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lorenzo63

Age quod Agis
Ilva, valanga di cassa integrazione
«A casa per due anni 6.500 lavoratori»


TARANTO - L’Ilva ha inviato ai sindacati dei metalmeccanici il piano di ristrutturazione dell’acciaieria tarantina e che prevede la cassa integrazione guadagni straordinaria per 6.500 operai per due anni. Secondo le intenzioni dell’azienda questa misura servirà ad adeguare gli impianti alle prescrizioni dell’Autorizzazione integrata ambientale, del costo di circa 2 miliardi e mezzo di euro. La cig dovrebbe iniziare il prossimo 3 marzo. Nella prima fase riguarderebbe 4.444 addetti, ma nel secondo trimestre del 2014, con la chiusura dell’altoforno 5 (il più grande d’Europa) si arriverebbe per la precisione a 6.417 operai, il che comporterebbe la riduzione della produzione di circa due terzi, perché si passerebbe dal regime di 30 mila tonnellate di acciaio al giorno (oggi è di 18mila) a 10mila. Ecco la suddivisione delle riduzioni per reparto: produzione ghisa 957 addetti, acciaierie 940, laminazione 1.574, tubi e rivestimento 607, servizi di staff 1.249, manutenzioni 1.090.

Ilva, valanga di cassa integrazione «A casa per due anni 6.500 lavoratori» - Corriere del Mezzogiorno
 

lorenzo63

Age quod Agis
Nel frattempo la Corte Costituzionale si pronuncerà sulla costituzionalità della legge o decreto legge "SalvaIlva"

mah.

:lol::lol::lol:

conviene riderci sopra ... che tanto oramai.

Beninteso: E' pacifico che le produzioni DEVONO avvenire nel rispetto delle leggi anti inq - ma se la proprietà nn ci sente - nn si chiude la fabbrica: la si nazionalizza.
E si continua a lavorare risistemando le cose.
 
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lorenzo63

Age quod Agis
Complimenti vivissimi.

Finalmente gli hanno inferto un colpo da KO.

Olà . Eccchediamine.

Ilva, messi in libertà 1.400 addetti»
Il gruppo Riva: non possiamo pagare


TARANTO - Il gruppo Riva ha annunciato che da domani metterà in libertà circa 1.500 addetti che operano nelle 13 società riconducibili alla famiglia e oggetto del sequestro di beni e conti correnti per 916 milioni di euro operato dalla Guardia di finanza nell'ambito dell'inchiesta tarantina per disastro ambientale. Lo rende noto la Uilm nazionale. Riva Acciaio - è scritto in una nota - conferma la cessazione da oggi di tutte le attività dell'azienda, esterne al perimetro gestionale dell'Ilva, e relative a sette stabilimenti in cui sono impiegati circa 1.400 persone. La decisione viene motivata con il sequestro preventivo penale del Gip di Taranto.
I SITI - La messa in libertà riguarderebbe vari siti produttivi che il gruppo Riva possiede in tutta Italia. Nel capoluogo ionico l'unica società interessata è «Taranto Energia», che conta 114 dipendenti. Riva Acciaio, quindi spiega che cesseranno tutte le attività dell'azienda, tra cui quelle produttive degli stabilimenti di Verona, Caronno Pertusella (Varese), Lesegno (Cuneo), Malegno, Sellero, Cerveno (Brescia) e Annone Brianza (Lecco) e di servizi e trasporti (Riva Energia e Muzzana Trasporti). «Tali attività non rientrano nel perimetro gestionale dell'Ilva - prosegue l'azienda - e non hanno quindi alcun legame con le vicende giudiziarie che hanno interessato lo stabilimento Ilva di Taranto. La decisione, comunicata al custode dei beni cautelari, Mario Tagarelli, e illustrata alle rappresentanze sindacali dei diversi stabilimenti coinvolti, si è resa purtroppo necessaria poiché il provvedimento di sequestro preventivo penale del Gip di Taranto, datato 22 maggio e 17 luglio 2013 e comunicato il 9 settembre, in base al quale vengono sottratti a Riva Acciaio i cespiti aziendali, tra cui gli stabilimenti produttivi, e vengono sequestrati i saldi attivi di conto corrente e si attua di conseguenza il blocco delle attività bancarie, impedendo il normale ciclo di pagamenti aziendali, fa sì che non esistano più le condizioni operative ed economiche per la prosecuzione della normale attività. Riva Acciaio impugnerà naturalmente nelle sedi competenti il provvedimento di sequestro, già attuato nei confronti della controllante Riva Forni Elettrici e inopinatamente esteso al patrimonio dell'azienda - conclude l'azienda -, in lesione della sua autonomia giuridica, ma nel frattempo deve procedere alla sospensione delle attività e alla messa in sicurezza degli impianti cui seguirà, nei tempi e nei modi previsti dalla legge, la sospensione delle prestazioni lavorative del personale a esclusione degli addetti alla messa in sicurezza, conservazione e guardiani degli stabilimenti e dei beni aziendali».

LA FURIA DI FEDERACCIAI - «Il drammatico provvedimento preso e comunicato da Riva Acciaio rappresenta l'esito annunciato di un accanimento giudiziario senza precedenti, da me ripetutamente denunciato già in tempi non sospetti». Così il presidente di Federacciai, Antonio Gozzi, sulla decisione di Riva di chiudere gli impianti italiani. «È la conseguenza - ha dichiarato Gozzi a margine del funerale di Steno Marcegaglia - di un braccio di ferro tra magistratura e Governo, con la magistratura che ha prevalso vanificando, di fatto, ben due leggi dello Stato, la legge 231 e quella successiva sul commissariamento»

«Ilva, messi in libertà 1.400 addetti» Il gruppo Riva: non possiamo pagare - Corriere del Mezzogiorno

Chissà dove è il sig vendola... presuntamente a farsi fare l'ennesimo articoletto dal sole "voglia di made in puglia" ove si magnifica la presenza di 3-4 piccole industrie che insieme faranno un bel 10mio euro a china furniture, indicandolo come un successo epocale... Peccato che senza tanti articoloni del sole(vergognati!!) il distretto di Treviso abbia colà una rappresentanza che è oltre il mdl di euro ...

:clap::clap::clap:

Un paese irriformabile: mentre si pensa ad un sacco di quazzate, tutte ovviamente da prima pagina, i veri drammi come questo sono nascosti con pudore. VERGOGNA.
:vomito:

quando avranno terminato di massacrare l' impianto produttivo, poi vedremo chi gli paga lo stipendio ...
 
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marofib

Forumer storico
l'acciaio SPORCO come l'hanno fatto sti tizi, sono tutti capaci di farlo
hanno manomesso, comprato decine di relazioni di impatto ambientale....e ora tentano con questa mossa di riccattarci
andassero a fancu
va nazionalizzata ...e con quel miliardo si risana
 
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lorenzo63

Age quod Agis
l'acciaio SPORCO come l'hanno fatto sti tizi, sono tutti capaci di farlo
hanno manomesso, comprato decine di relazioni di impatto ambientale....e ora tentano con questa mossa di riccattarci
andassero a fancu
va nazionalizzata ...e con quel miliardo si risana

:up:

E si salvano i posti di lavoro!
Questi poveracci, oltre ad avere lavorato in un ambiente + che malsano (per mantenere la famiglia) e quindi rischiare la salute, si trovano adesso a spasso ...
 

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