Iniziare una collezione di arte contemporanea con poco budget (1 Viewer)

Loryred

Forumer storico
Mi colloco un pò in mezzo al guado, trovo l'opinione dell'altro Red un pò radicale, oltre al suo ex-capo penso al suo rapporto battagliato con Acci che mi pare incarni il genere collezionista pretenzioso e snob soprattutto classista! :D
Ma le sue preferenze si erano capite non proprio un'attitudine per il contemporaneo o il concettuale.

L'Arte Povera non la conosco molto, Pistoletto allo stato attuale non rientra tra i miei preferiti nè il Gilardi recente troppo artificioso rispetto ai primi sassi o spiagge e diventato un pò un cliche' ma non possiamo nemmeno liquidare un movimento con quelle caratteristiche, quasi fosse un passaggio a vuoto anche se l'effetto traino del critico ha secondo me giocato un ruolo chiave, se non altro perchè una parte sostanziosa dei componenti ha raggiunto risultati rilevanti, anche quelli meno citati in Italia come Merz ad es.

Anch'io credo che prima di giudicare occorra conoscere altrimenti si va avanti a pregiudizi, non è del resto stimolante approfondire qcs che non ti interessa o capisci non ti piacerà prob. mai, è quanto avviene per me ad es. con la Transavanguardia per la quale non ho alcuna inclinazione e anche sul concettuale ho qualche riserva.

Non sono così convinta invece, l'ho scritto anche altrove, di leggere col "filtro" della critica, non per la presunzione che non serva ma per non essere condizionata nell'opinione. Preferisco quando possibile attingere da fonti dirette, scritti dell'artista, interviste etc. la critica arriva poi per inquadrare meglio e avere altre prospettive.
 
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RedArrow

Forumer storico
@Loryred : io per primo mi sono definito un libero pensatore radicale. Sbagli se pensi che il contemporaneo non mi interessa, anzi nelle cose che ho preso in questi anni sono le più numerose. Solo che attuo una selezione strettissima dovuta alla necessità di discernere la qualità dalle mode, dagli entusiasmi momentanei, dall'emotività (dovuta ad esempio alla forte rivalutazione speculativa -"ah sapessi quanto si è rivalutato"), dagli interessi (ad es. dei galleristi che organizzano continuamente mostre per pomparli), dai personalismi ("io ce l'ho in collezione, come ti permetti"), eccetera eccetera.
Riguardo alle opere che ho postato sopra, se riesce così difficile dirlo allora posso dirlo io che detesto gli intellettualismi: sono orribili.
Se d'altra parte osservo questa:
Asta 43. Lotto 30. Opera d’arte di Michelangelo Pistoletto all’asta - Martini Studio d’Arte
ricavo un concetto (appunto) chiaro: in un momento storico di crisi e di tensioni dovute a flussi migratori, che riscuotono vivaci (e spesso violente) opposizioni, bisogna accogliere e non respingere. Non voglio discutere il concetto in sè. Discuto l'operazione. Si produce un'opera d'arte che costa parecchio (direi, per essere una serigrafia ad altissima tiratura) per passare un concetto facile facile che peraltro non viene approfondito. E' l'arte concettuale, bellezza.
Avevo apprezzato invece molto di più la Venere degli stracci, ma non sto a spiegare perchè per non farla troppo lunga. Anche qui però appena vai ad approfondire scatta la delusione: ne avrà fatta una? o due? noooo ne faccio a centinaia:
venere degli stracci pistoletto - Google Search
E per forza. Operazione riuscita, replichiamo il tutte le salse il concetto (solo quello, tanto poi un artista concettuale mica si sporca le manine a fare le installazioni...).

Devo rimprovare a @lastra.biffata di avere banalizzato il mio pensiero. Precisamente ciò che intendevo dire è che nell'era di internet, e della grande disponibilità di immagini che ci mette a disposizione, possiamo solidamente mettere per iscritto il seguente metodo: facciamo una ricerca di un certo artista (per parole, per immagini), ci siamo in grado di farci un'idea corretta del tipo di ricerca che fa, e se ci interessa passiamo a studiare i relativi libri. E' quello che facciamo, magari inconsapevolmente tutti. Il romanticismo non c'entra nulla.
Anzi devo rimproverare a @lastra.biffata proprio l'atteggiamento snobistico di cui dicevo. Non abbassarsi a parlare con me delle opere che ho postato per la scarsa conoscenza dell'autore. Peraltro mi ha consigliato una certa lettura e già al post successivo ottengo sullo stesso testo un giudizio opposto, quello di @vecchio frank . Purtroppo però di tempo a studiare ne passo parecchio ... eh figurati se avessi il tempo per studiare tutto quello che mi interessa. Con tutto il rispetto per gli specchi serigrafati...
Tranquillizzo @vecchio frank il mio è solo amore per il confronto e non gusto per l'esercizio dialettico, e mai passo a giudicare le persone dalle opere che cercano, o dalla religione che praticano, o dal partito che votano, perchè sono abbastanza maturo da sapere che i percorsi che ci portano a fare certe scelte sono talmente complessi da non potersi applicare la 'riduzione a uno'.
 
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vecchio frank

could be worse...
A proposito di collezionismo e di budget...
Come forse saprete, Rembrandt oltre che un grande artista fu anche un collezionista compulsivo, non solo di quadri e di stampe, ma anche di oggetti esotici, e Dio sa quanti ne poteva trovare nella Amsterdam del '600. Spendeva talmente, per la propria collezione, che alla fine dovette dichiarare bancarotta. E dovette trascorrere gli ultimi anni della sua vita in ristrettezze.
Attenzione a non seguire le sue orme... :D
Naturalmente si scherza, non vorrei scoraggiare il nostro giovane amico @oroscopo11 dal perseguire i suoi intenti...

Questo è l'avviso di vendita dei beni di Rembrandt pubblicato nel 1657 ad Amsterdam. E' in olandese e per giunta in caratteri gotici o simil-gotici, ma con un po' di sforzo vi si può leggere che sarà posta in asta "arte di maestri italiani, francesi, tedeschi e olandesi messa insieme da Rembrandt con grande perizia". "L'asta si terrà nella casa di Barentz Jansz Schuurman, presso la locanda De Keyzers Kroon (la corona dei Cesari?) in Kalverstraat". Kalverstraat è ancora oggi una delle vie commerciali più trafficate di Amsterdam, una specie di Corso Buenos Aires.

img20191025_13453437.jpg
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Breve nota per i collezionisti di oggi.:consolare:
Siate lungimiranti. Ma non, per carità, nello scegliere i migliori. :melo: Questo lo farà qualcun altro per voi, :eplus: magari non saranno i migliori, ma tanto, chi decide non sei tu. :futuro:
Quello che conta è da quale paese provengono. :mmmm: :banana:
Nelle classifiche mondiali i più quotati sono artisti del Ghana, della Bolivia, della Groenlandia, o non piuttosto quelli dei paesi oggi più ricchi, tipo Baselitz, Hirst, Richter? :fonzie:
Ecco, la prima scelta da fare è decidere o intuire quali saranno i paesi che nel domani saranno i più ricchi e domineranno l'economia mondiale.
C'è arrivata la Cina. Per ora con inenarrabili schifezze, ma si pagano, e tanto.:taci:
Ci stanno arrivando India, Indonesia ecc. Asia insomma. Se dura altri quarant'anni, per il trentenne di oggi è fatta. :hua:
Le eccezioni sono poche, e soprattutto dovute a spostamento di artisti di area povera nel mercato di quelli ricchi. Botero, per esempio.
Sempre parlando di soldi, mica di arte, eh?! :depresso:
 

RedArrow

Forumer storico
Breve nota per i collezionisti di oggi.:consolare:
Siate lungimiranti. Ma non, per carità, nello scegliere i migliori. :melo: Questo lo farà qualcun altro per voi, :eplus: magari non saranno i migliori, ma tanto, chi decide non sei tu. :futuro:
Quello che conta è da quale paese provengono. :mmmm: :banana:
Nelle classifiche mondiali i più quotati sono artisti del Ghana, della Bolivia, della Groenlandia, o non piuttosto quelli dei paesi oggi più ricchi, tipo Baselitz, Hirst, Richter? :fonzie:
Ecco, la prima scelta da fare è decidere o intuire quali saranno i paesi che nel domani saranno i più ricchi e domineranno l'economia mondiale.
C'è arrivata la Cina. Per ora con inenarrabili schifezze, ma si pagano, e tanto.:taci:
Ci stanno arrivando India, Indonesia ecc. Asia insomma. Se dura altri quarant'anni, per il trentenne di oggi è fatta. :hua:
Le eccezioni sono poche, e soprattutto dovute a spostamento di artisti di area povera nel mercato di quelli ricchi. Botero, per esempio.
Sempre parlando di soldi, mica di arte, eh?! :depresso:
Allora mi sa che i fogli di arte religiosa copta non vanno bene per fare speculazione. Vabbè fa niente avrò buttato i soldi (domenica prossima, se riesco).:D
 

cassettone

In stand by
A proposito di collezionismo e di budget...
Come forse saprete, Rembrandt oltre che un grande artista fu anche un collezionista compulsivo, non solo di quadri e di stampe, ma anche di oggetti esotici, e Dio sa quanti ne poteva trovare nella Amsterdam del '600. Spendeva talmente, per la propria collezione, che alla fine dovette dichiarare bancarotta. E dovette trascorrere gli ultimi anni della sua vita in ristrettezze.
Attenzione a non seguire le sue orme... :D
Naturalmente si scherza, non vorrei scoraggiare il nostro giovane amico @oroscopo11 dal perseguire i suoi intenti...

Io per le collezioni ho un budget di 100 euro al mese, dici che son troppo di manica di larga :piazzista:

Per ritornare in tema, io son l'ultimo che posso dire qualcosa visto il mio grasso budget :babbo:, più che su contemporaneo, punterei sull'arte moderna visto che ha già scremato molti artisti, è più cara ma hai meno vastità davanti da scegliere.
 

vecchio frank

could be worse...
Io per le collezioni ho un budget di 100 euro al mese, dici che son troppo di manica di larga :piazzista:

Per ritornare in tema, io son l'ultimo che posso dire qualcosa visto il mio grasso budget :babbo:, più che su contemporaneo, punterei sull'arte moderna visto che ha già scremato molti artisti, è più cara ma hai meno vastità davanti da scegliere.
Allora per il prossimo mese saranno solo 75, perché mi aspetto che anche tu aderisca ad una certa iniziativa (vedi MP che ti ho mandato).
 

oroscopo11

Nuovo forumer
Nuovo acquisto :)

4. UTOPIA - inside
Screenshot_20191028_094436.jpg

Pigment Archival Giclée, Mixed media. 70×100 cm.
Edizione 1/1
Pagato circa 290€ spedito.

Si tratta di un artista brasiliano operante ora a Lisbona nella Double Trouble Crew (Ram, Nomen, Utopia) non molto conosciuto fuori dal Portogallo.
La sua produzione è quasi tutta incentrata su questo viso dai grandi occhi allungati o pattern di volti tondi colorati, qui mixati.
Mi piaceva la resa su carta dei suoi murales, che a Lisbona ho visto.
 

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