Eni (ENI) il cane a sei zampe

Eni, al via le estrazioni di gas dai nuovi giacimenti nel Canale di Sicilia: valgono il 50% della produzione nazionale​

di Angela Zoppo

Le riserve sono stimate in circa 10 miliardi di metri cubi di gas e la produzione annuale di picco raggiungerà 1,5 miliardi di metri cubi, facendo salire quella italiana a 4,5 miliardi. Pannelli fotovoltaici per azzerare le emissioni | Eni alza l'asticella delle cessioni oltre 8 miliardi, novità anche per Plenitude | Il Montenegro a caccia di idrocarburi nell’Adriatico: nuova gara d’appalto per l’esplorazione

Eni ha iniziato a produrre gas dal giacimento Argo Cassiopea, il più importante progetto di sviluppo del mercato energetico italiano. L’avvio ufficiale delle attività, lunedì 19 agosto, ha ricevuto il primo gas, proveniente da uno dei quattro pozzi sottomarini perforati nei mesi scorsi nel Canale di Sicilia
 
CONGO. ENI PREPARA IL SECONDO IMPIANTO GALLEGGIANTE
Fonte: Africa Inte
 
Eni – A Gela avvia impianto che produrra' fino a circa un terzo della domanda europea di SAF
Oggi 12:19 - MKI
Enilive annuncia l' avvio del primo impianto dedicato alla produzione di SAF (Sustainable Aviation Fuel, carburante sostenibile per l' aviazione) nella bioraffineria di Gela, in Sicilia.
La produzione e' stata avviata nei giorni scorsi e l' impianto ha una capacita' di 400mila tonnellate/anno, pari a quasi un terzo della domanda di SAF prevista in Europa nel 2025 in conseguenza dell' entrata in vigore della ReFuelEU Aviation.
Il Regolamento UE stabilisce, infatti, che i fornitori di carburante per l' aviazione garantiscano che il jet fuel messo a disposizione degli operatori aerei in ogni aeroporto dell' Unione Europea contenga quote di SAF. L' immissione sul mercato di SAF dovra' avvenire in quantita' crescenti secondo la seguente traiettoria: 2% minimo dal 1° gennaio 2025 e un incremento della quota ogni cinque anni (6% dal 2030, 20% dal 2035, 34% dal 2040, 42% dal 2045) fino a raggiungere il 70% dal 2050.
Enilive ha stretto accordi con diverse compagnie aeree per la fornitura di SAF dal settembre 2022, grazie alle prime produzioni realizzate in sinergia tra la bioraffineria Enilive di Gela e altri impianti Eni a partire da materie prime di scarto.
Entro il 2030 Enilive prevede di aumentare la propria capacita' di bioraffinazione a oltre 5 milioni di tonnellate/anno e di incrementare l' opzionalita' della produzione di SAF fino a 1 milione di tonnellate/anno entro il 2026, con un potenziale raddoppio entro il 2030, anche grazie ai nuovi progetti in corso nella bioraffineria di Venezia e alla realizzazione di nuove bioraffinerie in Malesia e Corea del Sud.
La bioraffineria di Gela ha una capacita' di lavorazione pari a 736 mila tonnellate/anno di biomasse, prevalentemente da materie prime di scarto e rifiuti come oli alimentari esausti, grassi animali, sottoprodotti della lavorazione di oli vegetali. A breve saranno ultimati anche gli investimenti che consentiranno di ampliare la tipologia delle materie prime di scarto e residui da trasformare in biocarburanti HVO (Hydrotreated Vegetable Oil, olio vegetale idrotrattato).
 
Eni – Investe 50 milioni in azioni proprie
Oggi 15:31 - MKI
Nel periodo compreso tra il 10 e il 14 febbraio 2025 Eni ha acquistato 3.575.792 azioni proprie (pari allo 0,11% del capitale sociale) al prezzo medio ponderato di 13,9829 euro per azione, per un controvalore complessivo di 50.000.006,67 euro nell' ambito della seconda tranche del programma di buyback deliberato dall' Assemblea il 15 maggio 2024, finalizzata a riconoscere agli azionisti un' ulteriore remunerazione rispetto alla distribuzione dei dividendi.
A partire dall' avvio, il 13 giugno 2024, della seconda tranche del programma di buyback, la societa' ha acquistato 134.839.139 azioni proprie (pari al 4,11% del capitale sociale) per un controvalore complessivo di 1.867.565.073,22 euro.
Considerando le azioni proprie gia' in portafoglio e gli acquisti effettuati dall' avvio del programma di buyback in data 27 maggio 2024, nonche' le assegnazioni gratuite di azioni ordinarie a dirigenti (a seguito della conclusione del Periodo di Vesting come previsto dal ' Piano di incentivazione di lungo termine 2020 – 2022' approvato dall' Assemblea del 13 maggio 2020) e a dipendenti (come previsto dal ' Piano di Azionariato Diffuso' approvato dall' Assemblea del 15 maggio 2024), Eni detiene 226.449.466 azioni proprie pari al 6,89% del capitale sociale.
 

Eni, utile e ricavi in calo nel 2024. Ma sale la produzione​

di Angela Zoppo

27 febbraio 2025, 07:50Ultimo aggiornamento: 08:18

Flessione a due cifre per ebit e utile netto, il leverage al 15%. Agli azionisti distribuiti 5 miliardi di euro tra dividendo e buyback​


Eni ha chiuso il 2024 con un ebit rettificato proforma di 14,3 miliardi di euro, in calo del 20% rispetto al 2023. Nel quarto trimestre, in particolare, l’ebit è stato di 2,7 miliardi di euro, con una flessione del 28% anno su anno precedente. Quasi dimezzato l’utile netto rettificato a 892 milioni di euro (-46%).

I conti sono stati comunicati a borsa ancora chiusa giovedì 27 febbraio. Il leverage, il rapporto d’indebitamento proforma, si attesta al 15%. Il flusso di cassa rettificato ammonta, invece, a 13,6 miliardi. In crescita del 3% rispetto al 2023 la produzione di idrocarburi, a 1,72 milioni di barili equivalenti giorno. Gli investimenti organici si sono fermati a 8,8 miliardi di euro, in calo rispetto alle stime iniziali.




Eni, che alla vigilia dei conti ha completato il nuovo programma di buyback e deliberato la terza tranche del dividendo di 0,25 euro, fa sapere di aver distribuito oltre 5 miliardi di euro agli azionisti, con un dividendo incrementato e un programma di riacquisto di azioni proprie quasi raddoppiato a 2 miliardi di euro. (riproduzione riservata)

“Nel 2024, crescita e creazione di valore hanno raggiunto un livello di eccellenza, supportati dalla nostra struttura finanziaria e dalla disciplina nei costi. La nostra posizione di leadership nell’industria è frutto della competitività del portafoglio di attività e del coerente disegno gestionale e finanziario del modello satellitare, che ha concretizzato oltre €21 mld di valore d’impresa nel corso dell’anno.

Continuiamo a estrarre valore dal nostro portafoglio di risorse, con E&P che ha conseguito un incremento del 3% nella produzione di gas e petrolio guidato dagli avvii di progetti organici e dall’integrazione di Neptune. Ne abbiamo accresciuto il valore attraverso la creazione di un nuovo satellite geograficamente focalizzato in combinazione con Ithaca Energy nel Mare del Nord, portando nel contempo avanti la dismissione di attività mature e non strategiche. La nostra esplorazione ha proseguito nel proprio percorso di risultati di assoluto rilievo, con 1,2 mld di boe di nuove risorse, che costituiscono la base per lo sviluppo futuro e aprono opportunità di monetizzazione anticipata delle scoperte, in linea con il nostro dual model. Il business della chimica, impattato dalle debolezze strutturali dell’industria europea, ha avviato un processo di ristrutturazione e di trasformazione che farà leva sulle nostre competenze tecnologiche nel costruire business caratterizzati da vantaggi competitivi nella transizione energetica e nell’economia circolare.


Plenitude ed Enilive hanno entrambe conseguito gli obiettivi annuali in termini di EBITDA, nonostante il contesto di mercato sfidante, evidenziando il valore del nostro approccio focalizzato sul lungo termine. I risultati operativi sono stati eccellenti, come evidenziano la crescita della capacità installata di rinnovabili e delle lavorazioni. Applicando il nostro consolidato modello satellitare, stiamo avanzando nella realizzazione dei progetti CCS in Italia e nel Regno Unito, ponendo le basi per la creazione di un nuovo satellite legato alla transizione, facendo leva sulle nostre competenze distintive e sul posizionamento dei nostri asset.

Questi eccellenti progressi strategici e operativi hanno consentito di realizzare €14,3 mld di utile operativo proforma adjusted e €13,6 mld di flusso di cassa adjusted, entrambi ben superiori alle nostre previsioni.

Dopo aver finanziato €8,8 mld di investimenti organici, livello minore rispetto alle stime iniziali, la gestione ha reso disponibile un avanzo pari a circa €5 mld, in grado di coprire la remunerazione degli azionisti, che comprende un dividendo incrementato rispetto al 2023 e un ritmo accelerato nel programma di riacquisto di azioni proprie quasi raddoppiato a €2 mld. Inoltre, le nostre operazioni di portafoglio hanno consentito di traguardare un minimo storico nel rapporto d’indebitamento attestatosi su base proforma al 15%, che ci assicura la flessibilità finanziaria per continuare a investire nel business e a remunerare i nostri azionisti attraverso i cicli dell’industria.”

Eni lancia il piano strategico 2025-2028. Dividendo in crescita del 5% e buyback fino a 3,5 miliardi​

di Angela Zoppo

27 febbraio 2025, 14:00Ultimo aggiornamento: 16:58

Il gruppo vuole crescere attraverso la business combination in Indonesia-Malesia e la creazione di altre società satellite. Prevista la riduzione dei capex. |​

 
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ENI, ricavi e redditività nel 2024​

Il colosso petrolifero ha terminato l’esercizio con ricavi della gestione caratteristica pari a 88,8 miliardi di euro, in contrazione del 5% rispetto ai 93,72 miliardi ottenuti l’anno precedente. Tuttavia, nel 2024 la produzione di idrocarburi è salita dell’8% a 1,71 milioni di boe/giorno.


ENI ha chiuso lo scorso anno con un utile operativo adjusted di 10,35 miliari di euro, in calo del 25% rispetto ai 13,81 miliardi ottenuti nell’esercizio precedente; l’utile operativo proforma adjusted è stato pari a 14,32 miliardi

Il risultato netto adjusted è stato positivo per 5,26 miliardi di euro, in flessione rispetto agli 8,32 miliardi contabilizzati nel 2023. Il risultato netto è stato positivo per 2,64 miliardi di euro.
L’utile per azione adjusted è stato pari a 0,79 euro.
 

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