il TTIP esce dalla porta e rientra dalla finestra con il nome di CETA (1 Viewer)

alingtonsky

Forumer storico
Con il CETA la situazione migliora per alcuni prodotti DOP italiani.
Ci sarà una maggiore tutela.
Infatti il Consorzio del Parmigiano Reggiano si era detto soddisfatto


16 febbraio 2017
Soddisfazione, da parte del Consorzio del Parmigiano Reggiano, per l’approvazione del trattato commerciale tra Unione Europea e Canada (Ceta).
“Non spetta a noi entrare nel merito complessivo dell’intesa Il vantaggio per i nostri produttori – sottolinea il presidente del Consorzio, Alessandro Bezzi – ma il buon esito per i nostri produttori si riscontra su due fattori, ovvero sul raddoppio della quota dei formaggi comunitari esportabilii e, a maggior ragione, sull’avvio di nuovi meccanismi di protezione rispetto alle imitazioni e alle contraffazioni”.
“Se si considera il fatto che il Canada sta già facendo segnare costanti e rilevanti aumenti delle importazioni di Parmigiano Reggiano (oltre il 12% nel 2016), è evidente – spiega Bezzi – che con la firma del trattato si potranno cogliere al meglio le opportunità commerciali che nel Paese nordamericano abbiamo costruito con forti azioni di comunicazione e, soprattutto, con accordi che hanno interessato le maggiori catene distributive canadesi”.
“Il trattato commerciale – osserva Bezzi – non interviene in modo del tutto restrittivo sulle produzioni canadesi che si ispirano alla Dop originale (con l’uso, ad esempio, della denominazione “parmesan”), ma vieta di associarle ad elementi di “italian sounding” (il tricolore, città o monumenti italiani, ecc.) che risultano ingannevoli per i consumatori”.
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Trattato Ue-Canada, Consorzio Parmigiano Reggiano soddistatto -

30 maggio 2017

Dazi quasi azzerati, eliminazione degli ostacoli per le imprese dell’Ue che vogliono investire in Canada, riconoscimento ed elevato grado di tutela per 143 specialità alimentari e bevande dell’Unione europea, di cui 41 italiane. Sono questi i principali punti di novità del Ceta, il Comprehensive and Economic Trade Agreement, avviato nel maggio 2009 e volto a liberalizzare il commercio dei beni e dei servizi.

Canada e Unione Europea stanno ancora negoziando e le trattative in corso, dovrebbero concludersi entro la fine del 2017. Riguardano soprattutto le indicazioni geografiche dei prodotti, il settore degli appalti pubblici, le regole di origine nel settore tessile e i medicinali. Secondo stime del Governo canadese il Ceta rafforzerebbe del 20% il commercio bilaterale Ue-Canada. Si tratta, per il Canada, dell’iniziativa più ambiziosa dopo il Nafta.

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Prima= Assenza di riconoscimento delle Indicazioni Geografiche.Possibilità di utilizzo di nomi e simboli evocativi di prodotti italiani per prodotti non italiani (“Italian sounding”).

Dopo= Riconoscimento ed elevato grado di tutela per 143 specialità alimentari e bevande dell’Ue, di cui 41 italiane. Per alcuni prodotti specifici, il trattato prevede diversi livelli di protezione: 5 IIGG (tra cui i Prosciutti di Parma, San Daniele, Toscano) avranno coesistenza con i marchi già registrati precedentemente in Canada; Parmigiano Reggiano riconosciuto e tutelato come indicazione geografica, ma prevista la coesistenza con i prodotti generici locali; Per 5 formaggi IIGG (nomi considerati generici nel mercato nordamericano): Asiago, Fontina, Gorgonzola (per l’Italia), oltre alla Feta e al Munster francese, riconoscimento come IIGG, divieto di registrazione di marchi locali, coesistenza con prodotti presenti sul mercato canadese e clausola di grandfathering (possibilità di commercializzare sul mercato canadese prodotti con marchi gia’ registrati, con data limite per ingresso dei nuovi prodotti).

Italia-Canada: cosa cambia con il CETA - La scheda - EcodaiPalazzi.it


Comunque serve un minimo di competenza da parte dei consumatori per riconoscere quali sono i prodotti di maggiore qualità in alcuni casi.

Ma anche in Italia da anni nei supermercati si possono trovare Fontina DOP e Fontal ( prodotto in Italia ma di qualità inferiore ).
 

big_boom

Forumer storico
non ci credo che elimineranno il parmesan clone

per me gli avranno offerto una maggiore quota ma nessuna tutela del marchio "ITALIA"
 

alingtonsky

Forumer storico
Non solo dal 2011 il Canada nella UE può esportare carne bovina , solo se proviene da bovini non trattati con ormoni, e con il CETA il divieto di esportare nella UE carne agli ormoni continua , dato che devono essere rispettate le norme UE.

Ma in Canada viene anche prodotta carne bovina di elevata qualità e ci sono bovini allevati con ampi spazi e in condizioni ottimali.

Alberta ranch takes ethics of cattle farming to a new level: The New Farm | Toronto Star


Il CETA spiegato bene: cosa prevede l’accordo commerciale fra UE e Canada - Europae

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big_boom

Forumer storico
Globalizzare sulla alimentazione e' sempre una scelta sbagliata. Sarei per una concorrenza libera su prodotti di alta qualita' ma non e' questo il CETA.
 

tontolina

Forumer storico
Non solo dal 2011 il Canada nella UE può esportare carne bovina , solo se proviene da bovini non trattati con ormoni, e con il CETA il divieto di esportare nella UE carne agli ormoni continua , dato che devono essere rispettate le norme UE.

Ma in Canada viene anche prodotta carne bovina di elevata qualità e ci sono bovini allevati con ampi spazi e in condizioni ottimali.

Alberta ranch takes ethics of cattle farming to a new level: The New Farm | Toronto Star


Il CETA spiegato bene: cosa prevede l’accordo commerciale fra UE e Canada - Europae

Vedi l'allegato 435914

Vedi l'allegato 435915
il problema è il grano trattato con il glifosfato della monsanto che è davvero cancerogeno!

Pandora TV - Il punto di Giulietto Chiesa - CETA, furto di sovranità

Dopo anni di trattative segrete in ambito europeo, il Ceta, trattato di libero scambio con il Canada, un surrogato del Ttip, è in via di approvazione al Senato. Si tratta di un altro grande passo verso la completa cessione della sovranità nazionale, intesa come diritti dei lavoratori, sicurezza...

[#Ambiente, #BeniComuni, #Bruxelles, #CETA, #Diritti,#Globalizzazione, #Profitto, #SicurezzaAlimentare, #Sovranità,#TTIP]


Il punto di Giulietto Chiesa – CETA, furto di sovranità | Pandora TV
Dopo anni di trattative segrete in ambito europeo, il Ceta, trattato di libero scambio con il Canada, un surrogato del…
PANDORATV.IT
 

tontolina

Forumer storico
Ancora grano contaminato dall'estero, protestano agricoltori e M5S
Teleradioerre -

Dopo i continui sbarchi di grano, potenzialmente contaminato, proveniente dal Canada (600mila quintali sbarcati l’8 giugno) se ne sono aggiunti altri 200mila di grano duro provenienti dalla Francia sulla Carrier Argyroula partita da Rouen l' 8 giugno.
"Mancano i controlli e certezza della provenienza del prodotto" affermano i rappresentanti dell’associazione Granosalus soprattutto l’8 giugno scorso quando il carico proveniente da Vancouver è stato scaricato dopo appena due ore, quindi, afferma la consigliera regionale del Movimento 5 stelle Rosa Barone “senza alcun controllo effettivo sulla qualità sanitaria dello stesso che aveva affrontato un viaggio lunghissimo in condizioni di temperatura ed umidità particolari; un controllo che solo successivamente è stato effettuato e comunque solo su una delle 7 stive”.

Operazioni di questo genere sono la vera causa dei continui cali di prezzo del grano oltre ad essere estremamente pericolose per la salute dei cittadini che a loro insaputa, pensando di mangiare prodotti Made in Italy, si ritrovano sulle loro tavole pasta o pane fatto con farine non sempre controllate.

Spiegano dall’associazione: “Una delle aree di provenienza dei grani esteri contaminati, che ritroviamo nella pasta, è il Canada da cui arriva merce arricchita di micotossina DON, Glifosate e Cadmio, in quantità industriali, che di certo non sono un toccasana per la nostra salute. Ma agli industriali il grano serve e non è affatto vero che l'Italia è deficitaria nella produzione. Gli agricoltori del Sud possono produrlo a prezzi equi e senza concorrenza sleale. Lo strumento per farlo, però, non è la filiera ma la CUN, Commissione unica nazionale”
 

alingtonsky

Forumer storico
Anche il grano, perché possa essere importato, deve essere conforme alla normativa UE

Emanuela Carucci - Ven, 23/06/2017 - 08:52

È conforme alla legge il grano canadese che nei giorni scorsi era stato sequestrato nel porto di Bari.

Cinquantamila tonnellate di provenienti dal Nord America erano sospettate di contaminazione (si temeva superassero i limiti consentiti in Europa di micotossina "Don" presente nel frumento), ma le analisi svolte dal comando regionale dei carabinieri forestali della Puglia lo scorso 10 giugno, hanno dato esito negativo. Quel grano è in totale conformità con le normative comunitarie in materia di presenza massima di contaminanti nei prodotti alimentari. A riguardo Italmopa, in rappresentanza dell'industria molitoria italiana ha espresso grande soddisfazione.

Così l'associazione degli Industriali Mugnai d'Italia ha, in una nota stampa, affermato che "la notizia della contaminazione del frumento importato era una fake news che ha generato enormi danni sia economici, sia di immagine all'intero comparto molitorio e ai singoli operatori".

Il presidente dell'associazione degli industriali di settore, Cosimo De Sortis, parla di " 'blitz' mediatici organizzati dalla Coldiretti presso il porto di Bari". Per De Sortis "la sistematica demonizzazione delle importazioni, da parte sia della Coldiretti, sia di altre 'lobbies', e lo sviluppo di un’irresponsabile politica di comunicazione volta ad infondere nei consumatori un sentimento di diffuso sospetto sul frumento di importazione rispondono a esclusivi interessi sindacali e di categoria abilmente camuffati dietro un presunto interesse generale del tutto inesistente". Ancora, il presidente parla di "propaganda sindacale e demagogia di una parte delle "lobbies" agricole".
Insomma per De Curtis, l'importante non è la provenienza del grano, ma la sua qualità.
...
Bari, il grano canadese non è contaminato



Bufale da sfatare: il grano duro importato dal Canada per la pasta, non è una minaccia per la salute. Le analisi di Arpa Puglia e zooprofilattico Lombardia confermano livelli bassissimi di micotossine - Il Fatto Alimentare
 

big_boom

Forumer storico
Conformità non vuol dire che fa bene
ma soltanto che gli elementi tossici sono nella norma.
Il problema è: chi decide quali sono i limiti degli inquinanti? La UE ovvero una associazione di lobby al servizio di multinazionale e banche? Bella roba!
 

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