Incisioni antiche e moderne: Galleria di immagini (4 lettori)

vecchio frank

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Ancora ROUAULT:
"Il giusto come il legno di sandalo profuma la scure che lo colpisce" - 1926 - Acquatinta, brunitoio e puntasecca - 585x420mm. - Tavola XLVI del "Miserere"
Chapon-Rouault n.99e

ROUAULT1.jpg
 

vecchio frank

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Oggi pubblico anche questa Dichiarazione sull'incisione originale emessa dal Congresso Nazionale sull'Incisione Originale nel 1994, promosso dalla Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli presso il Castello Sforzesco di Milano.
Penso che una lettura sia utile.
Tra i firmatari si leggono i nomi di Federica Galli, Walter Piacesi e lo stampatore Giorgio Upiglio, per limitarmi a quelli che conosco io.

img554.jpg
 

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Oggi pubblico anche questa Dichiarazione sull'incisione originale emessa dal Congresso Nazionale sull'Incisione Originale nel 1994, promosso dalla Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli presso il Castello Sforzesco di Milano.
Penso che una lettura sia utile.
Tra i firmatari si leggono i nomi di Federica Galli, Walter Piacesi e lo stampatore Giorgio Upiglio, per limitarmi a quelli che conosco io.

Vedi l'allegato 390930
Sai, è una dichiarazione un po' provinciale, e non solo perché tra i partecipanti manca la firma autorevole (pur essendovi alcuni tra i migliori specialisti del ramo ... o del rame :-D ). Ma anche perché non si vede una vera volontà di comprensione del nuovo (spesso arbitrario, per carità, ma talora giustamente problematico), quanto la difesa di vecchi e rispettabilissimi, certo, metodi e laboratori.
Dire che una litografia originale "deve" essere stampata con intenti estetici mi sembra un po' angusto. Le antiche meravigliose carte geografiche erano create all'acquaforte per uso pratico, le xilografie del 500 illustravano testi con l'ambizione di chiarirne i contenuti, né i manifesti litografati della Belle Epoque e seguenti (Lautrec, Mucha, Dudovich ...) avevano un esclusivo scopo estetico. Per non parlare delle litografie di Escher ...
Discettare sulle intenzioni è sempre pericoloso.
Lo stesso insistere sul concetto di stampa originale diversa rispetto a stampa di riproduzione, pur corretto, vuole però ignorare che negli anni molti grandi artisti si cimentarono nell'incidere stampe che riproducevano opere di altri grandi artisti (mi vengono in mente Veyrassat o Jacques Villon, per esempio). E che esistono da sempre infinite sfumature (collaborazioni, autointerpretazioni ecc) che il mercato, ove informato, già valuta con sufficiente competenza. Per esempio, come definire le litografie di Chagall, visto che non le "faceva" lui, ma solo seguiva e indirizzava il lavoro del suo personale interprete?
In conclusione, una dichiarazione puramente di principio, ma di fatto impotente, vuoi per il limitato ambito dei firmatari (molti sembrano quasi fare la suddetta dichiarazione "pro domo sua"), vuoi per il ristretto angolo di vista, tendente a normare l'esistente più che a creare un futuro, vuoi ancora per una certa mancanza di fantasia e chiarezza di idee - che non è proprio lo stesso che la chiusura sulle proprie.
Detto questo (e se lo dico io posso sperare che non mi si possa tacciare di aperturismo incosciente), massimo rispetto per chi vuole salvare la specificità di una tecnica, di un lavoro, di una tradizione. Solo, avrebbe dovuto partecipare alla stesura anche qualche esperto di linguaggio, qualche futurologo, insomma qualcuno di maggiormente estraneo alla ristretta cerchia dei più diretti interessati (artisti, stampatori e galleristi).

Ciao, e grazie di questo impegno quotidiano, che quasi si teme di disturbare aggiungendovi note od immagini.
 

vecchio frank

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Sai, è una dichiarazione un po' provinciale, e non solo perché tra i partecipanti manca la firma autorevole (pur essendovi alcuni tra i migliori specialisti del ramo ... o del rame :-D ). Ma anche perché non si vede una vera volontà di comprensione del nuovo (spesso arbitrario, per carità, ma talora giustamente problematico), quanto la difesa di vecchi e rispettabilissimi, certo, metodi e laboratori.
Dire che una litografia originale "deve" essere stampata con intenti estetici mi sembra un po' angusto. Le antiche meravigliose carte geografiche erano create all'acquaforte per uso pratico, le xilografie del 500 illustravano testi con l'ambizione di chiarirne i contenuti, né i manifesti litografati della Belle Epoque e seguenti (Lautrec, Mucha, Dudovich ...) avevano un esclusivo scopo estetico. Per non parlare delle litografie di Escher ...
Discettare sulle intenzioni è sempre pericoloso.
Lo stesso insistere sul concetto di stampa originale diversa rispetto a stampa di riproduzione, pur corretto, vuole però ignorare che negli anni molti grandi artisti si cimentarono nell'incidere stampe che riproducevano opere di altri grandi artisti (mi vengono in mente Veyrassat o Jacques Villon, per esempio). E che esistono da sempre infinite sfumature (collaborazioni, autointerpretazioni ecc) che il mercato, ove informato, già valuta con sufficiente competenza. Per esempio, come definire le litografie di Chagall, visto che non le "faceva" lui, ma solo seguiva e indirizzava il lavoro del suo personale interprete?
In conclusione, una dichiarazione puramente di principio, ma di fatto impotente, vuoi per il limitato ambito dei firmatari (molti sembrano quasi fare la suddetta dichiarazione "pro domo sua"), vuoi per il ristretto angolo di vista, tendente a normare l'esistente più che a creare un futuro, vuoi ancora per una certa mancanza di fantasia e chiarezza di idee - che non è proprio lo stesso che la chiusura sulle proprie.
Detto questo (e se lo dico io posso sperare che non mi si possa tacciare di aperturismo incosciente), massimo rispetto per chi vuole salvare la specificità di una tecnica, di un lavoro, di una tradizione. Solo, avrebbe dovuto partecipare alla stesura anche qualche esperto di linguaggio, qualche futurologo, insomma qualcuno di maggiormente estraneo alla ristretta cerchia dei più diretti interessati (artisti, stampatori e galleristi).

Ciao, e grazie di questo impegno quotidiano, che quasi si teme di disturbare aggiungendovi note od immagini.

Grazie per le parole lusinghiere, e per il tuo commento naturalmente. Mi spronano a proseguire nonostante il mio impegno sia fortemente condizionato dalle condizioni dei miei anziani genitori, ogni giorno, in particolare mio padre, fonte di nuove preoccupazioni per me.
Comunque ribadisco che ogni contributo è bene accetto, anzi, sollecitato.
 

vecchio frank

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Una famosissima incisione di Pablo PICASSO:
"Le repas frugal" - Acquaforte - 1904 - 463x377mm - Geiser-Baer 2.
Secondo il mio testo, e non posso dargli torto, "Le repas frugal e la Minotauromachia di Picasso sono per parere unanime i simboli della grafica del XX secolo".

PICASSO.jpg
 

vecchio frank

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Giuseppe VIVIANI: "La chitarra" - 1937 - Acquaforte - 289x182mm. - Marino n.42
So da Wikipedia che è stato uno dei più grandi incisori italiani del '900 ma onestamente non sento il bisogno di approfondire la sua conoscenza.
Questa incisione comunque mi piace.

20160823_VIVIANI.jpg
 
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baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Giuseppe VIVIANI: "La chitarra" - 1937 - Acquaforte - 289x182mm. - Marino n.42
So da Wikipedia che è stato uno dei più grandi incisori italiani del '900 ma onestamente non sento il bisogno di approfondire la sua conoscenza.
Questa incisione comunque mi piace.

Vedi l'allegato 391044
Molto quotato, e relativamente dimenticato pure lui, era Luigi Bartolini, con la sua estetica delle piccole cose, dell'incompleto e delle scritte nell'inciso. Mantiene comunque un suo piccolo mercato fatto di amatori entusiasti (ma, temo, quasi tutti assai anziani) e prezzi sostenuti. Finché dura.

1224676637b.jpg
e questa, venduta a 1300€+dir.
stthumb.asp


748-20141125111711_540x360.jpg
bartolini_luigi-nobile_fagiano~OM3ba300~11326_20160614_0020-1_284.jpg
 

vecchio frank

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Oggi non pubblico nessuna immagine in segno di rispetto per le vittime del terremoto, l'ennesimo che colpisce il Centro-Italia.
 

vecchio frank

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Riprendiamo il discorso con queste due incisioni di REMBRANDT tra le sue più belle.
Il commento è affidato alle didascalie.

REMBRANDT1.jpg


REMBRANDT2.jpg
 

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