Impregilo (IPG) Impregilo: arrestato Ponzellini (1 Viewer)

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Bpm, arrestato Massimo Ponzellini
per i finanziamenti a Corallo


Il banchiere è ai domiciliari, sull'imprenditore, invece, pende una misura cautelare che non può essere eseguita perché latitante.


Fermato anche Antonio Cannalire "soggetto in stretti rapporti" con l'ex numero uno della Banca Popolare di Milano

di WALTER GALBIATI ed EMILIO RANDACIO
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Massimo Ponzellini
MILANO - Massimo Ponzellini, ex presidente della Banca Popolare di Milano e attuale numero uno di Impregilo, è stato messo agli arresti domicialiari dalla Procura di Milano per i finanziamenti concessi alle società riconducibili a Francesco Corallo sul quale pende una misura cautelare, ma che non può essere eseguita perché latitante. Con Ponzellini ai domiciliari anche Antonio Cannalire emerso come "un soggetto in stretti rapporti con Ponzellini, su cui esercitava una forte influenza e con cui avrebbe curato pratiche di finanziamento chiaramente anomale con personaggi di rilievo istituzionale".

Le accuse, nell'inchiesta coordinata dai pm Roberto Pellicano e Mauro Clerici, sono di associazione per delinquere finalizzata all'appropriazione indebita e alla corruzione privata. Nell'ambito della stessa vicenda la Procura contesta ai banchieri anche il divieto di contrarre obbligazioni. Tra gli indagati figurerebbero anche Enzo Chiesa, ex dg della Bpm, e Marco Milanese ex braccio destro di Giulio Tremonti, ex ministro dell'Economia Giulio Tremonti. A Ponzellini vengono, inoltre, contestate anche presunte "mazzette" per 5,7 milioni di euro.

Nel mirino degli inquirenti era finito lo scorso ottobre il finanziamento da 148 milioni di euro da parte di Bpm alla società Atlantis/BpPlus, "un finanziamento che - scrivevano i pm in un decreto di sequestro - appare incomprensibile, sia secondoi canoni di buona amministrazione sia, più gravemente, secondo le regole della disciplina in materia di riciclaggio". La banca avrebbe prestato soldi alla Atlantis che, risalendo la catena di controllo, farebbe capo attraverso una società offshore delle Antille Olandesi a Francesco Corallo, figlio di Gaetano, condannato per reati di criminalità organizzata, e legato al clan di Nitto SantaPaola.

I ricavi della Atlantis, attiva nei giochi d' azzardo e vincitrice di una gara d'appalto con l'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato (Aams), finirebbero al di fuori dei confini nazionali, senza saperne la destinazione. Dubbi sarebbero emersi anche su un aumento di una fideiussione concessa ad Atlantis, in occasione della quale non sarebbero stati verificati i requisiti della società, primo fra tutti la necessità che la società per ottenere le concessioni sui giochi d' azzardo dalla Stato italiano non avesse sede in Paesi a fiscalità agevolata. E per capire i legami tra il gruppo Atlantis e l'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato (Aams), la Guardia di finanza ha già perquisito gli uffici di Roma di quest'ultima, il cui direttore generale, Raffaele Ferrara, è presidente dell'Organismo di Vigilanza della Bpm.
 

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i Salini hanno acquistato il 29% di Impregilo nella speranza di fondere la loro società che, come tutte le aziende del settore, se la passa davvero male

quindi l'unica prospettiva è quella di reperire risorse anche tramite una fusione in modo da spalmare i debiti e rendere i ratios patrimoniali accettabili


In Italia abbiamo spesso visto giochetti di questo tipo
il primo che mi ricordo è telecom-Olivetti

l'ultimo in ordine della depredazione degli azionisti è
Parmalat-Lactalis
 

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Chi è Massimo Ponzellini

Ponzellini, 62 anni, è figlio di Giulio, ai tempi membro del Consiglio Superiore della Banca d’Italia, e di Marisa Castelli, imprenditrice del mobile. Sposato con Maria Segafredo, a capo dell’omonima società del caffè, ha tre figlie ed è stato vicinissimo ed allievo di Romano Prodi, diventando nel 1981 direttore generale dell’istituto Nonisma, per entrare nel 1983 nell’IRI (guidata proprio da Prodi), dove resterà fino al 1990. Nel 2007 assume la presidenza di Impregilo, mentre nel 2009 arriva anche alla presidenza di Banca Popolare di Milano. Una carriera brillante fino all’epilogo negativo di oggi.




Arrestato Massimo Ponzellini: chi è il numero uno di Impregilo - News Finanza & Economia - InvestireOggi.it
 

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Ponzellini si è dimesso dalla Presidenza di Impregilo
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i Salini fanno un passo avanti verso la vittoria
 

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Ponzellini si è dimesso dalla Presidenza di Impregilo
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i Salini fanno un passo avanti verso la vittoria
Impregilo: Ponzellini si dimette da presidente MILANO (MF-DJ)--Impregilo ha reso noto che sono pervenute le dimissioni del presidente Massimo Ponzellini.
Le dimissioni, si legge in una nota, sono state motivate dalla volonta' di Ponzellini di consentire alla societa' di continuare ad operare con grande trasparenza in tutti i mercati, evitando possibili strumentalizzazioni, anche indirette, con le vicende giudiziarie che lo hanno coinvolto in questi giorni per fatti attinenti ad un altro incarico professionale ricoperto in passato. com/glm
(END) Dow Jones Newswires
May 31, 2012 11:21 ET (15:21 GMT)
 

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OGNI ZONA È UNA PALEN-ZONA - IL MASSICCIO BANCHIERE È RIUSCITO A OCCUPARE TUTTE LE CASELLE: VICE-PRESIDENTE UNICREDIT, CAPO DEGLI AEROPORTI DI ROMA, ORA CONQUISTA IMPREGILO COL SOSTEGNO DEI GAVIO, SUOI STORICI SPONSOR - MA IL SUO POTERE SI ESTENDE ANCHE TRA LIGRESTI, BENETTON, MEDIOBANCA, FONDAZIONE CRT, GENERALI, CON L’APPOGGIO POLITICO TRASVERSALE DI BERLUSCONES, DALEMONES E GLI IMMANCABILI CLERICONES - CERTO, C’È QUEL PROBLEMINO DEL SUO COLLABORATORE INDAGATO PER RICICLAGGIO…

OGNI ZONA È UNA PALEN-ZONA - IL MASSICCIO BANCHIERE È RIUSCITO A OCCUPARE TUTTE
Vittorio Malagutti per il "Fatto quotidiano"
FABRIZIO PALENZONA Beniamino GavioDicono di lui che è un banchiere di sistema. Un peso massimo della finanza, anche nel senso letterale del termine, visto che Fabrizio Palenzona supera abbondantemente il quintale di peso per un metro e novanta d'altezza. Nonostante la stazza, sono vent'anni almeno che il vicepresidente di Unicredit corre da una poltrona all'altra, sempre in equilibrio sul filo del conflitto d'interessi. In questi giorni però l'instancabile Palenzona ha davvero superato se stesso.
A Trieste ha gestito da par suo la complessa partita delle Assicurazioni Generali, tirando le fila della congiura di palazzo che sabato scorso ha portato al siluramento dell'amministratore delegato Giovanni Perissinotto. Allo stesso tempo, però, il vicepresidente di Unicredit non ha mai smesso di seguire da vicino le trattative per il salvataggio della Fondiaria-Sai dei Ligresti che negli anni scorsi è stata finanziata alla grande proprio da Unicredit.
Salvatore Ligresti Solo che Fondiaria è anche il secondo gruppo assicurativo nazionale e quindi, almeno in teoria, sarebbe anche il più importante concorrente di Generali. Palenzona, per non farsi mancare niente, gioca da protagonista su entrambi i fronti. La sua passione vera però sono i trasporti e infrastrutture. Altrochè polizze, qui ci sono in ballo appalti miliardari per strade, autostrade e aeroporti. E nella sua lunga carriera Palenzona ha davvero fatto incetta di incarichi in questi settori strategici.
Giovanni Perissinotto

LA CONQUISTA DI IMPREGILO
L'elenco sembra destinato ad allungarsi presto. Potrebbe infatti essere proprio lui, il corpulento finanziere di Novi Ligure, il prossimo presidente di Impregilo, la più importante azienda nazionale di costruzioni, da settimane al centro di una battaglia in Borsa.
A designarlo sono stati i Gavio, soci principali di Impregilo, gli stessi che un quarto di secolo fa sponsorizzarono i primi passi in politica dell'allora democristianissimo Palenzona, partito da Novi Ligure, provincia di Alessandria. Da allora i legami non si sono mai allentati. Il gruppo Gavio è diventato un colosso di dimensioni nazionali, tra l'altro gestisce una rete di autostrade che copre buona parte del NordItalia.
Ebbene, l'onnipresente Palenzona è da tempo molto vicino anche ai Benetton, che controllano Autostrade per l'Italia, ovvero quello che (in teoria) sarebbe il principale concorrente dei Gavio. I rapporti con la famiglia di Ponzano Veneto sono tanto stretti che hanno fruttato al banchiere la presidenza di Aeroporti di Roma, cioè Fiumicino.
ALBERTO NAGEL D'altra parte, come detto, Palenzona è anche vicepresidente di Unicredit. Indovinate un po' quale banca sta sostenendo alla grande gli ultimi affari dei Gavio? Risposta: Unicredit.



Quindi, ricapitolando: i Gavio offrono la presidenza di Impregilo al banchiere che li sta finanziando. Fenomenale.



Dulcis in fundo va ricordato che Palenzona era anche nel consiglio di Mediobanca, altro storico sponsor dei Gavio. Poche settimane fa, però, il manager di Novi Ligure ha dovuto fare marcia indietro. Palenzona che dà le dimissioni da qualcosa è di per sè un evento. Nel caso specifico la decisione è il frutto di un obbligo di legge. Il decreto salva Italia varato dal governo Monti ha infatti introdotto una nuova norma che regola gli incarichi di vertice nei gruppi finanziari. E così Palenzona ha dovuto scegliere tra la poltrona in Unicredit e quella in Mediobanca. Ha scelto la prima.
Un sacrifico, certo, ma il suo potere resta pressoché intatto, come dimostra il ruolo giocato nei giorni scorsi nel siluramento di Perissinotto alle Generali, che hanno come primo azionista, con il 13,2 per cento proprio Mediobanca. Palenzona, infatti, pur senza incarichi formali fa il bello e il cattivo tempo alla fondazione piemontese Crt, grande azionista di Unicredit e indirettamente anche di Generali.
GILBERTO BENETTON GetContent asp jpeg AMBIZIONE MEDIOBANCA
Adesso nel mondo finanziario molti ritengono che il prossimo obiettivo del banchiere sarà proprio la presidenza di Mediobanca, una carica che dovrà essere rinnovata l'anno prossimo. Sarebbe l'approdo finale, il più prestigioso, di una carriera gestita con straordinaria abilità. Una carriera che fa di Palenzona l'inarrivabile campione del cosiddetto capitalismo di relazione.
Un vero fenomeno, nel suo genere, un politico prestato alla finanza che ha maturato crediti tra tutti gli schieramenti in Parlamento, dai berlusconiani fino ai Pd di rito dalemiano e anche in Vaticano. La lettera di benvenuto al Papa pubblicata con gran risalto dal Corriere alla Sera il 3 giugno scorso, nel giorno della visita del Pontefice a Milano, dà un'idea del fervore con cui il corpulento banchiere vuol dare testimonianza della sua fede. A maggior ragione in una fase a dir poco complicata per la Chiesa cattolica.
Il diretto interessato, ovviamente, nega qualunque ambizione, in direzione Mediobanca come altrove. Di certo i suoi piani rischiano di essere ostacolati da una brutta storia di presunte truffe e riciclaggio in cui è coinvolto Roberto Mercuri, stretto collaboratore di Palenzona. Come è emerso dalle indagini della magistratura, Mercuri si trova al centro di una trama affaristica, che si snoda tra la Calabria e la Svizzera, via Roma e Milano.
FEDERICO GHIZZONI Per farla breve, l'amico di Palenzona è indagato per riciclaggio dalla Procura di Milano perché avrebbe utilizzato i soldi ricavati da una presunta truffa all'Unione europea per pagare almeno in parte l'acquisto di due case. Una a Milano in zona Fiera e l'altra a Roma, in via Giulia. Ebbene, entrambe le abitazioni risultano intestate a Katsyarina Kouchnerova, di nazionalità bielorussa, sposata con Mercuri e nipote di Alla Kouchnerova, che è la moglie di Palenzona. Quest'ultimo nei giorni scorsi è stato sentito come testimone, mentre i due immobili sono stati perquisiti.
La casa romana è stata comprata da Palenzona che ne divide la proprietà con la nipote acquisita. E l'acquisto è stato finanziato con un mutuo di 1,2 milioni concesso nel 2008 dall'inglese Barclays bank. A quell'epoca l'istituto britannico era guidato in Italia da Vittorio De Stasio, finito anche lui sotto inchiesta per aver finanziato l'imprenditore Aldo Bonaldi (al momento latitante) che secondo i pm di Crotone avrebbe organizzato la truffa alla Ue assieme a Mercuri. Insomma al termine di questo lungo giro si finisce per tornare al punto di partenza. Cioè a Mercuri, l'ex braccio destro di Palenzona agli Aeroporti di Roma. "È un galantuomo e lo dimostrerà", ha detto Palenzona del suo collaboratore. Le indagini proseguono. Vedremo.
 

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Dopo gli arresti
ora sno arrivati alle carte bollate


insomma i Salini lancino l'OPA e facciamola finita

da Impregilo: precisazioni su affermazioni di Salini spa - News Finanza & Economia - InvestireOggi.it
Impregilo: precisazioni su affermazioni di Salini spa

Comunicato stampa Impregilo

08-06-2012, ore 17:38 - 0 Commenti
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Comunicato stampa Impregilo – Le affermazioni della Salini S.p.A., riportate nel prospetto informativo diffuso oggi e relative alle attività del Gruppo Impregilo nel settore delle Concessioni, risultano infondate e strumentali, comportano una gravissima lesione della reputazione e della credibilità della società nonché un’intollerabile offesa alla integrità di Impregilo, dei suoi dipendenti e dei suoi stakeholder e verranno valutate anche alla luce della normativa posta a tutela dei mercati finanziari. La tesi secondo cui Impregilo non potrebbe operare nel settore delle “costruzioni in regime di concessione” è capziosa, contraria alle più elementari nozioni di diritto amministrativo, lesiva dell’interesse della società e avanzata al solo scopo di sollevare dubbi su attività fondamentali per la società, diffuse in tutto il mondo e attuate da tutti i player del settore.
La società valuterà il danno arrecatole dal discredito ingiustificabile delle sue legittime attività, da sempre svolte nel più rigoroso rispetto degli obblighi statutari e di legge, e intraprenderà altresì ogni azione per la tutela del proprio patrimonio tangibile e intangibile e per il doveroso risarcimento del danno ingiustamente e inspiegabilmente ricevuto.
 

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