Il caso BDI-Fazio (1 Viewer)

Charlie

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L'istituzione Banca d'Italia è stata, anche negli anni più bui della recente storia italiana, un baluardo di credibilità internazionale per il nostro Paese e una riserva umana della Repubblica, basti pensare ad Einaudi o al più recente Ciampi.
Questa credibilità e questa autorevolezza sono state messe in crisi dalle recenti vicende che hanno coinvolto il Governatore Fazio.
Da più parti sono giunte richieste di dimissioni per salvaguardare l'autorevolezza e la credibilità internazionale di BDI, ormai seriamente compromessa.

Il Governatore, nella sua difesa, si è giustificato sul piano formale, ma non su quello sostanziale.
Attaccato alla sua poltrona come tutta la classe dirigente di questo Paese, crede che il suo incarico sia un diritto acquisito, e non un "servizio" al cittadino.
I problemi da risolvere nella vicenda sono sostanzialmente due, uno quello di ridefinire compiti e ruoli di BDI, anche alla luce del cambiamento epocale dovuto all'adozione dell'euro e al processo di integrazione europea, l'altro invece è legato più strettamente alla persona, e al suo comportamento, lecito e legale, almeno per ora se non ci saranno ulteriori sviluppi giudiziari, ma sicuramente poco etico.
Riguardo al primo problema, dal 1999 la BDI ha perduto la sovranità monetaria a favore della BCE. Rimane come istituzione tutelatrice della stabilità e dell'efficienza del sistema bancario italiano, con compiti anche di vigilanza anti-trust.
La proposta di togliere questi poteri alla BDI per affidarli ad un' Authority indipendente (attuale anti-trust con maggiori poteri) è giusta e nell'ordine delle cose, è necessaria una soluzione di continuità tra controllori e controllati.
Cosa che ad esempio nel caso BPI-Antonveneta non è avvenuta.

Il resto lo trovate qui:

http://www.tradingconsulting.it/html/modules/news/article.php?storyid=25
 

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