Il limite fra buongusto ed ipocrisia, dire tutto quello che ci passa per la testa. (4 lettori)

patatina 77

Creatore di UGC
Ciao Igno, non ti saluto mai, neanche gli altri se è per quello.

Sopra f4f/u faceva notare l'abuso della prima persona singolare.

Pensandoci, mi sono accorto che più di qualche volta ho avuto la tendenza a generalizzare ad usare la parola tutt* se la casistica supera il 50%+1. Che poi non son neanche l'unico.
Ma non è neanche un mondo a cui piacciono le mezze misure, e la ponderatezza alla Claire vien vista come ambiguità.
 

Ignatius

sfumature di grigio
Ciao Pat!
"Seguo" si usa in uno dei forum di fotografia che frequento e che significa "Tema interessante; non sono abbastanza preparato per intervenire ma vi leggo volentieri".
Oppure "Tema interessante, ma devo scrivere una riflessione sensata e sagace altrimenti, al cospetto di tutte queste riflessioni, faccio una figura da mòna".
Oppure è semplicemente perché, in quel forum, se si pubblica un post in un thread, poi compare automaticamente tra quelli per cui arrivano le "notifiche".
 

f4f

翠鸟科
Ciao Igno, non ti saluto mai, neanche gli altri se è per quello.

Sopra f4f/u faceva notare l'abuso della prima persona singolare.

Pensandoci, mi sono accorto che più di qualche volta ho avuto la tendenza a generalizzare ad usare la parola tutt* se la casistica supera il 50%+1. Che poi non son neanche l'unico.
Ma non è neanche un mondo a cui piacciono le mezze misure, e la ponderatezza alla Claire vien vista come ambiguità.

Rispettosamente, che parola sarebbe ' tutt* '?
Nel dizionario Treccani, usato più sopra, non v'è
E nenche di trova nel dizionario Trilussa nè in altre triadi cinesi o europee

È allocuzione dialettale ?
È gergo di una setta o asdociazione ?
Tu ne fai parte ?
Si usa sempre/talvolta/spesso/ a caso ? Un pò come i parcheggi italiani, ideati a spina di pesce ed utilizzati a càzz di cane ?
 
Ultima modifica:

Claire

ἰοίην
Ciao Igno, non ti saluto mai, neanche gli altri se è per quello.

Sopra f4f/u faceva notare l'abuso della prima persona singolare.

Pensandoci, mi sono accorto che più di qualche volta ho avuto la tendenza a generalizzare ad usare la parola tutt* se la casistica supera il 50%+1. Che poi non son neanche l'unico.
Ma non è neanche un mondo a cui piacciono le mezze misure, e la ponderatezza alla Claire vien vista come ambiguità.

:mmmm:
Faccio fatica a capire...
Spero di non scrivere una cosa che esula dal contesto, ma secondo me (o per lo meno, nel mio personale modo di agire), parlare in prima persona è un modo per "stare nei propri ranghi".

Mi spiego, al di là della conversazione spicciola, quotidiana, di tutti i giorni, se si parla di "grandi argomenti" o di argomenti complessi e si interviene avendo la consapevolezza di non avere una "risposta" valida in assoluto o "vera", parlare in generale, o prestando la voce a un numero grosso di persone, è da presuntuosi.
Sicché parlare in prima persona, "per se stessi", è un modo di dire: "partecipo con la mia personale, quanto limitata esperienza di cui vi racconto, senza la pretesa di allargarla a "legge" generale o valida erga omnes".

Ma forse non ho capito bene. Faccio fatica a capire cosa c'entri con il tema del dire quanto ci passa per la testa, senza filtri, sotto l'etichetta del "non sono ipocrita, quindi ti dico esattamente quello che penso, anche se non è di buon gusto".
 

f4f

翠鸟科
:mmmm:
Faccio fatica a capire...
Spero di non scrivere una cosa che esula dal contesto, ma secondo me (o per lo meno, nel mio personale modo di agire), parlare in prima persona è un modo per "stare nei propri ranghi".

Mi spiego, al di là della conversazione spicciola, quotidiana, di tutti i giorni, se si parla di "grandi argomenti" o di argomenti complessi e si interviene avendo la consapevolezza di non avere una "risposta" valida in assoluto o "vera", parlare in generale, o prestando la voce a un numero grosso di persone, è da presuntuosi.
Sicché parlare in prima persona, "per se stessi", è un modo di dire: "partecipo con la mia personale, quanto limitata esperienza di cui vi racconto, senza la pretesa di allargarla a "legge" generale o valida erga omnes".

Ma forse non ho capito bene. Faccio fatica a capire cosa c'entri con il tema del dire quanto ci passa per la testa, senza filtri, sotto l'etichetta del "non sono ipocrita, quindi ti dico esattamente quello che penso, anche se non è di buon gusto".

Alle volte però si estende l'espetienza personale e le si dà valenza generale
(Ho in mente moltissime discussioni di questo tenore qui nell isola)

Da lì segue il resto
 

f4f

翠鸟科
Di potrebbe a quedto punto chiedere una lectio brevis a Ignà sul metodo scientifico e la sua relazione con l'esperienza personale del singolo , alla luce del karlpopperianesimo
 

Ignatius

sfumature di grigio
la società e per estensione la cultura è fatta di convenzioni
ultimamente, pare, il cannibalismo è vietato e anche disprezzato: ma altre società ed altre culture lo hanno ammesso ed anche incentivato

forse uno dei maggiori pregi della cultura europea è stato, oltre a quello della compassione (di matrice cristiana) e della democrazia (di matrice ... beh è difficile, di sicuro europea , con le tradizione separate di stampo greco-romano e scandinavo) è statto quello della tolleranza
nata dopo quella bazzeccola della guerra dei Trent'anni che ha devastato l'Europa

la brutalirà è del bruto, che è individuo «pesante, inerte, stolido» : spontaneo certo ma di bassa lega
il buongusto richiede appunto gusto e quindi la capacità di discernere ciò che è buono da ciò che non lo è: nulla a che fare con l'ipocrisia [dal gr. ὑποκρισίη, forma rara per ὑπόκρισις «simulazione»] che come tale, fingendo, annulla il gusto e finge che sia tutto buono

in sintesi IMHO è il livellamento verso il basso della società, che rinnega la cultura come modello, a lasciare spazio a confusioni appunto adatte alle persone meno colte ( colto= coltivato, cioè che ha zappato anche la propria mente e non solo l'orto, attività comunque nobile e formativa e a cui mi dedico ahimè troppo poco)

più in sintesi ? è giusta una discrezionalità
siamo cugini degli scimpanzè, ma anche degli angeli
discrezionalmente, possiamo scegliere a quale dei due rami della famiglia vogliamo assomigliare di più

Qui c'è troppa sapienza: non provo nemmeno a rispondere.

"[omissis] Prima che questa società mutasse le brutalità dell'animo in spontaneità e il buongusto in ipocrisia [omissis]"

Mi fermo a questo:
Come dicevano in tanti, "è tutta colpa di Berlusconi".
Generalizzando, delle TV Private.
E con il web? La nuova realtà ha accelerato il peggioramento: dai "vaffancùlo-day" ai "rottamatori".
La TV Spazzatura e le sue evoluzioni ci hanno abituato a vedere gente che, anziché parlare, si insulta e si confronta a chi alza di più la voce.
Sai che Fedez ha avuto uno scazzo con XXX?
E che Alba Parietti ha litigato con YYY?
Anche sbirciando velocemente i titoli dei principali quotidiani on-line, si nota che l'insulto (anche il più stupido e immotivato) ha rilievo, mentre la cortesia non esiste. Lo fanno notare anche a me, che a mala pena so chi sia Fedez o Alba Parietti!
Per giustificare questa fame di Audience, probabilmente "il sistema" ha ritenuto opportuno farci credere che chi grida è semplicemente "spontaneo", mentre chi ascolta o annuisce è un "ipocrita".


Di potrebbe a quedto punto chiedere una lectio brevis a Ignà sul metodo scientifico e la sua relazione con l'esperienza personale del singolo , alla luce del karlpopperianesimo
E' un casino.
La Scienza è frutto dell'attività degli Umani, e quindi lo Studio della Scienza è una Scienza Sociale.
Esattamente come i temi religiosi o metafisici ("meglio la Juve o il Milan? meglio la patonza depilata o ciuffosa?"): se ne può parlare per ora senza riuscire a convincere l'interlocutore. Tanto vale tacere.
 

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