UKIYOE - 42
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Siamo ormai quasi alla fine del percorso.
Oggi vorrei proporvi qualcosa di insolito. Le immagini che pubblico qui sono tratte ancora una volta dal sito di Lella e Gianni Morra, di cui ho già parlato un paio di volte, ed ho potuto vederle a Milano all’ultima Mostra del libro antico e di pregio:
Stampe giapponesi, libri e antiquariato - Lella & Gianni Morra.
Per prima cosa, un trittico ōban (1904) opera di
Migita Toshihide (1863-1925) che illustra un episodio della guerra russo-giapponese del 1904/5.
Secondo, una stampa di
Charles Bartlett (1860-1940), un pittore inglese che studiò a Parigi all’Académie Julien e poi girò mezzo mondo prima di stabilirsi alle Hawaii. Nel 1915 fu anche in Giappone, dove l’anno dopo pubblicò un album di stampe tratte dai suoi disegni, sei delle quali di soggetto giapponese come questa veduta di Kyoto del 1916.
E per finire, una veduta dell’Isola Bella sul lago Maggiore (1928) opera di
Hiroshi Yoshida (1876-1950). Oltre ai tradizionali soggetti giapponesi come il Fuji, Yoshida diede alle stampe anche vedute del Taj-Mahal, delle Alpi svizzere e del Grand Canyon.
Le ultime due stampe sono classificabili come
shin-hanga (“stampe nuove”), un termine coniato nel 1915 da un importante editore giapponese, Watanabe Shōzaburō, allo scopo di distinguerle dalle tradizionali stampe ukiyoe, considerate in Giappone un tipo di arte troppo commerciale e di massa. Il movimento fiorì nei primi decenni del XX secolo, e Bartlett e Yoshida furono due tra i suoi principali esponenti.
Per chi volesse approfondire l’argomento:
https://en.wikipedia.org/wiki/Shin-hanga