Eni, utile e ricavi in calo nel 2024. Ma sale la produzione
di Angela Zoppo
27 febbraio 2025, 07:50Ultimo aggiornamento: 08:18
Flessione a due cifre per ebit e utile netto, il leverage al 15%. Agli azionisti distribuiti 5 miliardi di euro tra dividendo e buyback
Flessione a due cifre per ebit e utile netto. Il ceo Descalzi: risultati superiori alle nostre stime. Consensus battuto sul flusso di cassa e leverage. La cedola trimestrale di 0,25 euro sarà pagata il 26 marzo. I commenti degli analisti
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Eni ha chiuso il 2024 con un ebit rettificato proforma di 14,3 miliardi di euro, in calo del 20% rispetto al 2023. Nel quarto trimestre, in particolare, l’ebit è stato di 2,7 miliardi di euro, con una flessione del 28% anno su anno precedente. Quasi dimezzato l’
utile netto rettificato a 892 milioni di euro (-46%).
I conti sono stati comunicati a borsa ancora chiusa giovedì 27 febbraio. Il leverage, il rapporto d’
indebitamento proforma, si attesta al 15%. Il flusso di cassa rettificato ammonta, invece, a 13,6 miliardi. In crescita del 3% rispetto al 2023 la
produzione di idrocarburi, a 1,72 milioni di barili equivalenti giorno. Gli investimenti organici si sono fermati a 8,8 miliardi di euro, in calo rispetto alle stime iniziali.
Eni, che alla vigilia dei conti ha completato il nuovo programma di
buyback e deliberato la terza tranche del
dividendo di 0,25 euro, fa sapere di aver distribuito oltre 5 miliardi di euro agli azionisti, con un
dividendo incrementato e un programma di riacquisto di azioni proprie quasi raddoppiato a 2 miliardi di euro. (riproduzione riservata)
“Nel 2024, crescita e creazione di valore hanno raggiunto un livello di eccellenza, supportati dalla nostra struttura finanziaria e dalla disciplina nei costi. La nostra posizione di leadership nell’industria è frutto della competitività del portafoglio di attività e del coerente disegno gestionale e finanziario del modello satellitare, che ha concretizzato oltre €21 mld di valore d’impresa nel corso dell’anno.
Continuiamo a estrarre valore dal nostro portafoglio di risorse, con E&P che ha conseguito un incremento del 3% nella produzione di gas e petrolio guidato dagli avvii di progetti organici e dall’integrazione di Neptune. Ne abbiamo accresciuto il valore attraverso la creazione di un nuovo satellite geograficamente focalizzato in combinazione con Ithaca Energy nel Mare del Nord, portando nel contempo avanti la dismissione di attività mature e non strategiche. La nostra esplorazione ha proseguito nel proprio percorso di risultati di assoluto rilievo, con 1,2 mld di boe di nuove risorse, che costituiscono la base per lo sviluppo futuro e aprono opportunità di monetizzazione anticipata delle scoperte, in linea con il nostro dual model. Il business della chimica, impattato dalle debolezze strutturali dell’industria europea, ha avviato un processo di ristrutturazione e di trasformazione che farà leva sulle nostre competenze tecnologiche nel costruire business caratterizzati da vantaggi competitivi nella transizione energetica e nell’economia circolare.
Plenitude ed Enilive hanno entrambe conseguito gli obiettivi annuali in termini di EBITDA, nonostante il contesto di mercato sfidante, evidenziando il valore del nostro approccio focalizzato sul lungo termine. I risultati operativi sono stati eccellenti, come evidenziano la crescita della capacità installata di rinnovabili e delle lavorazioni. Applicando il nostro consolidato modello satellitare, stiamo avanzando nella realizzazione dei progetti CCS in Italia e nel Regno Unito, ponendo le basi per la creazione di un nuovo satellite legato alla transizione, facendo leva sulle nostre competenze distintive e sul posizionamento dei nostri asset.
Questi eccellenti progressi strategici e operativi hanno consentito di realizzare €14,3 mld di utile operativo proforma adjusted e €13,6 mld di flusso di cassa adjusted, entrambi ben superiori alle nostre previsioni.
Dopo aver finanziato €8,8 mld di investimenti organici, livello minore rispetto alle stime iniziali, la gestione ha reso disponibile un avanzo pari a circa €5 mld, in grado di coprire la remunerazione degli azionisti, che comprende un dividendo incrementato rispetto al 2023 e un ritmo accelerato nel programma di riacquisto di azioni proprie quasi raddoppiato a €2 mld. Inoltre, le nostre operazioni di portafoglio hanno consentito di traguardare un minimo storico nel rapporto d’indebitamento attestatosi su base proforma al 15%, che ci assicura la flessibilità finanziaria per continuare a investire nel business e a remunerare i nostri azionisti attraverso i cicli dell’industria.”
Eni lancia il piano strategico 2025-2028. Dividendo in crescita del 5% e buyback fino a 3,5 miliardi
di Angela Zoppo
27 febbraio 2025, 14:00Ultimo aggiornamento: 16:58
Il gruppo vuole crescere attraverso la business combination in Indonesia-Malesia e la creazione di altre società satellite. Prevista la riduzione dei capex. |
Il gruppo vuole crescere attraverso la business combination in Indonesia-Malesia e la creazione di altre società satellite. Prevista la riduzione dei capex.
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