I trading system ad operativita' zero: quale il migliore ? (1 Viewer)

Cren

Forumer storico
Ma quello che riesce a fare in backtesting un portafoglio a minima varianza appare qualcosa di davvero straordinario, e per i rendimenti ma soprattutto - la cosa che mi interessa di piu' - la varianza davvero bassa, sull'ordine del 13%.
Ingenuamente penserei al leverage effect, per cui un portafoglio a varianza minima sia per transitività meno esposto a ribassi violenti e consenta di cogliere più α.

Ricordo ai lettori che non è sufficiente stabilire oggi i pesi ottimali e usarli sul passato: un back test corretto deve stimare i pesi ottimali ad ogni intervallo di tempo (per un retail per forza di cose mensile, settimanale solo per pochi titoli e/o commissioni all'osso) e applicarli al periodo successivo, e via così.
 

Piedi a Terra

Forumer storico
Ingenuamente penserei al leverage effect, per cui un portafoglio a varianza minima sia per transitività meno esposto a ribassi violenti e consenta di cogliere più α.

Il fondo europeo a minima varianza ha sovraperformato cosi' bene per un semplice motivo: e' investito allo 0,5% di titoli finanziari.
Predilige attualmente utilities, beverages, pharma, poche TLC ed energia

Dal 30.6.2011 l'ETF europeo STOXX 600 perde il 20%.
L'ETF attivo a minima varianza guadagna il 2,1%.

Per quanto riguarda il fondo americano a minima varianza, sta invece sottoperformando gli analoghi ETF classici da inizio anno (4,6 vs. Dow 6,3), ma l'analisi andrebbe ampliata anche tenendo conto della volatilita'. Seguira' appunto tale approfondimento, per il momento mi limito ad uno specchietto dei vari rendimenti.

Per quanto riguarda il fondo emergente a minima varianza, e' partito da poco e quindi non e' possibile confrontarlo.


Ricordo ai lettori che non è sufficiente stabilire oggi i pesi ottimali e usarli sul passato: un back test corretto deve stimare i pesi ottimali ad ogni intervallo di tempo (per un retail per forza di cose mensile, settimanale solo per pochi titoli e/o commissioni all'osso) e applicarli al periodo successivo, e via così.


Non ho ancora approfondito, ma mi pare di aver letto il ribilanciamento avviene con cadenza trimestrale.

La gestione di Natixis si avvale della consulenza di un professore di econometria della Bocconi di Milano che assieme ad altri 3 suoi colleghi internazionali ha predisposto il modello a minima varianza.

Mano a mano che studiero' i dati potro' farmi un'idea piu' precisa della validita' del modello a minima varianza.
 

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Piedi a Terra

Forumer storico
Per chi si fosse perso le puntate precedenti, in sintesi la strategia del trading system a minima varianza, messa a punto da un team di quattro professori di cui - importante - uno italiano della Bocconi

Professore della Bocconi: qualcuno lo ha avuto come insegnante ?

e realizzato tramite un ETF attivo (da qui il trading system ad operativita' zero, perche' l'operativita' viene interamente realizzata in automatico dai gestori secondo le direttive del modello)
 

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Piedi a Terra

Forumer storico
Per chi maneggia "R" il trading system a minima varianza appare tutto sommato banale nella sua concezione, che appare molto datata e tutt'altro che innovativa.

Almeno questo appare dalla lettura dello schemino sopra. Se poi ci sono degli algoritmi sofisticati nel calcolo dell'indice di concentrazione questo non e' dato sapere.

Per chi maneggia Tradestation, Amibroker, Excel, etc. purtroppo nulla da fare: i numerosi vincoli tra cui il piu' imporatnte e' il divieto di vendita allo scoperto rendono di fatto impossibile una replica.

Fare eseguire questo trading system ai francesi di Natixis comporta pero' dei costi, tutt'altro che trascurabili: 0,65%-0,75% annuo, a cui vanno aggiunti circa 0,2% di spread medio comperando in borsa a Milano. Inoltre ci sono i costi di gestione che pero' negli ETF non appaiono mai di solito cosi' incidenti sulla performance finale.

Puo' una gestione a minima varianza riuscire in futuro a battere l'indice europeo o l'indice americano ?

A me sembra che fino a quando non ci sara' una ripresa economica, che e' prevista verso il 2015-2016, i titoli value europei sovraperformeranno ancora per un po' i growth, mentre in America potrebbe essere l'opposto.

Un fondo europeo a minima varianza quindi puo' essere un'alternativa ad un fondo europeo a capitalizzazione pesata, mentre per quanto riguarda gli USA ed i paesi emergenti - paesi dove sono investiti gli altri 2 ETF Natixis - andrei piu' cauto e cercherei maggiori approfondimenti.

Il tempo sicuramente ci dara' la risposta che cerchiamo.

Per il momento mi fermo qui, se ci sono domande/proposte/critiche sono qui.
 

Cren

Forumer storico
La gestione di Natixis si avvale della consulenza di un professore di econometria della Bocconi di Milano che assieme ad altri 3 suoi colleghi internazionali ha predisposto il modello a minima varianza.
Per chi si fosse perso le puntate precedenti, in sintesi la strategia del trading system a minima varianza, messa a punto da un team di quattro professori di cui - importante - uno italiano della Bocconi

Professore della Bocconi: qualcuno lo ha avuto come insegnante ?
Da ignorante mi domando: c'era bisogno di cotanto professorame per stimare una matrice di covarianza e fare un'ottimizzazione vincolata? :mmmm:

Traduco il mio pensiero per chi non lo ha interpretato: non è che la strategia è vecchia come il cucco, l'algoritmo una pozzanghera da quattro righe di codice e il reclutamento di questi grandi nomi è semplicemente un espediente di marketing per attirare sottoscrittori convinti che la competenza dei gestori faccia la differenza?

Minimizzando mi azzarderei a dire che la competenza dei gestori in un lavoro del genere si spegne non appena hai una matrice di covarianza internamente coerente, dati esatti e un algoritmo di ottimizzazione che non si pianta; a quel punto devi solo premere il pulsante e mandare una lista al broker.

Vedo Imar collegato e so che gli piace cullarsi nella paranoia... che ne pensi? :D
 
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Piedi a Terra

Forumer storico
Da ignorante mi domando: c'era bisogno di cotanto professorame per stimare una matrice di covarianza e fare un'ottimizzazione vincolata?

Non so tu, ma io non sono rimasto sorpreso quando ho appreso che il rettore di una nota universita' milanese possiede 17 tra appartamenti e negozi e senza considerare nemmeno quelli intestati alla moglie ed a familiari, oltre che un insospettabile tesoretto di ben quattro gestioni patrimoniali per un totale di almeno 10 milioni di Euro investitin in attivita' finanziarie. Forse ti sorprendera' sapere che mentre validi ricercatori e professori associati che effettuano ricerca di frontiera e di punta non riescono mai ad ottenere un soldo dal Ministero per i convegni, financo dopo aver compilato tonnellate di moduli inutili, per taluni ordinari od emeriti ben introdotti - e che compaiono regolarmente su radio e nei talkshow delle televisioni TV - delle note banche e compagnie di assicurazioni arrivano ad erogare fondi di ricerca privati per 1 milione di Euro.
 

Cren

Forumer storico
Non so tu, ma io non sono rimasto sorpreso quando ho appreso che il rettore di una nota universita' milanese possiede 17 tra appartamenti e negozi e senza considerare nemmeno quelli intestati alla moglie ed a familiari, oltre che un insospettabile tesoretto di ben quattro gestioni patrimoniali per un totale di almeno 10 milioni di Euro investitin in attivita' finanziarie. Forse ti sorprendera' sapere che mentre validi ricercatori e professori associati che effettuano ricerca di frontiera e di punta non riescono mai ad ottenere un soldo dal Ministero per i convegni, financo dopo aver compilato tonnellate di moduli inutili, per taluni ordinari od emeriti ben introdotti - e che compaiono regolarmente su radio e nei talkshow delle televisioni TV - delle note banche e compagnie di assicurazioni arrivano ad erogare fondi di ricerca privati per 1 milione di Euro.
Ahimè, ne ero al corrente.

La fedeltà alla politica e ai partiti paga; oh, se paga!

Direi che complessivamente negli ultimi anni tutto l'establishment italiano (ma non solo) ha ampiamente dimostrato di preferire il controllo assoluto sulla mediocrità piuttosto che rischiare che qualcosa (o qualcuno) sfugga di mano nell'eccellenza.
 

Piedi a Terra

Forumer storico
Codice:
Minimizzando mi azzarderei a dire che la competenza dei gestori in un lavoro del genere si spegne non appena hai una matrice di covarianza internamente coerente

Cosa intendi per matrice coerente? Riguardo l'argomento ho sempre sentito parlare solo dell'aggettivo "efficiente". Immagino comunque che tu intenda l'aggettivo coerente come indicativo della coerenza delle procedure atte a stimare la covarianza futura delle coppie per non limitarsi ad assumere il passato come proxy dell'evoluzione futura della covarianza (come faccio io e credo facciano un po' tutti in generale, magari con l'uso di qualche forma di esponenzialita' per pesare i dati storici piu' recenti in possesso). Se la procedura indicata nello specchietto e' vecchia come il cucco, questo relativo al calcolo della matrice di covarianza e' comunque il passaggio cruciale della stessa, che pregiudica o meno la bonta' dei passaggi successivi.

Credo che il professorame serva soprattutto in questa fase ante "R", nel lavoro molto professionale di validare le previsioni sul passato della covarianza con il "realizzato successivo" e trovare dei metodi di analisi numerica per ridurre gli scostamenti delle regressioni. Forse il metodo della minima varianza e' una tecnica per davvero e riferito alla sola fase della costruzione della matrice per minimizzare gli scarti e non la filosofia della combinazione di titoli per la costruzione di un portafoglio avente la minima varianza (frontiera efficiente).

Molto spesso ci si limita a discutere se Markoviz e' morto (l'ottimizzazione con Omega viene indicato spesso come il maggiordomo colpevole dell'assassinio) oppure e' ancora vivo e vegeto, mentre navighiamo nella piu' crassa ignoranza su come si costruisca una buona matrice di covarianza per dare significato e "coerenza" (immagino che ti stessi riferendo a questo) al modello di media-varianza.

Ciao
 

Cren

Forumer storico
Cosa intendi per matrice coerente?
I matematici se la cavano rispondendo a questa domanda con «matrice semidefinita positiva».

Io, per non farmi detestare più del necessario, spiego che semplicemente una matrice delle covarianze è internamente coerente quando il passaggio alla matrice di correlazione dà sempre come risultato tutti valori compresi tra -1 e 1.

Quando si vuole tenere conto dell'eteroschedasticità dei rendimenti finanziari con modelli un pelo più complessi di una dev. st. in finestra mobile o di una EWMA a parametro fissato c'è un forte rischio che quella condizione non si verifichi, cioè esemplificando: se tu stimassi un GARCH(1,1) per ogni azione che vuoi comprare e volessi farti una matrice delle covarianze combinando le stime dei modelli, otterresti correlazioni senza senso con valori abbondantemente in modulo maggiori di 1, che non hanno alcun significato.

Pertanto è necessario utilizzare modelli che tengano presente questo vincolo quando producono il loro output; da qui nasce il filone degli ormai famosi GARCH multivariati: BEKK, GO-GARCH, DCC e GDC per dire i più famosi.

Gli stimatori campionari non hanno questo problema, ma per esperienza personale in R un APARCH(1,1) ortogonale su una trentina di titoli impiega solo qualche minuto scegliendo un algoritmo tra i più lenti, ad occhio direi che con un processore decente e qualche accorgimento computazionale 300 titoli non richiedano più di un paio d'ore.

Se vuoi un parere personale, il modello più agile e comodo che abbia sperimentato in quel campo è proprio il GO-GARCH, che usa la PCA per ottenere combinazioni lineari di modelli GARCH che siano linearmente indipendenti.

Hoadley ha una cosa simile; un bel lavoro di Peter, non c'è che dire.

Un esempio di matrice delle varianze e delle covarianze non coerente è:
Codice:
          Stock 1 Stock 2 Stock 3
Stock 1     1.0     0.0     0.9
Stock 2     0.0     1.0     0.9
Stock 3     0.9     0.9     1.0
La varianza di ogni variabile è unitaria, per cui le covarianze coincidono con i coefficienti di correlazione. La prima variabile è fortemente correlata con la terza e anche la seconda è fortemente correlata con la terza. Tuttavia, non c'è correlazione tra la prima e la seconda variabile, il che è piuttosto strano.

Come vedi in questo caso estremo la corrispondente matrice di correlazione è identica (le varianze sono unitarie), ma usarla per ottimizzare un portafoglio ti darebbe risultati... strampalati.
 
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