Ieri ho saputo (1 Viewer)

Gothika

C'è sempre un motivo.
Non l'ha ancora postata la fotografa ufficiale del raduno:wall::wall::wall:
Ieri sera ero bellissimo:D meno male che son andato con la mia Signora.......:D:lol::D

I tuoi pantaloni a quadretti e anche le calzettine :D meritano un 3d apposito, ora vado a ripescarla in mezzo a quel gran caos di foto che ho fatto in questa molto piacevole mini vacanzina a Torino :up:
 

Aliens

Hola!
Io c'ero anche per te :)


Ahh, ahh, questa me l'ero dimenticata :lol::lol:

Ed è una serata da segnare sul calendario, tuo marito ed io abbiamo battuto Wlady e Gothika :V:V Battere Wlady è stato più emozionante di un loss di borsa :D


Dai, che magari una volta ne facciamo uno dalle tue parti :up:

Povero :(
Ma diciamo come stanno le cose, era stanco :-o

Aliens... encantado...!!! :V

I love you...!!! :V

Encantada encantada encantada :D
 

Saunders

Member
Io c'ero anche per te :)


Ahh, ahh, questa me l'ero dimenticata :lol::lol:

Ed è una serata da segnare sul calendario, tuo marito ed io abbiamo battuto Wlady e Gothika :V:V Battere Wlady è stato più emozionante di un loss di borsa :D


Dai, che magari una volta ne facciamo uno dalle tue parti :up:



Temo che per la rivincita il povero Vladi dovrà aspettare un po' :vado:

E temo anche per le sorti del nostro calciobalilla :tristezza:




Barriera di Milano: chiuso il "bar della droga", in manette marito e moglie


Barriera di Milano: chiuso il “bar della droga”, in manette marito e moglie

Sigilli al "Ladi" di via Brandizzo 17. In totale sono tredici le persone arrestate con l'accusa di traffico internazionale di stupefacenti. Trovate armi, munizioni e, in precedenza, anche un aereo


lg.php

Un bar di Barriera di Milano divenuto una vera e propria base logistica per il traffico di droga. A gestirlo erano marito e moglie, finiti in manette insieme ad altre undici persone ora accusate dei reati di traffico transnazionale di stupefacenti e detenzione di armi e munizionamento da guerra.

L’operazione, condotta dalla Sezione Antidroga dalla Squadra Mobile di Torino, si è concentrata principalmente nei locali del “Ladi” di via Brandizzo 17, in gestione a Vladimir Kolaj, 30enne albanese - con precedenti per droga ed ex campione di braccio di ferro nel paese di origine - e alla moglie Gina Manole, 33enne rumena. Dalle perquisizioni del bar - e soprattutto della cantina ad esso annessa - che gli agenti hanno effettuato anche grazie all’ausilio di unità cinofile, è stato rinvenuto e sequestrato il seguente materiale: 2,5 chili di cocaina, 11,5 chili di marijuana, una pistola a tamburo calibro 32, un fucile - poi risultato giocattolo - del tutto simile al modello Ar70 con doppio caricatore, carte di identità in bianco e, dulcis in fundo, anche numerose munizioni da guerra e comuni da sparo, queste ultime trovate all’interno del calcio-balilla del bar.

In manette, oltre a marito e moglie, sono finiti rispettivamente: Carmine Ammendola (nato a San Giorgio a Cremano nel 1979); Gezim Borakaj (nato in Albania nel 1971); Rosario Campisi (nato a Pachino nel 1955); Danilo Di Gennaro (nato a Torino nel 1968); Pasquale D’Ambrosio (nato a Stio nel 1957); Skerdjan Halilaj (nato a Tirana nel 1984); Kision Kolaj (fratello di Vladimir, nato in Albania nel 1986); Maksim Llanaj (nato in Albania nel 1978); Luca Marano (nato a Vico Equense nel 1980); Erion Seferi (nato in Albania nel 1989) e Dritan Xhaja (nato a Durazzo nel 1979).

L’intera indagine, iniziata mesi fa, aveva portato a sequestrare anche un aereo ultraleggero modello Dynamic, che i malviventi utilizzavano per trasportare la droga all’estero. Il bar “Ladi” è attualmente posto sotto sequestro.
 
Ultima modifica:

Petronio_arbiter

Chiamatemi Nuanda
Temo che per la rivincita il povero Vladi dovrà aspettare un po' :vado:
E temo anche per le sorti del nostro calciobalilla :tristezza:

Barriera di Milano: chiuso il "bar della droga", in manette marito e moglie

Barriera di Milano: chiuso il “bar della droga”, in manette marito e moglie

Sigilli al "Ladi" di via Brandizzo 17. In totale sono tredici le persone arrestate con l'accusa di traffico internazionale di stupefacenti. Trovate armi, munizioni e, in precedenza, anche un aereo

lg.php

Un bar di Barriera di Milano divenuto una vera e propria base logistica per il traffico di droga. A gestirlo erano marito e moglie, finiti in manette insieme ad altre undici persone ora accusate dei reati di traffico transnazionale di stupefacenti e detenzione di armi e munizionamento da guerra.

L’operazione, condotta dalla Sezione Antidroga dalla Squadra Mobile di Torino, si è concentrata principalmente nei locali del “Ladi” di via Brandizzo 17, in gestione a Vladimir Kolaj, 30enne albanese - con precedenti per droga ed ex campione di braccio di ferro nel paese di origine - e alla moglie Gina Manole, 33enne rumena. Dalle perquisizioni del bar - e soprattutto della cantina ad esso annessa - che gli agenti hanno effettuato anche grazie all’ausilio di unità cinofile, è stato rinvenuto e sequestrato il seguente materiale: 2,5 chili di cocaina, 11,5 chili di marijuana, una pistola a tamburo calibro 32, un fucile - poi risultato giocattolo - del tutto simile al modello Ar70 con doppio caricatore, carte di identità in bianco e, dulcis in fundo, anche numerose munizioni da guerra e comuni da sparo, queste ultime trovate all’interno del calcio-balilla del bar.

In manette, oltre a marito e moglie, sono finiti rispettivamente: Carmine Ammendola (nato a San Giorgio a Cremano nel 1979); Gezim Borakaj (nato in Albania nel 1971); Rosario Campisi (nato a Pachino nel 1955); Danilo Di Gennaro (nato a Torino nel 1968); Pasquale D’Ambrosio (nato a Stio nel 1957); Skerdjan Halilaj (nato a Tirana nel 1984); Kision Kolaj (fratello di Vladimir, nato in Albania nel 1986); Maksim Llanaj (nato in Albania nel 1978); Luca Marano (nato a Vico Equense nel 1980); Erion Seferi (nato in Albania nel 1989) e Dritan Xhaja (nato a Durazzo nel 1979).

L’intera indagine, iniziata mesi fa, aveva portato a sequestrare anche un aereo ultraleggero modello Dynamic, che i malviventi utilizzavano per trasportare la droga all’estero. Il bar “Ladi” è attualmente posto sotto sequestro.

ora capisco perché ultimamente era restio a farci giocare, oppure finite le monete diceva che aveva perso la chiave per aprire il calciobalilla e recuperare quelle già inserite... :nnoo:

ossignùr, per fortuna siamo delle mezze seghe, altrimenti un nostro tiro "potente" avrebbe potuto far esplodere le bombe nascoste dentro! :brr:

senza contare il fatto che, ignari, potevamo essere lì proprio il giorno del blitz della Polizia e portati in gattabuia accusati di complicità :eek:
 

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