Il Professor Carlà si supera, in peggio..... (1 Viewer)

giuseppe.d'orta

Forumer storico
Lo fece anche con l'antrace, ma stavolta è ancora peggio: prende un morto e ci pubblicizza il suo libro.

Dalla newsletter del 2 settembre.

Titolo: L'assassino nella chat

Nadia era sicura di conoscerlo bene questo suo amico di chat: erano mesi che ci comunicava su Internet, magari lui aveva anche chiamato da un cellulare e la
voce era cosi' rassicurante e simpatica.

Aveva accettato di incontrarlo, direttamente a casa sua.

Cosi' aveva violato, senza saperlo, le regole auree del Simulmondo ed era cominciata la sua fine. Se le cose
sono davvero andate cosi', credo di sapere cosa possa essere successo.

Perche' io le regole del Simulmondo le conosco abbastanza.

(sono quasi tutte in questo libro) http://www.apogeonline.com/apogeo/SchedaLibro.po?Cod=88-7303-878-6
 

percefal

Utente Old Style
Voltaire ha scritto:
Lo fece anche con l'antrace, ma stavolta è ancora peggio: prende un morto e ci pubblicizza il suo libro.

Dalla newsletter del 2 settembre.

Titolo: L'assassino nella chat

Nadia era sicura di conoscerlo bene questo suo amico di chat: erano mesi che ci comunicava su Internet, magari lui aveva anche chiamato da un cellulare e la
voce era cosi' rassicurante e simpatica.

Aveva accettato di incontrarlo, direttamente a casa sua.

Cosi' aveva violato, senza saperlo, le regole auree del Simulmondo ed era cominciata la sua fine. Se le cose
sono davvero andate cosi', credo di sapere cosa possa essere successo.

Perche' io le regole del Simulmondo le conosco abbastanza.

(sono quasi tutte in questo libro) http://www.apogeonline.com/apogeo/SchedaLibro.po?Cod=88-7303-878-6


aaaaarghh!!!
 

Fleursdumal

फूल की बुराई
meglio farla leggere tutta l'epopea di Carlà ,Sherlock Holmes per due giorni:

L'assassino nella chat
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Due settembre, si torna dalle vacanze.

Quest'anno sono state piu' lunghe e tranquille del solito:
niente G8, niente Bin Laden, perfino gli scandali americani
sembrano in stand by e comunque, per le borse, tutto previsto.

Infatti si sono concesse un bel rally estivo a bassi volumi.

Quelli di voi che avevano investito qualcosa
sugli indici americani e italiani hanno riavuto indietro
i soldi con un interesse attorno al 15 per cento.

Meglio di un calcio nel fondoschiena no?

Ma c'e' una storia ancora calda che mi ha fatto pensare:
Nadia Meneghini, 20 anni di Torino, e' stata trovata
strangolata nella sua abitazione dai genitori che tornavano
dalle vacanze.

Forse ha incontrato l'assassino in una chat sulla rete.

Pare che usasse il nickname YuYu e che avesse l'abitudine
di trascorrere alcune ore al giorno nel simulmondo delle
chat internettiane.

La polizia indaga in tutte le direzioni.

Intanto il fidanzato di Nadia e' trattenuto in questura
per essere interrogato e giura che nella notte Nadia non
ha aperto alla porta. Lui si era sempre lamentato di
questa sua passione per le chat.

I vicini hanno sentito rumori di lite provenire dalla casa.

Nadia era sicura di conoscerlo bene questo suo amico di
chat: erano mesi che ci comunicava su Internet,
magari lui aveva anche chiamato da un cellulare e la
voce era cosi' rassicurante e simpatica.

Aveva accettato di incontrarlo, direttamente a casa sua.

Cosi' aveva violato, senza saperlo, le regole auree
del Simulmondo ed era cominciata la sua fine. Se le cose
sono davvero andate cosi', credo di sapere cosa possa
essere successo.

Perche' io le regole del Simulmondo le conosco abbastanza.

(sono quasi tutte in questo libro)
http://www.apogeonline.com/apogeo/SchedaLibro.po?Cod=88-7303-878-6

Ci sono due modi per usare Internet e le sue risorse:
1 Per comunicare;
2 Per simulare.

Fa una bella differenza.

Nel primo caso si usano le possibilita' di Internet,
chat incluse, per rendere migliore e piu' interattiva
la Terraferma, il nostro mondo di tutti i giorni.
Nel secondo caso si usano le possibilita' di Internet,
chat incluse, per acquisire una nuova identita',
insofferenti di quella vera, per sfuggire al mondo reale.

Nadia, forse, usava Internet nel pericoloso modo numero 2.

Nelle chat si possono solo cercare (e trovare) persone
che comunicano in un modo che ci piace. Intrecciando
altri media, per esempio foto (via email) e voci (via
cellulare) possiamo aumentare il senso di conoscenza
e quindi il piacere della comunicazione.

Ma l'identita' delle persone, all'inizio, ci sfugge.

Quando Nadia ha aperto all'assassino la porta della sua
casa, quell'uomo, se le cose sono davvero andate cosi',
non era nessuno. Gli amici di Torino non lo conoscevano,
i parenti non lo avevano mai visto e nemmeno sentito
nominare, i vicini di casa non ne sapevano nulla...

Era solo un simuloide che irrompeva sulla Terraferma.

Si sa ancora poco su questa vicenda e quindi procedo
per congetture. Ma mi piacerebbe molto dare il mio
contributo alle indagini, per quell'esperienza che ho
di queste cose. Adesso la polizia sta cercando tracce
nel computer di Nadia e trovera' indirizzi web di
chat assortite e piccole tracce digitali non molto utili.

In realta' le cose potrebbero essere semplici.

Il killer potrebbe averla ammazzata perche' Nadia non
lo ha 'riconosciuto'. In chat e per telefono era cosi'
dolce e tranquillo, dal vivo lo era molto meno.
La foto non gli somigliava quasi per niente, magari
non era neppure davvero la sua. Varcata la soglia
della Terraferma era diventato un altro.

Lui aveva usato il Simulmondo per simulare.

Lei voleva cancellare tutto, ricacciarlo dietro
lo schermo, nella chat da dove era venuto. Ma ha,
scoperto, troppo tardi, che non era piu' possibile.
Lui, intanto, ha capito che la sua vera identita' non
piaceva alla povera Nadia. Tutto il castello e' crollato.

E invece di spegnere il computer l'ha strangolata.

Ps. Proviamo ad aiutare le indagini?
Magari tra i miei oltre centomila lettori c'e'
qualcuno che sa qualcosa, oppure ha soltanto
suggerimenti o idee da dare agli inquirenti.

Scrivete a:

[email protected]

-secondo giorno:

martedì, 3 settembre 2002


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Il caso e' chiuso
------------------------------

Il Simulmondo e' innocente.

La povera Nadia Menighini e' stata uccisa dal fidanzato.
Ha confessato dopo altre 50 ore di interrogatorio,
incastrato proprio dalle tracce digitali di quei
computer e telefonini di cui era tanto geloso.

La ragazza di schede ne aveva addirittura tre.

Una, segretissima, era riservata agli amici della chat.
Il vero maniaco non era nascosto nelle stanze di
Digilander, ma si aggirava nella vita di Nadia gia'
da qualche tempo, come avevano suggerito molte delle
tantissime email che mi erano arrivate ieri.
http://www.finanzaworld.it/newsletter.asp?idnl=616&a=1

Il caso e' chiuso.

Mi aveva fatto uno strano effetto andare nella stanza
di Torino della chat di Iol. Nel pomeriggio c'erano
una trentina di chatters di routine, piu' o meno come
ogni giorno a quella stessa ora. Ho chiesto in giro
se qualcuno conosceva YuYu, il nickname della ragazza
strangolata, ma nessuno le aveva mai parlato.

Cinque ragazzi, pero', l'avevano incontrata nei mesi scorsi.

La polizia non aveva mai creduto alle storie raccontate
dal fidanzato. La povera Nadia aveva paura di quel
ragazzo geloso e dal passato incerto (adesso i magistrati
vogliono riaprire il caso della sua precedente
fidanzata sparita nel nulla in Sicilia...) e non dei
suoi amici delle chat.

L'assassino veniva dalla Terraferma.

Sempre ieri, mentre il fidanzato-killer non aveva
ancora confessato, ho provato a scrivere 'YuYu' nel motore
di ricerca di Digilander. Niente di speciale,
solo il titolo di un personaggio dei cartoni animati
giapponesi, oppure un nome popolare a Tokyo, una teenager.

Adesso sappiamo come e' andata tutta la storia.

Erano davvero due i mondi in lotta fra loro e nella
vita di Nadia Menighini, ma non erano la Terraferma e il
Simulmondo. Erano il fidanzato che lei non voleva piu' e
la nuova vita che intuiva nei tanti ragazzi che poteva
conoscere grazie alla chat di Internet.

Troppi per quel ragazzo cosi' geloso.

Talmente tanti che non sapendo chi odiare di preciso,
difficile picchiare un rivale del Simulmondo, l'assassino
ha deciso di incolparli tutti. Ha strangolato Nadia
e poi ha raccontato alla polizia di questo strano mondo
delle chat, sfuggente e leggero, ideale per nascondere
un killer.

Invece faceva piu' paura la Terraferma.

I 5 ragazzi delle chat erano gia' stati tutti identificati
e uno si era addirittura presentato spontaneamente
ieri mattina. Con Nadia aveva trascorso qualche ora a
Torino, poche chiacchiere e un giro assieme, niente di piu'.
La soluzione del rebus stava da un'altra parte.

Il telefonino sparito sapeva tutto.

Inchiodato dai tantissimi errori digitali seminati in giro,
il fidanzato alla fine ha confessato. Aveva fatto una
telefonata dal cellulare di Nadia, con la sua sim,
quando la ragazza era gia' morta. Invece di un alibi
aveva scritto la sua condanna finale.

Esiste una morale in questa storia scellerata?

Forse. Si fa presto a buttare la croce addosso a Internet e
al Simulmondo, ma la verita' e' che, se usati a dovere,
questi media migliorano la vita. Gli assassini e i pedofili
c'erano anche prima, ma adesso fanno piu' fatica a sparire.
Nascondono i coltelli e buttano via le pistole, lavano
le macchie di sangue dalla scena del delitto.

Ma non possono cancellare le loro invisibili orme digitali.
 

MaxT

Nuovo forumer
Voltaire ha scritto:
Lo fece anche con l'antrace, ma stavolta è ancora peggio: prende un morto e ci pubblicizza il suo libro.

Mi sa che vince i premi facc di BRonz .... per i prossimi 1000 anni. :smile:

E' un politico nato : " tutto ed il contrario di tutto " :-o :-? :(

saluti al forum
 

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