Incisioni antiche e moderne: Galleria di immagini (3 lettori)

vecchio frank

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Lasciatemi pubblicare anche qui queste due ben note incisioni di Lucio Fontana che ho visto ieri a Grandart e ho già postato nel 3d relativo.

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nonché questa di Giorgio Morandi che purtroppo si vede poco bene per via delle luci e delle ombre:

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Per quanto riguarda la grafica, a Grandart c'era questo e poco altro.
 

vecchio frank

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Questa acquaforte e vernice molle di Carol RAMA, artista torinese scomparsa nel 2015 quasi centenaria, è del 2000, su due lastre di zinco cad.190x178 mm., tiratura 50+X più qualche prova. L'ho trovata in vendita presso una galleria bresciana, ma il prezzo richiesto è superiore a quello che sono disposto a spendere.

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kiappo

Forumer storico
Caro Frank...a prescindere dal valore commerciale o da investimento, per me hai fatto bene a lasciarla lì..non mi sembra rappresentativa di Carol Rama.. i suoi soggetti " forti" credo siano i più tipici e forse anche quelli che potranno darti maggiori soddisfazioni...io la vedo così. Stammi bene!!
 

vecchio frank

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Caro Frank...a prescindere dal valore commerciale o da investimento, per me hai fatto bene a lasciarla lì..non mi sembra rappresentativa di Carol Rama.. i suoi soggetti " forti" credo siano i più tipici e forse anche quelli che potranno darti maggiori soddisfazioni...io la vedo così. Stammi bene!!
Hai ragione tu. Domani o dopo conto di cominciare a pubblicare qualcosa di M.C. Escher. Vi piace? Confesso che non mi fa impazzire, ma a tanti piace. In questi ultimi anni le mostre si sono sprecate. Io mi sono perso quella di Milano a Palazzo Reale.
 

vecchio frank

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M.C. ESCHER ® - 1
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"A chi fin da bambino si dedica appassionatamente alle arti grafiche, può succedere che la padronanza assoluta di tale tecnica diventi il suo più alto ideale. Quest’arte occupa tutto il suo tempo e richiede tutta l’attenzione possibile a tal punto che persino la scelta del soggetto è dipendente dal desiderio di ricercare una certa particolarità tecnica, ed è a questo subordinata. Apprendere capacità artigianali, conoscere in modo approfondito le qualità del materiale, imparare ad usare con padronanza gli strumenti artigianali a disposizione – per prima cosa le mani! – è estremamente gratificante."

Dal libro “M.C. ESCHER – Stampe e disegni”, edizioni Taschen. Introduzione e commenti di Maurits Cornelis Escher in persona.

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Torre di Babele, 1928, xilografia, 62 x 38,5 cm.
Si presuppone che durante la confusione delle lingue siano nate le diverse razze umane. Per questo motivo alcuni operai sono bianchi, altri invece di colore. A causa dell’incomprensione linguistica non lavora nessuno. La scena principale viene mostrata attraverso la prospettiva di un uccello, poiché si svolge in cima alla torre dell’edificio. Di conseguenza è stato necessario accorciare la prospettiva verso il basso.

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Palma, xilografia, stampa da due piastre, 1933, 39,5 x 39,5 cm.

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San Pietro, Roma, xilografia, 1935, 24 x 32 cm.
La convergenza delle verticali in direzione di nadir determina sia l’altezza dell’edificio nel quale si trova l’osservatore, sia il senso di vertigine, dato nel momento in cui si guarda verso il basso.

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Sogno, xilografia, 1935, 32 x 24 cm.
E’ il vescovo che sta sognando una mantide religiosa, oppure l’intera rappresentazione non è altro che il sogno del suo autore?
 

vecchio frank

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M.C. ESCHER ® - 2
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"Personalmente mi sono sentito per anni in uno stato confusionale. Poi, però, arrivò il momento in cui mi sentii cadere la benda dagli occhi. Capii che il mio obiettivo non era più la padronanza della tecnica poiché un’altra esigenza era nata in me, la cui esistenza, fino a quel momento, mi era rimasta sconosciuta. Mi vennero delle idee che non avevano nulla a che fare con l’arte grafica, immagini così avvincenti da far nascere in me il desiderio di volerle comunicare a tutti. Ciò non poteva venire espresso a parole, perché non si trattava di pensieri trasferibili in parole ma di tipiche immagini mentali, intelligibili per altri solamente attraverso l’immagine visiva."

Dal libro “M.C. ESCHER – Stampe e disegni”, edizioni Taschen. Introduzione e commenti di Maurits Cornelis Escher in persona.

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Giorno e notte, xilografia, stampa da due piastre, 1938, 39 x 68 cm.
In questo disegno, dei campi grigi e rettangolari si trasformano, staccandosi dal suolo, in uccelli stilizzati bianchi e neri. I neri volano a sinistra e i bianchi a destra come due formazioni in opposizione. Nella parte sinistra, i bianchi volano l’uno in direzione dell’altro; unendosi formano il cielo e il paesaggio diurno. I neri a destra si uniscono e formano la notte. I paesaggi, diurno e notturno, sono immagini riflesse reciproche unite dai campi grigi dai quali prendono forma, a loro volta, gli uccelli.

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Cielo e acqua I, xilografia, 1938, 44 x 44 cm.
All’altezza della linea centrale orizzontale, gli uccelli e i pesci sono uguali gli uni agli altri. Noi, però, associamo il volo con l’aria, per questo per ogni uccello nero, i quattro pesci che lo circondano costituiscono l’aria nella quale vola. Allo stesso modo associamo il nuoto con l’acqua, per questo i quattro uccelli neri che circondano un pesce diventano l’acqua nella quale esso nuota.

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Superficie sferica con pesci, xilografia, stampa da due piastre, 1958, diametro 32 cm.
Abbiamo qui una sfera con due poli e un intreccio di meridiani e paralleli. Partendo dal polo visibile, otto file di pesci, le bianche alternate alle nere, nuotano a forma di spirale. All’equatore raggiungono la maggiore grandezza, dopodiché i pesci diventano più piccoli e scompaiono nella parte posteriore della sfera, nell’altro polo, per noi invisibile.
 

vecchio frank

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M.C. ESCHER ® - 3
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"Nel 1922, quando lasciai la Scuola di architettura e di disegno ornamentale nella quale avevo preso lezioni di tecnica grafica da Samuel Jessurun de Mesquita, subivo molto il suo influsso, d’altra parte molti dei suoi allievi sono rimasti contrassegnati dalla sua forte personalità. A quei tempi tra i grafici la xilografia (l’intagliare con una sgorbia un pannello di legno di filo, di solito di pero) era più di moda di oggi. Dal mio insegnante ho ereditato la predilezione per il legno di filo, e uno dei motivi della mia gratitudine nei suoi confronti, tuttora permanente, è il fatto che mi abbia insegnato a lavorare questo materiale. Durante i primi anni del mio soggiorno in Italia ho lavorato esclusivamente con tale materiale, più adatto del prezioso legno di testa a formati grandi. In quel periodo, nella mia esuberanza giovanile, ho intagliato con la sgorbia pannelli di legno di pero enormi, lunghi più di 70 cm. e larghi quasi 50 cm. Solo nel 1929 portai a termine la mia prima litografia, e solo nel 1931 provai per la prima volta la tecnica ad incisione (l’incidere, con bulini, blocchi di legno in testa). La tecnica ad intaglio rimane però un procedimento al quale tuttora non potrei rinunciare."

Dal libro “M.C. ESCHER – Stampe e disegni”, edizioni Taschen. Introduzione e commenti di Maurits Cornelis Escher in persona.

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Striscia di Moebius II, xilografia, stampa da tre piastre, 1963, 45 x 20 cm.
Un nastro chiuso e circolare presenta solitamente due superfici, una interna e una esterna. Su questo nastro, invece, camminano una dietro l’altra delle formiche rosse le quali percorrono sia la parte anteriore, sia quella posteriore. In questo modo il nastro risulta avere un’unica superficie.

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Cortecce concentriche, xilografia, 1953, 24 x 24 cm.
Quattro cortecce concentriche a forma di sfera vengono illuminate nel centro da una fonte di luce. Ogni corteccia è formata da un intreccio di nove grandi cerchi che suddividono la sfera in 40 triangoli.
 

kiappo

Forumer storico
Coao Frank...Le trovo belle, ma alcune angoscianti..tetre..da tedesco ( magari non lo era neanche tedesco... )
 

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