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Il settimanale Economist ha aggiornato l'indice della parola recessione, quello cioe' che calcola ogni trimestre quante volte la parola viene utilizzata negli articoli dei quotidiani New York Times e Washington Post.
L'indice - che ha accuratamente segnalato l'inizio della contrazione economica nel 1981 e nel 1990 - era balzato al rialzo a un tasso preoccupante nel primo trimestre di quest'anno, per poi ridursi nel secondo trimestre e ritornare a crescere nel terzo trimestre.
A settembre l'indice ha raggiunto i livelli piu' alti dall'inizio del 1990 quando l'America stava uscendo dalla recessione, ma rimane comunque al di sotto dei massimi toccati durante l'ultima contrazione economica.
L'indice globale della parola recessione - che esamina gli articoli del Wall Street Journal e del Financial Times - dopo l'attacco terroristico dell'11 settembre, e' invece balzato vicino ai massimi dell'inizio degli anni '90.
L'Economist ha concluso che i dati potrebbero indicare una recessione relativamente mite per gli USA, ma una severa per il resto del mondo. Potrebbero pero' anche significare che i giornalisti delle due testate internazionali sono particolarmente tetri.
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L'indice - che ha accuratamente segnalato l'inizio della contrazione economica nel 1981 e nel 1990 - era balzato al rialzo a un tasso preoccupante nel primo trimestre di quest'anno, per poi ridursi nel secondo trimestre e ritornare a crescere nel terzo trimestre.
A settembre l'indice ha raggiunto i livelli piu' alti dall'inizio del 1990 quando l'America stava uscendo dalla recessione, ma rimane comunque al di sotto dei massimi toccati durante l'ultima contrazione economica.
L'indice globale della parola recessione - che esamina gli articoli del Wall Street Journal e del Financial Times - dopo l'attacco terroristico dell'11 settembre, e' invece balzato vicino ai massimi dell'inizio degli anni '90.
L'Economist ha concluso che i dati potrebbero indicare una recessione relativamente mite per gli USA, ma una severa per il resto del mondo. Potrebbero pero' anche significare che i giornalisti delle due testate internazionali sono particolarmente tetri.
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