Macroeconomia I tedeschi, sono la causa della crisi dell'euro? (1 Viewer)

Pitagora

Aquila libera
A mio modesto parere, la risposta e' affermativa, soprattutto se i politici tedeschi continueranno a comportarsi come stanno facendo dall'inizio della crisi, ovvero eludendo le proprie responsabilita' (non dimentichiamo che l'onere della loro costosa riunificazione, e' stato pagato anche:DDai bistrattati Grecia/Portogallo) ed addossando i problemi attuali, ai paesi che ne stanno subendo i danni maggiori.:cool:
E' giustificato un rendimento dei bono spagnoli, mentre i tedeschi col bond pagano solamente 1,5%, con uno spread di ben 450 punti?:eek::eek:

Cui prodest.......codesta effimera situazione?;)
 

andgui

Forumer storico
A mio modesto parere, la risposta e' affermativa, soprattutto se i politici tedeschi continueranno a comportarsi come stanno facendo dall'inizio della crisi, ovvero eludendo le proprie responsabilita' (non dimentichiamo che l'onere della loro costosa riunificazione, e' stato pagato anche:DDai bistrattati Grecia/Portogallo) ed addossando i problemi attuali, ai paesi che ne stanno subendo i danni maggiori.:cool:
E' giustificato un rendimento dei bono spagnoli, mentre i tedeschi col bond pagano solamente 1,5%, con uno spread di ben 450 punti?:eek::eek:

Cui prodest.......codesta effimera situazione?;)

Se in una famiglia con due figli, uno dei due coi suoi debiti la manda in rovina, la colpa è di padre, madre e altro fratello?

La storia che la riunificazione è stata pagata anche dagli altri stati membri della comunità è una bufala che a furia di ripeterla finisce di sembrare vera. Porta dati inconfutabili e ti darò ragione.

La ditta tedesca con la quale ho lavorato per decenni ha fatto negli ultimi 17 anni due riduzioni, ciascuna del 10% di stipendi e salari, dal direttore generale all'ultimo apprendista.
Nel 1994 Volkswagen ha ridotto di un quinto i salari e a 36 ore l'orario settimanale. Però adesso ha dato un corposo premio a tutti i dipendenti.

Già vent'anni fa i tedeschi andavano in pensione a 65 anni (adesso a 67).
Conosco gente che è in pensione da quando aveva 55 anni.
Se tu fossi un tedesco, saresti contento di pagare per chi ha vissuto al disopra delle proprie possibilità da almeno 30 anni?

Sono d'accordo invece che la paura dell'inflazione, dovuta al ricordo di quando un francobollo costava 1 miliardo di marchi, è oggi ingiustificata e crea situazioni di recessione.

andgui.
 

Pitagora

Aquila libera
Se in una famiglia con due figli, uno dei due coi suoi debiti la manda in rovina, la colpa è di padre, madre e altro fratello?

La storia che la riunificazione è stata pagata anche dagli altri stati membri della comunità è una bufala che a furia di ripeterla finisce di sembrare vera. Porta dati inconfutabili e ti darò ragione.

La ditta tedesca con la quale ho lavorato per decenni ha fatto negli ultimi 17 anni due riduzioni, ciascuna del 10% di stipendi e salari, dal direttore generale all'ultimo apprendista.
Nel 1994 Volkswagen ha ridotto di un quinto i salari e a 36 ore l'orario settimanale. Però adesso ha dato un corposo premio a tutti i dipendenti.

Già vent'anni fa i tedeschi andavano in pensione a 65 anni (adesso a 67).
Conosco gente che è in pensione da quando aveva 55 anni.
Se tu fossi un tedesco, saresti contento di pagare per chi ha vissuto al disopra delle proprie possibilità da almeno 30 anni?

Sono d'accordo invece che la paura dell'inflazione, dovuta al ricordo di quando un francobollo costava 1 miliardo di marchi, è oggi ingiustificata e crea situazioni di recessione.

andgui.


Sei d'accordo anke sul fatto che si sono avvantaggiati anche del concambio euro/marco, penalizzando le altre valute.....lira in primis?:rolleyes:

...che siano i primi della classe, lo sappiamo tutti, ma se questo è un mezzo per avvantaggiarsene a danno degli altri paesi...perchè hanno aderito all'euro????:D

Ti sembra etico quello che hanno fatto alla Grecia?:wall:

...a mio modesto parere, i cittadini greci dovevano fare come l'Islanda, ovvero dovevano dire alle banche (tedesche in primis;)a partire da Deutch Bank che ha palesemente sciacallato sui btp italiani, shortandoli a 100 da agosto e ricomprandoseli a 70/80 a dicembre:wall:) avete speculato sulla nostra situazione, volete dominarci con la finanza....ebbene da oggi cacciateci pure dall'euro, tanto...non vi restituiamo niente, così la prossima volta ci pensate bene prima di...sciacallare sugli altri.:cool::-o
 

Pitagora

Aquila libera
Dal grafico allegato, si puo' evincere il crollo della borsa italiana, da quando ad agosto la speculazione estera ha iniziato a svendere l'Italia....sempre Deutch Bank fra i primi.:wall::rolleyes::cool:
 

Allegati

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Pitagora

Aquila libera
non è che state sbagliando bersaglio ?

Benvenuti nella fabbrica del sudore in Cambogia - Il Sole 24 ORE

ha un futuro qs sistema ?

illuso chi pensa di si... :eek::bow::help::wall:

p.s. naturalmente noi italioti facciamo di tutto per farci soffocare dalla ns stupidità...

Ciao Pilu:) che quella attuale sia una crisi sistemica e' un fatto assodato, per le masse lo e' meno, il fatto che questa crisi cambiera' il nostro stile di vita, facendoci riscoprire i veri valori della vita, che non sono certo quelli materiali di cui ci hanno impregnato finora, forse:-o come tutti i problemi, questa gravissima crisi...potra' anche diventare un'opportunita':-o:ciao:
 

Pitagora

Aquila libera
Questo e' un copia e incolla:Ddi un post del 6.7.2009:-o, dove si ipotizzavano gli effetti di 2 possibili scenari, purtroppo dei 2 si e' verificato il +nefasto, ovvero il
II ....stagflazione.:-o


Dopo circa un anno di ribasso, a marzo sono stati rotti i minimi di novembre,
ormai abbiamo finalmente appurato ke, ci troviamo nel bel mezzo di una recessione.
A questo punto, la nostra futura operatività, sarà condizionata dalla visione personale dei possibili .............prossimi scenari.
I scenario....NORMALE: ...RECESSIONE, rimane lo scenario statisticamente più probabile, la stessa determinerà un rimbalzo del listino, che l'ha già anticipato nei prezzi;
II scenario. ..NEGATIVO:...STAGFLAZIONE, è lo scenario meno probabile, il cui sopravvento, diverrà nefasto per i listini e che determinerà la fuga verso i titoli rifugio (petroliferi e materie prime) o verso le operazioni...short.
Per quanto sopra, le aspettative, che dovranno determinare la tipologia del nostro tipo di operatività, allo stato attuale, sono le seguenti:
a) Ci vorrà l'intervento dello Stato per aggiustare la situazione e, la FED potrà fare poco perchè i tASSI SONO GIà NEGATIVI IN TERMINI REALI e ci sarà
il riskio di crisi sistemica (finanziaria ed immobiliare) e quindi dovrà intervenire il..CONGRESSO.
b) superato il pericolo della crisi sistemica, la FED frà 6/12 mesi potrà dare un chiaro segnale forte agli speculatori del brent/usd, aumentando i tassi..il petrolio precipiterà all'istante e contestualmente, l'usd si rivaluterà.
c) ovviamente la stretta creditizia accentuerà la negatività della situazone, la disoccupazione aumenterà ulteriormente e molte aziende falliranno, dando modo di tagliare i rami secchi.....a questo punto si saranno cementate le basi per la ripresa.....che avverrà frà 12/18 mesi (?)..............nelle more siccome i listini anticipano le congiunture, i prezzi delle azioni saranno già saliti,
a voi il calcolo di quando sarà l'ora di iniziare l'accumulo.

Ovviamente quando la tempesta in cui attualmente ci troviamo, sarà all'apice, chi non è affondato, raccoglierà i frutti.


Con la speranza di non avervi tediato eccessivamente, con le mie elucubrazioni, vi saluto.
Vince

Purtroppo si è verificato il II scenario, la crisi è ACCLARATAMENTE SISTEMICA, ovvero cambierà lo stile di vita delle famiglie e...........


I NUOVI MINIMI non si sono ancora visti.
 

Magico25

Forumer attivo
aprile 2001

[ame="http://www.youtube.com/watch?v=zHm4TBRIKSQ"]http://www.youtube.com/watch?v=zHm4TBRIKSQ[/ame]
 
Ultima modifica:

Pitagora

Aquila libera
Rischio Spagna ai massimi.
Il costo dei Credit default swap sui titoli spagnoli è volato al record di 499 punti. Quello dei BTp, pur salendo a 430, è ben lontano dal picco di 588 di novembre
L'ascesa dei rendimenti
Il BTp decennale rende il 5,55% (4,8% un mese fa). Più vistosa la crescita dei rendimenti dei BTp a più breve scadenza: al 3,37% il due anni, contro l'1,8% di marzo
La sofferta crescita Usa
Prima flessione dell'indice che misura il ciclo economico, dopo 3 mesi di crescita. Ora Wall Street invoca nuova liquidità dalla Fed



Come scrive lucidamente Franco Bruni (la voce.info), docente di politica monetaria alla Bocconi, nel premio per il rischio dei titoli di Stato della zona euro vi sono due componenti: «la probabilità di default (fallimento dello Stato)» e la probabilità di «possibili svalutazioni, come prima dell'euro». Non si spiegherebbero diversamente i rendimenti apparentemente risibili dei titoli tedeschi (0,13% per i Bund a 2 anni e 0,25% per i 3 anni), ossia 20 e 10 volte inferiori al tasso d'inflazione, se non con la pretesa di uno sconto, giustificato dalla rivalutazione della valuta tedesca nel caso di un disfacimento dell'euro. Conclude Bruni: «Se si riuscisse a convincere del tutto i mercati che l'euro non può spezzarsi, gli spread sarebbero minori».
Come? Nessuno ha la ricetta giusta. Bruni avanza una proposta interessante: passare da un sistema bancario nazionale (nel quale le banche dei singoli Paesi sono spinte dal management e dalla politica a comprare titoli di Stato del loro governo) a uno sovranazionale, attraverso un meccanismo di regole e di vigilanza europeo e non nazionale. Bruni avanza anche due «provocazioni»: una procedura comunitaria «pubblica, ufficiale, obbligatoria, tempestiva per gestire ristrutturazioni ordinate dei debiti pubblici dei governi in difficoltà» e un sistema finanziario «meno bancocentrico», per lasciare più spazio agli investitori, anche utilizzando lo strumento delle cartolarizzazioni.
 

Pitagora

Aquila libera
Perche' ci dobbiamo prostituire al potere politico finanziario UE capitanato dalle banche tedesche?:wall::rolleyes:



Nessun organo di informazione ne ha parlato. Mentre tutti si spendono nel parlare di Renzo Bossi e dello scandalo leghista, che guarda caso capita proprio a fagiolo in un contesto politico dove si sta per approvare una modifica costituzionale più che importante e che ridisegnerà gli assetti e i rapporti all’interno dell’Unione Europea a favore netto di banche e finanza e del potere politico della Germania. Non a caso, sia Gran Bretagna, sia Repubblica Ceca non hanno aderito al trattato, mentre il nostro paese, prostituto dell’UE, è il primo che si è calato le braghe e ha accettato questi vincoli di bilancio suicidi che non permetteranno politiche di finanza congiunturale.

Del resto potevamo farci ben poco con la classe politica mediocre che ci ritroviamo. Siamo stati avvisati con un metodo finanziario-mafioso. Proprio ieri, alla riapertura dei mercati finanziari, lo spread (il rapporto tra BTP e Bund tedeschi) è risalito a quota 400 e la borsa di Milano ha perso 5 punti percentuali. Un vero crollo in vista della votazione della modifica costituzionale. Come a dire: votate a maggioranza dei 2/3 e approvate il Fiscal Compact, o questo è quello che vi aspetta, puttane italiane… Il default.

1. Durante le fasi recessive, le politiche anticicliche permettono maggiori investimenti pubblici per permettere una ripresa della economia. ?

Fonti originali: Il Sole 24ore, Informarexresistere, Express-News, Agenparl, P.U. / Fonte: rischiocalcolato.it
 

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