Incisioni antiche e moderne: Galleria di immagini (3 lettori)

vecchio frank

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REMBRANDT - 5
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Cristo caccia i mercanti dal Tempio, 1635, acquaforte, mm 136 x 168 (inciso e lastra), mm 141 x 173 (foglio), probabile II stato su due.

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Cristo e la samaritana, 1657-58, acquaforte e puntasecca, mm 125 x 159 (inciso e lastra), mm 131 x 164 (foglio), III stato su tre.

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La resurrezione di Lazzaro (lastra piccola), 1642, acquaforte, mm 150 x 115 (foglio), II stato su due.
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
E' interessante osservare il diverso trattamento riservato da Rembrandt nel tratteggio a seconda dei soggetti. Sempre più morbido con le persone, a seguirne le forme, ma anche con i vegetali, e persino con il villaggio della Samaritana. Con le rocce, invece, con la materia dura, si fa duro e cristallino anche il suo tratto, quasi volesse indicare più la luce che sbatte sulla materia, quasi disinteressato a quest'ultima. Non a caso Rembrandt è famoso per i suoi ritratti.
Come si vede, disegni e stampe sono preziosi anche per conoscere alla base l'approccio dell'artista.
 

vecchio frank

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REMBRANDT - 6
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Abramo accarezza Isacco, c.1637, acquaforte, mm 116 x 86 (inciso e lastra), mm 125 x 99 (foglio), II stato su due.
Verrebbe da dire “gli liscia il pelo”, spero abbiate capito la macabra allusione…

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San Pietro e San Giovanni guariscono il malato sulla porta del Tempio, 1959, acquaforte, puntasecca e bulino, mm 181 x 216 (inciso e lastra), mm 183 x 218 (foglio), II stato su quattro.

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Il ritorno del figliol prodigo, 1636, acquaforte, mm 154 x 135 (inciso e lastra), mm 161 x 144 (foglio), unico stato conosciuto.
 

vecchio frank

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REMBRANDT - 7
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La morte della Vergine, 1639, acquaforte e puntasecca, mm 390 x312 (inciso), mm 407 x 314 (foglio), probabile III stato su tre.

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Ecce Homo, 1655, puntasecca, 358 x 455 mm, V di otto stati.

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Ecce Homo, 1655, puntasecca, 358 x 455 mm, VIII di otto stati.

Ed ecco due diversi stati dell’interpretazione picassiana della stampa di Rembrandt:

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Ecce Homo (Il teatro di Picasso), 1970, acquaforte, acquatinta e raschietto, 500 x 420 mm, II di cinque stati.

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Ecce Homo (Il teatro di Picasso), 1970, acquaforte, acquatinta e raschietto, 500 x 420 mm, V di cinque stati.
 

vecchio frank

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REMBRANDT - 8
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Chiudo con questo soggetto mitologico, e con la relativa interpretazione datane da Picasso:

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Giove e Antiope, 1659, acquaforte, puntasecca e bulino, 138 x 205 mm, I di due stati.

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Fauno che scopre una donna addormentata (Giove e Antiope), 1936, acquatinta allo zucchero, vernice molle, raschietto e bulino, 316 x 417 mm, VI su sei stati.
 

vecchio frank

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Se penso ad un artista vivente, Mimmo PALADINO è il primo nome che mi viene in mente per quanto riguarda la grafica, perlomeno tra quelli della mia generazione, e non solo tra quelli italiani. Con risultati secondo me eccellenti. Il primo volume del catalogo della sua opera grafica (dal 1974 al 2001), curato da Enzo Di Martino, comprende 386 lavori in tutte le tecniche dell’incisione. Il secondo (dal 2001 al 2014), sempre curato da Di Martino, altri 295. Sterminata è anche la produzione di opere uniche su carta, anche qui in tutte le tecniche, dagli acquerelli agli inchiostri, ecc. Senza contare poi il capitolo sculture…
Molte sue opere grafiche si trovano facilmente in vendita (a prezzi sostenuti) su ebay e su siti come Amorosoart. In genere sono sempre le stesse. Tra quelle che sul web non si trovano o si trovano con più difficoltà, è arduo per me fare una scelta. Per il momento, tra oggi e domani mi limiterò a proporvi queste:

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Autoritratto come Joyce, 1994, acquaforte acquatinta in 66 + VI esemplari, 200 x 140 mm (lastra). Riprodotto sulla copertina del libro "18 incisioni per James Joyce, Ulysses". Editore: Bernd Klüser, Monaco.
Stampatore: Laboratorio d’Arte Grafica di Modena.
Si tratta di uno dei pochissimi autoritratti di Paladino (personalmente non ne conosco altri).
 

RedArrow

Forumer storico
Sfogliavo un catalogo d'asta e mi è venuta in mente l'associazione proposta sopra tra Rembrandt e Picasso...percorsi che la mente fa in autonomia.
Bisognerebbe aprire un 3D che faccia tanti esempi di come l'arte moderna, esattamente come il pensiero, discende da quella antica in un percorso unico che ovviamente è fatto tanto di continuità quanto di discontinuità. Non apro io perchè di 3D che durano pochi post, l'esperienza insegna, ce ne sono anche troppi, e io non avrei il tempo di alimentarlo.
In ogni caso posto sotto il disegno che mi ha innescato questa associazione, di Luis Favre (così riporta il catalogo, ma forse è Louis Favre), pittore dell'800.

Segue il disegno di Tiepolo (Omaggio a Pulcinella incoronato) a cui potrebbe essersi ispirato Favre

E infine segue un'acquaforte che è ispirata a Tiepolo, di Antoine Cardon (1772 - 1813).
La galleria che ha venduto il Cardon segnala anche il foglio della Collezione Scholz “Pulcinella come antico dio del fiume”, di cui però non c'è traccia in rete.

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vecchio frank

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Sfogliavo un catalogo d'asta e mi è venuta in mente l'associazione proposta sopra tra Rembrandt e Picasso...percorsi che la mente fa in autonomia.
Bisognerebbe aprire un 3D che faccia tanti esempi di come l'arte moderna, esattamente come il pensiero, discende da quella antica in un percorso unico che ovviamente è fatto tanto di continuità quanto di discontinuità. Non apro io perchè di 3D che durano pochi post, l'esperienza insegna, ce ne sono anche troppi, e io non avrei il tempo di alimentarlo.
In ogni caso posto sotto il disegno che mi ha innescato questa associazione, di Luis Favre (così riporta il catalogo, ma forse è Louis Favre), pittore dell'800.

Segue il disegno di Tiepolo (Omaggio a Pulcinella incoronato) a cui potrebbe essersi ispirato Favre

E infine segue un'acquaforte che è ispirata a Tiepolo, di Antoine Cardon (1772 - 1813).
La galleria che ha venduto il Cardon segnala anche il foglio della Collezione Scholz “Pulcinella come antico dio del fiume”, di cui però non c'è traccia in rete.

Vedi l'allegato 417045

Vedi l'allegato 417046

Vedi l'allegato 417047
Posta pure qui. Se Dio (o la Fortuna) mi assiste ho intenzione di proseguire ancora per un bel po' con questi post giornalieri.
Proprio non immaginavo che Tiepolo potesse aver dipinto Pulcinella. Al limite, mi sarei aspettato Pantalone, visto che era veneziano....
 

vecchio frank

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PALADINO - 2
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Quattro incisioni (acquaforte acquatinta) dal libro Quattro testi sacri per il nuovo millennio (Colophonarte 1994, 75 + XXV + 13 p.a.)

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La sura dell’ape, diametro 200 mm


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Il cibo e le sillabe, 290 x 202 mm

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La conversione di Saulo, 215 x 145 mm

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Cantico dei Cantici, 180 x 180 mm

Spiegazione (presa da “Egidio Fiorin – Paladino nelle edizioni Colophon”, testo pubblicato sul n.46 della loro rivista): “Per la cultura ebraica un’immagine quadrata per una religione che ha un unico riferimento nell’Antico Testamento. Per la cristiana, un rettangolo perché due i libri di riferimento: Antico e Nuovo Testamento. Un tondo per l’islamica, a ripresa dei versetti del Corano che su dei grandi tondi vengono spesso esposti nelle moschee. E un triangolo isoscele quale sintesi della spiritualità orientale”.

Quanto a me, sono agnostico…
 

vecchio frank

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PALADINO - 3
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Un recente post di Ziig nel 3d delle Aste mi ha dato la spinta decisiva per quello che avevo in mente di fare da tanto tempo, cioè pubblicare qui qualcuna tra le incisioni più belle di Mimmo Paladino tratte dai due cataloghi della sua opera grafica pubblicati da Ezio Di Martino. Il primo, edito da Art of this Century, copre il periodo 1974-2001. Il secondo, edito lo scorso anno da Gli Ori, il periodo 2001-2014. Quello che finora mi aveva trattenuto era la difficoltà dell’impresa, con così tanto materiale da cui attingere: quasi 600 incisioni in tutto. Ho proceduto così: per prima cosa ho ristretto il campo alle immagini pubblicate a tutta pagina. Ho dovuto perciò sacrificare, perché troppo piccole per ottenere immagini soddisfacenti con lo scanner, molte belle incisioni pubblicate nella miriade di libri che Paladino ha illustrato, come Flores Seraphici, Tristi tropici di Lèvi-Strauss, Ulysses di Joyce, Philobiblon solo per citarne alcuni. Ho poi scartato, visto il titolo di questo 3d, le litografie. E anche qui devo dire che, col senno di poi, rimpiango di aver aperto un 3d dedicato solo alle incisioni vere e proprie, perché così mi sono precluso la possibilità di pubblicare tanti bei lavori (Paladino a parte, penso ad esempio a Braque o a Chagall…). Però quando ho aperto il 3d non potevo prevedere gli sviluppi. Non poche delle immagini di Paladino che pubblicherò sono comunque di lavori dove ha utilizzato varie tecniche combinandole assieme, e dove magari l’intervento all’acquaforte è minimo rispetto ad esempio alla base serigrafica. Paladino è un maestro in questo genere di “contaminazioni” per usare un termine alla moda, come vedremo in base alle testimonianze che pubblicherò di alcuni stampatori che pubblicherò nei prossimi giorni.
Comincerò proprio con quella scovata da Ziig in quell’asta americana:

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Tra gli ulivi, 1984. Acquaforte, acquatinta, puntasecca, zucchero e chine collé, 35 + 7 p.a., editore Schelmann & Klüser – New York/München, stampatore Harlan & Weaver – New York.

Altri lavori di quegli anni:

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Senza titolo, 1983. Acquaforte acquatinta, 60 + 10 p.a., editore Corubolo & Castiglioni – Verona, stampatore Giorgio Upiglio - Milano.
Nel libro di poesie di Konstantinos Kavafis.

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Senza titolo, 1983. Acquaforte acquatinta e puntasecca a 2 colori, 12 p.a., tiratura non realizzata, stampatore Giorgio Upiglio - Milano.

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Senza titolo, 1984. Acquaforte acquatinta e puntasecca, tiratura 30, editore Galerie Thomas – München, stampatore Giorgio Upiglio - Milano.

Non metto le misure perché tra lastra, foglio e magari tipo di carta, sarebbe un lavoro cinese…

Ultima cosa: avevo già pronto qualcosa di Hopper e di Ferroni. A questo punto slittano più avanti, perché con Paladino ne avremo per un bel po’. Dopo di che ho intenzione di affrontare il capitolo Ukiyo-e, cioè le stampe giapponesi.
 

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