Incisioni antiche e moderne: Galleria di immagini (3 lettori)

vecchio frank

could be worse...
Acquaforte di Lino Bianchi Barriviera comprata qualche anno fa ad un'asta Fidesarte.

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Su Pasolini ottima la tecnica ma è ripresa pari pari da una base fotografica

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Per quanto riguarda il Barriviera spesso in asta vanno invenduti (ved. ultima asta Gonnelli), io per precauzione ne presi una spendendo solo una ventina di euro:

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@vecchio frank approfitto della tua ospitalità per riportare alcuni risultati delle mie ricerche di questi giorni.
Mi vorrei occupare del poco conosciuto Alfredo Müller di cui ometto lunghe biografie che nessuno legge, ci basti sapere che italiano (a dispetto del cognome) si trasferì in Francia dove si dedicò molto alla grafica riportando con esiti felici l'atmosfera della belle epoque.
Per chi volesse approfondire si trova qui qualche cenno biografico tratto dal web (molto più ricca invece la biografia Treccani MÜLLER, Alfredo in "Dizionario Biografico"):


Anche se il nome potrebbe ingannare, Alfredo Müller fu un artista italiano. Nacque per la precisione a Livorno nel 1869 da una famiglia di origine svizzera. Frequentò l’Accademia di Belle Arti a Firenze e divenne l’allievo preferito di Michele Gordigiani. Ma riuscì subito ad esporre a Parigi, dove scoprì la pittura impressionista e ne rimase contagiato a tal punto che, tornato a Firenze, Giovanni Fattori lo criticò per essere diventato filo-francese. Ma ormai il germe della pittura moderna si era insinuato e Müller preseguì la sua ricerca pittorica in questo senso. Non abbandonò mai la figura nitida, non si sfaldò mai il colore, ma tutto divenne fluido e la macchia pastosa lasciò il posto al colore piatto e puro.

Fu il fallimento della Banca di Livorno e la conseguente rovina della famiglia Müller che determinò il trasferimento a Parigi, dove non correva il rischio di essere criticato. Infatti, installatosi a Montmartre, iniziò una fortunata carriera: si confuse perfettamente tra artisti come Pissarro, Renoir, Cézanne, Toulouse-Lautrec che divennero suoi amici e si innestò così ben nella cerchia parigina da fare la sua prima personale, nel 1898, alla galleria di Ambroise Vollard (il più famoso mercante d’arte dell’epoca).
Si interessò molto alla grafica, disegno e incisione, il suo primo lavoro fu una serie di incisioni dedicate alla Vita Nova di Dante, pubblicate da Vollard. Divenne molto richiesto e realizzò ritratti di famose attrici come Cléo de Merode, Sarah Bernhardt, Marthe Mellot, Suzanne Despès; fece locandine per spettacoli teatrali, per riviste e anche decorazioni per interni come le 6 grandi stampe litografiche a colori che eseguì per una suite.

Assorbì la fugacità della vita della metropoli, abbandonò qualsiasi accademismo che gli proveniva dagli insegnamenti italiani, eppure mai completamente si convertì all’impressione. Gli piaceva comunque la figura, espressa con quella leziosità che diventerà pura affettazione decorativa qualche decennio dopo. Un artista troppo francofilo in Italia e troppo italiano in Francia, che non mancò di avere le sue stranezze. Fu campione di biliardo e il fratello partecipò al primo tour de france.
Ritornò anche in Italia per un periodo, dopo aver esposto nel 1914 alla Seconda Esposizione della Secessione di Roma. Si trasferì nella Villa Colombaia a Settignano, vicino Firenze. Si dedicò anche alle arti decorative come ad esempio le sue “Arlecchinate” con pantomime di maschere, già dai tratti decò. Del resto era amico di Umberto Brunelleschi di cui pure prelude lo stile.
 
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Parto dalla Jean Avril (forse) che balla il can can. Acquaforte ritoccata ad acquerello. Era una famosa ballerina di can can al Moulin Rouge:

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E' stato interessante studiare quest'opera. Questo è un esemplare prima della colorazione (potenza del web):

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E infine il terzo esemplare che secondo me è il più raro (ad averlo, accidenti!). Credo acquaforte rifinito all'acquatinta:

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Ovviamente sto postando le più belle. E questa? Acquaforte e acquatinta a colori “au repérage” (da approfondire quest'ultima variante)

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Veniamo ai meravigliosi ritratti femminili.
M.lle Marthe Mellot dans La Gitane (1900). Acquaforte e acquatinta a colori con ritocchi a pastello:

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