Il sapone di casa (1 Viewer)

Rapisarda

Forumer storico
avete mai provato? 2 settimane fa mi è venuto questo flash e l'ho realizzato al profumo di pino silvestre... per non aver avuto il termometro necessaro per la misurazione tutto sommato è venuto molto bene. appena i arriva il termometro provo qualcosa all' ylang yalng.
il processo è molto ecologico perchè non si butta via nulla. Sebbene non faccia la schiuma del sapone del supermercato il potere pulente credo sia molto superiore


Il metodo a freddo
Il metodo a freddo è il sistema più semplice e immediato per preparare il sapone. In questa tecnica si sfrutta il calore naturale, prodotto dalla reazione tra la soda caustica e i grassi, per portare a termine la saponificazione. Questo calore va dunque controllato e soprattutto mantenuto il più lungo possibile perchè possa svolgere il suo compito.

Per ottenere un buon sapone a freddo è necessario:
# Pesare con assoluta precisione gli ingredienti; anche la minima differenza può rovinare tutto;
# Miscelare grassi e soluzione caustica alla temperatura ottimale;
# Isolare gli stampi nelle prime 24 ore perchè il calore della reazione chimica non si disperda.

FACCIAMO INSIEME UN SAPONE
Ingredienti fondamentali:
- 1 chilo di olio di oliva
- 128 grammi di soda caustica (NaOH)
- 300 grammi di acqua

Ingredienti facoltativi:
- 10 ml di olio essenziale di lavanda - 1 cucchiaio di farina di riso - 1 cucchiaio di fiori secchi di lavanda tritati

# Fase 1: preparare l'area di lavoro
Il posto ideale per fare il sapone è la cucina perché c'è a portata di mano tutto quello che serve. Sgombrate il piano di lavoro, copritelo con vecchi giornali o con strofinacci. Indossate i guanti e tenete a portata di mano la mascherina e gli occhialini. Tirate fuori tutte le attrezzature e gli ingredienti, disponendoli a portata di mano.

# Fase 2: preparare la soluzione caustica
Indossate guanti, mascherina e occhialini; in una tazza larga pesate con assoluta precisione la soda caustica. Nella caraffa di pirex pesate l'acqua. Mettete la caraffa sul fondo del lavello. Versate poco a poco la soda nell acqua, mescolando in modo che si sciolga bene. Attenzione perché la temperatura della soluzione caustica salirà rapidamente sino ad 70/80 gradi. Riponete il contenitore coperto in un luogo sicuro a raffreddare

# Fase 3: preparare i grassi
Mettete la pentola di acciaio sulla bilancia e, con assoluta precisione, pesate l'olio. Mettete la pentola sul fornello. Fate scaldare a fuoco bassissimo, mescolando di tanto in tanto. L'olio non deve scaldarsi troppo.

# Fase 4: preparare gli ingredienti facoltativi
Mentre la soluzione caustica raffredda e il grasso si riscalda, misurare l'olio essenziale di lavanda. In una tazzina mescolare l'olio essenziale con la farina di riso. Tritare finemente i fiori secchi di lavanda.

# Fase 5: versare la soluzione caustica nei grassi
Indossate guanti, mascherina e occhialini, con il termometro controllate la temperatura del grasso e della soluzione caustica. Quando entrambe sono a 45 gradi, versate dolcemente la soluzione caustica nel grasso, mescolando bene col cucchiaio di legno. Ora è il momento di passare al frullatore a immersione; fate attenzione agli schizzi e mescolate pochi secondi per volta, alternando pause per controllare lo stato del sapone e per evitare che il motore si scaldi.

# Fase 6: il nastro
Questo è un punto cruciale per tutti i saponai! Mentre frullate, il sapone cambierà colore e consistenza, diventando sempre più cremoso. Ad un tratto, togliendo il frullatore e facendo colare un po' di miscela nella pentola, vedrete che resterà in superficie per qualche secondo prima di affondare. Questa "traccia" è il nastro. Adesso potete aggiungere tutti gli ingredienti facoltativi che avete previsto: posate il frullatore, prendete il cucchiaio e mescolate piano mentre versate l'olio essenziale nel sapone e poi aggiungete i fiori tritati.

# Fase 7: il gel
Dopo aver aggiunto velocemente gli ingredienti facoltativi, versate il sapone fresco nello stampo. Isolate bene con coperte perchè stia caldo. Dopo qualche ora il calore prodotto dalla reazione chimica trasformerà il sapone in una massa traslucida e gelatinosa: è la cosiddetta "fase del gel". Questa è una reazione che avviene mentre il sapone è dentro la coperta ma è molto importante perchè i saponi che non vanno in gel impiegano più tempo a maturare e possono essere meno gentili con la pelle. Se usate stampi piccoli isolateli singolarmente perchè il calore si conservi bene e il sapone arrivi al gel. Isolate poco solo se avete usato ingredienti zuccherini (latte, miele) per evitare un surriscaldamento.

# Fase 8: stagionatura
Lasciate il sapone coperto nello stampo per 48 ore. Dopo sformatelo e lasciatelo maturare all'aria in un ambiente asciutto e fresco. La saponificazione si completa nel giro di un paio di settimane ma la stagionatura ottimale di un sapone di olio di oliva è di 6-8 settimane. Stagionando il sapone migliora in compattezza, tenuta e delicatezza. Il sapone è come il vino, più invecchia e meglio è!
http://www.ilmiosapone.it/maf.html
 

Albatros

Utente Spoglia Seniòrite
io il sapone lo farei... ma con il metodo cianciulli...

e non ci metterei degli ebrei, ma chi dico io.. viene di certo profumato.. :devil:
 

Albatros

Utente Spoglia Seniòrite
Rapisarda ha scritto:
si era parlato solo di pasta alla carbonara :-o
un giorno ti spieghero' come fare una grigliata perfetta

da vero malato di complesso di tauromachia , sono il re della griglia :lol: :lol:
 

antipatix

Forumer attivo
Albatros ha scritto:
un giorno ti spieghero' come fare una grigliata perfetta

da vero malato di complesso di tauromachia , sono il re della griglia :lol: :lol:

visto rapi? se ci uniamo facciamo un bel ricettario!
vi avverto ke io nn so cucinare, al massimo farò l'assaggiatore ufficiale
 

Rapisarda

Forumer storico
Albatros ha scritto:
un giorno ti spieghero' come fare una grigliata perfetta

da vero malato di complesso di tauromachia , sono il re della griglia :lol: :lol:


mitico... io griglio quasi tutti i weekend (quando il tempo permette) ma non sempre mi viene eccezionale, diciamo che non ho raggiunto uno standard come per la pasta alla carbonara, in compenso so accendere bene la carbonella :-o
 

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