Il fattoquotidiano: la colpa è di Beppe Grillo (1 Viewer)

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翠鸟科
Libero- edizione a stampa





Grillo ha impartito una lezione all’aspirante guitto 1


C’è un verso di Paolo Conte che rende bene l’idea: « Descansate ni
ño, che continuo io». Ragazzino spostati, fai fare a chi è più grande. Nella sfida d’improvvisazione (...) (...) tra due guitti contano più di ogni altra cosa le ore di volo alle spalle. Puoi sentirti il più ganzo di tutti e credere di avere il mondo in mano, ma se davanti hai uno che ha imparato a dare al pubblico ciò che vuole quando i tuoi genitori ancora non si conoscevano, ringrazia se riesci a strappare un pareggio. Matteo Renzi non è stato così fortunato: Beppe Grillo (27 anni più di lui, tutti trascorsi sul palco) prima lo ha zittito, poi lo ha irriso, quindi lo ha surclassato. Ne ha ridotto l’eloquio, solitamente asfissiante, a qualche balbettio inconsulto. Arrivato alla fine, pareva Francesco Totti col capitano dei pulcini della Roma: «Guarda piccino, il cucchiaio si fa così».
La sintesi è tutta nello scambio di battute finali. Grillo, con tono quasi paterno: «Tu sei una persona buona che rappresenta un potere marcio, che noi vogliamo cambiare totalmente». «Beppe, almeno un minuto me lo devi dare». «No. Non te lo do più. Adesso io me ne vado, mi alzo e ti dico con gioia che non abbiamo nessun tipo di fiducia in te e nel tuo sistema». È stato fatto il conto: durante quei nove minuti di diretta streaming, Renzi aveva parlato per 140 secondi.
Chi dice che Grillo ne è uscito male, perché rifiutandosi di ascoltare la lezioncina che Renzi si era preparato è apparso intollerante e antidemocratico (anche tra i parlamentari grillini c’è chi la pensa così), non ha capito molto del comico genovese e della sua creatura politica. Il M5S ha senso solo se si comporta come un partito anti-sistema. Si fosse seduto a quel tavolo per trattare con Renzi, per stare al suo gioco, per dare e avere qualcosa sul programma di governo, promettendo magari in cambio una opposizione un po’ più responsabile, sarebbe stato percepito come l’ennesimo gonzo che si fa accalappiare nella rete del marpione fiorentino. O come un politico interessato a baratti più o meno opachi, quale è oggi Silvio Berlusconi agli occhi degli elettori di sinistra e del M5S. In ambedue i casi avrebbe fatto un regalo al segretario del Pd, che ha un bisogno disperato di sottrarre consensi ai pentastellati.

Grillo conosce queste regole molto meglio degli iscritti che con la votazione online lo hanno costretto a incontrare Renzi. Fosse stato per lui, ieri sarebbe rimasto a Sanremo. È entrato a Montecitorio sapendo che l’unico modo per non farsi intrappolare dal premier incaricato era negargli la dignità di interlocutore.
Facile, a questo punto, dire che Grillo si è comportato come un populista da quattro soldi mentre Renzi ha fatto il politico serio. Chi la pensa così, però, non ha visto il sindaco di Firenze, seduto nella Sala del Cavaliere di Montecitorio, quella che i presidenti della Camera usano per ricevere gli ospiti di prestigio, sotto un quadro della scuola modenese del 1700 e lo sguardo di commessi pagati come dirigenti d’azienda, pronunciare senza arrossire le seguenti parole davanti al comico: «Beppe smettila, questo è un luogo dove c’è il dolore vero delle persone». Questo per dire che la stoffa del guitto anche il ragazzo ce l’ha tutta. All’esperienza stiamo provvedendo. «Io non ti faccio parlare, non sono democratico con voi. Non abbiamo tempo da perdere per te. È finita caro». È stato questo il biglietto da visita con il quale Beppe Grillo si è presentato a Matteo Renzi. Il resto non èstato dameno, tantoche ilpremier incaricato ha replicato con battute al vetriolo, tipo «esci da questo blog», per chiudere con un algido saluto al leader dei pentastellati: «Buonagiornata, è statounpiacere vederti», gli dice stringendogli la mano. Così è durato meno di dieci minuti l’incontro tra il premier incaricato e il leader del Movimento 5 stelle per le consultazioni sul governo.
Un colloquio lampo, quello tra i due leader extraparlamentari (entrambi non sono deputati) che si è trasformato da subito in un comizio di Grillo. «Sono venuto a dimostrarti la nostra totale indignazione per quello che rappresenti: noi siamo coerenti tu non sei credibile. Tu sei una persona buona, però rappresentiunpotere marcio. Noifaremodegli errori ma siamo coerenti. Noi non prendiamo soldi» ha detto Grillo a Renzi. Il segretario del Pd ha replicato che «non è il trailer del tuoshow, non so se sei in difficoltà sulla prevendita e se mai ti do una mano. Questo non è Sanremo. Esci da questo blog».
Il leader a 5 Stelle, dunque, ha voluto interpretare a modo suo il mandato ricevuto dai militanti del movimento che hanno scelto sul blog di incontrare Renzi. Le consultazioni però, non ci sono state. «Sei qui perché il tuo popolo ti ha detto di venire quando tu avevi detto il contrario», ha affermato Renzi. Grillo ha risposto: «Se era per me non venivo. Abbiamo votato e siamo venuti perché abbiamo un principio di democrazia. Non miinteressa colloquiare democraticamente con un sistema che voglio eliminare». Al termine, Renzi hacommentato suTwitter: «Mi spiace per chi ha votato 5Stelle. Meritate di più, amici. Ma vi prometto che cambieremo l’Italia, anche per voi».
 

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翠鸟科
Le Monde

En Italie, Matteo Renzi ferraille avec Beppe Grillo, neutralise Silvio Berlusconi et s’accorde avec les centristes



Le futur président du conseil devrait présenter son gouvernement samedi

Ils se tutoient, se donnent du « Matteo » et du « Beppe » comme s’ils avaient gardé les vaches ensemble, mais au fond ils se détestent. Mercredi 19 février, Matteo Renzi, futur président du conseil, a reçu Beppe Grillo, le non-leader du Mouvement 5 Etoiles, avec lequel il a bouclé la série de consultations commencée la veille pour vérifier la tenue de sa majorité.
Elle sera identique à celle de son prédécesseur, Enrico Letta, soit principalement le Parti démocrate (PD, gauche), le Nouveau Centre droit d’Angelino Alfano, et quelques formations centristes de moindre importance. M. Berlusconi et son parti Forza Italia voteront au coup par coup les réformes qui lui paraissent « favorables aux intérêts des Italiens » et aux siens.
Contraint par sa base à participer à ce rituel qu’il juge inutile, l’excomique de Gènes est arrivé de mauvaise humeur à ce rendezvous retransmis en direct sur Internet et n’a pas voulu laisser parler son interlocuteur. A peine M. Renzi se proposait-il d’exposer son programme et son calendrier, que M. Grillo le traitait de « candidat des banques » , « de jeune déjà vieux » .
« Laisse-moi parler » , a supplié le secrétaire du Parti démocrate. « Je ne dialogue pas avec un système que je veux éliminer. Je ne suis pas démocratique avec toi » , a rétorqué Beppe Grillo. « Si tu veux faire l’avant-première de ton spectacle, ce n’est pas l’endroit, a réussi à glisser, M. Renzi. Tu as des problèmes avec les réservations ? Je peux te donner un coup de main. Sors de ton blog, on est ici pour régler les vrais problèmes. »
Moins de dix minutes après avoir commencé, l’entretien était terminé.Au terme d’un jour et demi de rencontres, de discussions sur les programmes, je suis vraiment convaincu que les conditions sont réunies pour fair Mais l’ex-maire de Florence avait le sourire. « e de l’excellent travail » , a déclaré M. Renzi.

Il s’est rendu dans la soirée au palais du Quirinal pour rendre compte de ses entretiens au président Giorgio Napolitano avant d’y retourner samedi pour lui signifier qu’il accepte de devenir à 39 ans le plus jeune président du conseil de l’histoire de la République et lui présenter la liste des ministres. Il devrait prononcer son discours d’investiture lundi 24 février. « Totoministri »
Un tel délai peut surprendre pour celui qui a habitué les Italiens à des batailles éclair comme celles qui l’ont installé à la tête du PD en décembre 2013 et lui ont permis de renverser M. Letta, le 14 février. « J’ai voulu qu’on se mette d’accord sur le programme avant de distribuer les postes » , a expliqué M. Renzi.
Ce programme devrait lui permettre de retrouver le rythme qu’il affectionne puisqu’il a promis de conduire une réforme par mois : mode de scrutin en février, code du travail en mars, administration publique en avril, fiscalité en mai et justice en juin juste à temps pour que l’Italie prenne la présidence tournante de l’Union européenne en ayant « fait ses devoirs à la maison » .
Mais ce sont les noms des personnalités choisies pour cuisiner ce menu roboratif qui diront si la gageure est tenable. Jusqu’à présent, M. Renzi a connu des déconvenues. L’écrivain à succès Alessandro Barrico lui a dit non pour la culture et le patron de Luxottica (leader mondial de l’optique) a refusé le ministère de l’économie et des finances, poste-clé pour donner de la crédibilité aux ambitions réformatrices du futur président du conseil.
Le ministre de l’économie ne sera pas facile à trouver. Il doit incarner à la fois une rupture avec les politiques d’austérité de ses prédécesseurs de gauche comme de droite sans effrayer la Commission européenne et les marchés.
Au petit jeu du « totoministri » (paris sur les ministrables), Guido Tabellini (ex-recteur de l’université Bocconi), Pier Carlo Padoan (exsecrétaire général adjoint de l’OCDE) et Lucrezia Reichlin (exdirectrice de la recherche de la BCE) se disputent la faveur des pronostics.
 

f4f

翠鸟科
la sacrosanta verità nascosta nelle tue parole è che sono tutti e tre dalla stessa parte.


e ne sono pure contento perchè mi preoccupa di più chi DICE di non essere schierato
ancora di più mi preoccupa chi cambia idea ( la versione a stampa di Libero è diversa da quella web)
e mi impaurisce soprattutto chi dice di essere neutrale ma soffia sul fuoco: il Fatto Quotidiano
il loro modo di fare giornalismo nonci aiuta affatto a crescere

sta sempre a noi: avete visto quanti pochi minuti ci vogliono a leggere stampa estera?
se si preferisce leggere solo roba italiana, tagliata pure male (propaganda o mal fatta cmq) resteremo sempre al 50mo posto
del resto è una nazione dove in media si legge un libro all'anno ... :rolleyes:
 
Ultima modifica:

popov

Coito, ergo cum.
certo Grillo colpe non ne ha, non fino alle elezioni del 24 febbre 2013
da un anno a questa parte, ebbeh possiamo ringraziare ANCHE lui :rolleyes:
su questo assunto non sono d'accordo e mi spiace che una persona che reputo di intelligenza sopraffina inciampi nel qualunquismo.

bax et bonum, beninteso.
 

f4f

翠鸟科
su questo assunto non sono d'accordo e mi spiace che una persona che reputo di intelligenza sopraffina inciampi nel qualunquismo.

bax et bonum, beninteso.


non so di chi parli sull'intelligenza... rifiuto ogni addebito
(accetto invece ogni accredito, il mio IBAN è : IT069030069200690000000696969)
sul resto, sono io che posso dire senza tema di smentita che riconosco in te l'intelligenza sopraffina, duttile e poliedrica e non solo qui nell'Isola :)

con la doverosa premessa, non mi sembra qualunquismo ma empirismo:
io valuto tra input ed output, tra risorse e risultati

il M5S è in parlamento ed ha molti seggi
non vedo risultati a loro ascrivibili significativi, dopo un anno dalle elezioni
è stata scelta, soprattutto da Grillo e Casaleggio e forse un pò meno dalla 'base', (si veda la richiesta di andare a parlare con Renzi: mica di fare uno show)
una linea di intransigenza: bene, è una scelta
ma i risultati, dopo 12 mesi, quali sono?
IMHO, ovviamente ma doverosamente :)
 

popov

Coito, ergo cum.
il M5S è in parlamento ed ha molti seggi
non vedo risultati a loro ascrivibili significativi, dopo un anno dalle elezioni
è stata scelta, soprattutto da Grillo e Casaleggio e forse un pò meno dalla 'base', (si veda la richiesta di andare a parlare con Renzi: mica di fare uno show)
una linea di intransigenza: bene, è una scelta
ma i risultati, dopo 12 mesi, quali sono?
a mio avviso questo si ricollega al discorso della stampa che sta tutta dalla stessa parte.

quale mezzo di informazione ritieni possa darci un quadro obiettivo, onesto, imparziale, dei risultati ottenuti da M5S il quale - è bene ricordarlo - ha molti seggi ma sta comunque all'opposizione di un governo che - sulla falsariga di quelli che l'hanno preceduto - legifera a colpi di decreti e voto di fiducia?

io vedo una sistematica opera di demolizione della forma perché la sostanza - nei fatti - non lo è.
 

f4f

翠鸟科
a mio avviso questo si ricollega al discorso della stampa che sta tutta dalla stessa parte.

quale mezzo di informazione ritieni possa darci un quadro obiettivo, onesto, imparziale, dei risultati ottenuti da M5S il quale - è bene ricordarlo - ha molti seggi ma sta comunque all'opposizione di un governo che - sulla falsariga di quelli che l'hanno preceduto - legifera a colpi di decreti e voto di fiducia?

io vedo una sistematica opera di demolizione della forma perché la sostanza - nei fatti - non lo è.


ottima domanda :) si ricollega al thread della Verità

sarò purtroppo breve (sto uscendo)
i giornalisti esteri CERCANO ( scusate il maiuscolo, ma è necessario) di essere obiettivi: cercano di scrivere fatti e cifre, lasciando le interpretazioni fuori dal testo o chiaramente separate
detto questo, mi basterebbe un elenco
quello che ho in mente io è una serie di azioni che sono al tempo stesso velleitarie, insignificanti e idealistiche
tre su tutte:
la storia dei 'bicchieri di plastica'
i rendiconti delle spese, poi mancanti o perduti
l'obblogo della certificazione energetica per gli affitti

ma spero ( davvero) che al mio elenco si aggiungano elementi più significativi e utili :):)

scusa ma a dopo :) ciao :):)
 

popov

Coito, ergo cum.
debbo dedurre che il titolo di libero "beppe grillo insulta, matteo renzi lo umilia", che ho postato io, sia un fake?
 

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