Imitatio Christi - la chiesa dei poveri (1 Viewer)

Argema

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Gisi e Robertt, ve lo dico sinceramente, mi avete fatto cascare le braccia.
In voi parla l'ignoranza (intesa come non conoscenza, o parziale conoscenza) e l'astio.
Ed io sinceramente, mi autoescludo da questo thread, che era iniziato con una cosa giusta e che approvo, ovvero la necessità di povertà nella chiesa, non sto nemmeno a rispondervi, perderei tempo, tanto in primo luogo avete tutte le sicurezze visto le sentenze che emanate, ed in secondo luogo perchè non c'è peggior sordo di chi nutre sentimenti di livore ed astio.
 

patatina 77

Creatore di UGC
Gisi e Robertt, ve lo dico sinceramente, mi avete fatto cascare le braccia.
In voi parla l'ignoranza (intesa come non conoscenza, o parziale conoscenza) e l'astio.
Ed io sinceramente, mi autoescludo da questo thread, che era iniziato con una cosa giusta e che approvo, ovvero la necessità di povertà nella chiesa, non sto nemmeno a rispondervi, perderei tempo, tanto in primo luogo avete tutte le sicurezze visto le sentenze che emanate, ed in secondo luogo perchè non c'è peggior sordo di chi nutre sentimenti di livore ed astio.

beh, se l'entusiasmo se ne va...
Ne sono dispiaciuto dovevamo ancora parlare dei frati, che fanno voto di povertà, e dei loro rapporti col clero attuali e del passato.
 

Robert Shmadtke

L'estremista
Gisi e Robertt, ve lo dico sinceramente, mi avete fatto cascare le braccia.
In voi parla l'ignoranza (intesa come non conoscenza, o parziale conoscenza) e l'astio.
Ed io sinceramente, mi autoescludo da questo thread, che era iniziato con una cosa giusta e che approvo, ovvero la necessità di povertà nella chiesa, non sto nemmeno a rispondervi, perderei tempo, tanto in primo luogo avete tutte le sicurezze visto le sentenze che emanate, ed in secondo luogo perchè non c'è peggior sordo di chi nutre sentimenti di livore ed astio.


come sei categorico...

ovviamente so meno cose di quante ne so e altrettanto ovviamente la mia formazione e il mio punto di vista son diversi.
Proprio per questo sono contento di cofrontarmi con alte idee.
Se cerchi una conversione sì, molto probabilmente il tempo è perso perché alcuni post difficilmente avranno ragione di anni di riflessione su una spiritualità altra dal cristianesimo (che pure è punto di partenza) ....se si cerca di scambiare idee è un altro discorso.

Anche parlar di odio per un giudizio (più che altro storico) su un'istituzione mi sembra davvero eccessivo.

cmq sì, siamo andati OT rispetto alla povertà.

ciao
 

Argema

Administrator
Membro dello Staff
...
Se cerchi una conversione sì, molto probabilmente il tempo è perso perché alcuni post difficilmente avranno ragione di anni di riflessione su una spiritualità altra dal cristianesimo ...

Questa frase, insieme ad altre del tuo precedente post (tipo "La Chiesa mi ripugna in ogni sua manifestazione. Non credo vi sia traccia di amore in uno solo dei suoi 2000 anni di rovina") è una indicazione, per me assolutamente lampante, che su questo tema sei prevenuto ed hai un carico emotivo negativo. Altro che categorico .. hai usato verbi come "ripugnare", assolutizzazioni come "non v'è traccia in 1 solo dei suoi 200o anni .. e sarei io il categorico.
Vai addirittura a paventare un mio volerti convertire .. assurdo, ed una cosa così assurda può venire in mente solo se si è prevenuti.

Trovo molto comico il fatto che molte persone che hanno carichi emotivi negativi verso cristianesimo/chiesa (che per loro poi è tutto un insieme) si ritengono con un certo orgoglio dei battitori liberi, dei pensatori indipendenti e che, grazie alla loro razionalità "non sporcata dal lavaggio del cervello della religione", sono in grado di parlare con assoluta obiettività di questi temi.
Niente di più sbagliato.
Sono una fazione, sono faziosi (in tutti i sensi), e fanno parte di un partito, il partito degli anti, con, in un certo senso, una loro fede.
Paradossale per chi si pensa un battitore libero.

Con coloro che fanno parte del partito degli anti io non parlo di temi di fede, semplicemente perchè perderei il mio tempo. E perderei il mio tempo in quanto manca totalmente un terreno comune.
Non esiste un terreno comune con chi è anti, con chi nutre un sentimento di malcelata superiorità, con chi è prevenuto, con chi, in generale, ha un carico emotivo negativo che affiora quà e là. Dunque sebbene sembri severo da parte mia mettere un fermo limite al dialogo, così non è.
Se è vero che molti tra coloro che sono "pro" è bene che scendano dalla montagna del sapone è altrettanto vero che molti tra coloro che sono anti è bene che scendano dal proprio piedistallo. ;)
 

Robert Shmadtke

L'estremista
Questa frase, insieme ad altre del tuo precedente post (tipo "La Chiesa mi ripugna in ogni sua manifestazione. Non credo vi sia traccia di amore in uno solo dei suoi 2000 anni di rovina") è una indicazione, per me assolutamente lampante, che su questo tema sei prevenuto ed hai un carico emotivo negativo. Altro che categorico .. hai usato verbi come "ripugnare", assolutizzazioni come "non v'è traccia in 1 solo dei suoi 200o anni .. e sarei io il categorico.
Vai addirittura a paventare un mio volerti convertire .. assurdo, ed una cosa così assurda può venire in mente solo se si è prevenuti.

Trovo molto comico il fatto che molte persone che hanno carichi emotivi negativi verso cristianesimo/chiesa (che per loro poi è tutto un insieme) si ritengono con un certo orgoglio dei battitori liberi, dei pensatori indipendenti e che, grazie alla loro razionalità "non sporcata dal lavaggio del cervello della religione", sono in grado di parlare con assoluta obiettività di questi temi.
Niente di più sbagliato.
Sono una fazione, sono faziosi (in tutti i sensi), e fanno parte di un partito, il partito degli anti, con, in un certo senso, una loro fede.
Paradossale per chi si pensa un battitore libero.

Con coloro che fanno parte del partito degli anti io non parlo di temi di fede, semplicemente perchè perderei il mio tempo. E perderei il mio tempo in quanto manca totalmente un terreno comune.
Non esiste un terreno comune con chi è anti, con chi nutre un sentimento di malcelata superiorità, con chi è prevenuto, con chi, in generale, ha un carico emotivo negativo che affiora quà e là. Dunque sebbene sembri severo da parte mia mettere un fermo limite al dialogo, così non è.
Se è vero che molti tra coloro che sono "pro" è bene che scendano dalla montagna del sapone è altrettanto vero che molti tra coloro che sono anti è bene che scendano dal proprio piedistallo. ;)

che la conversione fosse un assurdo...è ovvio;). Ovvero l'assurdo per cui un dialogo sarebbe inutile.

invece questa tua frase " Trovo molto comico il fatto che molte persone che hanno carichi emotivi negativi verso cristianesimo/chiesa (che per loro poi è tutto un insieme)" non la condivido affatto. Sostenere che sia impossibile separare l'istituzione Chiesa dal Cristianesimo come filosofia lo ritengo una forzatura enorme, la forzatura con cui pensi sia giusto troncare il confronto. Nella fattispecie il fatto che io non consideri Gesù storicamente esistito (nei termini in cui ci è tramandato) per esempio non toglie nulla al messaggio filosofico cristiano. Per amare il cristianesimo e condannare la chiesa basta leggere i Padri della Chiesa (II-III sec d.C.). Anche perché la misura della condanna all'istituzione, è proprio nel suo evidente allontanarsi dalla sua filosofia originaria (che era proprio il significato di questo 3d).
E la stessa forzatura è magari pensare che se io dico che l'istituzione chiesa fa schifo, allora penso che facciano schifo anche tutti gli uomini che ne fanno parte. Non è così. Ho conosciuto persone meravigliose che operano nella chiesa. Ma sono persone, non l'istituzione.

Il mio giudizio storico sull'istituzione è una cosa, è categorico e perfino gli storici cristiani condannano storicamente la chiesa, quindi non mi sento affatto un anti...anzi su questo pensavo di essere addirittura banale. Io invece ti ho trovato categorico su di me...e questo mi sembra strano.

Fosse davvero come dici tu che istituzione e messaggio viaggiano di pari passo e il mio sforzo fosse a priori di sconfessarli entrambi avresti ragione, sarei fazioso. Non mi pare sia così, cmq sei libero di pensarlo.

"si ritengono con un certo orgoglio dei battitori liberi, dei pensatori indipendenti e che, grazie alla loro razionalità "non sporcata dal lavaggio del cervello della religione", sono in grado di parlare con assoluta obiettività di questi temi."

anche su questo sarebbe un grave errore da parte mia ritenermi completamente libero dal cristianesimo, totalmente figlio della ragione. Non funziona così. Io sono immerso quotidianamente in un vissuto permeato di cristianesimo, rifiutarsi di riconoscerlo sarebbe da stolti, e non sono in nessun attrito con questo vissuto, anzi ne coltivo i legami laddove ritengo che vi siano con la mia personalità. Coltivo l'armonia. E talvolta nemmeno la ragione è un dogma se mi capita di credere a ciò che non vedo.

Ovviamente non condivido certi dogmi, certe moralità, ma questo è il mio modo di essere un "battitore libero" come di certo sei anche tu rispetto alla dottrina canonica.

Tutti siamo sul piedistallo della nostra filosofia personale (che sia più o meno fideistica/razionale, più o meno canonica/personalizzata). E' davvero possibile scenderne?
Per me scenderne è rinunciarvi. E' non avere una posizione. Anche una conversione farebbe scendere ma subito salire su un altro piedistallo.

Ciao:)
 
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Argema

Administrator
Membro dello Staff
che la conversione fosse un assurdo...è ovvio;). Ovvero l'assurdo per cui un dialogo sarebbe inutile.

invece questa tua frase " Trovo molto comico il fatto che molte persone che hanno carichi emotivi negativi verso cristianesimo/chiesa (che per loro poi è tutto un insieme)" non la condivido affatto. Sostenere che sia impossibile separare l'istituzione Chiesa dal Cristianesimo come filosofia lo ritengo una forzatura enorme, la forzatura con cui pensi sia giusto troncare il confronto. Nella fattispecie il fatto che io non consideri Gesù storicamente esistito (nei termini in cui ci è tramandato) per esempio non toglie nulla al messaggio filosofico cristiano. Per amare il cristianesimo e condannare la chiesa basta leggere i Padri della Chiesa (II-III sec d.C.). Anche perché la misura della condanna all'istituzione, è proprio nel suo evidente allontanarsi dalla sua filosofia originaria (che era proprio il significato di questo 3d).
E la stessa forzatura è magari pensare che se io dico che l'istituzione chiesa fa schifo, allora penso che facciano schifo anche tutti gli uomini che ne fanno parte. Non è così. Ho conosciuto persone meravigliose che operano nella chiesa. Ma sono persone, non l'istituzione.

Il mio giudizio storico sull'istituzione è una cosa, è categorico e perfino gli storici cristiani condannano storicamente la chiesa, quindi non mi sento affatto un anti...anzi su questo pensavo di essere addirittura banale. Io invece ti ho trovato categorico su di me...e questo mi sembra strano.

Fosse davvero come dici tu che istituzione e messaggio viaggiano di pari passo e il mio sforzo fosse a priori di sconfessarli entrambi avresti ragione, sarei fazioso. Non mi pare sia così, cmq sei libero di pensarlo.

"si ritengono con un certo orgoglio dei battitori liberi, dei pensatori indipendenti e che, grazie alla loro razionalità "non sporcata dal lavaggio del cervello della religione", sono in grado di parlare con assoluta obiettività di questi temi."

anche su questo sarebbe un grave errore da parte mia ritenermi completamente libero dal cristianesimo, totalmente figlio della ragione. Non funziona così. Io sono immerso quotidianamente in un vissuto permeato di cristianesimo, rifiutarsi di riconoscerlo sarebbe da stolti, e non sono in nessun attrito con questo vissuto, anzi ne coltivo i legami laddove ritengo che vi siano con la mia personalità. Coltivo l'armonia. E talvolta nemmeno la ragione è un dogma se mi capita di credere a ciò che non vedo.

Ovviamente non condivido certi dogmi, certe moralità, ma questo è il mio modo di essere un "battitore libero" come di certo sei anche tu rispetto alla dottrina canonica.

Tutti siamo sul piedistallo della nostra filosofia personale (che sia più o meno fideistica/razionale, più o meno canonica/personalizzata). E' davvero possibile scenderne?
Per me scenderne è rinunciarvi. E' non avere una posizione. Anche una conversione farebbe scendere ma subito salire su un altro piedistallo.

Ciao:)

Se io dico "la tua famiglia fa schifo, non c'è stato un solo anno d'amore nei suoi 200 anni" .. l'ho fatta breve, ma penso si capisca (non parlo per me, la mia famiglia non è la chiesa).
Istituzione e messaggio potrebbero (non sono in grado di capirlo, è un aspetto troppo complesso) non essere scindibili.
Penso sia possibile scenderne. Ma è un discorso che non sono in grado di fare.
 

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