vecchio frank
could be worse...
GAUGUIN - Noa Noa
(continua)
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L’universo è creato, incisione su legno, mm 400 x250. Berna, Galerie Kornfeld.
Stampata nel 1894 da Louis Roy su spessa carta giaponese in edizione non numerata di 25/30 copie. Secondo di due stati.
Maruru (Grazie), incisione su legno a colori stampata in nero e giallo ocra, mm 204 x 354. Boston, Museum of Fine Arts.
Stampata nel 1894 da Louis Roy su spessa carta giaponese in edizione non numerata di 25/30 copie.
Manao tupapau (Lo spirito dei morti veglia), incisione su legno, mm 249 x 386. Boston, Museum of fine Arts.
Impressione postuma realizzata nel 1918 da Tony o Jacques Beltrand in rosso, verde e marrone su carta giapponese in 25-30 esemplari. Quarto stato.
Questa incisione è di importanza centrale per le ambizioni e i risultati ottenuti da Gauguin a Tahiti. Rappresenta una donna sdraiata su un lato, con le spalle rivolte all’osservatore e raccolta in posizione fetale come la giovane in primo piano in MAhana no atua (1894, Art Institute of Chicago). La composizione dell’incisione si distingue da quella del dipinto perché la figura raggomitolata è sostituita da una sdraiata, ma l’artista mantiene l’ambientazione notturna, il fantasma sullo sfondo e le scintille di luce; soprattutto, però, Gauguin rispetta il senso di vulnerabilità e terrore reso nel dipinto.
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L’universo è creato, incisione su legno, mm 400 x250. Berna, Galerie Kornfeld.
Stampata nel 1894 da Louis Roy su spessa carta giaponese in edizione non numerata di 25/30 copie. Secondo di due stati.
Maruru (Grazie), incisione su legno a colori stampata in nero e giallo ocra, mm 204 x 354. Boston, Museum of Fine Arts.
Stampata nel 1894 da Louis Roy su spessa carta giaponese in edizione non numerata di 25/30 copie.
Manao tupapau (Lo spirito dei morti veglia), incisione su legno, mm 249 x 386. Boston, Museum of fine Arts.
Impressione postuma realizzata nel 1918 da Tony o Jacques Beltrand in rosso, verde e marrone su carta giapponese in 25-30 esemplari. Quarto stato.
Questa incisione è di importanza centrale per le ambizioni e i risultati ottenuti da Gauguin a Tahiti. Rappresenta una donna sdraiata su un lato, con le spalle rivolte all’osservatore e raccolta in posizione fetale come la giovane in primo piano in MAhana no atua (1894, Art Institute of Chicago). La composizione dell’incisione si distingue da quella del dipinto perché la figura raggomitolata è sostituita da una sdraiata, ma l’artista mantiene l’ambientazione notturna, il fantasma sullo sfondo e le scintille di luce; soprattutto, però, Gauguin rispetta il senso di vulnerabilità e terrore reso nel dipinto.