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mototopo

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Abbattiamo la Frode Bancaria e il Signoraggio


25 gennaio alle ore 10.13 ·




Intervista a Gioele Magaldi, Gran Maestro del Grande Oriente Democratico e fondatore del Movimento Roosevelt, autore del libro "Massoni: Società a Responsabilità Illimitata. La scoperta delle Ur-Lodges".
Si parla di politica italiana (ruolo di Monti, Letta, Renzi, Napolitano e loro rapporti con le super-logge massoniche sovranazionali) e della situazione internazionale, in particolare del terrorismo islamico, dell'ISIS, della Loggia Hathor Pentalpha e dei recenti attentati di Parigi.
https://m.youtube.com/watch?v=iBvcWZWtqL0





Intervista a Gioele Magaldi
Il Gran Maestro del Grande Oriente Democratico, youtube.com

cosi era e cosi sara':rolleyes:nn se né verra' mai fuori
:specchio: se nn per estinzione della specie più idiota vivente sulla terra ..........:cool::cool::cool::benedizione::rasta::rasta:







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Doctortrade

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Sto leggendo il libro mototopo...tutto torna....e i fatti economici e politici sembrano dimostrarlo.....e' imbarazzante che nessuno ne parli.....
 

mototopo

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lo so.........posso dirti che per le elezioni di un ex caopo di stato ci fu una circolare massonica, di nome sandro e da fonte francesco,
 

mototopo

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Abbattiamo la Frode Bancaria e il Signoraggio


8 min · https://www.facebook.com/pages/Abba...-e-il-Signoraggio/208622872545749?fref=photo#

GIORNALISTA TEDESCO VUOTA IL SACCO: "MI DETTAVA TUTTO LA CIA, DI FATTO SIAMO UNA COLONIA"
«Per 17 anni sono stato pagato dalla Cia». Udo Ulfkotte è il più famoso giornalista della Germania, vincitore di tanti premi internazionali. «Io e altri centinaia abbiamo lavorato per favorire la Casa Bianca». Ulfkotte è stato uno dei più importanti corrispondenti esteri del più prestigioso quotidiano tedesco, “Frankfurter Allgemeine”.
Il reporter ha messo nero su bianco le sue confessio...
Continua a leggere




VIDEO – Il più famoso giornalista tedesco: mi dettava tutto la CIA, siamo di fatto una colonia
«Per 17 anni sono stato pagato dalla Cia». Udo Ulfkotte è il più famoso giornalista della Germania, vincitore di tanti premi internazionali. «Io e altri centinaia abbiamo...
Imola Oggi | Quotidiano di Imola



http://www.imolaoggi.it/2014/10/13/...tava-tutto-la-cia-siamo-di-fatto-una-colonia/







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duca.64

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cosi era e cosi sara':rolleyes:nn se né verra' mai fuori
:specchio: se nn per estinzione della specie più idiota vivente sulla terra ..........:cool::cool::cool::benedizione::rasta::rasta:



:-x

Ciao A.,
risulta TUTTO cosi "semplice", che la gente, rifiuta di crederci,.................:wall::wall:
"Esiste un solo BENE, che la popolazione è disposta a difendere sino alla morte,....la propria IGNORANZA!!"
 

mototopo

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gennaio 2015
IL COLLE FUORI DAL MONDO...GLOBALE "REALE"



quirinale1-372x221.jpg


Solo degli ignavi, conformisti, superficiali ed impreparati, potrebbero pensare che gli USA siano "usciti dalla crisi". Solo cioè persone che si accomodano su dati mensili o trimestrali parziali, e accuratamente selezionati dal sistema dei media e del marketing finanziario, che cerca di sopravvivere, sempre e comunque, lasciando nelle mani degli sprovveduti il bombolone con la miccia accesa negli ultimi millimetri.
Su questo punto vi invito a leggere questo articolo di Mauro Bottarelli, ricco di indicazioni e analisi eloquenti. Arricchito dalla ricerca di indicatori indizianti altamente sintomatici, ci racconta perchè, nell'economia reale, ci sia poco da scherzare.


Insomma, nella totale inconsapevolezza della situazione dell'economia reale "globale", e nell'isteria collettiva sui dati della finanza pubblica, in €uropa e in Italia soprattutto, va in scena l'allegra incoscienza di chi crede ottusamente, come un integralista religioso indottrinato e votato al sacrificio "salvifico" (nell'al di là), che le politiche monetarie, convenzionali e non, siano la condizione necessaria e sufficiente per rilanciare l'economia e attuare le riforme supply side, corroborando la legge di Say applicata alla "infinita" competitività deflattiva: questa costituisce l'unica Legge morale e pretesamente scientifica che governa l'€uropa delle banche (piene di buchi di bilancio da ripianare drenando capitali dalle tasche dei debitori insolventi!).


Questa premessa vale a raccontare l'Italia, nella sua tragica condizione di mancanza di risorse culturali, nel suo conformismo autorazzista e asservito a un paradigma eurocrate che non accenna a diminuire la presa del suo "tallone di ferro".
Inutile dire che senza informazione sui fatti e con valutazioni "pop" di tipo orwelliano, la democrazia, - che è un fatto di equilibri sociali stabiliti normativamente (perchè a questo servono le Costituzioni non a intrugliare alchimie istituzionali che sono solo strumenti e non "fini" per il benessere generale)- non è "a rischio": è già irrimediabilmente compromessa.


Basterebbe dire che un intero continente che si fondi su gold standard de facto (cioè l'euro e il suo inevitabile pendant di colonizzazione: altro che pace e giustizia tra i popoli!), legge di Say (cioè supply side per la competitività come unico residuale strumento di politica economico-fiscale) e deflazione flessibilizzante del lavoro, si autocondanna alla ripetizione delle crisi economiche del 1873 e del 1929. Anzi peggio di allora, dato che le misure oggi suggerite sono ridicole ed incapaci persino di trovare quei minimi spazi di intervento pubblico che allora furono variamente concepiti (anzi li contrastano apertamente).


Queste cose chi legge questo blog le conosce già: ma una cosa appare certa.
E cioè che della realtà economica globale - cui pure anelano ad appartenere orgogliosamente e ostentatamente - i nostri politici sono sicuramente all'oscuro e vivono in una descrizione semplificata e orrendamente "pop" che li fa preoccupare solo della lotta per l'elezione al Quirinale.
Lo stato confusionale è tale che, credendo che la situazione economica mondiale sia sotto controllo e che solo l'Italia abbia "qualcosina" da correggere con le riforme supply side (in modo da reggere la sfida del gold standard e della Legge di Say!), riforme da fare il più presto possibile, occorra trovare un personaggio da eleggere che sia conforme a queste aspettative, oltre che, naturalmente, idoneo a destreggiarsi fra le esigenze di consenso di breve periodo di gruppuscoli politici completamente ignari del vulcano su cui sono seduti.


Insomma, la spasmodica e isterica attenzione al "come" si svolgerà l'elezione del Presidente della Repubblica dimostra la irresponsabile inadeguatezza di un'intera classe dirigente, che include i vertici industriali, le fondazioni-think tank senza confine tra interessi privati e funzionalità democratica delle istituzioni, e una serie di homini novi, totalmente privi della preparazione minima per accorgersi della caduta della "logica elementare" in cui si trovano immersi.
E NON SI PREOCCUPANO!
Purtroppo, non è difficile immaginare chi pagherà il conto di tutto ciò: ma è anche da temere che chiunque sarà eletto, CHIUNQUE, si troverà nella situazione di...Badoglio.
Cioè nel gestire di qui a poco una "sconfitta" che non potrà più essere nascosta dalla grancassa delle disinformazione mediatica.
Per questa classe dirigente non può esserci un grande futuro.
Se non nel paradosso de "l'effetto pretoriani". Che però ricorda troppo una neo-Salò privatizzata e, naturalmente, farsesca...






Pubblicato da Quarantotto a 10:10 4 commenti: Invia tramite emailPostalo sul blogCondividi su TwitterCondividi su FacebookCondividi su Pinterest
 

mototopo

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gennaio 2015
IL COLLE FUORI DAL MONDO...GLOBALE "REALE"



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Solo degli ignavi, conformisti, superficiali ed impreparati, potrebbero pensare che gli USA siano "usciti dalla crisi". Solo cioè persone che si accomodano su dati mensili o trimestrali parziali, e accuratamente selezionati dal sistema dei media e del marketing finanziario, che cerca di sopravvivere, sempre e comunque, lasciando nelle mani degli sprovveduti il bombolone con la miccia accesa negli ultimi millimetri.
Su questo punto vi invito a leggere questo articolo di Mauro Bottarelli, ricco di indicazioni e analisi eloquenti. Arricchito dalla ricerca di indicatori indizianti altamente sintomatici, ci racconta perchè, nell'economia reale, ci sia poco da scherzare.


Insomma, nella totale inconsapevolezza della situazione dell'economia reale "globale", e nell'isteria collettiva sui dati della finanza pubblica, in €uropa e in Italia soprattutto, va in scena l'allegra incoscienza di chi crede ottusamente, come un integralista religioso indottrinato e votato al sacrificio "salvifico" (nell'al di là), che le politiche monetarie, convenzionali e non, siano la condizione necessaria e sufficiente per rilanciare l'economia e attuare le riforme supply side, corroborando la legge di Say applicata alla "infinita" competitività deflattiva: questa costituisce l'unica Legge morale e pretesamente scientifica che governa l'€uropa delle banche (piene di buchi di bilancio da ripianare drenando capitali dalle tasche dei debitori insolventi!).


Questa premessa vale a raccontare l'Italia, nella sua tragica condizione di mancanza di risorse culturali, nel suo conformismo autorazzista e asservito a un paradigma eurocrate che non accenna a diminuire la presa del suo "tallone di ferro".
Inutile dire che senza informazione sui fatti e con valutazioni "pop" di tipo orwelliano, la democrazia, - che è un fatto di equilibri sociali stabiliti normativamente (perchè a questo servono le Costituzioni non a intrugliare alchimie istituzionali che sono solo strumenti e non "fini" per il benessere generale)- non è "a rischio": è già irrimediabilmente compromessa.


Basterebbe dire che un intero continente che si fondi su gold standard de facto (cioè l'euro e il suo inevitabile pendant di colonizzazione: altro che pace e giustizia tra i popoli!), legge di Say (cioè supply side per la competitività come unico residuale strumento di politica economico-fiscale) e deflazione flessibilizzante del lavoro, si autocondanna alla ripetizione delle crisi economiche del 1873 e del 1929. Anzi peggio di allora, dato che le misure oggi suggerite sono ridicole ed incapaci persino di trovare quei minimi spazi di intervento pubblico che allora furono variamente concepiti (anzi li contrastano apertamente).


Queste cose chi legge questo blog le conosce già: ma una cosa appare certa.
E cioè che della realtà economica globale - cui pure anelano ad appartenere orgogliosamente e ostentatamente - i nostri politici sono sicuramente all'oscuro e vivono in una descrizione semplificata e orrendamente "pop" che li fa preoccupare solo della lotta per l'elezione al Quirinale.
Lo stato confusionale è tale che, credendo che la situazione economica mondiale sia sotto controllo e che solo l'Italia abbia "qualcosina" da correggere con le riforme supply side (in modo da reggere la sfida del gold standard e della Legge di Say!), riforme da fare il più presto possibile, occorra trovare un personaggio da eleggere che sia conforme a queste aspettative, oltre che, naturalmente, idoneo a destreggiarsi fra le esigenze di consenso di breve periodo di gruppuscoli politici completamente ignari del vulcano su cui sono seduti.


Insomma, la spasmodica e isterica attenzione al "come" si svolgerà l'elezione del Presidente della Repubblica dimostra la irresponsabile inadeguatezza di un'intera classe dirigente, che include i vertici industriali, le fondazioni-think tank senza confine tra interessi privati e funzionalità democratica delle istituzioni, e una serie di homini novi, totalmente privi della preparazione minima per accorgersi della caduta della "logica elementare" in cui si trovano immersi.
E NON SI PREOCCUPANO!
Purtroppo, non è difficile immaginare chi pagherà il conto di tutto ciò: ma è anche da temere che chiunque sarà eletto, CHIUNQUE, si troverà nella situazione di...Badoglio.
Cioè nel gestire di qui a poco una "sconfitta" che non potrà più essere nascosta dalla grancassa delle disinformazione mediatica.
Per questa classe dirigente non può esserci un grande futuro.
Se non nel paradosso de "l'effetto pretoriani". Che però ricorda troppo una neo-Salò privatizzata e, naturalmente, farsesca...






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mototopo

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TARGET 2: NON ESISTE LA MONETA UNICA



di Marco Della Luna Fonte: http://marcodellaluna.info/sito/2015/01/24/target-2-non-esiste-la-moneta-unica/


Il funzionamento e la stessa esistenza2 della piattaforma per pagamenti bancari internazionali detta Target23, dimostrano che tutto il denaro sui conti correnti bancari, anche se denominato “euro”, non è l’euro, e non è creato dalla BCE, ma dalle banche dei singoli paesi aderenti. “Euro” è solo l’etichetta applicata a realtà giuridico-monetarie diverse tra loro. Queste ragioni si aggiungono a quelle già comunemente addotte per negare che l’euro sia una moneta e che sia una moneta unica4.
Conferma inoltre la teoria, già ampiamente dimostrata5, che la liquidità, gli attivi dei conti correnti, siano generati dall’attività di prestito delle banche commerciali, e solo in minima parte dalle banche centrali.
Innanzitutto, dicevo, la moneta che si trova registrata sui conti correnti non è l’euro della BCE, ma un’altra cosa. Infatti, se fosse l’euro “vero”, l’euro-valuta legale della BCE, per fare un bonifico di 1.000 euro dal mio conto corrente italiano a quello del mio fornitore in Germania, la mia banca opererebbe esattamente come quando fa un bonifico a un altro conto corrente italiano, a un altro conto corrente ABI, anziché passare per Target2, cioè chiedere alla Banca d’Italia di prestarle 1.000 euro della BCE (e la Banca d’Italia lo fa indebitandosi verso la BCE), con cui viene eseguito l’accredito sul conto corrente tedesco.
Il che dimostra che gli “euro” segnati sui conti correnti italiani non sono euro veri (non sono cioè la valuta legale), non sono emessi dalla BCE, sono diversi anche dagli “euro” segnati sui conti correnti tedeschi (greci, spagnoli, finlandesi…): gli euro sui conti correnti italiani sono gli euro… dell’ABI, cioè creati dal sistema bancario italiano, e non sono accreditabili su conti correnti non italiani.
Abbiamo due riprove della veridicità di ciò.
La prima, diretta: se voglio pagare un debito estero usando gli “euro” che ho sul mio conto corrente, devo passare per il meccanismo suddescritto; se invece voglio pagarlo con euro-banconote o euro-spiccioli (cioè euro-valuta legale), posso pagarlo direttamente, versandoli sul conto corrente estero del mio creditore. Ergo gli euro del cc sono una cosa diversa, per natura giuridica, dagli euro-valuta legale.
La seconda, indiretta: Target 2 è adoperato per i pagamenti anche da paesi che non usano l’euro, ergo Target 2 è strutturata per trattare valute anche diverse dall’euro.
Si conferma quindi che il grosso del money supply, circa il 97%, è generato con strumenti essenzialmente contabili dai vari sistemi delle banche commerciali. Vi sono tanti (pseudo) euro quanti sono i paesi partecipanti all’Eurozona, e ciascuno di essi ha circolazione limitata al paese del sistema bancario che lo ha generato; e in più vi è l’euro vero, la valuta legale, cioè quello creato dal Sistema Europeo delle Banche Centrali – l’unico che circoli, che sia accettabile, in tutta l’Eurozona, tanto in forma scritturale, che in forma cartacea o metallica.
Il che ha diverse implicazioni.
Innanzitutto, gli euro che ho sul mio conto corrente sono una cosa giuridicamente diversa dagli euro che si trovano sui conti correnti degli altri paesi dell’Eurozona, anche se hanno la medesima denominazione – imposta evidentemente per creare un’illusione di identità nell’opinione pubblica.
Dissolta tale illusione, appare evidente che non solo non esiste una moneta unica, ma siamo lontanissimi da un’unione monetaria e da un’integrazione bancaria europee, e che le tesi che essa si stia realizzando o si possa realizzare sono mistificazioni di mala fede.
In secondo luogo, Target 2 conferma che la massa monetaria nonè creata dalla BCE, ma dai sistemi delle banche commerciali.
In terzo luogo, appare evidente anche che il money supply denominato in euro non è creato unico per l’intera Eurozona, ma paese per paese in forma di rilascio di prestiti di banche commerciali denominate “euro” ma, nella realtà giuridica, consistenti non in euro (reali-legali), ma in promesse di euro reali-legali, emessi dalla BCE. Naturalmente, gli euro veri, oggetto delle promesse suddette, non esistono se non in minima parte, dato che, come già ricordato, il money supply consiste per il 97% circa in euro-promesse, e solo per il 3% in euro veri
Corollario del fatto che l’euro vero è solo quello della Banca centrale europea e quindi la carta moneta, mentre sui conti correnti bancari un euro solo apparente, perché è illegittimo costringere allo uso del nome euro, cioè dell’euro apparente, proibendo quello dell’euro vero, cioè della carta moneta. È un costringere la gente a spogliarsi del vero e a darlo in cambio del falso. E’ un privarla del diritto all’uso dell’unica vera moneta, della moneta legale.
Analogamente è illegittimo istituire controlli e deterrenti al deposito e al ritiro di euro veri cartacei. Sono tutte operazioni nell’interesse dei banchieri privati quali creatori esclusivi dell’euro apparente – operazioni per rafforzare l’illusione e nascondere la realtà.
24.01.15 Marco Della Luna
1Transit” è l’acronimo di Trans-European Automated Real-time Gross settlement Express Transfer system


2Le basi legali di Target2 si trovano in https://www.ecb.europa.eu/ecb/legal/1003/1349/html/index.en.html

3Se io voglio pagare una fornitura che importo da un fornitore tedesco, devo chiedere alla mia banca di chiedere alla banca centrale italiana di chiedere in prestito la somma dalla BCE, e di metterla a disposizione della banca centrale tedesca in modo che questa la accrediti al conto corrente della banca commerciale del mio fornitore. Se l’Italia esposta consistentemente più di quanto esporta, succede che la banca centrale italiana accumula debiti crescenti verso la BCE, mentre le banche centrali dei paesi da cui importiamo aumentano corrispondentemente i propri crediti verso la BCE. Così è successo: alla fine del 2011 le banche centrali dei PIIGS avevano accumulato debiti verso la BCE per 600 miliardi, e la banca centrale tedesca un credito di 800 miliardi. Praticamente, la BCE finanzia le esportazioni della Germania e dell’Olanda, favorendo il progressivo indebitamento dei paesi meno competitivi; così ha creato una mina monetaria colossale. Per una descrizione del funzionamento, vedi: Il Meccanismo Target2

4Queste ragioni sono: l’euro è in essenza un sistema di blocco dei rapporti di cambio delle monete dei paesi aderenti; non esiste un bilancio comune, non esiste un sistema di trasferimenti nell’Eurozona per compensare gli squilibri delle bilance commerciali interstato, non esiste una comune banca centrale di emissione che faccia da prestatore di ultima istanza e garantisca l’acquisto dei titoli del debito pubblico; le varie monete nazionali esistono ancora, sebbene denominate tutte “euro”, perché ciascuna poggia sui titoli del debito pubblico nazionale, e ciascun debito pubblico nazionale riceve un suo proprio rating, paga un suo proprio rendimento, è soggetto a un possibile default separato dagli altri.

5 Tra gli altri, èstato dimostrato scientificamente dal prof. Richard Werner dell’Università di Southampton mediante un esperimento, che è stato filmato da una troupe televisiva. Su International Review of Financial Analysis – 36 (2014), Werner ha pubblicato un paper su questo esperimento, col titolo Can banks individually create money out of nothing? – The theories and the empirical evidence (Possono le banche creare denaro dal nulla? Teorie e prove empiriche.

 

mototopo

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