in italia si censisce la razza di un bambino? (1 Viewer)

big_boom

Forumer storico
ho letto sta news

Rivoluzione demografica in Usa, i neonati bianchi non sono più la maggioranza

"Secondo le stime, lo scorso anno il 50,4% dei bambini di età inferiore a un anno erano ispanici, neri, asiatici o appartenenti ad altre minoranze. Si tratta di quasi un punto percentuale in più rispetto al 49,5% registrato ad aprile 2010 nell'ambito del censimento decennale"

Rivoluzione demografica in Usa, i neonati bianchi non sono più la maggioranza - Adnkronos Esteri

perche' si censisce la razza dei bambini?
 

andersen1

Patrimonio dell'umanitâ
In italia no , in america lo fanno da sempre. Non penso sia pero' razzismo , e' la passione degli americani per le statistiche , che noi non abbiamo, qui appena citi una statistica c'è subito uno che dice : non si puo' fare di tutta l'erba un fascio.
 

f4f

翠鸟科
In italia no , in america lo fanno da sempre. Non penso sia pero' razzismo , e' la passione degli americani per le statistiche , che noi non abbiamo, qui appena citi una statistica c'è subito uno che dice : non si puo' fare di tutta l'erba un fascio.


beh ma ci sono anche gli italiani appassionati di statistica, non facciamo di tutta l'erba un fascio
 

great gatsby

Guest
Usa, il censimento rivela 57 nuove razze
Nel 1990 il questionario del censimento prevedeva sei risposte possibili alla domanda "razza": bianchi, neri, americani-indiani e nativi dell’Alaska, asiatici, hawaiiani e delle isole del Pacifico, altro. Dieci anni dopo il numero delle caselle è complessivamente salito a 63 grazie all’aggiunta di 57 voci, una per ogni possibile combinazione fra le sei razze-base.
La multirazzialità è dunque in aumento negli Usa. Gli americani che si definiscono "multirazza" sono quasi 7 milioni, il 2,4% della popolazione. La percentuale più alta è data da chi ha marcato "bianco" e "altro" (sinonimo quasi sempre di ispanico). Ma sono migliaia le famiglie dove genitori e figli hanno indicato tre, quattro, cinque identità. In 823 addirittura tutte e sei. All’origine di questo cambiamento c’è il decennio del boom dei matrimoni interrazziali - dal 1970 al 1980 - che coincise con la vittoria delle grandi battaglie per la tutela dei diritti civili.
La multirazzialità non è tuttavia un fenomeno uniforme, varia da Stato a Stato: nel New Jersey, alle porte della multietnica New York, è del 2,5 ed altrettanto alta è in California o nel Texas, mentre nel profondo Sud si tratta di numero piccoli, ad esempio nel Mississippi è di appena lo 0,7. Indiani americani e nativi dell’Alaska sono aumentati del 110% rispetto al 1990. E non a causa di un boom di nascite.
E adesso le conseguenze non tarderanno ad arrivare. La prima scossa è per la definizione stessa di razza, cui l’Ufficio del censo legava l’origine. A tremare potrebbe essere la Legge Federale sui Diritti Civili, che riconosce l’esistenza solo di 5 razze - asiatici, neri, bianchi, abitanti del Pacifico, indiani americani - e un’etnia, gli ispanici.
Gli ispanici (messicani, latinoamericani e di lingua spagnola in generale) sono l’etnia in aumento verticale rispetto a tutte le altre: sono aumentati del 58% e con un totale di 35,3 milioni di anime hanno raggiunto gli afroamericani - 35,4 milioni - e il fatto di avere la più alta percentuale di adolescenti - il 35 contro la media del 24 di tutti gli altri - li proietta verso il ruolo di minoranza leader nel Paese in grado, forse, di superare i bianchi a metà di questo secolo.
 

Ignatius

sfumature di grigio
La multirazzialità è dunque in aumento negli Usa. Gli americani che si definiscono "multirazza" sono quasi 7 milioni, il 2,4% della popolazione. La percentuale più alta è data da chi ha marcato "bianco" e "altro" (sinonimo quasi sempre di ispanico). Ma sono migliaia le famiglie dove genitori e figli hanno indicato tre, quattro, cinque identità. In 823 addirittura tutte e sei. All’origine di questo cambiamento c’è il decennio del boom dei matrimoni interrazziali - dal 1970 al 1980 - che coincise con la vittoria delle grandi battaglie per la tutela dei diritti civili.
La multirazzialità non è tuttavia un fenomeno uniforme, varia da Stato a Stato: nel New Jersey, alle porte della multietnica New York, è del 2,5 ed altrettanto alta è in California o nel Texas, mentre nel profondo Sud si tratta di numero piccoli, ad esempio nel Mississippi è di appena lo 0,7. Indiani americani e nativi dell’Alaska sono aumentati del 110% rispetto al 1990. E non a causa di un boom di nascite.
E adesso le conseguenze non tarderanno ad arrivare. La prima scossa è per la definizione stessa di razza, cui l’Ufficio del censo legava l’origine. A tremare potrebbe essere la Legge Federale sui Diritti Civili, che riconosce l’esistenza solo di 5 razze - asiatici, neri, bianchi, abitanti del Pacifico, indiani americani - e un’etnia, gli ispanici.


Multirazzialità?

Volete dire che in USA una/un forumer può sposare un/una moderatore-trice? :eek: :eek: :eek:



Chissà come ce l'hanno lungo (il disclaimer, per limitare gli inevitabili conflitti di interesse).
 

lorenzo63

Age quod Agis
Usa, il censimento rivela 57 nuove razze
Nel 1990 il questionario del censimento prevedeva sei risposte possibili alla domanda "razza": bianchi, neri, americani-indiani e nativi dell’Alaska, asiatici, hawaiiani e delle isole del Pacifico, altro. Dieci anni dopo il numero delle caselle è complessivamente salito a 63 grazie all’aggiunta di 57 voci, una per ogni possibile combinazione fra le sei razze-base.
La multirazzialità è dunque in aumento negli Usa. Gli americani che si definiscono "multirazza" sono quasi 7 milioni, il 2,4% della popolazione. La percentuale più alta è data da chi ha marcato "bianco" e "altro" (sinonimo quasi sempre di ispanico). Ma sono migliaia le famiglie dove genitori e figli hanno indicato tre, quattro, cinque identità. In 823 addirittura tutte e sei. All’origine di questo cambiamento c’è il decennio del boom dei matrimoni interrazziali - dal 1970 al 1980 - che coincise con la vittoria delle grandi battaglie per la tutela dei diritti civili.
La multirazzialità non è tuttavia un fenomeno uniforme, varia da Stato a Stato: nel New Jersey, alle porte della multietnica New York, è del 2,5 ed altrettanto alta è in California o nel Texas, mentre nel profondo Sud si tratta di numero piccoli, ad esempio nel Mississippi è di appena lo 0,7. Indiani americani e nativi dell’Alaska sono aumentati del 110% rispetto al 1990. E non a causa di un boom di nascite.
E adesso le conseguenze non tarderanno ad arrivare. La prima scossa è per la definizione stessa di razza, cui l’Ufficio del censo legava l’origine. A tremare potrebbe essere la Legge Federale sui Diritti Civili, che riconosce l’esistenza solo di 5 razze - asiatici, neri, bianchi, abitanti del Pacifico, indiani americani - e un’etnia, gli ispanici.
Gli ispanici (messicani, latinoamericani e di lingua spagnola in generale) sono l’etnia in aumento verticale rispetto a tutte le altre: sono aumentati del 58% e con un totale di 35,3 milioni di anime hanno raggiunto gli afroamericani - 35,4 milioni - e il fatto di avere la più alta percentuale di adolescenti - il 35 contro la media del 24 di tutti gli altri - li proietta verso il ruolo di minoranza leader nel Paese in grado, forse, di superare i bianchi a metà di questo secolo.

Eh caro mio ... Potenza della Patonza... ;)


O del melting prot?!?! :mmmm:
 

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