Index Linked Poste Vita - Ideale - Classe 3A Valore reale (1 Viewer)

Big Dot

Mod TOL, Banche e CC
Poste Vita ha emesso nei primi anni del 2000 delle polizze index linked che venivano vendute come a capitale garantito, come recitava l'opuscolo pubblicitario (l'ho visto personalmente perché purtroppo ad una mia amica è stata appioppata), ma che in realtà non lo erano come era scritto nelle condizioni contrattuali.
In realtà tali polizze contenevano CDO e cartolarizzazioni rischiose.
Infatti è significativo che dal 2003 l'ISVAP ha vietato la vendita di oggetti siffatti.

Ora il prezzo di due di queste polizze (quelle in oggetto) è letteralmente crollato e le Poste stanno proponendo una ristrutturazione che prolunga la durata della polizza di circa 3 anni e mezzo e garantisce il capitale a scadenza.
Pare che tali polizze siano state appioppate a 70000 piccoli risparmiatori tra cui molti pensionati.

Qui (http://investire.aduc.it/php/mostra.php?id=248185) potete trovare maggiori dettagli.
 

Big Dot

Mod TOL, Banche e CC
Riporto una testimonianza che mi ha colpito particolarmente.



Fonte: http://www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=247785

Sono l'ex Direttrice dell'Ufficio Postale più importante e più complesso di una Filiale di Poste Italiane S.p.A. Ho letto gli interventi e le richieste da parte di numerosi clienti e acquirenti delle polizze index di Poste Vita e le risposte date dagli Autori di Aduc. A causa del ruolo che ricoprivo sino al 25.03.2008, e anche perchè laureata in Economia e Commercio, sono in grado di dare il mio apporto. Bisogna sapere, e di quanto andrò a dichiarare, ho già fatto formale denuncia nelle sedi competenti, che già nel 2002, per la vendita di tali prodotti presso gli U.P., i Direttori e gli Specialisti di Sala Consulenza venivano formati fornendo loro, da parte della classe dirigente del settore commerciale di P.I., a tutti i livelli (centrale, regionale e provinciale)indicazioni quali garanzia di restituzione, alla scadenza (10 anni)del capitale nominale sottoscritto, in più interessi garantiti che variavano, a seconda le varie index proposte negli anni 2002/2003/2004/2005/2006 e 2007 (4 o 5 per ogni anno, tutte, tranne 2, in caduta libera), quali il recupero anno per anno del tasso d'inflazione europeo etc., fornendo agli operatori, per ogni formazione, documentazione cartacea che rifletteva esattamente ciò che veniva propinato agli operatori in aula, per invogliarli a vendere detti prodotti. Successivamente, ma dopo molti giorni dalla firma dei relativi contratti da parte della clientela, arrivavano, presso gli UP i prospetti informativi analitici, compendi di varie pagine,scritti in maniera molto sintetica e poco capibili da parte di clienti che da sempre si affidava con fiducia agli Uffici Postali. Gli stessi operatori vendevano poi detti prodotti senza sapere del rischio al quale sottoponevano i loro clienti/amici, poichè a loro volta, formati in due ore con false informazioni e in più pressati, anzi minacciati giornalmente, dalla squadra commerciale della Filiale a realizzare il budget assegnato ad ogni Ufficio per la vendita di tali prodotti! Per me era diverso, in quanto, spinta da dovere d'Ufficio ma anche dalla passione della materia e dalle conoscenze di base dovute dalla mia specializzazione, andavo a leggermi, ogni volta,i prospetti informativi, sottolineando le differenze tra quanto veniva descritto in essi e quanto invece riportato sulle dispense fornite dalla formazione di Filiale, cercando di capire il più possibile:quando si parlava, quindi di cdo sapevo a cosa si riferivano;quando si parlava di rischio emittente e che detti investimenti non erano altro che un paniere di crediti residuali delle Banche nei confronti di grosse Aziende insolventi e che detti debiti venivano scissi in quote da far sottoscrivere a clienti ignari, ai quali si trasferivano detti debiti e quando scoprivo che la strutturazione di detti investimenti era fatta non certo per rivolgersi ad un mercato retail,men che meno quello costituito dai clienti di Poste, bensì ad un azionariato più esperto in materia. E di volta in volta, nelle aule di formazione, ho sempre cercato di far valere la ragione oltre le imposizioni, senza avere mai risultati positivi, riportando sempre la netta impressione che gli stessi formatori non capissero a cosa mi riferivo. Sino a quando, a Giugno del 2006, durante un'aula di formazione tenutasi presso la direzione regionale del Country (tre regioni), esprimendo la mia opinione circa detti investimenti, pregai il Country Manager di porre rimedio circa l'investimento di una ulteriore index messa in vendita in quei giorni, anche per la quale i miei collaboratori ed io stessa ero stata formata a capitale e a interessi garantiti e per la quale ci era stata imposta la pre-vendita, prima dell'arrivo, in Ufficio, dei prospetti informativi analitici, i quali erano giunti nel mio Ufficio il giorno precedente e sui quali avevo letto, a differenza degli altri di investimenti precedenti, riportato in neretto, alla seconda pagina, che Poste Italiane non garantiva la restituzione del capitale a scadenza. Per questa ragione pregavo che si potesse porre rimedio, almeno per questo, i cui contratti non erano stati ancora formalizzati. La conseguente di quanto da me dichiarato e richiesto, atutela degli operatori di PI e quindi della credibilità dell'Azienda è stato un susseguirsi, da quel giorno, di azioni di mobbing nei miei confronti da parte del Direttore della Filiale provinciale, sfociato con un trasferimento repentino della scrivente, dall'UP centrale, il più importante della Filiale, che, col mio lavoro e il mio impegno avevo portato, per 2 anni consecutivi, primo nel Country e ottavo a livello nazionale, ad un ufficio di categoria inferiore, con relativo demansionamento e dequalificazione, sfociato ancora, dopo 12 mesi di malattia per stato depressivo grave post-traumatico dovuto ad eventi avversativi sul lavoro, utili per la conservazione del posto di lavoro, dal 1° Marzo 2007 al 29.02.2008 (l'1 Marzo 2008 sono ritornata in servizio), in una risoluzione del rapporto di lavoro da parte di P.I. nei miei confronti in quanto, contrariamente ad ogni norma di legge in materia laburistica e contrattuale, avrei, a loro dire, maturato n. 366 gg. di malattia continuativa (l'anno 2008 è bisestile). Ho impugnato civilmente e penalmente questo provvedimento, momentaneamente senza risultati. Sono comunque a conoscenza di retroscena che hanno portato le Poste a decidere di trasformare i contratti da postevita ramo terzo (Index incriminate) in contratti di Postevita ramo primo. Sono a vostra disposizione per ogni altra e ulteriore informazione.
 

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