Grandi Viaggi (IGV) Il primato dell'investimento (sulla speculazione) (1 Viewer)

nicky77

Collaboriamo con umiltà..
Premessa: sono azionista da qualche tempo; in virtù di fortuna ed attenzione ho un pmc basso ed, a dispetto dell'andamento borsistico degli ultimi 3 anni, sono in gain già a questi livelli di prezzo; per cui, se faccio quello che sto facendo, fondamentalmente è in parte per il gusto di condividere delle valutazioni in cui credo fortemente, in parte perché avrei piacere che, piano piano, gli azionisti di minoranza de I grandi viaggi diventassero sempre meno traders fugaci e sempre più investitori consapevoli perché ritengo, mettendoci la faccia, che questo titolo, a questi livelli di prezzo ed in questo momento sia da mettere in portafoglio a tempo indeterminato, per un trade di lungo respiro, senza aspettative eccessive da qui a x settimane.

La società (villaggi di proprietà e tour operator)

I Grandi Viaggi spa è l'unica società (di servizi per il turismo formalmente) immobiliare al mondo quotata priva di indebitamento finanziario e la cui quotazione (45 mln) è dalle 4 alle 6/7 volte (dipende se si adotta un criterio prudenziale o di mercato in prospettiva)inferiore al valore patrimoniale. E' immobiliare perché la sua ragione d'esistere è la proprietà di 11 villaggi in posti esclusivi ( Agenzia Viaggi Online e Tour Operator - iGrandiViaggi ), ergo la valutazione va fatta analiticamente, tenendo conto di questo attivo sostanzioso, relativamente facile da valutare, a fronte del quale, dopo l'inutile aumento di capitale del 2015, non ci sono più passività finanziarie. In un bilancio temete sempre chi vi iscrive nell'attivo poste dubbie (ricordate il fondo epicurum di Parmalat?), ma state tranquilli che se, come in questo caso, vi si dice che non ci sono debiti, è vero al 100%.....infatti ritenete possibile che il creditore occulto non protesti nel non veder contabilizzato ciò che gli spetta? Ergo: attivo valutabile, passivo pure, quindi bilancio credibile.....e sottovalutazione evidente...... non è poco

Il titolo

In questi ultimi anni la proprietà ha lavorato scientificamente per tenere basse le quotazioni, ingenerando nel mercato una repulsione per il titolo che ha raggiunto l'apice in occasione dell'aumento di capitale di Giugno 2015. Ne deriva che siamo di fronte ad un processo di inversione al rialzo di lungo periodo con prezzi verosimilmente incomprimibili sia in virtù delle semplici valutazioni patrimoniali di cui sopra sia in virtù del fatto che i soci di minoranza sopravvissuti a tali vicissitudini sono oramai consapevoli al 100%, come mai in passato, del tipo di atteggiamento mentale che devono avere verso questo investimento. Chi ha difeso le proprie percentuali di partecipazione aderendo all'aumento deve avere per forza una visione profonda e non superficiale del mercato. E' un investitore esperto e sa quello che vuole, per cui molto molto più difficilmente raggirabile....può sembrare una considerazione banale ma vi assicuro che non lo è: il prezzo di mercato di un titolo è determinato dalle aspettative dei partecipanti al mercato stesso; è una delle ragioni per cui Buffett vuole che le azioni della sua holding costino svariate migliaia di dollari e non siano accessibili se non a chi può investire somme consistenti....l'esperienza e la preparazione tolgono ai manipolatori le leve decisive all'efficacia della loro azione....

La congiuntura

La crisi economica ha messo in luce l'importanza dell'efficienza produttiva e della competitività. Ciascun paese deve saper offrire i beni ed i servizi che sono connaturati alle risorse di cui dispone, umane o naturali che siano. In questo senso, è fuor di dubbio che il turismo debba necessariamente rappresentare una delle modalità chiave di reazione di lungo termine alla crisi e, per quanto lento e macchinoso sia il processo, ritengo certo che il settore beneficerà di una legislazione di favore, atta a far emergere un vantaggio competitivo schiacciante che abbiamo sul resto del mondo (e non sto neanche a spiegare il perché.....)
Durante lo scorso anno, sono emerse transazioni di grande rilevo (una su tutte: Bonomi compera Valtur) che hanno palesato valori di mercato chiari facilmente utilizzabili per una stima di massima del patrimonio societario, il quale è interamente composto da immobili di grandissimo prestigio siti un luoghi da sogno, esclusivi e che per questo, hanno risentito in misura molto inferiore, rispetto al resto del mercato, della crisi immobiliare.
Il 2016 ha rappresentato un anno di forte ripresa per il turismo ed oggi usciranno i dati annuali. Per la prima volta da tantissimo tempo, la società chiuderà in pareggio o addirittura in piccolo utile. Ed il trend si consoliderà nel 2017. Ritengo che questo frangente rappresenti l'ultima fase di accumulo prima di un rialzo di lungo periodo che ha potenzialità fondamentali e tecniche assolutamente inconsuete, a fronte di una rischiosità molto contenuta data la stabilità patrimoniale della società.

Vi saluto tutti,

Nicky77
 

franci63

Forumer storico
L'Italia cambierà perché è necessario e fa parte di un processo evolutivo naturale. Ogni crisi getta le basi per una rinascita. Ci sono degli attivi che si svalutano ed altri che acquistano valore. I nostri appartengono alla seconda categoria ed il mercato, manipolato al ribasso da anni, ci offre la possibilità di investire a fortissimo sconto. Questo a me basta. E scommetto che le quotazioni attuali scontino l'arretratezza giuridica del nostro paese così come la grettezza della proprietà (che comunque non ha avuto risvolti solo negativi: in 10 anni di crisi epocale non si è erosa liquidità ed ora ci ritroviamo una cassa non lontana dalla capitalizzazione...). Quello che non scontano è l'oggettivo valore del patrimonio, tanto più se visto in prospettiva.
beato ottimismo......certo che cambiera' ...ma solo quando sara' troppo tardi:-o
 

franci63

Forumer storico
Il discrimine tra ottimismo, pessimismo e realismo è estremamente soggettivo quindi è importante ricercare un criterio oggettivo: il mio è essere o meno in gain e rimanerci, incrementandolo. Il tuo qual è? ;)
il mio e' di investire in titoli sottostimati sperando nella tempistica esatta:-o.....i titoli li so.........e' la tempistica che mi frega:specchio:.......guarda lo swich fatto da falck a igv,l'altro ieri che botta di cu..:wall::wall::wall::muted:
 

franci63

Forumer storico
Io ho letto tanti testi di finanza e non ho mai sentito parlare di speranza. Senza polemica. Il mito del giusto timing è sopravvalutato perché, come sempre nella vita (io per primo...), diamo molta più importanza a ciò che ci circonda piuttosto che al nostro modo di essere, e così non evolviamo mai, nel convincimento che deve cambiare tutto tranne noi stessi. A me per esempio è capitato molto spesso avere fortuna nella tempistica, tranne poi uscire nelle primissime fasi di un rialzo epocale. Nel 2009 avevo Basf Bayer Harley Davidson Brembo e Gamesa. Le avessi tenute tutte avrei mediamente quintuplicato, invece ho guadagnato molto meno. A fregarci è l'impazienza. Che ci rende incoerenti e ci convince che dobbiamo per forza partecipare a quel gioco (a somma zero...) che si chiama Trading. Ma giocare ad un gioco a somma zero con gente più furba ed informata di noi significa perdere di sicuro. Questo è un investimento. Paghi uno e prendi 5. In un contesto deflattivo e di rendimenti free risk prossimi allo zero non è poco. Or ora quota 0.98.

Ai posteri la sentenza :)
adesso ti dico questa e se ci credi bene.......sappi comunque che io ho tutti i difetti del mondo ma non racconto balle : 15 anni avevo 300k trevi a 1 euro e a 1,2 ,le vendetti tutte con un gain di 60k chiaro ??????...bene....1,5 anni dopo trevi quatavano 17.....immagino tu sappia fare due conti!!!!!!......dei 360k rimastimi tempo 6-7 anni sono andato a 0 (ZERO)......e mi son rimaste ancora in ptf 380k uniland.......quando si dice dalle stelle alle stalle:-o......da possibili 5mln a ZERO:wall:........pero' ho la salute:D
 

Users who are viewing this thread

Alto