Ducati (DMH) Il caso ducati e le opa affossa pesciolini (1 Viewer)

Perchè ENI ENEL detengono potere politico e perchè finchè saranno in mani pubbliche ci saranno costi per gli italiani:A QUELLO CHE NON SI PUO' RINUNCIARE (E QUESTO LO DICO DA SEMPRE) E' L'ENERGIA ELETTRICA, INFATTI PUOI MANGIARE UN PANINO IN MENO, PUOI COMPRARE UN PAIO DI PANTALONI IN MENO, MA NON PUOI SPEGNERE IL FRIGORIFERO, LA LAVATRICE LA DEVI ACCENDERE, IL COMPUTER PER SEGUIRE LE QUOTAZIONI O FARE TRADING LO DEVI ACCENDERE, IL CONDIZIONATORE (SPECIE CON QUESTO CALDO) LO DEVI ACCENDERE, IL BAR IL BANCO GELATI LO DEVE ACCENDERE, LA MACELLERIA LA CELLA FRIGO LA DEVE ACCENDERE, IL SUPERMERCATO IL BANCO SURGELATI LO DEVE ACCENDERE, E COSI' VIA.
Il settore Energetico e' un settore Anticiclico, e si possono vedere pure dei cali di consumi, ma questi sono comunque limitati. PIU ENERGIA PULITA = MENO POTERE A ENI ENEL EDISON E DEMOCRATIZZAZIONE DEI PROFITTI
 
erg ha fatto una cosa all'italiana , ha portato giu un titolo in borsa, dove deteneva oltre il 60% , l ha opato con 4 spiccioli, e poi dopo opa ha fatto accordo con i russi di lukoil, in barba al mercato, e se c'era la SEC e non la consob vedi come uscivano fuori le verità.

ENERTAD oggi in borsa starebbe a valori molti piu alti di quel valore 0.95 euro di OPA, quando era a 3.5 . Ma si sa il mercato italiano è in mano a una combriccola di ...., lasciamo stare va...


in Italia hanno portato i titoli a valori di Opa,Mps approva il piano industriale al 2015: chiusura di 400 filiali e 4.600 tagli al personale - Il fondo inglese Pamplona diventa secondo azionista di UniCredit ..e le fondazioni non riescono piu a mantenere in caso di OPA.


ALERION ha da tempo modificato lo statuto dando al CDA il potere di agire velocemente in caso di OPA ostile.

Che poi Garofano faccia come Garrone, stavolta deve stare attento davvero.
 
STORIA DI ALERION CLEAN POWER passata e recente e su cio’ che sono gli anni attuali.
La società nata dalle trasformazioni di una Immobiliare Fincasa 44 e poi Holding di partecipazioni industriali Alerion industries,è dal 2007 di fatto orientata sulle energie rinnovabili e vede in Giuseppe Garofano, il figlio Luciano e i Garofano Boys Giulio Antonello Federico caporale Stefano Francavilla coloro che con vari compiti manageriali muovono le fila .
La società compie un notevole passo in avanti nel 2008,dopo aver ceduto ENERTAD al gruppo ERG a un prezzo brillantissimo,con l’entrata del fondo italiano per le infrastrutture un fondo pubblico privato alla sua nascita condotto da esperti managers quali ettore gotti tedeschi e vito alfondo gamberale, il primo anche membro di Alerion all’epoca e poi dimessosi da entrambi gli incarichi,MA A TUTTOGGI nel CDA di Cassa dep e Prestiti che è socia fortissima di F2I, per il suo passaggio allo IOR conclusosi nel mese di giugno 2012 sulle note vicende.Il fondo F2I compie l entrata in Alerion avvantaggiando solo gli azionisti del patto di sindacato e comprando da essi a 0.92 euro per azione, oltre a un aumento di capitale stesso valore. Il tutto solo in cambio di una presenza di 3 membri in un CDA di oltre 10 elementi piu volte rinnovato.
La società cede le partecipazioni non Energy in una società veicolo attualmente quotata Industria e Innovazione dove soci sono gli stessi pattizi.

Le mosse di Garofano sono, da un punto di vista finanziario, l’accorpamento da 10 a 1 delle azioni, per cui il valore di carico di F2I passa a 9.2 euro, e anche modifiche statutarie che di fatto danno al CDA un ampio potere in caso di OPA ostile, potendo compiere atti anche senza preventivamente consultare Assemblea.
Altre mosse sono Phantom Stock options e 2 buy back, uno di 18 mesi terminato con zero azioni comprate, ed il secondo, in atto,dove l’azienda puo comprare fino al 10% e oggi 19/9/2012 + appena al 1.20% procedendo al lumicino.
Si notano un book in mano a equita, una scarsezza di volumi,in diminuzione dalla data dell’accorpamento.
Da notare come , ritornando a F2I, tre mesi prima dell’annuncio al mercato,il titolo veniva sacrificato spesso nei minuti finali, e come il titolo scese da 0.747 euro a 0.445 euro e come si notarono aumenti di quote di Muisca e Aladar due società straniere S.A. Soc anonime che portarono in aumento le quote a prezzi bassissimi poi cedute azioni in parte a F2I al doppio.

Altri dati, spesso passaggi ai blocchi all’interno di un patto di sindacato dove alfio marchini prima usciva cedento in percentuale, poi rientro’ in parte sia a mercato ed in parte a 6.8 euro comprando tutte le azioni del colleoni conte gastone, attuale presidente di aleiron clean power e da sempre nell’azienda, che cedette ad un prezzo molto superiore al mercato a alfio marchini.

Altre cose, le vicende di fondiaria sai e milano e di un socio sammarinese tale dominic bunford che da marzo 2012 sono fuori del Patto, lasciando lo stesso, che oggi è 47% con un 10% che puo esser piazzato.

E’ del 4/6/2012 la dichiarazione di CONSOB che Muisca è uscita del tutto dal patto di sindacato, per il 3.347% delle azioni alerion, ma ad oggi non è dato sapere chi ha comprato.

Anomalia è il sito della società dove per esempio nella parte attività ,alla voce Romania non apapre dichiarato il parco di jimbolia pure autorizzato e dove si scrive che un parco AUSEU BOROD pure autorizzato da agosto 2010 risulta in costruzione ma nulla si sa su di esso, sulle pale, sul proj financing.Ed in piu un altra autorizzazione in Romania a Jimbolia, nel mese di dicembre 2011 non dichiarata sul sito ufficiale nella cartina geografica della Romania.

Ci sono sul sito PIANI Industriali spesso indicati in date quali marzo e settembre,roboanti, e quasi sempre seguite da un calo del titolo, post annuncio e pubblicazione.

Per irretire e spaventare il mercato, i 2.100.000 warrants ai managers. 1 a 1 , scandenti gennaio 2012, al prezzo di 4.77 euro, non sono stati esercitati ed hanno privato di 10 milioni di euro di capitale possibile e potenziale la società ma hanno dato un segnale al mercato spaventoso, forse ben sapendo che fondiaria sai milano bunford muisca , stavano uscendo.

Cio’ che non risulta chiaro al mercato e che provvederemo a segnalare è l’assoluta inadeguatezza delle informazioni ed un ruolo poco attivo,poco propositivo,silente di F2I che pure fra ETTORE GOTTI TEDESCHI, VITO GAMBERALE ha persone vicine al management di Alerion.
O il prezzo di 9.2 euro era inadeguato, oppure c’è qualcosa che non ci quadra, e la scusa del credit crunch è impossibile a credersi perchè in Romania ci sarebbero oltre 120 mw da costruire e fra SACE, fra fondi di F2I, probabili fusioni e acquisizioni qualcosa si puo fare.
Dalle voci di mercato di dice che Giuseppe Garofano non abbia voglia assolutamente di suddividere idee,progetti,con terzi incomodi e che quindi il destino di Alerion,,la vita di oltre 5300 soci di cui molti piccoli azionisti sia nelle mani ,speriamo sapienti,di quest’uomo. Ma questo in un epoca di globalizzazione e di accordi, di patti,Joint Venture è una mentalità che si scontra con la realtà e che puo solo tagliare le gambe ad una crescita tale che ,solo superando i 500 mw operativi, potrebbe dirsi realizzata appieno.



non sappiamo se abbia ragione Kepler a dare 6 euro come target ad Alerion( appena 1 mese fa) o equita che negli anni ne ha cannate di molte ( ricordo un target a telecom a 3.5 euro, oppure altri Autogrill a 12 euro..9 ecc
equita che è specialist,unico specialiste da target... cosa mai vista in un paese normale...


Andrebbero intervistati 1 a 1 ogni giorno IR ALERION GAROFANO GIUSEPPE E GIULIO
ANTONELLO per incalzarli su cosa stanno facendo davvero....Come riportato da alcuni presenti nelle assemblee societarie avevano promesso:

cambio del sito
eventuale accordo con produttore cinese di aerogeneratori
o vendor loan o forma interna per realizzare i parchi

silenzio della società da mesi e mesi. un articolo recente di la repubblica su ipotesi OPA e M& A che inetresserebbe Alerion, con F2I da arbitro..

sembra fatto ad hoc per tenere buono il parco buoi..
 
la Commissione Europea in data 29/6/2012 segnala che nello schema di revisione degli incentivi per le rinnovabili attesi da oltre 1 anno, il Governo Italiano dovrebbe cercare di minimizzare il rischio per gli investitori eliminando barriere burocratiche e semplificando le procedure amministrative. Inoltre, nello stesso documento, si ribadisce con forza che la creazione di procedure complesse di registrazione (come sono le aste ed i registri proposti dal Governo Italiano), le modifiche retroattive (come il taglio del 22% dei Certificati Verdi e inoltre il rimandare il pagamento dei Certificati Verdi dell’anno 2011 alla fine dell’anno 2012), ed infine il troppo breve periodo transitorio previsto (il Decreto Ministeriale era previsto per settembre 2011 ed ancora non è stato emanato), rischiano seriamente di bloccare lo sviluppo dellerinnovabili, impedendone la finanziabilità".
 
STORIA DI ALERION CLEAN POWER passata e recente e su cio’ che sono gli anni attuali.
La società nata dalle trasformazioni di una Immobiliare Fincasa 44 e poi Holding di partecipazioni industriali Alerion industries,è dal 2007 di fatto orientata sulle energie rinnovabili e vede in Giuseppe Garofano, il figlio Luciano e i Garofano Boys Giulio Antonello Federico caporale Stefano Francavilla coloro che con vari compiti manageriali muovono le fila .
La società compie un notevole passo in avanti nel 2008,dopo aver ceduto ENERTAD al gruppo ERG a un prezzo brillantissimo,con l’entrata del fondo italiano per le infrastrutture un fondo pubblico privato alla sua nascita condotto da esperti managers quali ettore gotti tedeschi e vito alfondo gamberale, il primo anche membro di Alerion all’epoca e poi dimessosi da entrambi gli incarichi,MA A TUTTOGGI nel CDA di Cassa dep e Prestiti che è socia fortissima di F2I, per il suo passaggio allo IOR conclusosi nel mese di giugno 2012 sulle note vicende.Il fondo F2I compie l entrata in Alerion avvantaggiando solo gli azionisti del patto di sindacato e comprando da essi a 0.92 euro per azione, oltre a un aumento di capitale stesso valore. Il tutto solo in cambio di una presenza di 3 membri in un CDA di oltre 10 elementi piu volte rinnovato.
La società cede le partecipazioni non Energy in una società veicolo attualmente quotata Industria e Innovazione dove soci sono gli stessi pattizi.

Le mosse di Garofano sono, da un punto di vista finanziario, l’accorpamento da 10 a 1 delle azioni, per cui il valore di carico di F2I passa a 9.2 euro, e anche modifiche statutarie che di fatto danno al CDA un ampio potere in caso di OPA ostile, potendo compiere atti anche senza preventivamente consultare Assemblea.
, oggi scadono nel 2012, e con base prezzo 7.6 euro, tranne clausola di CHANGE CONTROL..DE LISTING O ACQUISTO DA APORTE DI SINGOLO E GRUPPO CHE ACQUISTI PIU DEL 50% DELL AZIONI AVENTI DIRITTO AL VOTO..options e 2 buy back, uno di 18 mesi terminato con zero azioni comprate, ed il secondo, in atto,dove l’azienda puo comprare fino al 10% e oggi 19/9/2012 + appena al 1.20% procedendo al lumicino.
Si notano un book in mano a equita, una scarsezza di volumi,in diminuzione dalla data dell’accorpamento.
Da notare come , ritornando a F2I, tre mesi prima dell’annuncio al mercato,il titolo veniva sacrificato spesso nei minuti finali, e come il titolo scese da 0.747 euro a 0.445 euro e come si notarono aumenti di quote di Muisca e Aladar due società straniere S.A. Soc anonime che portarono in aumento le quote a prezzi bassissimi poi cedute azioni in parte a F2I al doppio.

Altri dati, spesso passaggi ai blocchi all’interno di un patto di sindacato dove alfio marchini prima usciva cedento in percentuale, poi rientro’ in parte sia a mercato ed in parte a 6.8 euro comprando tutte le azioni del colleoni conte gastone, attuale presidente di aleiron clean power e da sempre nell’azienda, che cedette ad un prezzo molto superiore al mercato a alfio marchini.

Altre cose, le vicende di fondiaria sai e milano e di un socio sammarinese tale dominic bunford che da marzo 2012 sono fuori del Patto, lasciando lo stesso, che oggi è 47% con un 10% che puo esser piazzato.

E’ del 4/6/2012 la dichiarazione di CONSOB che Muisca è uscita del tutto dal patto di sindacato, per il 3.347% delle azioni alerion, ma ad oggi non è dato sapere chi ha comprato.

Anomalia è il sito della società dove per esempio nella parte attività ,alla voce Romania non apapre dichiarato il parco di jimbolia pure autorizzato e dove si scrive che un parco AUSEU BOROD pure autorizzato da agosto 2010 risulta in costruzione ma nulla si sa su di esso, sulle pale, sul proj financing.Ed in piu un altra autorizzazione in Romania a Jimbolia, nel mese di dicembre 2011 non dichiarata sul sito ufficiale nella cartina geografica della Romania.

Ci sono sul sito PIANI Industriali spesso indicati in date quali marzo e settembre,roboanti, e quasi sempre seguite da un calo del titolo, post annuncio e pubblicazione.

Per irretire e spaventare il mercato, i 2.100.000 warrants ai managers. 1 a 1 , scandenti gennaio 2012, al prezzo di 4.77 euro, non sono stati esercitati ed hanno privato di 10 milioni di euro di capitale possibile e potenziale la società ma hanno dato un segnale al mercato spaventoso, forse ben sapendo che fondiaria sai milano bunford muisca , stavano uscendo.

Cio’ che non risulta chiaro al mercato e che provvederemo a segnalare è l’assoluta inadeguatezza delle informazioni ed un ruolo poco attivo,poco propositivo,silente di F2I che pure fra ETTORE GOTTI TEDESCHI, VITO GAMBERALE ha persone vicine al management di Alerion.
O il prezzo di 9.2 euro era inadeguato, oppure c’è qualcosa che non ci quadra, e la scusa del credit crunch è impossibile a credersi perchè in Romania ci sarebbero oltre 120 mw da costruire e fra SACE, fra fondi di F2I, probabili fusioni e acquisizioni qualcosa si puo fare.
Dalle voci di mercato di dice che Giuseppe Garofano non abbia voglia assolutamente di suddividere idee,progetti,con terzi incomodi e che quindi il destino di Alerion,,la vita di oltre 5300 soci di cui molti piccoli azionisti sia nelle mani ,speriamo sapienti,di quest’uomo. Ma questo in un epoca di globalizzazione e di accordi, di patti,Joint Venture è una mentalità che si scontra con la realtà e che puo solo tagliare le gambe ad una crescita tale che ,solo superando i 500 mw operativi, potrebbe dirsi realizzata appieno.


non sappiamo se abbia ragione Kepler a dare 6 euro come target ad Alerion( appena 1 mese fa) o equita che negli anni ne ha cannate di molte ( ricordo un target a telecom a 3.5 euro, oppure altri Autogrill a 12 euro..9 ecc
equita che è specialist,unico specialiste da target... cosa mai vista in un paese normale...


Andrebbero intervistati 1 a 1 ogni giorno IR ALERION GAROFANO GIUSEPPE E GIULIO
ANTONELLO per incalzarli su cosa stanno facendo davvero....Come riportato da alcuni presenti nelle assemblee societarie avevano promesso:

cambio del sito
eventuale accordo con produttore cinese di aerogeneratori
o vendor loan o forma interna per realizzare i parchi

silenzio della società da mesi e mesi. un articolo recente di la repubblica su ipotesi OPA e M& A che inetresserebbe Alerion, con F2I da arbitro..

sembra fatto ad hoc per tenere buono il parco buoi..



Nel 2010 in un intervista a Milano Finanza Antonello disse che il Piano Industriale di Alerion non sarebbe stato presentato a fiufno ma di 2 mesi perchè nel frattempo si sarebbero manifestate situazioni tali da far cambaire la dimensione di alerion... Nulla di tutto cio' fino a quesot momento.

Altro mistero del 2010.
COMUNICATO STAMPA
Milano, 4 febbraio 2010
Alerion: cooptato un Consigliere di Amministrazione
Il Consiglio di Amministrazione di Alerion Clean Power S.p.A. ha deliberato in data odierna di
cooptare nel Consiglio di Amministrazione il
Dott. Guido Natale Antonio Nori. Dottore commercialista, svolge la sua attività
professionale nello Studio Legale Delfino e Associati Willkie Farr & Gallagher con uffici a
Milano e Roma.

Mamma mia, che personalita', ora guardate il video e capirete.
http://www.assoimprese.it/pagine/video.asp?id=12
Il video che vi consigliamo è un intervista all avv Delfino con cui collabota Guido Nori,uno studio serio,di gente4 serissima, che ha contatti con fondi di Provate Equity,banche d affari e soprattutto con accordi in Usa.

Eppure del dott Nori non c'è traccia ne al 2010 ne oggi nel Cda , nemmeno c'è menzione che sia uscito.
 
Bastardo e contrario al popolo DISEGNO ENERGETICO ITALIANO(complici le quote del Tesoro in ENI e ENEL)
A)Non ti potenzio la rete elettrica,creo disservizi,ingolfo con legislazione la prenotazione di linee
B)Disincentivo gli investimenti in fotovoltaico con modifiche normative e registri e caos
C)Non faccio partire un programma di agro energie e quindi no a biomasse e biogas
D)Contingento i mw eolic...
i a terra,scoraggio investimen...ti e banche con assenza di decreti elettrici
E)Complici ag di rating e banche di affari taglio il prezzo di aziende quotate e le depotenzio capitale proprio
F)So che domanda di energia aumenterà a causa di estati torride e inverni rigidi, uso di veicoli elettrici
G)Insisto su perforazioni petrolifere entro le coste e creo intrecci affaristico politici

Alla fine solo ENI ENEL EDISON si spartiranno gli utili dei certi aumenti di introiti elettrici futuri.
La dipendenza da petrolio gas e carbone viene cosi resa IMMUTATA e anzi AUMENTA


Austria al 100% rinnovabile, utopia concreta
Lunedì, 2 Luglio 2012
In occasione della decima conferenza dell’ASPO (Associazione per lo Studio del picco petrolifero e gassoso), riunitosi a Vienna, Wolfgang Streicher, professore di tecnologia presso l'Università di Innsbruck, ha presentato uno scenario di autosufficienza energetica per l'Austria da qui al 2050
 
Mentre le borse scendevano,Impregilo passava da 2.32 euro di gennaio 2012 a 3.7 di pochi gg fa e oggi l'annuncio di un buy back fino al 20%...Gavio gavio..

Impregilo: allo studio programma di buyback tramite un'Opa fino al 20% del capitale

Finanzaonline.com - 2.7.12/14:59

Impregilo ha intenzione di lanciare un programma di buyback sulle azioni proprie entro la fine dell'anno. A dirlo Alberto Sacchi, amministratore delegato di Astm (società di proprietà di Gavio che detiene attraverso Igli il 29,9% del general contractor) in occasione della conferenza stampa sulle linee strategiche per il sostegno del piano industriale 2012-2016 di Impregilo. L'operazione, ha proseguito Sacchi, riguarderà massimo il 20% del capitale e verrà attuato attraverso un'Opa rivolta a tutti gli azionisti. "Abbiamo riserve per 200 milioni di euro, più i ricavi di un´eventuale cessione di Ecorodovias e chiederemo l'approvazione degli azionisti di minoranza che detengono meno del 10% del capitale. Così facendo in caso superassimo il 30% non scatterebbe l'obbligo di Opa nè per noi nè per Salini", ha sottolineato l'Ad, chiarendo che Astm non parteciperà al buyback. Questo metodo "è un sistema di remunerazione attuale che non consiste in un disinvestimento obbligatorio a differenza del dividendo straordinario", conclude Sacchi.

Fonte: Finanza.com
 
CI VUOLE=metodo rubik ,tassa unica immediata straordinaria del 23% sui capitali adesso in svizzera 200 miliardi di euro(come fatto da inghilterra e germania) + rinunzia a 5 F135 con risparmio di 500 milioni di euro+costituzione di fondo patrimoniale immobiliare e mobiliare italiano,CHIUSO, ANCHE CON SOTTOSCRIZIONI RESE OBBLIGATORIE OLTRE CHE FACOLTATIVE ,DI DURATA 10 ANNI, da collocare sul mercato( 500 miliardi di euro).= riduzione del debito immediat=545 miliardi di euro.(solo i tempi della valorizzazione patrim imm e mob circa 6 mesi ma effetto annuncio).Politica Green ,PIANO ENERGETIVO NAZIONALE assunzioni fino a 35 anni, e royalties ai comuni, regole certe e piano investimenti TERNA.
 
chi è in Parlamento ha delle responsabilità: Mentre Passera,fantasma min dello sviluppo,ancora non fa emanare i decreti per le fonti rinnovabili(in attesa da 285 gg) e si lascia ammaliare da eni e enel e dalla lobby del petrolio gas e carbone, LA GERMANIA OGGI : 20 mld per ammodernare la rete elettrica per adeguare in dieci anni l'infrastruttura tedesca alle nuove esigenze nazionali e a un ruolo sempre maggiore delle fonti rinnovabili nel mi...x energetico nazionale.L'UNICO SETTORE ANTICICLICO E' QUELLO GREEN.Un Paese evcchio,lobbista,ancora in mano ai veti incrociati, con un PD poco incisivo sulle RINNOVABILI solo dichiarazioni di ferrente e co.ma nessuna pressione.AMMODERNIAMO LA RETE ELETTRICA, DIAMO LAVORO A INGEGNERI GEOLOGI TECNICI OPERAI, EMANIAMO UN DECRETO PER EN ELETTRICA E TERMICA che si basi su incentivi certi e fissi.SMETTIAMOLA CON IL CARBONE E CON I DECR SUGGERITI DA ENEL. Eliminiamo dalla bolletta la voce A2 e le fonti assimilate
 
mentre in italia hanno affossato l'eolico Alerion ha oltre 115 MW da costruire in Romania per n 2 parchi gia completamente autorizzati ed ha in Vrani, Smardan,SannicolauMare altri 200 mw in autorizzazione con linee elettriche gia identificate in Romania tramite ENEL Banat e Traseletrica.Quindi potrebbe essere la Romania con oltre 300 mw di eolico il vero Business di Alerion clean power,Il costo a installazione risulta piu basso rispetto all italia per il basso costo dei terreni e della manodopera locale,e perchè in Romania ci sono in media 2500 ore ventoa nnue contro i 1850 h vento annue italiane. I tempi di autorizzazione per i parchi sono entro 2012 inizi 2013.I certificati verdi sono dal mese di marzo 2012 certi grazie a Bruxelles.La Romania è la nuova frontiera dell'eolico.

e allora..
L’accordo…ipotesi..


L’accordo tra un produttore di turbine (Sinovel,Repower,Vestas,Gamesa) e Alerion clean power potrebbe passare attraverso una conclusione di un vendor’s loan fra F2i e il produttore di turbine con determinata scadenza e determinato tasso, e F2i in qualità di soggetto con partecipazione significativa in Alerion dovrebbe girare l’importo ad Alerion per realizzare i parchi eolici autorizzati in Romania e soprattutto potendo esercitare una call su azioni della stessa che si dovrebbe aggirare intorno a un 10% a seguito di buy back.F2i verrebbe ripagata dai dividendi e dal prezzo delle azioni in acquisto, Alerion riceverebbe liquidità immediata e prezzo di acquisto favorevole.

Altra ipotesi è un vendor’s loan è fra F2I e Alerion, con immediato accordo di fornitura alerion e produttore turbine, che darebbe a F2I sia la possibilità di ricevere interessi sul debito Alerion e dividendi, sia possibilità di negoziare un prezzo cash con il produttore di turbine eoliche attraverso un accordo quadro.F2i potrebbe cosi investire liquidità a immediato rendimento (interessi) e probabile utile( crescita del rpezzo delle azioni alerion da accordo con primario produttore) e sia in termini di dividendi futuri e di possibilità di trasformare il debito in aumento di capitale.


Ricordiamo il Vendor loan:
Vendor Financing
Le recenti difficoltà manifestatesi nell’ambito delle operazioni di acquisition finance hanno dato luogo ad un sempre maggiore ricorso all’utilizzo da parte degli investitori di strutture di finanziamento alternative o congiunte al finanziamento bancario classico. Tra le fonti di finanziamento alternative, notiamo sempre più spesso il ricorso al c.d. vendor financing o vendor loan.
Il vendor financing si caratterizza per la concessione di un finanziamento da parte del venditore (o di una società ad esso collegata o controllante) a favore dell’acquirente per un ammontare pari ad una porzione, più o meno significativa, del prezzo di acquisto del bene oggetto della transazione e prende la forma di un pagamento differito di parte del prezzo d’acquisto.
Il vendor loan si differenzia rispetto ai meccanismi ed alle strutture di “earn out” e di cd. “rollover equity”. Nell’earn out, spesso utilizzato dalle parti laddove non si raggiunga un accordo in merito alla valutazione della società target, la parte del prezzo differita è condizionata al conseguimento di determinati obiettivi economici-finanziari da parte della società target. Nelle strutture di rollover equity, invece, parte del corrispettivo per il venditore è rappresentato da azioni o strumenti finanziari emessi dalla società acquirente.
Il vendor financing è generalmente fruttifero di interessi. Il rimborso di capitale ed interessi non prevede un piano di ammortamento ma avviene usualmente ad una determinata scadenza (cd. “bullet payment”).
Caratteristica peculiare e distintiva del vendor financing è costituita dal patto di subordinazione. Infatti, l’obbligazione di rimborso del vendor loan è usualmente subordinata al previo rimborso integrale degli ammontari dovuti ai sensi dei contratti di finanziamento bancario e, talvolta, anche ai finanziamenti mezzanini e junior. Sovente l’obiettivo della subordinazione è raggiunto attraverso un patto tra creditori (ossia tra il venditore nella propria qualità di finanziatore e gli istituti di credito eroganti a favore dell’acquirente). In tal caso si parla comunemente di subordinazione contrattuale. In altri casi la subordinazione è, invece, ottenuta attraverso la concessione del finanziamento da parte del venditore a favore, non dell’acquirente, ma di una società controllante dello stesso, la quale utilizza i proventi del finanziamento per investirli (generalmente sotto forma di capitale) nella società acquirente e provvede poi a rimborsare il debito finanziandosi con i dividendi e le distribuzioni ricevute da quest’ultima. In tal caso si parla comunemente di subordinazione strutturale. Ovviamente il credito del venditore può risultare subordinato a quello degli altri creditori dell’acquirente anche per effetto della combinazione di entrambi gli strumenti sopra riferiti.
Il rimborso parziale o totale del vendor loan prima della scadenza è generalmente vietato salvo i casi espressi, quali, ad esempio, il cambio del controllo della società target, la risoluzione dei contratti di finanziamento bancari ovvero la decadenza dal beneficio del termine dell’acquirente. Occorre peraltro segnalare che la facoltà del venditore di domandare il rimborso anticipato del vendor loan risulta usualmente subordinata alla previa richiesta di rimborso anticipato da parte degli altri creditori preordinati nel rimborso dei propri crediti.
Gli interessi applicabili ai vendor loan, per effetto del patto di subordinazione ed in conformità alla prassi di mercato, risultano sovente elevati e talvolta vicini alle soglie oltre le quali gli interessi acquistano natura usuraria. Notiamo inoltre un largo utilizzo dei c.d. PIK Interest, ossia di previsioni ai sensi delle quali è conferita all’acquirente un’opzione di capitalizzazione degli interessi su base periodica, con conseguente differimento del pagamento degli stessi.
Benché i vendor loan siano generalmente privi di garanzie, teoricamente gli stessi potrebbero beneficiare di un pegno a favore sulle azioni dell’acquirente o diritti ipotecari di secondo grado sugli immobili della società target.
Relativamente alla fiscalità, i vendor loan, in quanto concessi da soggetti diversi dagli istituti di credito, non beneficiano dell’imposta sostitutiva. Ne consegue che le eventuali garanzie prestate dall’acquirente a garanzia della restituzione del finanziamento al venditore sconteranno l’applicazione delle imposte ad esse eventualmente applicabili. Da ultimo è opportuno ricordare che nei casi in cui i vendor loan fossero erogati da soggetti non residenti, il pagamento degli interessi corrisposti al venditore sconterebbero l’usuale ritenuta sugli interessi.

Carola Antonini ([email protected])
Franco Agopyan ([email protected])
Alessandro Cagnato ([email protected])
 

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