Piedi a Terra
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Secondo una delle possibili classificazioni tra le tante, i trading system si dividono in 3 categorie:
1) trading system con operativita' ricorrente (comprano e vendono con una certa ricorrenza)
2) trading system lazy, in cui l'operativita' e' limitata a poche/pochissime operazioni l'anno, soprattutto per esigenze di ribilanciamento in caso una delle asset class presentasse una elevata deviazione standard per motivi congiunturali
ed, appunto,
3) trading system ad operativita' zero.
Definizione:
i trading system ad operativita' zero sono i trading system che replicano un benchmark tramite strumenti a replica passiva (tipicamente gli ETF) mirando fin dall'impostazione iniziale ad operare una scelta di campo riguardo la presenza di uno o piu' stili di gestione che in passato hanno dimostrato una efficacia con la piu' elevata significativita' statistica possibile (approccio frequentista esasperato fino alle sue estreme conseguenze)
.
Di questi trading system ad operativita' zero ne accenno per il momento solo ad un paio
1) l'equipesatura. (peso "n" simo titolo = Portafoglio/n)
Secondo quanto scrive il prof. Marmi sul blog Alfa Beta può essere considerato una buona approssimazione di un benchmark con cui puo' confrontarsi il piccolo investitore, assai meglio del benchmark tradizionale in cui ogni titolo concorre alla costituzione con la propria capitalizzazione di mercato. Infatti da qualche anno e' divenuto impossibile per il piccolo investitore confrontarsi nelle strategie di replica con un benchmark ufficiale, perche' le societa' di costruzione dei benchmark tendono a nascondere il peso dei costituenti oppure a far pagare l'informativa dietro la corresponsione di royalties. Ad oggi nessuno di noi a meno che non lavori in una Sim puo' sapere gratuitamente quale e' il peso di Eni sulla borsa, ad esempio se e' il 15,17 o 18%. Bisogna allargare il borsellino agli inglesi del FTSE
Ricordo che su Bloomberg esiste il ticker SPW che calcola lo S&P500 in questa forma. Non so se esiste anche un ticker analogo per l'Euroxx.
2) il metodo RAFI
che attribuisce un certo peso all'analisi fondamentale dei titoli. Una variante del RAFI e' il metodo collar: date determinate bande, all'interno delle bande ai fini del calcolo del peso dei costituenti vale il conteggio della capitalizzazione di mercato, all'esterno delle bande la capitalizzazione di mercato e' sostituita dai valori fondamentali. Ad esempio giusto per rendere un'idea a spanne, se il valore di Generali scendesse di molto sotto il valore dei propri immobili a bilancio, essa contribuirebbe a valere sull'indice per il proprio valore patrimoniale.
Mi fermo al momento qui prima di esaminare altre possibili invenzioni di trading system ad operativita' zero ancorati a dei benchmark a pilota automatico (portafogli a minima varianza, portafogli con frontiera efficiente, etc.) e vengo subito alla domanda:
conoscete oppure avete letto un buon trading system ad operativita' zero, che sistematicamente ha largamente battuto gli indici di riferimento negli anni ?
1) trading system con operativita' ricorrente (comprano e vendono con una certa ricorrenza)
2) trading system lazy, in cui l'operativita' e' limitata a poche/pochissime operazioni l'anno, soprattutto per esigenze di ribilanciamento in caso una delle asset class presentasse una elevata deviazione standard per motivi congiunturali
ed, appunto,
3) trading system ad operativita' zero.
Definizione:
i trading system ad operativita' zero sono i trading system che replicano un benchmark tramite strumenti a replica passiva (tipicamente gli ETF) mirando fin dall'impostazione iniziale ad operare una scelta di campo riguardo la presenza di uno o piu' stili di gestione che in passato hanno dimostrato una efficacia con la piu' elevata significativita' statistica possibile (approccio frequentista esasperato fino alle sue estreme conseguenze)
Di questi trading system ad operativita' zero ne accenno per il momento solo ad un paio
1) l'equipesatura. (peso "n" simo titolo = Portafoglio/n)
Secondo quanto scrive il prof. Marmi sul blog Alfa Beta può essere considerato una buona approssimazione di un benchmark con cui puo' confrontarsi il piccolo investitore, assai meglio del benchmark tradizionale in cui ogni titolo concorre alla costituzione con la propria capitalizzazione di mercato. Infatti da qualche anno e' divenuto impossibile per il piccolo investitore confrontarsi nelle strategie di replica con un benchmark ufficiale, perche' le societa' di costruzione dei benchmark tendono a nascondere il peso dei costituenti oppure a far pagare l'informativa dietro la corresponsione di royalties. Ad oggi nessuno di noi a meno che non lavori in una Sim puo' sapere gratuitamente quale e' il peso di Eni sulla borsa, ad esempio se e' il 15,17 o 18%. Bisogna allargare il borsellino agli inglesi del FTSE

Ricordo che su Bloomberg esiste il ticker SPW che calcola lo S&P500 in questa forma. Non so se esiste anche un ticker analogo per l'Euroxx.
2) il metodo RAFI
che attribuisce un certo peso all'analisi fondamentale dei titoli. Una variante del RAFI e' il metodo collar: date determinate bande, all'interno delle bande ai fini del calcolo del peso dei costituenti vale il conteggio della capitalizzazione di mercato, all'esterno delle bande la capitalizzazione di mercato e' sostituita dai valori fondamentali. Ad esempio giusto per rendere un'idea a spanne, se il valore di Generali scendesse di molto sotto il valore dei propri immobili a bilancio, essa contribuirebbe a valere sull'indice per il proprio valore patrimoniale.
Mi fermo al momento qui prima di esaminare altre possibili invenzioni di trading system ad operativita' zero ancorati a dei benchmark a pilota automatico (portafogli a minima varianza, portafogli con frontiera efficiente, etc.) e vengo subito alla domanda:
conoscete oppure avete letto un buon trading system ad operativita' zero, che sistematicamente ha largamente battuto gli indici di riferimento negli anni ?
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