segue
Ora dico quello che ho imparato con l’osservazione diretta in questi anni:
1. Partendo dal presupposto che in ogni nuovo t.s. il momento della stesura finale, è quello che rappresenta il momento di maggiore efficienza. La performance teoricamente potrebbe anche migliorare (teoricamente= non matematicamente impossibile) ma molto molto lentamente ed inesorabilmente la performance peggiorerà, vedi il caso delle versioni precedenti di Regolo, dai piu’ dimenticate ma che io ho continuato ad aggiornare. Ma sarà cmq positiva per un certo periodo di tempo (e questo è da sfruttare).
2. I sistemi piu’ sono stupidi (meno formule possibili) e piu’ durano nel tempo.
3. Il problema di un t.s. che funziona in un tempo lungo è il Max DD (io la chiamo perdita massima consecutiva), come ovviare a quest’ultimo problema?
a. capitale tale da garantire margini+perdita max storica, diminuendo quindi la leva
b. (soluzione utilizzata da me) utilizzare contemporaneamente piu’ sistemi quanto piu’ possibile scorrelati tra loro se non con addirittura filosofie opposte, la media delle loro performance sarà cmq migliore del peggiore dei componenti (ma anche peggiore del migliore) ma importante avrà matematicamente un DD max molto molto piu’ basso del peggiore dei componenti. In pratica a fine giornata si avranno come entrate/uscite solo il differenziale (poco ma costante) dei vari sistemi.
c. (soluzione per ora non utilizzata, e copiata da altri) in un sistema semplice e quindi cmq positivo nel lungo (e.g. alta performance ma anche elevato DD), si puo’ entrare a una certa distanza dal max dell’equity e.g. -10 -20% perché prima o poi l’equity dovrà ritoccare il suo max. Tale strategia si accontenta di un guadagno certo, ma taglia le vincite che seguono il superamento del max dell’equity.
P.S. Io di libri di finanza non ne ho mai letti
Buona Notte a tutti nessuno escluso!