Utagawa Kuniyoshi (1797-1861):
“Biografie di samurai fedeli e virtuosi” (Seichū gishi den), ovvero "i 47 rōnin".
-
La storia dei
quarantasette rōnin e della loro vendetta è la più popolare tra tutte le storie giapponesi di “fedeltà e vendetta”. Gli eventi sui quali è basata ebbero inizio il quattordicesimo giorno del terzo mese del 1701 quando Asano Nagamori, signore di Akō, cercò di uccidere il vile Kira Yoshinaga, un ufficiale dell’entourage dello Shogun. Kira rimase solo ferito, ma poiché l’offesa ebbe luogo all’interno del castello di Edo, l’autorità ordinò ad Asano di commettere
harakiri (il suicidio rituale)
, i suoi beni vennero confiscati e i suoi servitori divennero “samurai senza padrone”
(rōnin). Quarantasette di loro iniziarono quasi subito a pianificare la vendetta contro Kira Yoshinaga, e una notte del dodicesimo mese del 1702 attaccarono la sua dimora, ingaggiando battaglia nel giardino e negli edifici adiacenti, riuscendo infine a catturare il loro nemico e a ucciderlo tagliandogli la testa. All’alba i
rōnin si recarono al tempio di Sengakuji e depositarono la testa tagliata di Kira sulla tomba del loro padrone. La storia venne subito adattata per un dramma teatrale da parte di Chikamatsu Monzaemon e, nel 1748, da Takeda Izumo, la cui versione in undici atti dal titolo
Kanadehon chūshingura è quella più raffigurata nelle stampe
ukiyo-e.
Vari furono gli artisti giapponesi che diedero alle stampe serie complete dei quarantasette
rōnin. Tra di essi si possono citare
Tsukioka Yoshitoshi (1839-1892) e
Utagawa Yoshitora (attivo tra il 1850 e il 1880), le cui stampe si possono trovare facilmente in vendita sul web.
La serie più bella è però forse quella data alle stampe da
Utagawa Kuniyoshi (1797-1861), uno degli ultimi grandi artisti della scuola
ukiyo-e. Le stampe della sua serie
“Biografie di samurai fedeli e virtuosi” (Seichū gishi den), furono pubblicate da Ebiya Rinnosuke tra il 1847 e il 1848. I nomi dei personaggi nelle stampe sono distorti per conformarsi alle regole della censura. La serie è composta da quarantasette ritratti di
rōnin a figura intera più i ritratti di altri quattro personaggi: Kō no Moronao (Kira Yoshinaka), Enya Hangan (Asano Nagamori), Teraoka Hei’mon (Terasaka Kichiemon) e il servo Juzaburō. In più, la serie include un famoso trittico dei
rōnin riuniti al ponte Ryogoku. Nell’arco della sua vita Kuniyoshi disegnò in tutto una ventina di trittici rappresentanti episodi del
Chūshingura e qualcosa come dodici serie di
rōnin e relativi personaggi.
La fonte più autorevole per quanto riguarda i
rōnin di Kuniyoshi è il libro di Basil W. Robinson:
Kuniyoshi. The Warrior Prints, Oxford 1982.
Qui mi propongo di pubblicare le immagini della serie completa, come ho fatto a suo tempo con i
"Capricci" di Goya. Spero che qualcuno non si scandalizzi per l'accostamento, visto che ancora oggi le stampe giapponesi sono considerate un genere un po' "minore".
Vi confesso che copiare i nomi completi dei personaggi, con tutte quelle "o" e "u" accentate, è stata una vera tortura...
La qualità delle immagini è discontinua perché varie sono le fonti da cui le ho tratte.
Comincio con i quattro personaggi che, come spiegato sopra, in realtà non sono dei
rōnin.
Kōno Musashi no Kami Moronao cringing in terror
(è il cattivone della commedia)
Enya Hangan Takasada in a threatening posture
(è il Signore la cui morte sarà vendicata dai 47 rōnin)
Jinzaburō, Shikamatsu Kanroku’s servant, offering a hamper of food
Teraoka Heiemon Nobuyuki pouring water on a burning brazier.
Quest'ultimo personaggio è a tutti gli effetti abbigliato come gli altri
rōnin della serie. In pratica sarebbe il 48°. La mia fonte non dice come mai sia da considerare a parte.