Incisioni antiche e moderne: Galleria di immagini (3 lettori)

baleng

Per i tuoi meriti dovrai sempre chiedere scusa
Teniamo comunque presente che il cliché-verre non è propriamente una "incisione" Cliche Verre , anche se il lavoro della punta sul vetro oscurato è simile a quello dell'acquafortista sulla cera. Poi il lavoro è tutto di tipo fotografico.
Vabbè, Corot è Corot. Nel lavoro postato si può notare, in basso sull'orizzonte dove vi è l'ultima luce, l'uso della rotellina, strumento impiegato anche dagli incisori per creare un effetto tipo - per dire - lo scorrere dell'impronta di un pneumatico: dunque un effetto di tipo coloristico, un certo tipo di grigio.

Quanto all'acquaforte da Meissonier (tecnicamente: d'après Meissonier), anche lì si può precisare che non si tratterebbe di una acquaforte originale, almeno nel senso nativo della definizione, bensì di una acquaforte di riproduzione. Il mercato e gli amatori prezzano e valutano di meno quest'ultimo tipo, che in effetti è un lavoro in gran parte artigianale, mentre l'acquaforte di invenzione è espressione dell'artista dall'inizio alla fine. Qui l' "autore" è Rajon, appunto (all'epoca Meissonier era molto quotato, ora assai meno).
 
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vecchio frank

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Teniamo comunque presente che il cliché-verre non è propriamente una "incisione" Cliche Verre , anche se il lavoro della punta sul vetro oscurato è simile a quello dell'acquafortista sulla cera. Poi il lavoro è tutto di tipo fotografico.
Vabbè, Corot è Corot. Nel lavoro postato si può notare, in basso sull'orizzonte dove vi è l'ultima luce, l'uso della rotellina, strumento impiegato anche dagli incisori per creare un effetto tipo - per dire - lo scorrere dell'impronta di un pneumatico: dunque un effetto di tipo coloristico, un certo tipo di grigio.

Quanto all'acquaforte da Meissonier (tecnicamente: d'après Meissonier), anche lì si può precisare che non si tratterebbe di una acquaforte originale, almeno nel senso nativo della definizione, bensì di una acquaforte di riproduzione. Il mercato e gli amatori prezzano e valutano di meno quest'ultimo tipo, che in effetti è un lavoro in gran parte artigianale, mentre l'acquaforte di invenzione è espressione dell'artista dall'inizio alla fine. Qui l' "autore" è Rajon, appunto (all'epoca Meissonier era molto quotato, ora assai meno).

Grazie per le preziose informazioni, Gino, anche per quelle del tuo messaggio dell'altro giorno. In effetti, non sapendo bene cosa fosse un cliché-verre avevo dato prima un'occhiata a Wikipedia francese, e avendovi letto "Un cliché-verre est une combinaison entre la peinture ou dessin et la photographie : il s'agit d'une méthode pour graver, peindre ou dessiner sur une surface transparente, telle que du verre, du papier fin ou un film, et imprimer l'image résultante sur un léger papier sensible dans une chambre noire." mi sono risolto a pubblicarlo per via di quel "graver", ma soprattutto perché era bello...
E su quella pagina mi sono imbattuto in quest'altro cliché-verre, di COROT: come facevo a non postarlo qui?
Da domani comunque si passa a qualche altro autore, sempre tratto dal libro di cui dicevo in uno dei miei post precedenti.

Corot_A_Young_Mother_at_the_Entrance_to_a_Wood_LACMA_M_2001_18_1.jpg
 

vecchio frank

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Francisco GOYA: "Que sacrificio!" - Acquaforte e acquatinta - 200x250mm.- Harris n.49
Magari non la più bella delle sue incisioni.
Tratta dai "Caprichos"? La mia fonte non lo dice. Per togliersi il dubbio penso basti una semplice ricerca sul web, oppure aspettare il soccorso di Gino...

GOYA.jpg
 

baleng

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Francisco GOYA: "Que sacrificio!" - Acquaforte e acquatinta - 200x250mm.- Harris n.49
Magari non la più bella delle sue incisioni.
Tratta dai "Caprichos"? La mia fonte non lo dice. Per togliersi il dubbio penso basti una semplice ricerca sul web, oppure aspettare il soccorso di Gino...

Vedi l'allegato 390537
Certo che è tratta dai Capricci! Ne aggiungo un assaggino tra quelle che per me sono le migliori (per me, eh).

upload_2016-8-17_11-7-39.jpeg
images
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baleng

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Su Que sacrificio, come su tutte, vi è una "spiegazione"

los-caprichos-de-francisco-de-goya-y-lucientes-18-638.jpg


In pratica un padre sacrifica per bisogno economico una figlia giovane facendola sposare ad un anziano benestante.
 

vecchio frank

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Oggi un'incisione che Gino dovrebbe conoscere bene.
Pierre-Auguste RENOIR: "Baigneuse debout" - Acquaforte - 1910 - 167x113 - Delteil n.23

RENOIR.jpg
 

baleng

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Oggi un'incisione che Gino dovrebbe conoscere bene.
Pierre-Auguste RENOIR: "Baigneuse debout" - Acquaforte - 1910 - 167x113 - Delteil n.23

Vedi l'allegato 390672
La conosco sì. E vorrei avvisare che mentre tale incisione esiste in un unico stato, cioè non ci sono varianti di nessun tipo, seppur minime, fu però viceversa stampata a più riprese in varie edizioni, e questo dovrebbe influire sul prezzo. Se il mercante è onesto ne fa menzione, se non specifica nulla è o ignorante o scorretto.
Infatti abbiamo una prima edizione, Duret, nel 1910; poi Floury nel 1919 e nel 1923; infine Michel dopo il 1950 (queste sono quelle che di solito correttamente propone, per esempio, il Salamon, e d'altra parte ho anch'io una copia di tale edizione, che dovrebbe costare meno di tutte).
Come riconoscerle, come distinguere, è problema che si risolve leggendo il catalogo della sua opera grafica (il Delteil, appunto), tenendo però presente che l'ultima ed. Michel potrebbe non esserci.
In tutto, dunque, qualche centinaio di esemplari, tutti quasi uguali, essendo il segno profondo e semplice e la lastra acciaiata.
 

baleng

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Discorso simile si può fare per "Le chapeau épinglé, 1894, di cui esistono 2 stadi, ma comunque soprattutto c'è ugualmente una tiratura Michel di metà '900. Inoltre, esistono altre lastre, leggermente diverse, portanti lo stesso titolo e comunque sullo stesso soggetto (vi è ritratta la figlia di Berthe Morisot).
Chi volesse comprarla ad un prezzo assai basso non ha che da rivolgersi qui: Pierre-Auguste Renoir LE CHAPEAU EPINGLE Signed Etching "PINNING THE HAT"


le-chapeau-epingle.jpg
 

vecchio frank

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Oggi facciamo un salto indietro di qualche secolo e incontriamo un gigante come
REMBRANDT: Autoritratto alla finestra - 1648 - Acquaforte e puntasecca -158x130mm - prova di terzo stato.
Nel 1990 fui ad Amsterdam per la mostra del centenario di Van Gogh al Van Gogh Museum, e oltre a quella, al Rijksmuseum dove vidi la sua Ronda di notte, La sposa ebrea e gli altri grandi olandesi del '600 (Hals, Vermeer) e allo Stedelik Museum (Chagall, Malevic) visitai anche la sua casa natale dove erano esposte decine di sue incisioni. Poi ne ho viste altre qua e là in qualche mostra, in particolare una all'Ambrosiana di Milano, che ne possiede un discreto nucleo.
Tornai ad Amsterdam nel 2002, ma questa volta dovetti limitarmi al Rijksmuseum, al Van Gogh e al Kroller Muller di Otterlo.

REMBRANDT1.jpg
 

vecchio frank

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Dal '600 di Rembrandt passiamo al '900 con questa incisione di un grande come Georges ROUAULT (1871-1958):
"Qui ne se grime pas?" - Acquatinta, puntasecca e brunitoio - 565x430mm. Foglio VIII del "Miserere". - Chapon-Rouault n.61c
L'anno scorso al Castello Sforzesco di Milano si è tenuta nell'indifferenze generale la più grande mostra mai organizzata di sue incisioni, con 160 opere di praticamente tutte le serie da lui realizzate:

Georges Rouault. La grafica - Mostra - Milano - Castello Sforzesco - Arte.it

Io l'ho vista il Venerdì Santo prima di Pasqua e in un'ora e mezza circa, oltre a me saranno entrate un'altra mezza dozzina di persone.

ROUALT2.jpg
 

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