IL REPARTO PSICHIATRICO MI HA SCELTO COME TESTIMONIAL (1 Viewer)

Val

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Ma questo avvocato ancora non si rende conto di cosa sta accadendo. 51 persone coinvolte e 2 morti in poco più di 24 ore.

Commentata duramente l'ordinanza del ministro della Salute che prevede la quarantena obbligatoria per chi ha avuto contatti con i pazienti contagiati, ma non per chi rientra dalla Cina:

"Quarantena volontaria per chi torna dalla Cina? Ma stiamo scherzando? La salute della nostra gente viene prima di tutto, siamo stufi di un governo che non decide niente. Conte dimettiti"

Conte ha specificato che qualsiasi misura che verrà adottata "sarà nel segno della massima precauzione".
C'è poi da considerare anche un criterio di adeguatezza e proporzionalità:
"Noi, fin dal primo giorno, ci dobbiamo mantenere sempre flessibili per mantenere questa soglia".
 

Val

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Il ruggito del coniglio. Per trovare soluzioni e prendere decisioni ci vogliono gli attributi. Ma quelli veri, non quelli attaccati alle poltrone!

"Man mano che ci sarà una evoluzione di questi casi prenderemo delle misure, ma in questo momento
non abbiamo predisposto la sospensione del trattato di Schengen perchè non lo riteniamo necessario".

Tuttavia l'avvocato ha tenuto a specificare che "se si creano le necessità per mantenere quella soglia siamo disponibili a qualsiasi misura".

Per contrastare la diffusione del Coronavirus vi saranno "misure adeguate, proporzionate, ma sempre nel segno della massima precauzione".

Infine il capo del governo giallorosso ha fatto sapere: "Abbiamo predisposto delle misure anche per evitare le attività che non sono necessarie:
la sospensione delle attività scolastiche, delle attività lavorative ordinarie e così via".
 

Val

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Questi sono fuori di testa. Ne prendono uno e lo portano dove non c'è traccia del virus.
Ma dove li abbiamo trovati questi ? Incapaci ed inetti.

Areu Lombardia ha disposto il trasferimento di un paziente positivo al Coronavirus all’ospedale Sant’Anna di Como.

L’uomo, proveniente dal Lodigiano, è arrivato a San Fermo questa notte alle tre ed è ricoverato nel reparto di Malattie Infettive,
uno dei presidi che compongono la rete regionale per la gestione di episodi sospetti e il ricovero di eventuali casi di coronavirus.

Le procedure di presa in carico attivate sono in coerenza con i protocolli e le linee guida nazionali ed internazionali.
 

Val

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Dany, ci sei ?

«Ho febbre e tosse. E ho partecipato alla Mezza maratona delle Due Perle a Santa Margherita Ligure».

Lo ha detto la donna che ha allertato il 112 dopo aver appreso di aver partecipato alla stessa gara
in cui ha corso l’uomo di Codogno, in Lombardia, contagiato dal coronavirus.

Subito trasportata all’ospedale Cardinal Massaia di Asti, da circa una settimana lamentava un malessere generale
con sintomi che potrebbero essere riconducibili al nuovo Coronavirus Covid-19.

La donna non si è presentata al pronto soccorso, ma ha osservato le procedure previste dal Ministero della Salute e ha allertato il numero di emergenza.

L’Asl ne ha così disposto il trasferimento al reparto infettivi del Cardinal Massaia, in una stanza isolata.

Alla donna, che avrebbe tra 40 e 50 anni, è stato eseguito un tampone che sarà analizzato all’ospedale Amedeo di Savoia di Torino dove anche lei sarà con ogni probabilità trasferita.
 

Val

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Adesso che il Corona virus siamo finalmente riusciti a importarlo in Italia,
adesso che probabilmente il Covid 19 scorrazza libero e bello per le campagne padane e per i distretti industriali Lombardi,
si risveglia il buon senso latente della classe politica.
Adesso che i buoi sono scappati dalla stalla e i virus sono usciti dalla Cina,
le nostre massime autorità si accorgono che forse è meglio mettere in quarantena chi,
dall’Impero Celeste, ci arriva o chi, dopo esserci occasionalmente andato, fa ritorno da noi.

“Adesso”, sottolineo. Non “prima”. “Prima” era troppo presto.

Prima hanno dovuto aspettare che la malattia mietesse qualche migliaio di vittime in un mese,
che il Partito Comunista cinese mettesse in quarantena una provincia popolosa quanto l’Italia,
che l’OMS paventasse una imminente pandemia mondiale.

Ma “prima” non si poteva mica disporre quarantene, sapete.

“Prima” c’era da mettere in sicurezza il PID, il Povero Italiano Deficiente.

Il Povero Italiano Deficiente è un morbo dell’intelletto e della coscienza che, qui da noi, anziché essere combattuto e debellato, viene nutrito e coltivato.

Esso prevede una precisa gerarchia di priorità da rispettare, quando si affronta una emergenza; si badi bene:
qualsiasi emergenza, dal Corona virus all’esodo dei migranti.

Primo: non bisogna sembrare razzisti;

secondo: non bisogna sembrare fascisti;

terzo: non bisogna sembrare leghisti;

quarto: bisogna essere deficienti;

quinto: bisogna approntare misure razionali e di buon senso contro l’emergenza.

Voi capite bene che il tempo per passare dal primo al quinto livello di guardia non è breve.
E siccome l’unico step ragionevole è il quinto, ora che ci arriviamo son vuoti sia la stalla di buoi che i laboratori di virus.

Così, una classe dirigente gravemente afflitta da PID, ha sprecato i quasi due mesi trascorsi dall’inizio dell’allarme mondiale
per farsi foto opportunity (con cinesi presi a caso) contro il virus della paura “fascioleghista” oppure per dileggiare i governatori delle regioni del nord
rei di aver proposto quarantene preventive agli alunni a rischio.

Adesso ci confrontiamo con l’inevitabile (e prevedibilissima) possibilità di un dilagare dell’epidemia anche da noi.
Ma la nostra classe politica è sollevata per aver pagato la propria tassa ai deliri del politicamente corretto.

Ora – acquietata l’ottusa coscienza del “povero italiano deficiente” che è in loro – sono finalmente approdati al livello cinque della scala di reazione.

E reagiscono: in un modo razionale (cioè con quarantene e cinture sanitarie), ma irrimediabilmente tardivo.

Però ci hanno messo in sicurezza contro quella che – a dir loro – è la sola peste bubbonica del nuovo millennio: il razzismo fascioleghista.

Questi dementi non temono tanto che noi si muoia (di Covid) ma che noi si muoia fascisti, razzisti, leghisti.

A volte un italiano “populista” dovrebbe chiedersi: ma chi diavolo me lo fa fare di lottare per la sovranità di un paese dove l’epidemia di PID ha già contagiato milioni di persone?
 

Val

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La verità è che sul Coronavirus nessuno sa che pesci pigliare.

Per quanto mi riguarda – e lo dico da editore di un giornale – parto da due presupposti:

il primo è che il precedente editoriale, di Guido Giraudo, mi ha fatto molto riflettere,

e il secondo che sono contrario allo “sfruttamento” del tema per inseguire click, a cui peraltro noi di Orwell siamo concettualmente contrari.

Ciò detto ritengo, però, che dovremmo andare oltre. Mi spiego.
Maggioranza, opposizione, addetti all’informazione: tutti hanno idee confuse e posizioni diverse,
per il semplice fatto che hanno paura di “pestare una merda” ed essere così sbugiardati seduta stante,
ma a mio avviso la posizione più sensata e coraggiosa è quella espressa da Alessandro Meluzzi qualche sera fa:
seguire l’esempio dell’Australia e chiudere – temporaneamente – le frontiere.

Ci saranno contraccolpi economici?
Certo, ma ce ne sarebbero comunque e ben più gravi se la pandemia esplodesse.

È una misura troppo prudente?
Potrà anche darsi, ma preferirei un governo che pecchi di eccessiva prudenza a una compagine incapace di decidere.

Il nostro vero dramma è che questo governo è più pericoloso del Coronavirus in quanto “nato per non decidere”
perché tenuto insieme solo e soltanto da un vigliacco istinto di sopravvivenza.

Non sceglieranno mai per l’effettivo bene comune, ma in funzione della loro salvezza.

Non avranno il coraggio di prendere decisioni importanti e magari anche impopolari poiché in loro prevarrà sempre l’istinto di sopravvivenza.

A mio avviso quello moralmente più basso e spregevole, per chi si è assunto l’onere di guidare una nazione, a maggior ragione in tempi drammatici come questo.

Personalmente, se ne avessi la possibilità, mi rivolgerei a Matteo Renzi dicendogli
«ormai a sinistra ti odiano, fai veramente cadere questo governo e offri il sostegno esterno a un nuovo esecutivo di centrodestra:
avresti il merito di sbloccare la situazione e, magari, ti apriresti una nuova prospettiva di politica. Chissà».

Basterebbero i numeri?
Probabilmente no, ma nel caso in cui si aprisse questo spiraglio sono pronto a scommettere che si troverebbero in un attimo,
anche per i motivi certamente meno nobili di cui parla Alberto Gonnella nel suo articolo di oggi.

Quindi la mia posizione è questa: più che il virus mi spaventa questo governo totalmente inadeguato e, al netto di tutto,
la coalizione composta da Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia è oggettivamente più omogenea e affidabile rispetto al guazzabuglio M5S-PD-LeU-IV,
e mi spingo a dire che perfino Renzi e le sue proposte troverebbero maggior agio, magari anche nell’ottica delle riforme costituzionali.

Soluzione discutibile?
Certo, ma il Coronavirus non aspetta i tentennamenti di un non-governo come quello attuale.
Li sfrutta.
 

Val

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76 casi al momento.
La classifica migliora. Abbiamo superato pure Hong Kong.

Non so Voi, ma io qualche domanda me la pongo.

Passiamo da zero casi - in 48 ore - a 76 casi.

Cioè, vorrei capire, ma da dove saltano fuori ?

E mi rispondo.
Saltano fuori da un governo di incompetenti.
Saltano fuori da una classe dirigente di merda.
Saltano fuori da un sistema sanitario che è simile ad un colabrodo.
Saltano fuori da una categoria medica figlia dei figli del '68.
Saltano fuori da gente che è lontana 1000 miglia dal giuramento di Ippocrate .

"Il rispetto della vita e della dignità del malato, la perizia e la diligenza nell'esercizio della professione, sono alcuni dei doveri inseriti nel Codice, che ogni medico deve rispettare."

Qui abbiamo il primo tizio che va 3 volte - DICO TRE VOLTE - al pronto soccorso prima che gli facciano il test.

Ma caso più vergognoso, abbiamo una persona RICOVERATA da 7 giorni e nessuno gli fa il test.

Se fossimo in un paese serio, dal primo responsabile - IL MINISTRO - al manager d'azienda, al responsabile del pronto soccorso,
ai medici vari, TUTTI SI DOVREBBERO DIMETTERE.

E quell'altro a dire "la situazione è sotto controllo."

Ma cosa hai sotto controllo se in 48 ore ti saltano fuori 76 casi ?????

Adesso, dopo che i buoi sono scappati vai a dichiarare :

«Nelle aree focolaio non sarà consentito l’ingresso e l’allontanamento, salvo specifiche deroghe da valutare di volta in volta.
In quelle aree è già stata disposta la sospensione delle attività lavorative e delle manifestazioni e delle manifestazioni pubbliche, eventi vari e attività didattiche e scolastiche»

«Ovviamente disporremo dei presidi e dei controlli» perche ci sia il rispetto delle misure di contenimento previste sui territori,
«e quindi abbiamo già dato mandato alle forze dell’ordine perché provvedano e se è necessario ci saranno le forze armate,
ma confideremo molto sulla collaborazione dei cittadini. Sono sicuro - ha sottolineato - che ci sarà
una forma di intensa collaborazione con la comunità locale. Comunque predisporremo misure perche le iniziative prese abbiano piena attuazione».

BUFFONE. Lo dovevi fare un mese fa "il controllo".
C'era da "prevenire" il rischio. Non corregli dietro. Ora. Che ormai è tardi.

In Germania 16 casi
In Francia 12 casi
In Spagna 2 casi.

IN SVIZZERA ZERO CASI. IN AUSTRIA ZERO CASI.

Noi - in 48 ore - 76 casi.

Facciamo sempre ............una figura di merda.
 

Val

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Leggete in fondo. Questo è fuori dal mondo. 100/150 casi di persone venute a contatto con i contagiati ??
Ma questo farnetica. Conoscendo i ritmo di vita moderni, queste 76 persone, durante tutti questi giorni,
avranno avuto modo di "contattare" migliaia e migliaia di persone, perchè l'effetto "contattare" si
propaga a multipli di multipli.

In queste ore di estrema apprensione, il numero dei contagiati è in continuo aumento.

Si è passati dai 20 di questa mattina ai 51 di oggi pomeriggio.

Al momento, la regione più colpita sembra essere la Lombardia.

Stando a quanto riferito dal governatore Attilio Fontana, infatti, il focolaio di Covid-19 si trova nel basso Lodigiano.
Proprio qui è stato registrato il primo caso, quello che riguarda il paziente 1, e da questo punto sarebbero partiti tutti i contagi lombardi.

Mentre il focolaio veneto - ha sempre specificato in conferenza stampa Fontana - non sarebbe unito a quello lombardo.

Ma cosa potrebbe succedere nelle prossime ore?

Questa è sicuramente la domanda che la maggior parte dei cittadini si sta ponendo.

E il professore Fabrizio Pregliasco prova a darci una risposta. Intervistato dall'Huffingtonpost, dice che

"dobbiamo aspettarci altri casi", ma adesso serve "uno sforzo, anche sovrumano, per limitare la dimensione del problema, dunque la diffusione del contagio e del virus".

Il professore sottolinea che questa non è assolutamente una situazione da sottovalutare, ma non bisogna "cadere nella psicosi".

Per il virologo, ricercatore all'Università statale di Milano, la situazione che si sta registrando nel lodigiano
e nella provincia di Padova va gestita "come un incendio, facendo terra bruciata attorno all'area in cui divampa il fuoco".

Il professore Pregliasco spiega che "siamo in una seconda fase, della mitigazione, nella quale si deve cercare di limitare,
rallentare la velocità di una diffusione che potrebbe comunque rivelarsi ampia".

Siccome il contagio per ora è circoscritto in una zona geografica limitata, è necessario "uno sforzo, anche sovrumano,
per limitare la dimensione del problema, dunque la diffusione del contagio e del virus".

Il virologo è convinto che bisogna aspettarsi nuovi casi di contagio e "speriamo pochi morti, ma ripeto si deve fare di tutto per mitigare la diffusione del virus".

"Non bisogna temere di essere brutali - continua - nelle misure da adottare per mitigare la situazione.
Vediamo di riuscire non ad azzerare il rischio, ma a scoprire quanti più casi possibile.
Il virus ha già cominciato a diffondersi, ora bisogna agire come nel caso di un incendio,
facendo terra bruciata attorno all’area in cui divampa il fuoco.
Lo scenario che fa paura è quello dell’influenza spagnola del 1918, quando un virus, di altro tipo ma nuovo come è il Covid-19,
in un lasso di tempo molto breve colpì il 35 per cento della popolazione italiana.
Il timore, nel caso del coronavirus, è anche che a fronte di un basso rischio specifico possa verificarsi una diffusione larga, massiccia, che bloccherebbe il Paese".

Il professore, quindi, spiega che per cercare di contenere i contagi sono necessari l'isolamento e l'individuazioni dei soggetti contagiati.
"Credo - precisa - sia assolutamente necessario attuare, per esempio, una stringente quarantena per quelle cento,
centocinquanta persone che hanno avuto contatti stretti con il primo gruppo delle persone risultate contagiate in provincia di Lodi".
 

Val

Torniamo alla LIRA
Ho sentito parlare Sala il Sindaco di Milano in TV.. Persona assolutamemte inadeguata, un incompetente, solo chiacchiere inutili!
Pensare che dopo Lodi non venga coinvolta Milano e’ follia!

Mi domando: in tutti questi mesi mentre in Cina si moriva, cosa faceva chi, pagato dallo Stato, avrebbe dovuto vigilare e preparare il Paese all’emergenza?

E adesso con quale coraggio la sinistra accozzaglia di imbelli e incapaci che ci governa e che continua a dare del razzista
a chi proponeva di fermare gli sbarchi e chiudere qualche scuola per cercare di limitare la possibilita’ di contagio, riesce a parlare alla tv?
 

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