PAPA: A S.GIOVANNI IN PREGHIERA PER PONTEFICE DI TUTTI /ANSA
(ANSA) - ROMA, 1 APR - Una commozione composta, un dolore
consapevole dell'imminenza del momento. Migliaia di fedeli,
pellegrini e turisti hanno gremito a Roma la basilica di San
Giovanni in Laterano rispondendo così all'invito del cardinal
Ruini: "Venite e pregate per il Santo Padre".
Tanta emozione, ma le lacrime no, quelle sono state
trattenute. A risuonare nella chiesa è stato talvolta il pianto
di bambini, numerosissimi, molti in tenera età, in braccio a
madri e padri che hanno voluto essere presenti. A tutti i costi.
"Non potevamo mancare - dice Alfio, mentre tenta di dirimere il
battibecco tra i suoi figlioletti di due e quattro anni -. Ma
sono sereno. Noi cristiani abbiamo la grande fortuna di credere
nell'aldilà". Per Chiara non è stato un sacrificio portare i
suoi due figli di cinque e 12 anni a pregare per "un grande
uomo": "Abito qui vicino, è il minimo che potessi fare".
Eppure c'é chi viene da lontano. Richard è nigeriano,
lavora a Roma e non si arrende all'idea che Giovanni Paolo II
possa avviarsi alla fine della sua vita terrena: "Vorrei che
vivesse di più a lungo perché il mondo ha bisogno di pace. E
questo Papa è stato ambasciatore di pace nel mondo".
Tutte le razze, le lingue e anche fedi diverse da quella
cattolica erano presenti a San Giovanni in Laterano, madre e
capo di tutte le chiese di Roma e del mondo. Kim è buddista, è
arrivata dalla Corea del Sud tanti anni fa, quando ha sposato un
italiano. Oggi, con suo figlio Giovanni, di otto anni, prega per
il Papa: "Voi la chiamate resurrezione, noi incarnazione - dice
- ma con la stessa serenità affrontiamo questo momento. Sto
crescendo mio figlio come cristiano. E questo Papa glielo
indicherò come esempio: ha fatto tanto per la pace. E' il Papa
di tutti".
Intanto, fuori dalla basilica, scolaresche e turisti venuti
da tutto il mondo per visitare la chiesa, attendono. Ma non
indifferenti. Un gruppo di boy scout spagnoli chiede notizie
sulla salute del Pontefice, altri giovani turisti tedeschi
chiedono ai giornalisti se siano vere le voci che circolano
sulla morte del Papa.
La preghiera forse più sentita e partecipe è quella dei
fedeli polacchi. Edwiga è di Cracovia e vive a Roma da 16 anni:
"il nostro cuore polacco - dice - è vicino alla sofferenza del
Pontefice. La Madonna con il suo manto materno continuerà a
proteggerlo".
Ed è proprio alla Madonna che, al termine della messa,
mentre il presidente Ciampi e le più alte cariche dello Stato
lasciavano la basilica, alcuni fedeli hanno rivolto la loro
preghiera personale e privata. Nella piccola cappella sulla
navata destra della chiesa, erano in tanti inginocchiati a
pregare la Madonna Nera di Czestochowa, o meglio la riproduzione
che nel 1978, quando Giovanni Paolo II fu eletto al soglio
pontificio, venne posta nella basilica di San Giovanni in
Laterano.
Una basilica che oggi, nel momento più drammatico di attesa
per la salute del Papa, si è andata riempiendo fino all'
inverosimile: le duemila sedie sono state subito occupate,
mentre, con il passare dei minuti, le cinque navate della chiesa
sono state gremite. Tutti in preghiera, ma con la "intima
serenita" che il cardinal Ruini ha indicato come sentimento del
Papa in questo momento di sofferenza. (ANSA).
