patatina 77
Creatore di UGC
Qualche giorno fa a proposito del Perego gate e della bufera rai segùita all'inoppurtuna discussione sulle denne dell'est, lessi un occhiello sul corriere on line, non ricordo scritto da chi, di cui mi è rimasta impressa una frase che più o meno iniziava in questo modo:
"[omissis] Prima che questa società mutasse le brutalità dell'animo in spontaneità e il buongusto in ipocrisia [omissis]"
E mi sono fermato un attimo perchè in effetti, più volte avevo riflettuto sull'argomento ma non ero riuscito a catalizzare in una frase i vari pensieri che ben si riassumono con quella del giornalista.
Adesso come adesso fare un esempio mi risulta difficile ma mi pare chiaro che una certa inversione sia in atto, forse più su argomenti di concetto.
Ricordo anche che una sera al bar, guardando un filmato dalla rete di Balasso, uno dei suoi monologhi mi vien quasi da dire sermone,di cui quei quattro clienti vanno matti, anche lui rimarcava il fatto che viviamo in un mondo in cui l'ipocrisia la fa da padrona, anzi un'ipocrisia necessaria al convivere umano e continuava poi comicamente recitando vari scene su che mondo sarebbe con un eccessiva spontaneità. E quindi si spaziava dal "Ciao, che alito di cadavere che hai oggi" al "lo sai che tua moglie ti tradisce e che in testa hai più corna che un cesto di lumache?".
A lato pratico, credo nessuno che trovandosi in un vagone affollato del metrò si sognerebbe mai di rivolgersi ad una donna avvenente con esternazioni del tipo "scusi ma ha scoreggiato? Echecazzo!" anche se realmente avesse emesso un peto.
E dunque, l'interrogativo è: effettivamente la gente ha iniziato a torto o a ragione a dire in maniera lecita o meno a dire tutto quello che gli gira per la testa si o no? Ed è giusto vi sia una oggettiva discrezionalità? O i tempi sono cambiati? E perchè tutto ciò? In cosa ci evolveremo?
Ma soprattutto...come siam messi con le gite fuoriporta?
Buon fine settimana.
"[omissis] Prima che questa società mutasse le brutalità dell'animo in spontaneità e il buongusto in ipocrisia [omissis]"
E mi sono fermato un attimo perchè in effetti, più volte avevo riflettuto sull'argomento ma non ero riuscito a catalizzare in una frase i vari pensieri che ben si riassumono con quella del giornalista.
Adesso come adesso fare un esempio mi risulta difficile ma mi pare chiaro che una certa inversione sia in atto, forse più su argomenti di concetto.
Ricordo anche che una sera al bar, guardando un filmato dalla rete di Balasso, uno dei suoi monologhi mi vien quasi da dire sermone,di cui quei quattro clienti vanno matti, anche lui rimarcava il fatto che viviamo in un mondo in cui l'ipocrisia la fa da padrona, anzi un'ipocrisia necessaria al convivere umano e continuava poi comicamente recitando vari scene su che mondo sarebbe con un eccessiva spontaneità. E quindi si spaziava dal "Ciao, che alito di cadavere che hai oggi" al "lo sai che tua moglie ti tradisce e che in testa hai più corna che un cesto di lumache?".
A lato pratico, credo nessuno che trovandosi in un vagone affollato del metrò si sognerebbe mai di rivolgersi ad una donna avvenente con esternazioni del tipo "scusi ma ha scoreggiato? Echecazzo!" anche se realmente avesse emesso un peto.
E dunque, l'interrogativo è: effettivamente la gente ha iniziato a torto o a ragione a dire in maniera lecita o meno a dire tutto quello che gli gira per la testa si o no? Ed è giusto vi sia una oggettiva discrezionalità? O i tempi sono cambiati? E perchè tutto ciò? In cosa ci evolveremo?
Ma soprattutto...come siam messi con le gite fuoriporta?
Buon fine settimana.