Incisioni antiche e moderne: Galleria di immagini (2 lettori)

vecchio frank

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Coao Frank...Le trovo belle, ma alcune angoscianti..tetre..da tedesco ( magari non lo era neanche tedesco... ) Era olandese. Venne in Italia nei primi anni Venti e vi rimase fino al 1935, poi se ne andò per via del fascismo.
M.C. ESCHER ® - 4
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"Il periodo durante il quale mi dedicai con entusiasmo alla ricerca delle caratteristiche dei materiali grafici e presi coscienza dei limiti che si hanno nel trattarli, durò dal 1922 al 1935 circa. Durante questo periodo nacquero numerose stampe (circa 70 xilografie e circa 40 litografie)."

Dal libro “M.C. ESCHER – Stampe e disegni”, edizioni Taschen. Introduzione e commenti di Maurits Cornelis Escher in persona.

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Corteccia, xilografia, stampa da quattro piastre, 1955, 35,5 x 23,5 cm.
Un ritratto di donna fluttua come una corteccia a forma di spirale, come un frammento di una scultura vuota. Il senso di profondità viene intensificato da un banco di nuvole che arriva fino all’orizzonte.

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Pozzanghera, xilografia, stampa da tre piastre, 1952, 24 x 32 cm.
Il cielo sereno, di sera, si riflette in una pozzanghera nel fresco di un sentiero di bosco. Nel terreno paludoso sono rinvenibili le tracce di due camion, due biciclette e le impronte di due passanti.
 

vecchio frank

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M.C. ESCHER ® - 5
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“Nel 1946, per la prima volta, venni a contatto con l’antica tecnica della mezzatinta, i cui vellutati toni di colore grigio scuro e nero mi attrassero a tal punto che dedicai molto del mio tempo libero allo studio di questo procedimento tecnico di calcografia in rame, ormai quasi in disuso. Ben presto però la mia pazienza venne messa a dura prova. Questa tecnica richiede troppo tempo e impegno per una persona che, come me, a torto o a ragione, crede di non poter perdere tempo. Finora ho portato a termine solo sette mezzetinte, l’ultima nel 1951. Non ho mai usato un’altra tecnica di calcografia. Fin dal primo momento della mia scoperta ho lasciato da parte ogni altro tipo di tecnica “a graffio” e incisione su rame. La ragione di ciò può essere data dal fatto che, probabilmente, preferisco definire una figura attraverso contrasti di colore che attraverso contrasti di linee.”

Dal libro “M.C. ESCHER – Stampe e disegni”, edizioni Taschen. Introduzione e commenti di Maurits Cornelis Escher in persona.

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Goccia di rugiada, mezzatinta, 1948, 18 x 24,5cm.
Questa foglia di una pianta grassa, in realtà, era lunga 2 cm. circa. Su di essa c’è una goccia di rugiada nella quale viene riflessa una finestra. La goccia ha contemporaneamente la funzione di una lente che ingrandisce la struttura della nervatura della foglia. Delle particelle d’aria, stranamente increspate, si trovano rinchiuse tra foglia e goccia.

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Occhio, mezzatinta, 1946, 15 x 20 cm.
Il disegnatore ha voluto rappresentare qui il suo occhio ingrandito notevolmente in uno specchio concavo. La pupilla riflette l’immagine di colei che guarda noi tutti.
 

vecchio frank

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M.C. ESCHER ® - 6
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“Chi si meraviglia di qualcosa si rende consapevole di tale meraviglia. Nel momento in cui sono aperto e sensibile nei confronti degli enigmi che ci circondano, considerando e analizzando le mie osservazioni, entro in contatto con la matematica. Anche se non ho avuto un’istruzione o conoscenze in scienze esatte, mi sento spesso più vicino ai matematici che ai miei colleghi artisti.”

Dal libro “M.C. ESCHER – Stampe e disegni”, edizioni Taschen. Introduzione e commenti di Maurits Cornelis Escher in persona.

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Planetoide tetraedrico, xilografia, stampa da due piastre, 1954, 43x 43 cm.
Questo mondo, abitato da esseri umani, ha la forma di un tetraedro regolare circondato da un anello di foschia. Due delle quattro superfici che delimitano il corpo sono visibili. Lo spigolo che le divide suddivide l’immagine in due metà. Tutte le verticali – i muri delle case, gli spazi e gli esseri umani – sono orientate verso il centro del solido, il nucleo, cioè, della forza di gravità. Tutte le superfici orizzontali – i giardini, le strade, il livello dell’acqua degli stagni e dei canali – sono frammenti di una crosta sferica.

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Stelle, xilografia, 1948, 32 x 26 cm.
Dei solidi regolari semplici, doppi e tripli fluttuano nello spazio come stelle. Nel mezzo si trova una forma geometrica data solamente dai contorni di tre ottaedri regolari. Due camaleonti sono stati scelti come abitanti di questa struttura perché con le zampe e con la coda possono aggrapparsi alle travi della loro gabbia, mentre questa si libra nell’universo.
 

vecchio frank

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M.C. ESCHER ® - 7
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“Sta di fatto che la maggior parte delle persone capisce un’immagine più facilmente in modo indiretto, attraverso le parole scritte, che in modo diretto, attraverso l’immagine stessa. Per venire incontro a tale necessità ho scritto personalmente le descrizioni. Sono perfettamente conscio del fatto che queste possano essere insufficienti. Ciononostante ho preferito non dare tale compito a nessun altro, poiché – e questo è un altro motivo della mia “meraviglia” – anche se la maggior parte dei miei temi mi sembrano obiettivi e impersonali, ho constatato che quasi nessuno percepisce nello stesso mio modo ciò che si può osservare nel nostro ambiente.”

Dal libro “M.C. ESCHER – Stampe e disegni”, edizioni Taschen. Introduzione e commenti di Maurits Cornelis Escher in persona.

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Tre sfere I, xilografia, 1945, 28 x 17 cm.
La spazialità di una sfera in questo disegno, in alto, viene accentuata il più possibile. Non è una sfera, bensì solamente la sua proiezione su un foglio di carta che potremmo ritagliare come un disco. Nel mezzo viene riprodotto un tale disco di carta piegato, però, in due metà: un pezzo verticale e uno orizzontale sul quale è posata la sfera superiore. In basso viene mostrato un altro disco di questo tipo, in questo caso non piegato e visto in prospettiva come il piano circolare di un tavolo.

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Colonne doriche, xilografia, stampa da tre piastre, 1954, 32 x 24 cm.
La parte inferiore della colonna di sinistra suggerisce l’idea della tridimensionalità di un pesante oggetto di pietra. In realtà è invece solamente un po’ d’inchiostro su un foglio di carta. Si tratta, infatti, di una striscia di carta piatta la quale, piegata per tre volte, è stata incastrata fra il soffitto e il capitello della colonna di destra. La stessa cosa succede alla colonna di destra: vista dall’alto sembra voluminosa, vista dal basso si vede che si tratta di un nastro disteso sul pavimento sul quale è appoggiata la colonna di sinistra.

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Drago, xilografia, 1952, 32 x 24 cm.
Nonostante il drago faccia grossi sforzi per raggiungere una dimensione spaziale, rimane un’immagine piatta. Nella carta sulla quale è stampato sono stati fatti due tagli. Poi è stata piegata in modo che ci fossero quattro fori quadrati. Ma questo drago è un animale ostinato, nonostante le sue dimensioni persiste nel volerne avere tre; per questo infila la testa in un foro e la coda in un altro.
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FINE
 

vecchio frank

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Visto il tema, preferisco segnalare qui questa mostra anziché nel 3d dedicato.
Io non me la lascerò sfuggire. Kiappo, se quando torni mi fai un fischio potremmo incontrarci. Che ne dici?

http://www.museomust.it/drupal/even...-picasso-da-kandinskij-fontana-opere-grafiche

IL SEGNO DEL ’900. Da Cezanne a Picasso, da Kandinskij a Fontana. Opere grafiche
Dal 16 dicembre 2017 all'11 marzo 2018 il Museo MUST di Vimercate ospita una nuova grande mostra con 85 opere grafiche dei più importanti artisti europei dalla fine dell’Ottocento al secondo dopoguerra.
La mostra, a cura di Simona Bartolena, ripercorre la scena artistica europea dalla fine dell’Ottocento al secondo dopoguerra, e dimostra, attraverso i fogli di alcuni dei più celebri artisti del tempo, l’importanza della stampa d’arte come mezzo espressivo autonomo. In Italia è purtroppo ancora molto diffuso il luogo comune che considera l’incisione una forma d’arte inferiore rispetto a pittura e scultura. L’esposizione racconta come, al contrario, molti grandi artisti del Novecento abbiano considerato la stampa come uno strumento prezioso nella loro ricerca, affidando proprio al foglio stampato le sperimentazioni tecniche più ardite e importanti passaggi stilistici. Un viaggio ricco di suggestioni e spunti di riflessione nella grafica d’artista dell’età contemporanea.
Il percorso inizia simbolicamente alla fine dell’Ottocento, con l’opera di personaggi chiave per gli sviluppi dell’arte nei decenni successivi – su tutti Paul Cézanne e gli artisti della stagione Simbolista – per proseguire poi tra i vari movimenti d’avanguardia e i loro principali interpreti: da Picasso e Matisse, da Pechstein a Dix, da Kandinskij a Klee, da Miró a Giacometti, da Hartung a Dubuffet, da Vedova a Fontana. La serie di opere offre così, al contempo, un’occasione per ripercorrere la storia dell’arte europea della prima metà del Novecento e un’opportunità di scoperta e approfondimento di un ambito in Italia purtroppo ancora davvero poco frequentato.
INAUGURAZIONE: sabato 16 dicembre ore 17
QUANDO: dal 16 dicembre 2017 all'11 marzo 2018
ORARI D'APERTURA: mer e gio 10-13; ven, sab e dom 10-13 e 15-19
APERTURE STRAORDINARIE: 8/12 e 6/1 (ore 10-13 e 15-19); 24 e 31/12 (ore 10-13 e 15-18); 26/12 (ore 15-19). Chiusure: 25/12 e 1/1
BIGLIETTO INGRESSO (mostra + museo): 5 € intero | 3 € ridotto per 15-24 anni e residenti a Vimercate | 8 € cumulativo famiglia | Gratis per under 14 anni e per disabili e accompagnatore
VISITE GUIDATE: 17, 23 e 30 dicembre, tutte le domeniche di gennaio e febbraio e 4 e 11 marzo alle ore 16.30 (costo 2 € + biglietto d'ingresso). Disponibili su prenotazione anche visite guidate per gruppi organizzati e scuole.
INFO E PRENOTAZIONI: 0396659488 – [email protected] - www.museomust.it
 

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