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Forumer storico
Telecom, piccoli azionisti non soddisfatti riguardo i pegni Telco
13/11/2008
La forza relativa mostrata da Telecom nel corso dell'ultima settimana borsistica non basta all'associazione dei piccoli azionisti. In una giornata in cui i titoli dell'ex monopolista avanzano del 2,08% a 0,98 euro, Asati fa sapere di ritenere insufficienti le informazioni fornite dagli azionisti Telco sui meccanismi legati alle azioni date in pegno alle banche.
In una comunicazione inviata alla Consob, l'Associazione, in riferimento a precedenti comunicazioni all'Autorità sui meccanismi attraverso i quali i titoli di Telecom vanno a pegno e vengono liberati, ribadisce che i "comunicati della holding di controllo di Telecom Italia del 7 ottobre 2008 e dell'11 novembre 2008 relativi al tema in oggetto non rispondono assolutamente alle domande e richieste dalla nostra associazione".
Asati, facendo un raffronto con il modus operandi dei precedenti soci di riferimento ricorda che "questo tipo di informazioni era noto quando l'azionista di riferimento era Olimpia". Anche per questo invita la Consob a "chiedere un chiarimento definitivo ed esaustivo a Telco".
Nei giorni scorsi Telco ha comunicato che l'intera partecipazione in Telecom Italia, pari al 24,5% del capitale, è in pegno al servizio dei finanziamenti esistenti. I "covenants finanziari relativi al potenziale reintegro delle garanzie e/o rimborso sono ampiamente rispettati" diceva Telco, ribadendo che in caso di necessità si doterà, anche con il sostegno dei propri azionisti "delle risorse finanziarie necessarie per il ripristino dei covenants finanziari nei termini previsti contrattualmente".
Per quel che concerne invece l'aumento del canone Telecom che si avrà dal 1 febbraio 2009, il presidente dell'Agcom Corrado Calabrò ha confermato che ''saranno esclusi tutti i titolari della social-card''. Le persone appartenenti alle fasce più deboli esentate dal canone passeranno da 500 mila a oltre due milioni.
Calabrò, che ha parlato al termine di un incontro a Bruxelles con il commissario Ue alle Tlc, Viviane Reding, ha quindi difeso il via libera preliminare dato da Agcom all'aumento del canone Telecom: l'ultimo aumento, ha spiegato, ''risale al 2002, e da allora l'inflazione ha fatto registrare un incremento del 14,6% mentre noi abbiamo riconosciuto un aumento del canone pari solo al 5%''.
Oggi Jp Morgan (neutral confermato) ha deciso di tagliare il prezzo obiettivo delle azioni, sia ordinarie che risparmio, dell'ex monopolista. Ora il target price delle prime è di 1,15 euro e non più 1,3, quello delle seconde 0,92. In precedenza era 1,07 euro.
La revisione segue l'abbassamento delle previsioni 2009 causato dal rallentamento economico mondiale. "Abbiamo ridotto del 2,6% l'Ebitda del prossimo esercizio a 11.455 milioni di euro dai precedenti 11.763 milioni e al tempo stesso aumentato il costo degli interessi sul debito" fanno sapere gli analisti. Questo mix ha avuto anche la naturale conseguenza di portare a una rettifica delle previsioni di Eps: confermate a 0,11 euro quelle 2008, gli esperti hanno fissato a 0,1 euro quelle del prossimo anno dai precedenti 0,12. La flessione è di oltre il 10%.
13/11/2008
La forza relativa mostrata da Telecom nel corso dell'ultima settimana borsistica non basta all'associazione dei piccoli azionisti. In una giornata in cui i titoli dell'ex monopolista avanzano del 2,08% a 0,98 euro, Asati fa sapere di ritenere insufficienti le informazioni fornite dagli azionisti Telco sui meccanismi legati alle azioni date in pegno alle banche.
In una comunicazione inviata alla Consob, l'Associazione, in riferimento a precedenti comunicazioni all'Autorità sui meccanismi attraverso i quali i titoli di Telecom vanno a pegno e vengono liberati, ribadisce che i "comunicati della holding di controllo di Telecom Italia del 7 ottobre 2008 e dell'11 novembre 2008 relativi al tema in oggetto non rispondono assolutamente alle domande e richieste dalla nostra associazione".
Asati, facendo un raffronto con il modus operandi dei precedenti soci di riferimento ricorda che "questo tipo di informazioni era noto quando l'azionista di riferimento era Olimpia". Anche per questo invita la Consob a "chiedere un chiarimento definitivo ed esaustivo a Telco".
Nei giorni scorsi Telco ha comunicato che l'intera partecipazione in Telecom Italia, pari al 24,5% del capitale, è in pegno al servizio dei finanziamenti esistenti. I "covenants finanziari relativi al potenziale reintegro delle garanzie e/o rimborso sono ampiamente rispettati" diceva Telco, ribadendo che in caso di necessità si doterà, anche con il sostegno dei propri azionisti "delle risorse finanziarie necessarie per il ripristino dei covenants finanziari nei termini previsti contrattualmente".
Per quel che concerne invece l'aumento del canone Telecom che si avrà dal 1 febbraio 2009, il presidente dell'Agcom Corrado Calabrò ha confermato che ''saranno esclusi tutti i titolari della social-card''. Le persone appartenenti alle fasce più deboli esentate dal canone passeranno da 500 mila a oltre due milioni.
Calabrò, che ha parlato al termine di un incontro a Bruxelles con il commissario Ue alle Tlc, Viviane Reding, ha quindi difeso il via libera preliminare dato da Agcom all'aumento del canone Telecom: l'ultimo aumento, ha spiegato, ''risale al 2002, e da allora l'inflazione ha fatto registrare un incremento del 14,6% mentre noi abbiamo riconosciuto un aumento del canone pari solo al 5%''.
Oggi Jp Morgan (neutral confermato) ha deciso di tagliare il prezzo obiettivo delle azioni, sia ordinarie che risparmio, dell'ex monopolista. Ora il target price delle prime è di 1,15 euro e non più 1,3, quello delle seconde 0,92. In precedenza era 1,07 euro.
La revisione segue l'abbassamento delle previsioni 2009 causato dal rallentamento economico mondiale. "Abbiamo ridotto del 2,6% l'Ebitda del prossimo esercizio a 11.455 milioni di euro dai precedenti 11.763 milioni e al tempo stesso aumentato il costo degli interessi sul debito" fanno sapere gli analisti. Questo mix ha avuto anche la naturale conseguenza di portare a una rettifica delle previsioni di Eps: confermate a 0,11 euro quelle 2008, gli esperti hanno fissato a 0,1 euro quelle del prossimo anno dai precedenti 0,12. La flessione è di oltre il 10%.
Tommaso Astori