il business farmaceutico della malattia. L'articolo in "Der Spiegel" del 31 marzo 2003 è il primo tassello del domino che farà crollare le mura dell'industria farmaceutica in un futuro non troppo lontano. Altri media seguiranno. E questa è una cosa positiva. È semplicemente assurdo che la salute di milioni di persone e le economie dei paesi del mondo siano sacrificati per un pugno di investitori che si rinnovano costantemente dando sostegno a politici senza scrupoli, comprese le attuali amministrazioni degli Stati Uniti e della Gran Bretagna, allo scopo di mantenere artificialmente questa frode multimiliardaria sul nostro pianeta.



I suoi libri sono reperibili in tutto il mondo?



I miei libri sono stati tradotti in più di 10 lingue e sono disponibili nella maggior parte delle lingue in formato cartaceo. Sono disponibili anche in formato elettronico sul nostro sito, così che chiunque sia interessato può leggerli lì. Stiamo moltiplicando gli sforzi per continuare a diffondere queste informazioni salvavita per milioni di persone, compresa la prevenzione naturale e la terapia per le cardiopatie, il cancro e altri problemi clinici diffusi.

Queste informazioni sono di tale importanza che dovrebbero essere diffuse immediatamente in tutto il mondo. Siamo grati a qualsiasi giornale, stazione radiofonica, canale televisivo e altri media che, comprendendo l'importanza di questo messaggio, contribuiscano a diffonderlo. I libri più importanti sono tre. Il primo è "Why Animals Don't Get Heart Attack – But People Do" (Perché gli animali non sono soggetti ad attacco cardiaco e gli uomini sì), che descrive le scoperte su infarto, ictus, alta pressione sanguigna, insufficienza cardiaca, battito cardiaco irregolare e altri problemi cardiovascolari. Il secondo è "Cancer" (Cancro), che descrive le scoperte nel controllo naturale del cancro. Questo libro spiega per la prima volta che il cancro non è più una sentenza di morte. Il terzo libro che ho scritto è una documentazione della mia decennale battaglia contro il cartello farmaceutico. Il suo titolo è "In The Name Of Mankind" (In nome dell'Umanità).



Perché non abbiamo sentito parlare in precedenza di queste scoperte?



La risposta è ovvia. L'industria farmaceutica non si è sviluppata in modo naturale. È stata creata artificialmente da investitori che, per arricchirsi con le malattie, hanno dovuto impedire la diffusione mondiale di cure mediche naturali, non brevettabili.

All'inizio del XX secolo il gruppo Rockefeller controllava già la maggior parte del business del petrolio negli Stati Uniti e in molti altri paesi. Basandosi su ricavi per miliardi di dollari, questo gruppo d'investimento ha definito un nuovo mercato: il corpo umano. I profitti o utili sul capitale investito dipendevano dalla brevettabilità dei farmaci inventati. I miliardi di dollari di profitti di questa nuova industria per investimenti furono utilizzati per convertire sistematicamente la medicina in un affare di investimenti manovrato a livello farmaceutico. Nel giro di poche decine di anni, la medicina fu controllata da questi gruppi d'interesse attraverso la loro influenza nelle scuole mediche, nei mass media e nella politica.

Uno dei principali problemi affrontati da quest'industria è stata la concorrenza con i prodotti sanitari naturali. Fra il 1920 e il 1935 furono scoperte la maggior parte delle vitamine e nutrienti naturali necessari per un metabolismo cellulare ottimale. Al mondo scientifico apparve chiaro che senza queste molecole essenziali per il metabolismo cellulare, le cellule non avrebbero funzionato adeguatamente, dando origine a malattie.

Gli strateghi degli investimenti farmaceutici se ne sono resi conto e si sono lanciati in una campagna globale per impedire che queste informazioni salvavita divenissero disponibili per le persone di tutto il mondo. Ma il mettere sotto silenzio queste informazioni è stato solo il primo passo. Fra le misure strategiche adottate per la costruzione di questo piano affaristico farmaceutico truffaldino c'è stato il gettare discredito sulle informazioni sanitarie riguardo a queste terapie naturali, non brevettabili e infine la messa al bando di qualsiasi iniziativa preventiva e terapeutica relativa alle terapie naturali.

Tutte queste misure avevano un solo scopo: mettere al sicuro l'industria farmaceutica per investimenti, basata su medicinali brevettabili che semplicemente mascherano i sintomi, dalle terapie naturali non brevettabili, che sono essenziali per mantenere la salute cellulare. In totale contrasto, le prove scientifiche sulle molecole naturali, essenziali per le funzioni basilari delle cellule e descritte nei testi di biologia, divennero una questione di vita o di morte per questo business. Se si possono impedire le malattie ottimizzando la salute cellulare, l'intero business degli investimenti sulle malattie è minacciato. Se una malattia viene prevenuta o debellata, semplicemente non rappresenta più un mercato.

È particolarmente importante riflettere sull'influenza dell'industria farmaceutica sulla professione medica. Attraverso la fondazione di scuole mediche private negli Stati Uniti, compresa le università della cosiddetta "Ivy League" come Harvard, Yale, Mayo Clinic e altre, l'industria farmaceutica ha puramente e semplicemente acquistato l'opinione medica nel mondo. A velocità crescente, l'insegnamento delle terapie mediche si è concentrato sui farmaci di sintesi mentre le terapie naturali sono state praticamente messe al bando come "superate".

Quasi nessuno fra i laureati usciti dalle scuole mediche negli ultimi decenni ha imparato che il primo premio Nobel per il ruolo della vitamina C nel metabolismo cellulare è stato assegnato nel 1937. Così, in più di cinquant'anni, generazioni intere di medici (milioni, in tutto il mondo) sono uscite dall'università senza alcuna conoscenza del ruolo salvavita e dei benefici per la salute delle vitamine, dei minerali e degli elementi traccia.

Chiunque può comprendere le devastanti conseguenze di questa strategia di investimenti sulla salute umana osservando i seguenti fatti. Quasi nessuno fra i 6 miliardi di esseri umani che vivono sulla terra sa che il corpo umano non produce vitamina C. Oggi è provato scientificamente che la stessa molecola delle vitamine (in grado di proteggere le arterie dallo scorbuto, la "malattia dei marinai") è anche il fattore principale di prevenzione dall'infarto, dall'ictus e da altri problemi cardiovascolari. Pertanto, la semplice messa al bando di queste conoscenze salvavita da parte della professione medica per gli interessi dell'industria farmaceutica, ha deliberatamente creato l'epidemia cardiovascolare, l'epidemia numero uno nel mondo civilizzato e in molte aree urbane dei paesi in via di sviluppo.

Quasi nessuna delle persone che oggi vivono sulla terra sa che il corpo umano non produce l'aminoacido naturale lisina, un mattone essenziale delle proteine. Ora è stato dimostrato che questa molecola naturale, la lisina, è uno dei più importanti fattori per impedire alle cellule tumorali di diffondersi nel corpo. Il cancro è la seconda più grande epidemia del mondo industrializzato e i medicinali venduti durante l'ultimo mese di vita di un paziente rappresenta uno dei mercati più floridi del business della malattia.

Perciò, all'inizio del XXI secolo, l'umanità si sta svegliando da un incubo. Attraverso la diffusione di semplici informazioni sanitarie sulle molecole necessarie per un funzionamento cellulare ottimale ma che non sono prodotte dal nostro corpo, due vite su tre nei paesi industrializzati e nei paesi in via di sviluppo avrebbero potuto essere salvate. E dobbiamo anche renderci conto che se la gente è rimasta "addormentata" per un intero secolo non è perché manca d'intelligenza. Per far funzionare il loro business ingannevole e fraudolento, le industrie farmaceutiche spendono miliardi di dollari per questo inganno e per la creazione di una facciata artificiale di "benefattori dell'umanità". A questo fine, la somma spesa per il marketing è il doppio di quella spesa per la ricerca.

Donald Rumsfeld, attuale ministro della guerra degli Stati Uniti, è stato il CEO di varie società multinazionali. Ha ricevuto diverse onorificenze per il servizio prestato in quest'industria, prima di essere nominato per l'attuale incarico nell'amministrazione Bush. Senza dubbio, Rumsfeld e tutti i dirigenti di questo settore, compreso il gruppo d'investimento Rockefeller, conoscono bene questi fatti. Stanno tremando perché la verità sul business della malattia si sta diffondendo in tutto il mondo come un fuoco alimentato dal vento. Se questo accadrà, il loro destino sarà segnato: saranno tutti ritenuti responsabili per la morte di milioni di persone, per malattie che avrebbero potute essere evitate se essi non avessero deciso il contrario. I fatti sono i seguenti: o riescono a trascinare l'umanità in una guerra e in uno scenario globale da "Grande Fratello" o l'umanità li abbatterà. Non ci sono vie di mezzo. È questo il retroscena dell'attuale guerra. È per questo che cercano di conquistare l'intero pianeta.

Per più di un secolo, la precondizione del progetto fraudolento della multimiliardaria industria farmaceutica è stata la messa al bando di informazioni sanitarie salvavita naturali e non brevettabili per la prevenzione delle più comuni malattie moderne. Perciò non possiamo sorprenderci se questo è esattamente ciò che hanno fatto e se non abbiamo sentito parlare di queste scoperte fino a oggi.



Ma l'Organizzazione Mondiale della Sanità non si è preoccupata di promuovere la nutrizione?



L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) è nata oltre 50 anni fa allo scopo di promuovere la salute delle persone in tutto il mondo. Una delle sue prime preoccupazioni fu la diffusione delle informazioni sul tema della nutrizione. Per circa dieci anni, insieme alla FAO (Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura), l'OMS ha pubblicato dei rapporti annuali congiunti sulla nutrizione.

A quel punto, però, gli interessi degli investimenti farmaceutici avevano assunto il pieno controllo dell'OMS. Da allora in poi l'organizzazione si è trasformata nel suo opposto. Nel 1963, soltanto 15 anni dopo la sua fondazione, quella stessa OMS nata per servire i popoli della Terra era diventata uno strumento nelle mani del cartello farmaceutico globale. Nel 1963 fu istituita una nuova commissione allo scopo specifico di combattere l'uso dei micronutrienti (vitamine, minerali e aminoacidi) nella prevenzione, la cura e il debellamento delle malattie. Lo scopo della cosiddetta commissione "Codex Alimentarius" (standard nutrizionale) dell'OMS/FAO era di imporre "limiti superiori" artificiali per impedire che la gente iniziasse a utilizzare queste sostanze naturali a fini terapeutici. La stessa commissione ha intrapreso una "guerra santa" contro la diffusione delle informazioni relative alla medicina naturale e ai benefici comprovati di tali micronutrienti. Pertanto, il farmacartello ha sfruttato lo strumento globale rappresentato dall'OMS per promuovere la prima legislazione globale: leggi protezioniste per garantire artificiosamente il monopolio sanitario globale dei farmaci brevettati.

Così, negli ultimi 40 anni, l'organizzazione creata per promuovere la salute delle persone, è stata asservita agli interessi di un manipolo di investitori e costretta a fare l'esatto contrario: tenere la gente all'oscuro di informazioni di vitale importanza, in grado di prevenire le più comuni malattie odierne.

La pubblicazione del mio programma in dieci punti: "Salute per tutti entro il 2020" al Vertice di Johannesburg, nell'agosto 2002, ha segnato una svolta importante per questa Organizzazione. Avendo messo a conoscenza oltre 100 Capi di Stato della natura fraudolenta del mercato farmaceutico e delle alternative proposte dalla medicina naturale, la battaglia per la riconquista dell'OMS in favore dell'umanità è iniziata. Alla testa di questa battaglia si trovano i paesi in via di sviluppo, come Africa, Sud America e Asia. Ma non dobbiamo farci illusioni, perché le forze del farmacartello, trincerate dietro l'OMS, non si arrenderanno volontariamente.

L'umanità deve aprire gli occhi e capire che i gruppi d'interesse che hanno trasformato l'OMS nel proprio opposto sono gli stessi che hanno fomentato la guerra in Iraq e l'attuale crisi internazionale. Perciò, la guerra per il controllo dell'OMS sarà combattuta con la stessa brutalità di qualsiasi guerra militare. Il paragone non è affatto inopportuno, dopo tutto in entrambi i casi le vittime sono milioni di persone.

Il risultato di questa guerra per il controllo dell'OMS è sicuro: la battaglia sarà vinta dai popoli della terra che, per il bene loro e di tutte le generazioni a venire, riassumeranno il controllo di questa organizzazione. Il tempo necessario a raggiungere tale risultato dipenderà dalle stesse persone che, informate degli sviluppi, ne metteranno al corrente i loro governi e agiranno a livello nazionale e internazionale. Allo stesso tempo, è necessaria la presenza di organizzazioni che non possano essere comprate, corrotte o influenzate in alcun modo. La Fondazione per la Salute del Dr. Rath è stata creata al fine di contribuire al raggiungimento di tale obiettivo.



Ha citato la Commissione Codex Alimentarius. Cosa può dirci di più sull'argomento?



Il Codex Alimentarius è una commissione dell'OMS e della FAO. Circa la metà dei membri che la compongono è direttamente o indirettamente legata all'industria farmaceutica. Mentre il Codex Alimentarius affronta un'ampia gamma di problematiche legate alla protezione alimentare, la stragrande maggioranza dei suoi sforzi, delle risorse e del tempo viene sprecata nella battaglia del farmacartello contro la circolazione delle conoscenze della medicina naturale in materia di vitamine, minerali e altri nutrienti essenziali.



Dopo le mie scoperte della relazione tra scorbuto e malattia cardiaca, il successo del mio libro "Perché gli animali non sono soggetti ad attacco cardiaco e gli uomini sì" e il fallimento del primo tentativo di dichiarare illegali le terapie naturali negli Stati Uniti nel 1994, nel 1995 le case farmaceutiche hanno dato nuova vita al "Codex Alimentarius". Da quel momento in poi tutti i loro sforzi si sono concentrati sulla protezione del "business della malattia" dai micronutrienti, efficaci e sicuri. Ora la commissione si riunisce ogni anno a porte chiuse. Il suo obiettivo primario è dichiarare illegali le terapie legate a vitamine, minerali e altri nutrienti essenziali. Tali raccomandazioni prive di scrupoli saranno fatte per conto del farmacartello all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, cui si chiederà di trasformarle in leggi vincolanti per tutti i paesi membri delle Nazioni Unite, cioè tutto il mondo. Questo, almeno, è il piano del cartello farmaceutico.

Negli ultimi anni abbiamo organizzato frequenti manifestazioni di protesta contro i piani del farmacartello, attraverso conferenze scientifiche, riunioni e campagne di protesta rivolte ai membri della commissione Codex e dei governi che ancora la sostengono. Nel corso dell'ultima campagna i governi e i parlamentari dei paesi che ancora appoggiano questa azione senza scrupoli, sono stati sepolti sotto oltre 600 milioni (!) di lettere di protesta.

Alla vigilia della riunione del Codex del novembre 2002 a Berlino, si è svolta una conferenza di esperti in materia di salute provenienti da tutto il mondo, compreso il Sud Africa. È stato proprio durante questa riunione del Codex che la delegazione ufficiale sudafricana ha smascherato l'ipocrisia che si cela dietro il Codex Alimentarius. Per comprendere il significato di questo passo è necessario tenere conto di alcuni fatti.

Nessun essere umano sano di mente si sognerebbe di avallare una tale messa al bando della medicina naturale. Pertanto, il cartello farmaceutico aveva necessità di fornire un pretesto ai politici ancora indecisi se dichiarare illegali o no le terapie naturali. Tale pretesto è stato fornito sotto forma di presunti effetti collaterali, assolutamente inesistenti, nelle vitamine. Ovviamente, tali effetti collaterali esistono soltanto nelle menti malate di coloro che costituiscono i gruppi d'interesse farmaceutici, per ungere gli ingranaggi della loro macchina delle public relations globali. Le vitamine, i minerali e gli aminoacidi sono i mattoni della vita e il corpo umano è in grado di eliminarne le quantità in eccesso senza alcun problema.

L'esatto contrario dei medicinali di sintesi: dal momento che sono sintetici, il corpo non li conosce ed è questa la causa dei gravi effetti collaterali legati alla quasi totalità dei medicinali. Secondo quanto pubblicato nel Journal of the American Medical Association del 15 aprile 1998, gli effetti collaterali mortali di alcuni farmaci sono diventati la quarta causa di morte nei paesi industrializzati. Ignorando tutti questi fatti, la macchina delle public relations dell'industria farmaceutica cerca di manipolare l'opinione pubblica mondiale e sfruttare il mondo politico per diffondere le raccomandazioni prive di scrupoli del Codex Alimentarius.

È alla luce di tutto ciò che dobbiamo apprezzare la posizione presa dal governo sudafricano alla riunione del Codex del 2002, che ha smascherato l'ipocrisia di decenni di operato del cartello farmaceutico all'interno del Codex e appoggiato le nostre ragioni attraverso la posizione ufficiale di un governo. Ma non si è trattato di una coincidenza. Due anni prima il governo sudafricano si era opposto al farmacartello rifiutandosi di pagare le royalty sui farmaci contro l'AIDS.

Le loro ragioni erano perfettamente chiare: pagare quelle royalty esorbitanti li avrebbe resi inaccessibili per la stragrande maggioranza degli abitanti del Sud Africa e dei paesi in via di sviluppo. Insistendo nel perseguire questi enormi margini di profitto, l'industria farmaceutica sta deliberatamente mettendo a repentaglio la vita di milioni di persone in Africa e nel resto del mondo. Il farmacartello, vale a dire l'International Federation of Pharmaceutical Manufacturers (Federazione internazionale dei produttori di farmaci) ha avuto l'arroganza di trascinare il governo sudafricano davanti al tribunale di Pretoria. Naturalmente, questa battaglia non è stata vinta in un'aula di tribunale, ma davanti all'opinione pubblica.

Per il farmacartello è stato impossibile continuare questo contenzioso in seguito alle proteste a livello mondiale volte ad abbattere gli interessi del business della malattia. Nel gennaio 2001, solo poche settimane dopo aver avviato la causa contro il governo sudafricano, il cartello farmaceutico si è ritirato dalla contesa. Il governo sudafricano ha riportato una vittoria storica sul farmacartello. Nel frattempo, molti altri paesi stanno seguendo questo esempio, producendo da sé le proprie medicine ed eliminando la necessità di pagare cifre impossibili per i brevetti.



Ha parlato dei farmaci anti-AIDS. Ci sono alternative naturali a queste medicine?



È un dato di fatto scientifico che quasi tutti i virus possono essere parzialmente o completamente bloccati dalle terapie naturali. L'ascorbato (vitamina C) riduce il tasso di riproduzione dei virus. Uno studio pubblicato sull'autorevole Proceedings of the National Academy of Science USA dimostrava, nel 1990, che grandi quantità di vitamina C assunte quotidianamente erano in grado di bloccare di oltre il 99,9% il tasso di riproduzione del virus dell'HIV! Si tratta della pubblicazione scientifica più letta a livello mondiale. Quindi, da oltre un decennio, l'industria farmaceutica, l'Organizzazione Mondiale della Sanità e la classe medica in generale sapevano dell'esistenza di medicine alternative, naturali e non brevettabili. Per di più, tali trattamenti naturali sono molto più efficaci nel controllo della malattia di uno qualsiasi degli attuali approcci farmacologici.

Altra sostanza critica per bloccare la diffusione dei virus è l'aminoacido lisina. Dal momento che il meccanismo di diffusione di tutti i virus consiste nel digerire il tessuto circostante (collagene) con l'aiuto di enzimi (collagenasi), neutralizzare tali enzimi permetterà di ridurre o impedire la diffusione del virus. È stato dimostrato che gli aminoacidi naturali lisina e prolina sono in grado di produrre questo effetto. Inoltre, è provato che la vitamina A ed altri nutrienti essenziali sono in grado di migliorare il sistema immunitario, contribuendo quindi all'efficace prevenzione e trattamento dell'AIDS.

Abbiamo documentato molti di questi studi sul sito web della Fondazione e sono a disposizione di tutti coloro che vorranno approfittarne e diffondere questo importante messaggio: pazienti, professionisti e politici che operano nel campo della salute.



Perché ritiene che il programma delle Nazioni Unite contro l'AIDS vada a vantaggio dell'industria farmaceutica?



La maggior parte dei programmi delle Nazioni Unite è sotto il controllo dei gruppi d'interesse farmaceutici. E questo vale anche per il programma contro l'AIDS. Dobbiamo renderci conto che per l'industria farmaceutica è iniziata una battaglia per la credibilità nei paesi in via di sviluppo oltre che nei paesi industrializzati. Sempre più numerosi sono i paesi che prendono coscienza dell'esistenza delle alternative naturali ai farmaci di sintesi; le terapie naturali, oltre ad essere più efficaci sono anche disponibili a costi ridotti, non gravate da onerose royalty sui brevetti. Così, molti governi si sono resi conto del piano fraudolento e privo di scrupoli del "business della malattia" messo in atto dall'industria farmaceutica e stanno ridirigendo le proprie strategie sanitarie nazionali verso un approccio naturale.

Qualsiasi nazione decida di uscire dal business della malattia è un chiodo piantato nella bara dell'industria farmaceutica. Una tale decisione non significa soltanto minori profitti per l'industria farmaceutica in quel paese. C'è una conseguenza ancora più importante da considerare: ogni nazione che volta le spalle al business della malattia aiuta il mondo intero ad aprire gli occhi su un fraudolento gioco d'interessi che da decenni viene alimentato e promosso dai gruppi d'interesse farmaceutici.

Mano a mano che sempre più paesi riusciranno a liberarsi dal giogo del cartello farmaceutico, le conseguenze per questo settore si fanno devastanti. Immaginate cosa accadrà quando sempre più paesi nel mondo si renderanno conto che l'epidemia di AIDS può essere contenuta mediante un apporto sufficiente di vitamina C ed altre terapie naturali non brevettabili. Immaginate la reazione dei popoli che si renderanno conto che l'industria farmaceutica ha deliberatamente nascosto informazioni salvavita su questi ingredienti naturali?

Stiamo assistendo ad un abbandono delle case farmaceutiche su scala globale. I governi di Giordania, Emirati Arabi Uniti, Nigeria, Sud Africa, Angola, Malawi e molti altri paesi africani, insieme alla Repubblica Popolare Cinese, hanno deciso di intraprendere strategie sanitarie naturali. L'industria farmaceutica si trova davanti a un vero e proprio effetto domino: il crollo del "muro di Berlino" del business globale della malattia.

Per aiutare i popoli e le nazioni più colpiti dall'AIDS, le Nazioni Unite e tutti i suoi organismi dovrebbero approfittare dei passi avanti compiuti dalla medicina naturale e rendere queste conoscenze e terapie disponibili al più presto a tutti i popoli della Terra.



Non pensa di farsi dei nemici attaccando gruppi d'interesse potenti come l'industria farmaceutica?



Mi trovo a fronteggiare questi potenti avversari fin da quando ho raccolto il testimone dal due volte premio Nobel Linus Pauling. Fin dall'inizio ero perfettamente consapevole che la scoperta della relazione tra scorbuto e malattia cardiaca sarebbe bastata da sola ad incenerire per sempre un mercato farmaceutico da molti milioni di dollari. Così, intraprendere questa battaglia per la liberazione dell'umanità dal giogo di questa industria truffaldina e immorale è stata una mia libera scelta.

Se mi guardo indietro, sento di aver imparato alcune cose importanti. Se uno scienziato, un uomo che può davvero cambiare la storia dell'umanità, riesce a provocare il crollo di uno dei maggiori settori d'investimento del pianeta, non lo fa soltanto grazie alle proprie forze. Il motivo principale per cui, con l'aiuto di alcune persone, sono riuscito a mettere in difficoltà il maggiore settore d'investimento dell'industria farmaceutica del XX secolo è che l'industria stessa si basava sull'inganno: promettendo la "salute" e vendendo malattie anche peggiori.

Una volta smascherata la frode, non c'era più niente che potesse impedirle di crollare. Perciò, durante tutti gli anni in cui mi sono scagliato contro l'industria farmaceutica, accusandola pubblicamente di basarsi sull'inganno e di mettere a repentaglio la vita di milioni di persone, questa non ha mai osato contrattaccare apertamente. Né ha mai messo pubblicamente in dubbio le mie scoperte scientifiche.

Ciò che si è verificato, invece, è stato un tentativo di screditare la mia persona da parte di media ed editorialisti dipendenti dal cartello farmaceutico. Ma questo è il destino di chiunque si azzardi a combattere per una giusta causa. Spero che i giovani, le future generazioni, seguiranno il mio esempio e avranno il coraggio di combattere per ciò che riterranno giusto quando verrà il loro momento.

Per quanto riguarda la mia sicurezza personale, in molti mi chiedono se non temo per la mia vita. Pensano all'ultimo romanzo di John Le Carré, "Il giardiniere tenace", e al fatto che il modello economico dell'industria farmaceutica non ha il minimo rispetto per la vita. Nell'epilogo, lo stesso John Le Carré scrive che, mentre lavorava al suo libro, si è reso conto che in confronto alla realtà del settore farmaceutico il suo romanzo sembra una cartolina delle vacanze.

Chi, come me, si trova in una situazione privilegiata ed è in grado di fare la differenza per la vita di milioni di persone per molte generazioni a venire, non può far altro che prendere la decisione giusta. Gridare la verità a chiunque e dovunque è la miglior protezione dai gruppi d'interesse che combatto. La serie di lettere aperte che ho fatto pubblicare a nome della Fondazione in diversi paesi è solo un altro passo in questa direzione.



Quali erano gli obiettivi della sua campagna d'informazione globale "Pensate alla salute - non fate la guerra"?



Fin dall'inizio di questa crisi internazionale, la gente ha dimostrato di vedere con un certo sospetto la cosiddetta "guerra al terrorismo" dell'amministrazione Bush. In ciascuna delle manifestazioni contro questa guerra, in ogni parte del mondo, si sono visti striscioni che rivelavano la vera causa di questa guerra: il petrolio.

Ma se l'obiettivo è il petrolio non c'è bisogno di provocare un'isteria di massa a livello globale, non c'è bisogno di trasformare la società statunitense in uno stato paramilitare e tanto meno di creare un "Grande Fratello" fatto di 67.000 persone che spiano gli stessi concittadini: tutto questo in nome di una fantomatica sicurezza. Tutto ciò ha senso soltanto se si ha paura di qualcosa all'interno del paese stesso e se l'intera popolazione costituisce una potenziale minaccia ai profitti economici e alla supremazia politica.

Come ho ripetutamente spiegato nelle mie lettere aperte, la prima a beneficiare della crisi attuale, la guerra in Iraq e la potenziale terza guerra mondiale, è l'industria farmaceutica. Debilitata dalle cause civili in tutto il mondo nell'agosto 2001, l'industria farmaceutica è stata quella che ha tratto maggiore vantaggio dai fatti dell'11 settembre. Nell'estremo tentativo di arginare la perdita di credibilità causata dalle proprie attività fraudolente, i gruppi d'interesse dietro questo settore hanno assistito al crollo di tutto ciò su cui avevano investito.

Se è stato possibile creare il più grande mercato d'investimento del pianeta Terra su un modello fraudolento e la frode viene scoperta, non ci sarà un solo settore della società a non esserne influenzato. E questa è esattamente la situazione che si trova ad affrontare il gruppo Rockefeller. È il motivo per cui Donald Rumsfeld, ex membro esecutivo di una multinazionale farmaceutica, è stato messo a capo del ministero della guerra: una posizione che gli permette di stabilire dove e per quanto tempo le bombe dovranno cadere. È il motivo per cui l'industria farmaceutica è stata l'unico grande finanziatore delle campagne elettorali di George Bush, comprese le elezioni di medio termine del novembre 2002, dominate da una chiara agenda di guerra.

Non dobbiamo farci illusioni: questi gruppi d'interesse, messi di fronte al proprio fallimento, sono pronti a trascinare nel baratro l'intero genere umano. 500 anni fa, una situazione simile ha provocato la transizione europea dal Medio Evo all'Evo Moderno. Messi di fronte al proprio fallimento, i governanti del tempo hanno iniziato una guerra contro il loro stesso popolo. Nella Guerra dei 30 anni (1618-1648), un terzo dell'Europa è stato distrutto e decine di milioni di vite sacrificate.



Potrebbe approfondire questo parallelo storico con la situazione che ha messo fine al Medio Evo?



Quattro secoli fa, milioni di persone in Europa impararono a leggere e a scrivere grazie all'invenzione della stampa e la traduzione dei primi libri dal latino alle lingue del tempo. Questa "liberazione dall'analfabetismo" ha messo fine al Medio Evo in Europa e dato vita a quello che noi definiamo Evo Moderno. Nessuna forza, guerra o dittatura ha potuto togliere a milioni di persone il diritto di leggere e scrivere, il diritto alla conoscenza e a una vita dignitosa.

Allo stesso modo, oggi, nessuna guerra, nessun insulto ai diritti civili, nessuno stato "Grande Fratello" sarà in grado di arrestare il processo di liberazione dell'umanità dal giogo del cartello farmaceutico. Troppe persone sono già morte invano, troppe economie sono già state messe in ginocchio dagli interessi di queste multinazionali, ora i popoli della Terra si stanno rendendo conto di ciò che accade e continueranno a combattere per il loro diritto alle terapie naturali.

La nostra campagna "Pensate alla salute - non fate la guerra" mostra chiaramente gli interessi dell'industria farmaceutica dietro questa guerra e la prossima guerra mondiale già annunciata dall'ex direttore della CIA, James Woolsey. È anche un appello a passare all'azione, a non lasciare che tutto questo accada. Chiunque, in qualsiasi parte del mondo, può beneficiare delle nostre importanti scoperte nel campo della medicina naturale. Ogni famiglia, studio medico, ospedale e sistema sanitario che decida di servirsi della medicina naturale priverà i gruppi d'interesse farmaceutici dei fondi necessari a finanziare la prossima guerra. Ecco perché i due argomenti sono così strettamente correlati.

La gente sta iniziando ad accorgersi che gli stessi gruppi d'interesse che continuano a permettere che le malattie uccidano milioni di persone per i propri interessi finanziari, sono le stesse forze che stanno trascinando l'umanità nella terza guerra mondiale. E sta anche iniziando a rendersi conto che il settore sanitario è l'unico in grado di cambiare il destino del pianeta, portandolo verso la salute e la pace. L'equazione è semplice. Da una parte un manipolo di investitori vuole continuare a sfruttare le malattie e le guerre, dall'altra l'interesse di oltre sei miliardi di persone a vivere in un mondo senza malattie né guerre. Il risultato è sicuro: noi, il popolo, vinceremo, ma perché questo sia possibile sempre più persone devono unirsi a noi.



Chi ha finanziato la sua campagna "Pensate alla salute - non fate la guerra"?



La campagna è stata possibile grazie al contributo di coloro che hanno già beneficiato delle terapie della medicina naturale. Il nostro istituto di ricerca fornisce le conoscenze e i programmi di medicina naturale per il trattamento di malattia cardiaca, insufficienza cardiaca, alta pressione sanguigna, problemi circolatori di natura diabetica, cancro, osteoporosi e molte altre condizioni attraverso le scoperte della ricerca sulle vitamine e la medicina cellulare. Centinaia di migliaia di persone e pazienti in cinque continenti stanno già approfittando di tali scoperte. In molti casi i benefici per la salute superano ampiamente qualunque loro esperienza con i farmaci di sintesi.

Pertanto, chi beneficia dei vantaggi dell'approccio naturale alla medicina vuole anche che tale conoscenza si diffonda in tutto il mondo, per aiutare coloro che ancora non ne sanno nulla. Per questo il sostegno a questa campagna viene soprattutto da chi ha già sperimentato i vantaggi di ciò in cui crede e per cui combatte una battaglia fuori e dentro il proprio corpo. Questa campagna d'informazione mondiale non sarebbe stata possibile altrimenti.



Quali sono stati i risultati più significativi della sua campagna "Pensate alla salute - non fate la guerra"?



Indicando nell'industria farmaceutica l'istigatore e il primo beneficiario dell'attuale crisi internazionale, nonché della guerra, abbiamo fornito un importante contributo alla lotta contro la guerra, privata di qualsiasi legittimazione o consenso da parte della comunità internazionale. Coloro che l'hanno condotta saranno ritenuti responsabili dai tribunali internazionali, se tutta l'umanità si unirà in questa richiesta.

La pubblicazione delle mie lettere aperte sul New York Times non è stata una scelta casuale: il New York Times viene pubblicato in una città che ospita le Nazioni Unite. Nei mesi di febbraio e marzo di quest'anno si è seduto al tavolo delle Nazioni Unite un numero senza precedenti di politici, capi di stato e rappresentanti di governi. Pertanto, le informazioni contenute nelle mie lettere aperte e la denuncia dell'industria farmaceutica come maggiore interessato in questa guerra hanno raggiunto virtualmente tutti i paesi del mondo. Per di più, molti giornali, soprattutto nei paesi più piccoli che nel Consiglio di sicurezza dell'ONU occupano un solo seggio, come Cile, Pakistan, Camerun ecc., ma anche la Turchia, hanno pubblicato le mie lettere aperte. Il fatto che milioni di persone in questi paesi più piccoli siano stati informati dei retroscena economici di questa guerra è stato certamente un fattore di peso nella resistenza opposta dai rispettivi governi all'enorme pressione politica e alle spinte economiche da parte delle amministrazioni di Stati Uniti e Gran Bretagna.

Questi due paesi sono i maggiori esportatori di prodotti farmaceutici nel mondo. Due terzi dei profitti ricavati dalla vendita di medicinali in una qualsiasi parte del mondo ritorna nelle loro casse. Ed è proprio questo il denaro che apre le porte della Casa Bianca e di Downing Street a politici corrotti e legati alle multinazionali farmaceutiche; è questo il denaro che sta finanziando la guerra in Medio Oriente e la guerra mondiale già annunciata.

Il secondo obiettivo che abbiamo raggiunto è stato impedire che la guerra in Iraq si trasformasse in un olocausto nucleare o biochimico. Mostrando gli interessi che si celano dietro di essa, abbiamo portato all'attenzione di tutti anche il fatto che una guerra combattuta con armi di distruzione di massa avrebbe automaticamente costituito un obiettivo strategico per l'industria farmaceutica, per instaurare la legge marziale a livello globale, portando all'abbandono dei diritti civili in tutto il mondo allo scopo di cementare quel monopolio di cui abbiamo parlato.

La sopravvivenza dell'industria farmaceutica era, è e sarà sempre interamente dipendente dalle guerre che prevedono l'uso di armi di distruzione di massa sul campo di battaglia o in patria attraverso un qualche attacco preparato. È un dato di fatto che ogni giorno passato senza che ciò accada l'industria farmaceutica ha una possibilità in meno di imporre leggi-bavaglio a livello globale e così cementare il proprio monopolio del mercato globale delle malattie. Rendendo questi piani di pubblico dominio in tutto il mondo, abbiamo negato al ciclo degli investimenti farmaceutici la possibilità di raggiungere il proprio obiettivo.

C'è da dire che la pubblicazione delle mie lettere aperte può ricordare una storia di spionaggio o una puntata del tenente Colombo. Quando il poliziotto non è certo che il sospetto abbia compiuto il crimine, lo mette di fronte alle prove per studiare la sua reazione. Era anche lo scopo della pubblicazione delle mie lettere aperte. Se avevo ragione, cosa di cui ero assolutamente certo, ci sarebbe dovuta essere una qualche reazione.

E che reazione! Soltanto 24 ore dopo aver denunciato l'industria farmaceutica come il maggiore beneficiario della tragedia dell'11 settembre e di questa guerra, agli occhi sbalorditi del pubblico è stata presentata la cosiddetta "mente" dietro gli attacchi dell'11 settembre. Dopo che gli eserciti di diversi paesi avevano cercato per un anno e mezzo le presunte menti degli attacchi dell'11 settembre nelle montagne dell'Hindukush, improvvisamente è stato ritrovato e arrestato uno sceicco che dormiva beatamente in un appartamento in Pakistan.

Per un'intera settimana, i più importanti media statunitensi si sono occupati soltanto di questa caccia all'uomo, evidentemente un diversivo organizzato a tavolino. Ma al di fuori degli USA quasi nessuno ha creduto a questa montatura pubblicitaria. La stampa internazionale nutriva già dei sospetti sui reali piani nascosti, persino tra i media dei paesi schierati a favore della guerra. Parlando dell'improvviso ritrovamento dello sceicco, il giornale britannico The Independent la definiva una "scoperta conveniente".

Ancora più significative sono state le reazioni del Congresso degli Stati Uniti e delle forza dell'ordine. Molte persone intelligenti in America nutrivano già dei sospetti su quali fossero i piani nascosti dietro gli attacchi dell'11 settembre. Hanno appreso incredule che i precisi avvertimenti dell'FBI sugli attacchi erano stati ignorati e che i dirigenti dell'FBI avevano taciuto le voci sugli attacchi. Ancora più sospetto era il fatto che per oltre un anno ai parenti delle vittime del World Trade Center fosse stata negata un'indagine ufficiale sulle cause della tragedia. Le autorità che bloccavano l'indagine non erano altri che la Casa Bianca e lo stesso Presidente Bush. I parenti delle vittime non chiedevano altro che la verità. Se questi attacchi sono stati opera di "terroristi", scoprire la verità dovrebbe essere interesse di qualunque governo, immediatamente e con tutte le risorse disponibili, per i parenti e per l'opinione pubblica mondiale. La domanda nasceva spontanea: "Cos'ha da nascondere l'amministrazione Bush per bloccare un'indagine ufficiale?".

Naturalmente questi sospetti sono stati alimentati anche dalle mie lettere aperte, che raccontavano a sbalorditi membri del Congresso degli Stati Uniti, alle forze dell'ordine e al pubblico tutto che un evento simile si era già verificato 70 anni prima. Il 28 febbraio 1933, il parlamento tedesco fu dato alle fiamme. Quel fatto fu immediatamente sfruttato per abolire i diritti civili e promulgare leggi che conferivano maggiori poteri al governo, come quella per la sicurezza nazionale, che costituirono i fondamenti legali di una dittatura politica ed economica e della Seconda Guerra Mondiale.

È un fatto storico che questo attacco al parlamento tedesco (Reichstag) fu accuratamente pianificato da quei gruppi d'interesse che poi lo sfruttarono per preparare la società tedesca alla loro guerra di conquista. Ed è un altro fatto accertato che le leggi che conferivano maggiori poteri al governo che hanno consentito l'abolizione della maggior parte dei diritti civili erano già state preparate anticipatamente. Oggi, a distanza di 70 anni, la comunità politica e il popolo americano hanno appreso che la stessa benda era stata posta davanti ai loro occhi. E coloro che hanno preparato questo piano non si sono neanche presi il disturbo di chiamarlo con un nome diverso: 70 anni fa, il fondamento legale all'abolizione dei diritti civili fu chiamato "Gesetz zum Schutz von Heim und Reich", che in tedesco corrisponde appunto al concetto di legge per la sicurezza nazionale. Con una sorprendente analogia, coloro che hanno sfruttato a proprio vantaggio i fatti dell'11 settembre hanno creato l'Homeland Security Act (legge per la sicurezza nazionale). Ma quei legislatori pensavano veramente che i popoli della terra non avrebbero ricordato la storia di 70 anni prima e scoperto questo piano?

Dai membri del congresso, politici e forze di polizia si è levato un grido di protesta. La loro unica colpa era stata sostenere l'amministrazione Bush nella guerra al terrorismo, in perfetta buona fede. Ora apprendevano del piano segreto di coloro che realmente controllavano la Casa Bianca. Per di più, i politici statunitensi e le forze dell'ordine sapevano che il popolo americano, i loro elettori, avrebbero letto il New York Times e avrebbero posto delle domande cui sarebbe stato difficile rispondere.

I telefoni della Casa Bianca e del Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti hanno squillato senza tregua. Politici e legislatori impauriti hanno dichiarato di non avere niente a che vedere con questo "colpo" messo a segno dal gruppo Rockefeller e dai loro fantocci politici alla Casa Bianca.

La reazione non si è fatta attendere. Quattro giorni dopo il Procuratore Generale degli Stati Uniti, John Ashcroft, con una mossa a sorpresa è dovuto uscire allo scoperto con il cosiddetto Patriot Act No. 2. L'opinione pubblica americana ha appreso con sorpresa che le attuali leggi anti-terrorismo erano presumibilmente insufficienti e dovevano essere modificate. Il nucleo di tali emendamenti non era altro che una generale immunità per tutte le forze di polizia agli ordini dell'amministrazione Bush.

Perciò, con un colpo di penna Bush, Ashcroft e gli altri burattini politici del cartello hanno cercato di garantire l'immunità a tutti coloro che avrebbero sostenuto le loro azioni prive di scrupoli e i loro crimini di guerra. Per tutte le domande rimaste senza risposta sulle cause che hanno determinato i fatti dell'11 settembre e il vero obiettivo dell'attuale crisi internazionale, queste reazioni dell'amministrazione Bush alle informazioni contenute nelle mie lettere aperte dovrebbero permettere a tutti gli esseri intelligenti del mondo di aprire gli occhi.



Ci sono state reazioni da parte di coloro che vivono negli Stati Uniti o a New York?



Abbiamo avuto reazioni da ogni parte del mondo, dalle maggiori università e organismi governativi, medici, pazienti e gente comune. La reazione più comune è stata di gratitudine, per aver aperto i loro occhi sul legame tra la battaglia per la sopravvivenza dell'industria farmaceutica e l'attuale crisi internazionale. In molti ci hanno chiesto maggiori informazioni sulle alternative offerte dalla medicina naturale e sui retroscena del business della malattia.

Particolarmente degne di nota sono state le reazioni dagli Stati Uniti, dove molte persone si sono rese conto che il loro stesso governo non rappresentava più gli interessi della maggioranza dei cittadini, ma soltanto quelli di un piccolo gruppo di azionisti di multinazionali, che gravitano attorno agli interessi del gruppo Rockefeller nel settore farmaceutico e petrolchimico. Per chi vive a New York e ha sempre avuto il sospetto che ci fosse qualcosa di sbagliato nella versione ufficiale dei fatti dell'11 settembre, è importante ottenere finalmente una spiegazione sui motivi per cui il proprio stesso governo debba intralciare un'indagine ufficiale indipendente.

Credo sia giunto il momento, non solo per i cittadini di New York ma per tutto il resto del mondo, di conoscere la verità sui retroscena della tragedia dell'11 settembre. Soprattutto perché
 

pb

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Doveva fornire le veline al pappagallo ma si è fatto scoprire, è rientrato nei ranghi

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