Tassi di mercato (Euribor, Libor, Irs) Il villaggio globale : manipolazione dei tassi (1 Viewer)

slowdown

Forumer storico
Io sono un malpensante e , a volte , uno di quelli definiti complottisti

Sono sempre stato convinto che il mercato sia becchime per polli di allevamento , che ormai il villaggio globale sia una sorta di " riserva " per un giocatore o forse due due ...

Mi sa che sia opportuno pensarci





Il Sole 24 Ore: notizie di economia, finanza, borsa, fisco, cronaca italiana ed esteri › Finanza e Mercati › In primo piano
3 luglio 2012

I signori che decidono il nostro Libor. Non solo Barclays, ecco le altre banche nel mirino. Contratti da 800mila miliardi di dollari


Barclays, la seconda banca inglese per asset, ha ammesso che dirigenti e operatori hanno cercato di manipolare il tasso Libor dal 2005 al 2009. Per questo l'istituto ha patteggiato il pagamento di una sanzione di 451 milioni di dollari commissionata dalla Fsa (Financial Services Authority), dal dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e dalla Commodity Futures Trading Commission degli Stati Uniti. Per questo motivo ieri il presidente di Barclays, Marcus Angius si è dimesso dalla guida della banca inglese e dalla guida della British Banker Association (Bba), il gruppo che supervisiona e pubblica quotidianamente le quotazioni degli indici Libor. E per questo motivo si è dimesso stamani anche Bob Diamond il ceo dall'eterno sorriso.

Le altre banche nel mirino
Barclays non è l'unica banca nel mirino nel cosidetto "scandalo Libor", la Financial Services Authority ha accusato il sistema bancario di vendite truccate di prodotti finanziari a migliaia di piccole e medie aziende e annunciando un accordo riparatorio con la Royal Bank of Scotland, Lloyds Tsb, Hsbc.

Secondo l'agenzia Bloomberg i regolatori starebbero indagando, tra i nomi più importanti, anche su Citigroup, Ubs, Icap, e Deutsche Bank.





Repubblica> Economia > Barclays, il presidente si dimette per la manipolazione degli indici Libor

"Riconosco la mia responsabilità, lo scaricabarile finisce qui", scrive Marcus Agius nella lettera in cui rassegna le dimissioni. Ma anche la posizione del ceo Bob Diamond sembra in bilico, come quella di Paul Tucker, il numero due della Bank of England sospettato di essere a conoscenza delle pratiche illecite


LONDRA - “Lo scaricabarile finisce con me”. Oggi Marcus Agius, presidente di Barclays, ha rassegnato le sue dimissioni con una frase che cerca di essere rassicurante. Il gesto è la prima risposta della banca allo scandalo delle manipolazioni dell’indice dei tassi interbancari Libor. Ma la settimana è appena iniziata e l’attenzione è puntata sull’amministratore delegato Bob Diamond – che non si sta dimettendo e che invece è considerato da molti il vero responsabile – oltre che sui possibili coinvolgimenti nelle frodi della Banca d’Inghilterra. Domani la Commissione del Tesoro sentirà Agius, ma mercoledì toccherà a Diamond, che, secondo le indiscrezioni, parlerà di colloqui con la banca centrale dai quali Barclays si sarebbe sentita autorizzata a “operare” sui tassi del Libor, guadagnando illecitamente decine di milioni di sterline.

Le parole di Agius sono state il più dure possibile, tenuto conto del fatto che lui stesso è da anni criticato come presidente e in particolare è stato accusato sia per non aver protetto gli azionisti dalla crisi del 2008, che per i generosi emolumenti concessi a Diamond. “Gli eventi dell'ultima settimana – ha detto Agius – evidenziano standard di comportamento inaccettabili nella nostra banca che hanno assestato un colpo devastante alla reputazione di Barclays. Lo scaricabarile finisce qui. Devo riconoscere le mie responsabilità e farmi da parte”. Il suo è il primo grande nome a lasciare, dopo che le autorità statunitensi e britanniche hanno comminato a Barclays una multa eccezionale di 290 milioni di sterline (453 milioni di dollari), con l’effetto, fra l’altro, di far perdere al titolo il 20% del valore in borsa.

Ora però toccherebbe a Diamond e oggi sul Financial Times emergono i dettagli di una conversazione telefonica del 2008 fra lui e il vice governatore della Banca d’Inghilterra Paul Tucker. Nei documenti ufficiali delle autorità inglesi e statunitensi che hanno imposto la multa, la conversazione è senza nomi. Le carte dicono che il 29 ottobre del 2008 un dirigente della banca centrale e un dirigente Barclays hanno parlato al telefono del motivo per cui Barclays forniva stime dei tassi del Libor più alte delle altre banche. Dopo, sempre secondo l’indagine ufficiale, dei dirigenti Barclays di medio livello diedero ordine agli impiegati di abbassare le stime, i quali eseguirono “credendo erroneamente che c’era un ordine della Banca d’Inghilterra in tal senso, per come era stato loro indicato dai dirigenti”. Per l’inchiesta dunque il dirigente della banca centrale e quello della Barclays non sono colpevoli. Tre fonti confermano al Financial Times che si trattava di Tucker e Diamond, mentre la Bbc fa notare che di quella telefonata non esistono registrazioni né trascrizioni, oltre a rivelare che Tucker e Diamond hanno ricordi diversi, in merito a quanto si dissero quel giorno. La Banca d’Inghilterra si difende, definendo “senza alcun senso” l’ipotesi che sapesse delle manipolazioni del Libor, ma la testimonianza di Diamond di mercoledì può diventare una sorpresa sgradevole per Tucker, candidato a succedere al governatore Mervyn King l’anno prossimo, e per l’intero istituto centrale.


(02 luglio 2012)



ANSA.it > Economia > News
Barclays: si dimette l'ad Diamond dopo scandalo Libor
03 luglio, 10:25




ROMA - Robert Diamond, l'amministratore delegato di barclays, si è dimesso con effetto immediato dalla sua carica a seguito dello scandalo Libor, il tasso manipolato dall'istituto di credito. E' quanto si legge in un comunicato. Le dimissioni arrivano dopo una forte pressione politica sui vertici della banca britannica.

Il presidente del gruppo Marcus Agius, anche lui in uscita, assumerà temporaneamente le deleghe di Diamond e gestirà la ricerca di un nuovo amministratore delegato "immediatamente". Nel comunicato ufficiale Diamond ricorda di aver lavorato nel gruppo "da 16 anni" e di aver "sempre agito in quello che ritenevo essere il miglior interesse per il gruppo". Ora "la pressione esterna su Barclays è arrivata a un livello che rischia di danneggiarla e non posso permettere che questo accada" aggiunge l'ex ad.

OSBORNE: BENE DIMISSIONI DIAMOND, ORA LEADER FORTE - Il cancelliere allo scacchiere britannico George Osborne accoglie con soddisfazione le dimissioni dell'ad di Barclays Robert Diamond a seguito dello scandalo Libor e ora chiede per la banca "una leadership forte". Parlando alla radio della Bbc, Osborne ha rilevato che il governo non è stato alla base dell'uscita di Diamond (nonostante le forti pressioni arrivate dalla politica ndr.), ma che l'esecutivo è determinato a "giocare un ruolo nel cambiamento del sistema bancario".
 
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negusneg

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Io sono un malpensante e , a volte , uno di quelli definiti complottisti

Sono sempre stato convinto che il mercato sia becchime per polli di allevamento , che ormai il villaggio globale sia una sorta di " riserva " per un giocatore o forse due due ...

Mi sa che sia opportuno pensarci





Il Sole 24 Ore: notizie di economia, finanza, borsa, fisco, cronaca italiana ed esteri › Finanza e Mercati › In primo piano
3 luglio 2012

I signori che decidono il nostro Libor. Non solo Barclays, ecco le altre banche nel mirino. Contratti da 800mila miliardi di dollari


Barclays, la seconda banca inglese per asset, ha ammesso che dirigenti e operatori hanno cercato di manipolare il tasso Libor dal 2005 al 2009. Per questo l'istituto ha patteggiato il pagamento di una sanzione di 451 milioni di dollari commissionata dalla Fsa (Financial Services Authority), dal dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti e dalla Commodity Futures Trading Commission degli Stati Uniti. Per questo motivo ieri il presidente di Barclays, Marcus Angius si è dimesso dalla guida della banca inglese e dalla guida della British Banker Association (Bba), il gruppo che supervisiona e pubblica quotidianamente le quotazioni degli indici Libor. E per questo motivo si è dimesso stamani anche Bob Diamond il ceo dall'eterno sorriso.

Le altre banche nel mirino
Barclays non è l'unica banca nel mirino nel cosidetto "scandalo Libor", la Financial Services Authority ha accusato il sistema bancario di vendite truccate di prodotti finanziari a migliaia di piccole e medie aziende e annunciando un accordo riparatorio con la Royal Bank of Scotland, Lloyds Tsb, Hsbc.

Secondo l'agenzia Bloomberg i regolatori starebbero indagando, tra i nomi più importanti, anche su Citigroup, Ubs, Icap, e Deutsche Bank.





Repubblica> Economia > Barclays, il presidente si dimette per la manipolazione degli indici Libor

"Riconosco la mia responsabilità, lo scaricabarile finisce qui", scrive Marcus Agius nella lettera in cui rassegna le dimissioni. Ma anche la posizione del ceo Bob Diamond sembra in bilico, come quella di Paul Tucker, il numero due della Bank of England sospettato di essere a conoscenza delle pratiche illecite


LONDRA - “Lo scaricabarile finisce con me”. Oggi Marcus Agius, presidente di Barclays, ha rassegnato le sue dimissioni con una frase che cerca di essere rassicurante. Il gesto è la prima risposta della banca allo scandalo delle manipolazioni dell’indice dei tassi interbancari Libor. Ma la settimana è appena iniziata e l’attenzione è puntata sull’amministratore delegato Bob Diamond – che non si sta dimettendo e che invece è considerato da molti il vero responsabile – oltre che sui possibili coinvolgimenti nelle frodi della Banca d’Inghilterra. Domani la Commissione del Tesoro sentirà Agius, ma mercoledì toccherà a Diamond, che, secondo le indiscrezioni, parlerà di colloqui con la banca centrale dai quali Barclays si sarebbe sentita autorizzata a “operare” sui tassi del Libor, guadagnando illecitamente decine di milioni di sterline.

Le parole di Agius sono state il più dure possibile, tenuto conto del fatto che lui stesso è da anni criticato come presidente e in particolare è stato accusato sia per non aver protetto gli azionisti dalla crisi del 2008, che per i generosi emolumenti concessi a Diamond. “Gli eventi dell'ultima settimana – ha detto Agius – evidenziano standard di comportamento inaccettabili nella nostra banca che hanno assestato un colpo devastante alla reputazione di Barclays. Lo scaricabarile finisce qui. Devo riconoscere le mie responsabilità e farmi da parte”. Il suo è il primo grande nome a lasciare, dopo che le autorità statunitensi e britanniche hanno comminato a Barclays una multa eccezionale di 290 milioni di sterline (453 milioni di dollari), con l’effetto, fra l’altro, di far perdere al titolo il 20% del valore in borsa.

Ora però toccherebbe a Diamond e oggi sul Financial Times emergono i dettagli di una conversazione telefonica del 2008 fra lui e il vice governatore della Banca d’Inghilterra Paul Tucker. Nei documenti ufficiali delle autorità inglesi e statunitensi che hanno imposto la multa, la conversazione è senza nomi. Le carte dicono che il 29 ottobre del 2008 un dirigente della banca centrale e un dirigente Barclays hanno parlato al telefono del motivo per cui Barclays forniva stime dei tassi del Libor più alte delle altre banche. Dopo, sempre secondo l’indagine ufficiale, dei dirigenti Barclays di medio livello diedero ordine agli impiegati di abbassare le stime, i quali eseguirono “credendo erroneamente che c’era un ordine della Banca d’Inghilterra in tal senso, per come era stato loro indicato dai dirigenti”. Per l’inchiesta dunque il dirigente della banca centrale e quello della Barclays non sono colpevoli. Tre fonti confermano al Financial Times che si trattava di Tucker e Diamond, mentre la Bbc fa notare che di quella telefonata non esistono registrazioni né trascrizioni, oltre a rivelare che Tucker e Diamond hanno ricordi diversi, in merito a quanto si dissero quel giorno. La Banca d’Inghilterra si difende, definendo “senza alcun senso” l’ipotesi che sapesse delle manipolazioni del Libor, ma la testimonianza di Diamond di mercoledì può diventare una sorpresa sgradevole per Tucker, candidato a succedere al governatore Mervyn King l’anno prossimo, e per l’intero istituto centrale.


(02 luglio 2012)



ANSA.it > Economia > News
Barclays: si dimette l'ad Diamond dopo scandalo Libor
03 luglio, 10:25




ROMA - Robert Diamond, l'amministratore delegato di barclays, si è dimesso con effetto immediato dalla sua carica a seguito dello scandalo Libor, il tasso manipolato dall'istituto di credito. E' quanto si legge in un comunicato. Le dimissioni arrivano dopo una forte pressione politica sui vertici della banca britannica.

Il presidente del gruppo Marcus Agius, anche lui in uscita, assumerà temporaneamente le deleghe di Diamond e gestirà la ricerca di un nuovo amministratore delegato "immediatamente". Nel comunicato ufficiale Diamond ricorda di aver lavorato nel gruppo "da 16 anni" e di aver "sempre agito in quello che ritenevo essere il miglior interesse per il gruppo". Ora "la pressione esterna su Barclays è arrivata a un livello che rischia di danneggiarla e non posso permettere che questo accada" aggiunge l'ex ad.

OSBORNE: BENE DIMISSIONI DIAMOND, ORA LEADER FORTE - Il cancelliere allo scacchiere britannico George Osborne accoglie con soddisfazione le dimissioni dell'ad di Barclays Robert Diamond a seguito dello scandalo Libor e ora chiede per la banca "una leadership forte". Parlando alla radio della Bbc, Osborne ha rilevato che il governo non è stato alla base dell'uscita di Diamond (nonostante le forti pressioni arrivate dalla politica ndr.), ma che l'esecutivo è determinato a "giocare un ruolo nel cambiamento del sistema bancario".

Ciao slow, come tu ben sai la mia visione è quanto di più lontano ci può essere dal "complottismo".

Nel caso in questione, poi, devo dire che ho letto parecchie sciocchezze, posto che la manipolazione di cui si parla sarebbe dell'ordine di 1-2 basis points (0,01%), in alcuni periodi in più del tasso vero, ma in altri in meno.

Su un punto però condivido il tuo pessimismo. Anni e anni di laissez-faire hanno creato dei veri e propri mostri (sia in termini dimensionali che di concentrazione di potere) che evidentemente si sono sentiti liberi di poter fare ciò che meglio credevano, con tutti i mezzi, nella certezza che qualsiasi comportamento, legittimo o meno, sarebbe rimasto impunito.

Allo scoppio di questa crisi, quattro anni fa, ero convinto che la gravità della situazione avrebbe imposto importanti riforme del settore finanziario, con un rafforzamento delle regole e dei controllori. Devo dire che dopo quattro anni sono profondamente deluso.

Buona giornata e grazie per aver sollevato il problema. :up:
 

Comandante Gerard

Forumer storico
Ciao slow, come tu ben sai la mia visione è quanto di più lontano ci può essere dal "complottismo".

Nel caso in questione, poi, devo dire che ho letto parecchie sciocchezze, posto che la manipolazione di cui si parla sarebbe dell'ordine di 1-2 basis points (0,01%), in alcuni periodi in più del tasso vero, ma in altri in meno.

Su un punto però condivido il tuo pessimismo. Anni e anni di laissez-faire hanno creato dei veri e propri mostri (sia in termini dimensionali che di concentrazione di potere) che evidentemente si sono sentiti liberi di poter fare ciò che meglio credevano, con tutti i mezzi, nella certezza che qualsiasi comportamento, legittimo o meno, sarebbe rimasto impunito.

Allo scoppio di questa crisi, quattro anni fa, ero convinto che la gravità della situazione avrebbe imposto importanti riforme del settore finanziario, con un rafforzamento delle regole e dei controllori. Devo dire che dopo quattro anni sono profondamente deluso.

Buona giornata e grazie per aver sollevato il problema. :up:

Condivido la delusione...
Io personalmente non ero affatto convinto che avrebbero fatto le necessarie quanto radicali riforme nel settore finanziario, ma qualcosa di più di quello che (non) è stato fatto sì.
Una qualche pezza un pò più decente. Invece no, niente di tutto questo.
La mia convinzione dell'impossibilità di una riforma vera, nasceva dall'idea che il "giocattolo" finanziario fosse già 4 anni fa ben oltre il punto di non ritorno, talmente globale, talmente intriso di iperderivati ed intrinseco ad ogni attività ormai, da essere sostanzialmente irriformabile.
Non vedo motivi per cambiare idea, vista l'evoluzione (?:D) della situazione .
Nemmeno io vedo complotti, tutt'altro, vedo solo l'eterno gioco delle opportunità di speculazione, che da un lato sono, e sarebbero, "salutari" perché vanno a colpire i punti deboli del sistema, se il sistema fosse sano, dall'altro invece possono diventare, e lo sono già, lo tocchiamo con mano, mortifere se è il sistema ad essere malato e distorto nelle sue fondamenta e non può più contemplare alternative a se stesso così com'è.
E' quello cui stiamo assistendo in questa fase storica, la logica continuazione di un sistema basato solo sulla finanziarizzazione che è arrivata al punto di autodivorarsi e da cui però nessuno apparentemente può più staccarsi.
Proprio ciò che il vecchio Marx teorizzò nel suo monumentale trattato immaginando la fine del capitalismo...scherzi della storia.
In realtà, fine del capitalismo o meno, stiamo vivendo in un paradosso che assomiglia molto a quello del dilemma del prigioniero , ma che non è affatto un gioco.
 
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slowdown

Forumer storico
it.euronews.com/2012/07/13
Business
11 banche nello scandalo Libor

13/07 14:17 CET
Si allarga a macchia d’olio lo scandalo Libor a Londra. Secondo il Financial Times oltre alla Barclays sarebbero almeno 11 gli istituti di credito coinvolti: si va dalla Bank of America alla Société Générale, da Citigroup a JP Morgan, dal Credit Suisse alla Deutsche Bank, dall’Uns alla Rbs, senza dimenticare Hsbc e la banca dei Lloyds.





Negusneg , io invece sarei sorpreso se tutti questi pezzi da 900 ( dire da 90 mi pareva di insultarli) sia siano mossi per qualche spicciolo
Poi che si cerchi di far passare che erano solo i soldini del gelato , ...

In ogni caso , forse la questione del quanto , non ha neppure importanza





Finanza e Mercati 14 luglio 2012

Scandalo Libor, la Fed sapeva fin dal 2007 ma le autorità Usa e britanniche non intervennero
di Nicol Degli Innocenti. Con un articolo di Claudio Gatti
di Nicol Degli Innocenti

LONDRA - Lo scandalo Libor avrebbe potuto essere evitato se solo le autoritá fossero intervenute con piú decisione. Nuovi documenti venuti alla luce rivelano che la Federal Reserve americana giá nel 2007 aveva avuto una "soffiata" da parte di un dipendente di Barclays che la sua banca, cosí come altre, pilotava il tasso interbancario e che il fixing non era quindi attendibile.
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Libor, il costo del contenzioso: le banche potrebbero pagare fino a 22 miliardi
I signori che decidono il nostro Libor. Non solo Barclays, ecco le altre banche nel mirino. Contratti da 800mila miliardi di dollari

«La nostra sensazione è che il Libor non è realistico e non riflette il costo reale dei finanziamenti», scriveva l'anonimo banchiere. La "gola profonda" di Barclays nella sua email alla Fed aveva detto che la banca britannica aveva iniziato a manipolare il Libor «per adeguarsi a quello che facevano tutti gli altri». La Fed nel 2008 aveva informato la Banca d'Inghilterra dei timori sulla credibilitá del tasso interbancario e l'allora presidente Timothy Geithner, attuale segretario al Tesoro Usa, aveva proposto sei riforme per cambiare il sistema e prevenire abusi. Il governatore della Banca d'Inghilterra aveva girato le proposte alla British Banking Association, responsabile del Libor, che lo aveva assicurato che avrebbero tenuto conto delle preoccupazioni espresse e delle riforme proposte dalla Fed.

Poi peró nulla è stato fatto dalle autoritá Usa o britanniche, troppo prese dalla gestione della crisi finanziaria, e il fixing coordinato tra banche è andato avanti fino al 2009, come stabilito dall'indagine tuttora in corso. La Fed sostiene che l'email di Barclays era solo espressione di «voci di mercato», poco piú di pettegolezzi, e non rappresentava una prova di illeciti commessi. Peró secondo messaggi interni alla Fed del 2008 è evidente che i dirigenti sapevano che il problema era reale ma non sono intervenuti per bloccare gli abusi. «Le banche hanno una tendenza a sottostimare i loro costi reali di finanziamento per limitare le voci sui loro problemi di liquidità», aveva scritto un dirigente Fed.

Barclays è l'unica banca che finora ha ammesso le responsabilità dei suoi trader nel manipolare il tasso interbancario e ha pagato una multa di 290 milioni di sterline per chiudere la vicenda. Lo scandalo ha portato alle dimissioni del presidente Marcus Agius, dell'amministratore delegato Bob Diamond e del chief operating officer Jerry del Missier. Almeno altre dodici banche sono coinvolte, tra cui Citigroup, Ubs e Deutsche Bank, e si prevede che nelle prossime settimane le autorità confermeranno il loro ruolo nello scandalo e le multe che devono pagare.






Ma la questione che intendevo sollevare era questa : la sensazione che si siano formati alcuni ( pochi ) mostri che ormai non sono più soggetti al controllo di nessuno ( quantomeno formale che ne limiti il potere almeno entro termini " accettabili" ) - e addirittura che siano i controllori degli organismi di controllo , nemmeno in forma nascosta , pare essere una questione di cui nessuno si interessi

D'altra parte quando i membri di gran parte dei governi europei sono ormai da tempo impiegati di Goldman Sachs , il presidente BCE è un impiegato di GS che ai suoi tempi ha assecondato clamorose truffe ai danni del nostro fisco , quando banca d'italia è nell'assoluto controllo delle banche che dovrebbe controllare ... quando i banchieri di mezzo mondo , dopo aver combinato un tale disastro , non finiscono impiccati ai pali dell'enel ma diventano ministri , primi ministri , nomina governi che hanno il solo scopo di depredare interi paesi per rimpinguare le casse delle banche e quindi proseguire nel saccheggio , mi chiedo come si faccia a non pensare male

Di sicuro mi par di capire che la gente normale sia ormai talmente stracotta e decerebrata da credere a quello che si dice nei telegiornali ( il guaio è proprio questo , la gente comune non ha più alcuna capacità di valutare )
 
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Comandante Gerard

Forumer storico
E lo sapeva anche la Banca d'Inghilterra

Scandalo Libor, conto da 22 miliardi Banca d'Inghilterra sapeva dal 2008 - Economia e Finanza con Bloomberg - Repubblica.it

LONDRA - Ventidue miliardi di dollari: a tanto può arrivare il costo dello scandalo del Libor per le dodici banche pubblicamente coinvolte, fra penalità da pagare agli organismi di controllo e danni da rifondere a investitori e controparti. La stima è della banca d'affari Morgan Stanley, che ha analizzato le potenziali ricadute delle inchieste sia americane che europee sulle manipolazioni delle stime dei tassi interbancari. Inchieste che proseguono sia sul Libor che sull'Euribor e il giapponese Tibor. La lista delle dodici banche include Barclays, che continua a vedersi allungare l’ elenco dei clienti importanti in fuga con intere municipalità che disinvestono, come la città di Leicester. Intanto una email del 2008 scritta da Timothy Geithner, ora ministro del Tesoro ma allora presidente della Federal Reserve di New York, che avvisava il governatore della Banca d'Inghilterra Mervyn King dei tanti problemi del Libor, riporta l'attenzione su quanto sapessero sia la Banca centrale inglese che quella americana ben prima dell'esplosione dello scandalo.

Multe, ma anche costi di cause legali e danni da pagare. Morgan Stanley si è limitata a tenere conto di questi tre fattori, per arrivare a quei 22 miliardi di stima. E solo le cause di risarcimento collettive potranno costare in media 400 milioni in dollari, con stime per i singoli istituti che vanno da un minimo di 60 milioni a un massimo di un miliardo e cento milioni. In totale, i costi legali potrebbero arrivare a 14 miliardi. Deutsche Bank e Royal Bank of Scotland, che è per l’83% di proprietà dello Stato inglese, sono considerati gli istituti che dovranno affrontare quelli più alti, perché sono i più esposti sul fronte degli investimenti in derivati, che dipendono direttamente dal Libor. Ultimo dato: le multe dovrebbero ridurre i guadagni del 2012 delle banche interessate per una percentuale che oscilla fra il quattro e il 13%.

Viene dagli Stati Uniti anche la notizia di una email datata primo giugno 2008 nella quale Timothy Geithner, all'epoca presidente della sede di New York della Federal Reserve, chiedeva a Mervyn King un'intera lista di cambiamenti secondo lui necessari a migliorare la credibilità e l'integrità del Libor. Secondo fonti del Wall Street Journal, nello stesso periodo anche le autorità di controllo statunitensi cominciarono a discutere di possibili manipolazioni del Libor. La Federal Reserve dovrebbe rendere pubblici oggi sia l'email in questione che altri documenti sulla materia, per rispondere ai dodici senatori democratici che in questi giorni stanno chiedendo chiarimenti al ministero della Giustizia e alla banca stessa, per ricostruire quanto sapesse delle irregolarità di Londra. Si sa già comunque che King rispose accogliendo le osservazioni di Geithner e che ci furono successivi contatti.
 

woolloomooloo

Forumer storico
come secondo me giustamente ha fatto notare un commentatore non finanziario della BBC oggi:
- se ci sono dei soldi di mezzo, e probabilmente i dirigenti della Barclays con il Libor avevano 'le mani in pasta', queste cose succedono e succederanno ancora; i minatori nell'800 venivano pagati in base a quanto carbone estraevano a settimana, per cui escogitarono il modo di tenere 'sotto' un carro intero pieno di carbone, da portare alla luce nel momento opportuno.

dopo duecento anni la storia non cambia: se si viene pagati in base ad obiettivi (carico di carbone o bilanci di banche ) ecco che il sistema, se non controllato opportunamente, trova gli espedienti per cercare di massimizzare questi obiettivi.
 

Nix

Noio volevàn savoir ...
it.euronews.com/2012/07/13
Business
11 banche nello scandalo Libor

13/07 14:17 CET
Si allarga a macchia d’olio lo scandalo Libor a Londra. Secondo il Financial Times oltre alla Barclays sarebbero almeno 11 gli istituti di credito coinvolti: si va dalla Bank of America alla Société Générale, da Citigroup a JP Morgan, dal Credit Suisse alla Deutsche Bank, dall’Uns alla Rbs, senza dimenticare Hsbc e la banca dei Lloyds.





Negusneg , io invece sarei sorpreso se tutti questi pezzi da 900 ( dire da 90 mi pareva di insultarli) sia siano mossi per qualche spicciolo
Poi che si cerchi di far passare che erano solo i soldini del gelato , ...

In ogni caso , forse la questione del quanto , non ha neppure importanza





Finanza e Mercati 14 luglio 2012

Scandalo Libor, la Fed sapeva fin dal 2007 ma le autorità Usa e britanniche non intervennero
di Nicol Degli Innocenti. Con un articolo di Claudio Gatti
di Nicol Degli Innocenti

LONDRA - Lo scandalo Libor avrebbe potuto essere evitato se solo le autoritá fossero intervenute con piú decisione. Nuovi documenti venuti alla luce rivelano che la Federal Reserve americana giá nel 2007 aveva avuto una "soffiata" da parte di un dipendente di Barclays che la sua banca, cosí come altre, pilotava il tasso interbancario e che il fixing non era quindi attendibile.
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Libor, il costo del contenzioso: le banche potrebbero pagare fino a 22 miliardi
I signori che decidono il nostro Libor. Non solo Barclays, ecco le altre banche nel mirino. Contratti da 800mila miliardi di dollari

«La nostra sensazione è che il Libor non è realistico e non riflette il costo reale dei finanziamenti», scriveva l'anonimo banchiere. La "gola profonda" di Barclays nella sua email alla Fed aveva detto che la banca britannica aveva iniziato a manipolare il Libor «per adeguarsi a quello che facevano tutti gli altri». La Fed nel 2008 aveva informato la Banca d'Inghilterra dei timori sulla credibilitá del tasso interbancario e l'allora presidente Timothy Geithner, attuale segretario al Tesoro Usa, aveva proposto sei riforme per cambiare il sistema e prevenire abusi. Il governatore della Banca d'Inghilterra aveva girato le proposte alla British Banking Association, responsabile del Libor, che lo aveva assicurato che avrebbero tenuto conto delle preoccupazioni espresse e delle riforme proposte dalla Fed.

Poi peró nulla è stato fatto dalle autoritá Usa o britanniche, troppo prese dalla gestione della crisi finanziaria, e il fixing coordinato tra banche è andato avanti fino al 2009, come stabilito dall'indagine tuttora in corso. La Fed sostiene che l'email di Barclays era solo espressione di «voci di mercato», poco piú di pettegolezzi, e non rappresentava una prova di illeciti commessi. Peró secondo messaggi interni alla Fed del 2008 è evidente che i dirigenti sapevano che il problema era reale ma non sono intervenuti per bloccare gli abusi. «Le banche hanno una tendenza a sottostimare i loro costi reali di finanziamento per limitare le voci sui loro problemi di liquidità», aveva scritto un dirigente Fed.

Barclays è l'unica banca che finora ha ammesso le responsabilità dei suoi trader nel manipolare il tasso interbancario e ha pagato una multa di 290 milioni di sterline per chiudere la vicenda. Lo scandalo ha portato alle dimissioni del presidente Marcus Agius, dell'amministratore delegato Bob Diamond e del chief operating officer Jerry del Missier. Almeno altre dodici banche sono coinvolte, tra cui Citigroup, Ubs e Deutsche Bank, e si prevede che nelle prossime settimane le autorità confermeranno il loro ruolo nello scandalo e le multe che devono pagare.






Ma la questione che intendevo sollevare era questa : la sensazione che si siano formati alcuni ( pochi ) mostri che ormai non sono più soggetti al controllo di nessuno ( quantomeno formale che ne limiti il potere almeno entro termini " accettabili" ) - e addirittura che siano i controllori degli organismi di controllo , nemmeno in forma nascosta , pare essere una questione di cui nessuno si interessi

D'altra parte quando i membri di gran parte dei governi europei sono ormai da tempo impiegati di Goldman Sachs , il presidente BCE è un impiegato di GS che ai suoi tempi ha assecondato clamorose truffe ai danni del nostro fisco , quando banca d'italia è nell'assoluto controllo delle banche che dovrebbe controllare ... quando i banchieri di mezzo mondo , dopo aver combinato un tale disastro , non finiscono impiccati ai pali dell'enel ma diventano ministri , primi ministri , nomina governi che hanno il solo scopo di depredare interi paesi per rimpinguare le casse delle banche e quindi proseguire nel saccheggio , mi chiedo come si faccia a non pensare male

Di sicuro mi par di capire che la gente normale sia ormai talmente stracotta e decerebrata da credere a quello che si dice nei telegiornali ( il guaio è proprio questo , la gente comune non ha più alcuna capacità di valutare )

Concordo pienamente, questi non si sporcano le mani per due spicci.
 

slowdown

Forumer storico
Qui ci sono solo ben pensanti , però ...

18 luglio 2012
Vittorio Da Rold
- Il Sole 24 Ore
«Scandalo Libor preoccupante»

Ieri a Washington è stata una giornata epocale dove il Senato americano ha messo sotto "torchio" con un fuoco di fila di domande il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke per lo scandalo della manipolazione del Libor, il tasso che viene usato anche negli Stati Uniti d'America per una moltitudine di contratti e mutui alle famiglie.

Un sistema «strutturalmente difettoso», ha dovuto ammettere Bernanke davanti ai politici – messo alle strette dai senatori democratici e repubblicani per una volta in versione bipartisan – che ha avuto come effetto quello di «indebolire la fiducia dei mercati».

Affermazioni pesanti quelle del presidente della Fed, che ha sottolineato come l'allora presidente della Fed di New York, Timothy Geithner, oggi segretario al Tesoro di Barack Obama, aveva informato le autorità competenti e l'Associazione bancaria britannica nel maggio 2008.

Bernanke ha aggiunto che le autorità americane avevano ritenuto che nel 2008, in piena crisi finanziaria, gli operatori della piazza londinese «avessero abbassato il tasso per apparire più forti sul mercato» ma non avevano avuto minimamente il sospetto di manipolazioni costanti per «fare profitti».
In ogni caso ora «la risposta della Fed sarà tempestiva».

Uno dei senatori ha chiesto ripetutatamente a Bernanke se «il tasso Libor di oggi sia affidabile», ottenendo risposte evasive miste a suggerimenti di cambiare la procedura oggi in vigore.
Bernanke, ammettendo di non sapere se anche le banche americane sono colpevoli della manipolazione del Libor, come molti osservatori ritengono possibile, ha ritenuto lo scandalo «molto preoccupante», un problema che deve essere affrontato e risolto, riformando il meccanismo che determina il Libor stesso. «L'influenza della Fed sul Libor è limitata» – ha aggiunto Bernanke mettendo in evidenza che la Fed non ha la capacità di modificare la struttura del Libor. Il costo della manipolazione del Libor non è ancora chiaro. La Fed sosterrà gli investigatori nel processo del Libor.

Il Libor è un indice che regola un mercato globale di mutui da 10mila miliardi di dollari e contratti di tassi su derivati su 10 valute da 350mila miliardi dollari, dice la CFTC, l'agenzia di vigilanza sui future e derivati americani, presieduta da Gary Gensler.

Sono in molti a ritenere che il caso inglese sia solo la punta dell'iceberg.
Uno scandalo così esteso non è possibile - dicono gli analisti - che sia opera di una sola banca perché il meccanismo di rilevamento del Libor prevede che le 4 posizioni più alte e le 4 più basse siano escluse dal conteggio della media.


Per questo gli investigatori stanno passando al setaccio l'operato delle altre banche partecipanti tra cui giganti del credito come Royal Bank of Scotland, UBS, Lloyds Banking e Deutsche Bank sempre a caccia di presunti taroccamenti del Libor.

Investigatori che si stanno muovendo anche negli Usa dove i procuratori distrettuali di New York, Connecticut, Massachusetts, Florida e Maryland stanno indagando se i fondi pensione abbiano subìto perdite come risultato della manipolazione del Libor.
Il Libor è l'ultimo di una serie di scandali in America. La JP Morgan Chase, la più
grande banca degli Stati Uniti ha dovuto ammettere recentemente una perdita di 5,8 miliardi di dollari per aver scommesso sui derivati. Secondo la banca tre trader della filiale di Londra avrebbero cercato di nascondere le perdite sui loro investimenti.
Intanto ieri il fondatore del fondo Peregrine ha ammesso in una lettera d'addio ritrovata dopo il tentato suicidio di aver dirottato parte dei soldi dei clienti per ricapitalizzare una sua finanziaria e pagare delle commissioni.
Infine come non ricordare lo scandalo del mega patteggiamento da 780 milioni di dollari che aveva coinvolto la banca svizzera Ubs, che aveva aiutato alcuni facoltosi clienti statunitensi ad evadere le tasse e ad occultare i propri patrimoni in conti offshore.



... e mi pare sia in arrivo un nuovo episodio : il taroccamento del prezzo del petrolio .

ma non possiamo fare niente
 

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Libor, sotto inchiesta 12 trader In arrivo nuove regole Ue

NEW YORK - Si allarga l'indagine sullo scandalo Libor. 1 Sotto inchiesta sarebbero infatti almeno dodici trader di nove istituti finanziari in tutto il mondo, che avrebbero collaborato nel manipolare i tassi d'interesse interbancari in continenti diversi.

I nuovi dettagli, emersi dall'indagine, hanno infatti lasciato intendere agli inquirenti che la frode fosse diffusa e sia andata avanti per anni.

Nel frattempo le banche per cui i trader lavoravano sono ora sotto pressione, con le autorità che premono per sapere cosa gli istituti sapessero della frode.

E intanto la Ue si attrezza per attuare norme preventive che impediscano operazioni di questo genere in futuro. Secondo quanto anticipato da Sole 24 ore Radiocor, la Commissione Ue inserirà il principio secondo cui la manipolazione intenzionale di tutti i benchmark finanziari è un reato penale. La misura sarà contenuta in una serie di emendamenti alle nuove regole e alla direttiva sulla manipolazione di mercato e l'"insider dealing" proposte in ottobre. Gli emendamenti saranno 7. Domani la commissione varerà formalmente la proposta.

(24 luglio 2012)



""" E intanto la Ue si attrezza per attuare norme preventive che impediscano .... """


... mi ricorda tanto quando venne istituita la Consob ... per impedire i fatti di parmalat e altre centinaia di crimini borsistici ...
 

negusneg

New Member
(...)

Negusneg , io invece sarei sorpreso se tutti questi pezzi da 900 ( dire da 90 mi pareva di insultarli) sia siano mossi per qualche spicciolo
Poi che si cerchi di far passare che erano solo i soldini del gelato , ...

In ogni caso , forse la questione del quanto , non ha neppure importanza

(...)

Ma la questione che intendevo sollevare era questa : la sensazione che si siano formati alcuni ( pochi ) mostri che ormai non sono più soggetti al controllo di nessuno ( quantomeno formale che ne limiti il potere almeno entro termini " accettabili" ) - e addirittura che siano i controllori degli organismi di controllo , nemmeno in forma nascosta , pare essere una questione di cui nessuno si interessi

D'altra parte quando i membri di gran parte dei governi europei sono ormai da tempo impiegati di Goldman Sachs , il presidente BCE è un impiegato di GS che ai suoi tempi ha assecondato clamorose truffe ai danni del nostro fisco , quando banca d'italia è nell'assoluto controllo delle banche che dovrebbe controllare ... quando i banchieri di mezzo mondo , dopo aver combinato un tale disastro , non finiscono impiccati ai pali dell'enel ma diventano ministri , primi ministri , nomina governi che hanno il solo scopo di depredare interi paesi per rimpinguare le casse delle banche e quindi proseguire nel saccheggio , mi chiedo come si faccia a non pensare male

Di sicuro mi par di capire che la gente normale sia ormai talmente stracotta e decerebrata da credere a quello che si dice nei telegiornali ( il guaio è proprio questo , la gente comune non ha più alcuna capacità di valutare )

Credo anche io che la questione del quanto sia (forse) la meno importante. Il fatto è che storiacce come questa sbriciolano quel po' di credibilità (e di fiducia) su cui dovrebbe reggersi tutta la baracca. :rolleyes:

Però tuttora devo ancora leggere una ricostruzione credibile, che spieghi in primo luogo come è stato possibile manipolare per anni un parametro fondamentale del mercato monetario, dal cui livello dipendono una infinità di contratti per un controvalore di migliaia di miliardi, senza che nessuno degli attori coinvolti se ne rendesse conto.

Altra cosa che non è affatto chiara è in che senso sono stati manipolati i tassi. Si dice che all'inizio venissero truccati al rialzo, per gonfiare i profitti derivanti da certi contratti derivati, mentre in un secondo tempo (a crisi subprime scoppiata) venivano al contrario dichiarati più bassi del vero, per dimostrare pubblicamente lo stato di buona salute della banca.

Qui ad esempio si dice che potrebbe partire una class action da parte delle banche che hanno venduto mutui in USA e, a causa della manipolazione al ribasso, avrebbero incassato rate più basse del dovuto.

Berkshire Bank Sues Barclays, Citigroup Over Alleged Libor Fraud - Bloomberg

Fa sorridere :rolleyes:, in confronto, il comportamento delle associazioni dei consumatori de noantri. Leggo su Plus di sabato scorso che l'Adusbef avrebbe richiesto al Tribunale Civile di Lecce di dichiarare la nullità di un contratto di mutuo :eek:

Come dire, se il povero assistito di questa solerte organizzazione si vedrà dare ragione, sarà costretto a restituire i soldi del prestito alla banca :wall:

Cosa non si fa pur di cavalcare il tema del momento e guadagnare due righe di presenza sui giornali...
 

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